torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: QUELLA CALDA CALDA NOTTE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: bluelove galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/10/2003 22:07:58 (ultimo inserimento: 01/04/08)

in una caldissima notte d`estate Emma non riesce a prendere sonno e si affaccia alla finestra del suo appartamento e incontra lo sguardo di un uomo...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

"....." il parlato

<.....>il pensato



Emma Cooper slaccio i bottoni della maglietta e scostò il tessuto umido dal collo.
Bip."Studi troppo, Emma. Da te sono già le otto e non sei ancora a casa... Comunque ti ho chiamato perchè sono preoccupata per tuo padre. Le lastre della gamba sembrano buone, ma lui ha sempre un dolore terribile. Mi domando se tornerà mai a camminare come si deve, e se non guarirà farò causa al dottore. Credo che la faremo in ogni caso." Un sospiro. "Chiamami appena puoi, ho bisogno di parlarti."Click.
Emma si tolse la maglietta.
Bip."Ancora in giro, eh? Come vorrei che potessi prestarmi un po' della tua energia! Il bambino è sempre più grosso, e non so come faccio a tirare avanti. I colleghi hanno perfino paura che partorisca in ufficio! Chiamami a qualunque ora. Ho voglia di fare un po' di pettegolezzi." Click.
Con un sospiro di sollievo, Emma si sfilò la gonna e le calze.
Bip. "Vuoi sapere cos'ha avuto il coraggio di fare oggi, la tua cara amica? Pretende, dico pretende, di tenere lei la casa sul lago. Non le basta avere le due macchine e la bambina! Non so proprio come fai a essere amica di quella strega." Un grugnito. "Non so neanche come ho fatto a sposarla. Be', ne parliamo un'altra volta sorellina." Click
In slip e reggiseno, Emma andò in bagno e inumidì di acqua fredda una salvietta di spugna che si passò sulla faccia. Dio, come le sarebbe piaciuto arrivare a casa e trovare un vaso di fiori freschi! Invece no, tutto quel che c'era a darle il benvenuto era una segreteria telefonica che miagolava soltanto lamentele.
<Fiori,> pensò passando la salvietta umida sul collo <O magari palloncini colorati... o meglio ancora, un bel ragazzo.> Con un sospiro sganciò il reggiseno e lo lasciò cadere sul cassettone, poi bagnò di nuovo la spugna e se la passò sul seno, là dove la sua pelle non aveva respirato per tutto il giorno. Quel che le ci voleva davvero, si disse, a parte i fiori e i palloncini e tutto il resto, era svuotare la mente dalla tensione accumulata nella giornata.
Spense la luce del bagno e tornò nel grande monolocale che costituiva la sua casa, al terzo e ultimo piano di un edificio di Georgetown. L'aveva trovata dopo tre anni di università a Washington, e le era parso un tale miracolo che non si era preoccupata dell'impianto di aria condizionata. Ma in quei giorni un'afa terribile era scesa sulla città, e si era solo all'inizio di Giugno. Non osava pensare a quel che sarebbero stati Luglio e Agosto.
Il grande ventilatore sul soffitto muoveva un po' l'aria bollente, ma il risultato era quasi inesistente, e anche la leggera camicia da notte che Emma indossò sembrava pesantissima.
Spalancò la finestra e si sedette sul divanetto sottostante. Nel cortile silenzioso, al cui centro erano raggruppati alcuni alberi striminziti e una panchina di ferro, non passava un filo d'aria. Al di là del cortile c'era un edifico simile al suo. Emma aveva cominciato a sognare campi sterminati, grano ondeggiante al vento, prati verdi attraversati da ruscelli, quando squillò il telefono; dopo una lieve esitazione lei si alzò e andò a rispondere.
"Pronto."
"Salve" disse una gradevole voce maschile. "Sei appena rientrata?"
Emma usciva con Elliot da diversi mesi, ma in quel momento non aveva proprio voglia di sentirlo, nè di vederlo.
Sospirò. "Da pochissimo. Che mi racconti?"
"E' stata una giornata d'inferno, ma adesso sono al settimo cielo. Non più tardi di due ore fa abbiamo firmato il contratto per il centro commerciale! Per un po' ho creduto che l'affare sfumasse, ma alla fine ce l'abbiamo fatta! Ti rendi conto che è un colpaccio?!"
Emma fece un debole sorriso, ma Elliot non le lasciò il tempo di rispondere. "I proprietari erano un osso duro, ma i progetti sono semplicemente fantastici, e sono sicuro che la mia ditta costruirà il complesso più chic di tutta Arlington. Che ne diresti se tu e io uscissimo a festeggiare con caviale champagne?"
Emma gettò indietro la testa e si massaggiò la nuca indolenzita. "Mi dispiace Elliot, ma sono esausta. E poi, non dovresti celebrare la vittoria con i tuoi soci?"
"E' quel che ho fatto finora. Ma adesso voglio festeggiare con te."
Lei soffoco una grugnito. "Mi piacerebbe, davvero, ma ho avuto anch'io una giornata infernale."
"Esci con me, ti tirerà su."
"No, ti rovinerei la serata."
"Tesoro mio, questo è impossibile!" esclamò lui. "Niente può abbattermi stasera. Provare per credere."
"Ti ringrazio, ma preferisco che tu mi faccia un buono per un'altra volta."
"Non ci sarà un'altra volta come questa! Quando cominceranno i lavori sarò impegnatissimo e nervosissimo. Devi approfittarne adesso!" insistè lui.
Lei sospirò. "Elliot, sono talmente stanca che mi addorrmenterei sulla tavola."
"Allora prendi un taxi e vieni da me. Possiamo mangiare a casa mia, è freschissima."
"Ma non sono vestita!"
"Ancora meglio" sogghignò lui, e Emma capì di aver detto la cosa sbagliata. Elliot ci provava da un bel po' di tempo e lei lo aveva sempre gentilmente tenuto a bada. Non che non le piacesse: era bello, simpatico e sapeva conversare. Era un po' egocentrico, ma forse questo era dovuto all'insicurezza. No, il problema era un altro: non la eccitava per niente. Un amico e basta.







Salve a tutti! Questa è la mia prima ff e voglio commenti, commenti e commenti! Ho già scritto nove capitoli, ma voglio arrivare almeno a 30.....

Commenti Grazie!!!!!

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: