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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: UNA GIORNATA CON I MARAUDERS
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: hermypotter galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/10/2003 22:37:41

harry e sua sorella durante una giornata con i loro genitori da giovani!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Era tutto così strano... Due minuti prima ero intenta a preparare i vestiti per il giorno dopo, il mio secondo giorno del mio sesto anno ad Hogwarts. E un minuto prima ero nell’ufficio di Silente, che mi faceva quella stravagante proposta, a me e a Harry...
“Hermy, Harry, vi siete mai chiesti cosa facessero Sirius” e così dicendo ammiccò al grosso cane nero che c’era in un angolo, “Remus e James quando avevano la vostra età?”
“Bè, ce ne siamo fatti un idea....” dissi ridacchiando.
“Quando siamo entrati per sbaglio nel Pensatoio del Professor Piton l’anno scorso!” terminò Harry.
Sirius aveva preso il posto del cagnone nero, e a queste ultime parole, scoppiò in un inconfondibile risata di scherno, e io e Harry lo seguimmo a ruota. Negli occhi azzurrissimi di Silente ci fu un guizzo. “Via, via, ragazzi, e tu, Sirius!” Ma non era un rimprovero, quello, c’era un che di divertito nella sua voce. “Comunque, tornando a noi: vi piacerebbe viverlo in prima persona? Essere amici dei vostri genitori?” Io e Harry ci fissammo. “Quanto durerebbe questa cosa?” chiesi. “Per voi una giornata, per noi qualche minuto.” rispose Silente. Io e Harry stavamo tenendo una riunione mentale.
---Che ne dici?---
--- Non so... Tu, Hermy?---
---Per me sarebbe bello!!---
---Quasi quasi...---
---Ooooooooh, forza Harry!!!!!---
---Ci possiamo portare qualcuno?---
---Chiediamo! Potremmo portarci Ron, Hermione, Ginny...---
---George no?---
---Ah ah ah, spiritoso! No, pensavo solo le persone più... Intime! I migliori amici!---
“Professore, possiamo portare... Qualcuno?” chiese Harry.
“Chi intendete portare? Quante persone?” chiese circospetto Silente.
“Umh... Ron, Hermione e Ginny!” risposi pensandoci un pò.
“Tre persone... E sono tutti amici intimi... Ok, per me va bene!” esclamò il professore.
“YAP!” esclamai felice.
“Allora andate a chiamare i vostri amici!” disse lui.
Harry corse verso la porta, ma io non lo raggiunsi. “Vai pure avanti” dissi. Lui annuì e corse via. Silente mi guardò con aria interrogativa mentre mi avvicinavo a Sirius. “Ah. Vi lascio soli.” disse quando ebbe capito. Quando fu uscito, io abbracciai il mio padrino, mandandolo quasi a gambe all’aria. Lui rise, e mi accarezzò i lunghi capelli neri. “Ma perchè Harry tutte queste feste on me le fa?” chiese lui sorridendo. “Perchè lui è... Sai... Un maschio... E si vergogna un pò...” dissi. Lui rise. “Sei una brava ragazze, Hermy. Assomigli in una maniera impressionante ai tuoi genitori... Brave persone loro!” disse, guardandomi dolcemente. “Adesso vai!” disse, dandomi un bacio sulla guancia. Io gli dissi “Sirius, abbi cura di te.” “Hermy, ci vedremo fra 5 minuti!” disse lui sorridendo. Io annuii e uscii, non prima di avergli dato un’altro bacio.


*


Ero seduta sul letto del dormitorio femminile, e davanti a me c’erano una Ginny in pigiama troppo corto e una Hermione che si stava lavando i denti stupite. “Davvero puoi andare nel 1971, l’anno in cui Sirius, Lupin e tuo padre avevano 15 anni??” chiese Hermione quando si riprese dal grosso shock che la mia notizia le aveva procurato. “Già! Altrimenti non sarei qua a dirvelo, no?” dissi radiosa. “Allora, volete venire?” chiesi, guardandole. Le due si scambiarono un’occhiata e risero.
“E ce lo chiedi??? Certo!!” dissero all’unisono. Io sorrisi. Ginny mi corse incontro e mi abbracciò. La seguì Hermione. Rimanemmo per un pò abbracciate, quando grossi lacrimoni mi scesero per le guance. “Scusate...” dissi, “Ma non ci posso credere... Fra un pò sarò in compagnia... Di mio padre...” e le abbracciai.

*

“Forza, venite!” Harry urlava fuori dal dormitorio, dato che l’anno precedente aveva sperimentato ciò che succede se un maschio si avvicina al dormitorio delle ragazze. “Eccoci!!” urlammo contemporaneamente.
Scendemmo di corsa le scale. “Come mai non sei salito, Harry?” chiesi in tono malizioso. Lui mi fulminò con lo sguardo. “Ragazzi, però voi due dovete pensare a un cognome!” disse Hermione. “Non potete dire ‘Piacere, Harry e Hermy Potter’!!” “Giusto” annuì Harry. Io mi guardai in giro e vidi Seamus Finnigan che aveva fatto esplodere una fruttiera, e aveva le sopracciglia bruciacchiate. “Harry e Hermy Finnigan!” esclami. “Ok, va bene.” annuì Ginny. Uscimmo dalla Sala Comune. Volevo dirle “ciao” ma poi pensai “Passerà solo qualche minuto, non molto!” ma un’altra parte di me diceva “però per me sarà un giorno!” Però la prima parte disse “Di che ti lamenti?? Per un fantastico, incredibile giorno, starai con i tuoi genitori... Per di più sarai una delle migliori loro amiche!” e le diedi ragione. Ma... E se non fossi diventata amica con mamma e papà? Dovevo ricordarmi di chiederlo a Silente. Trasalii di fronte al gargoyle di pietra. “Sorbetto al limone” disse Ron. “No, Ron, è cambiata, è Scarafaggi al Grappolo” e appena finii di parlare, il gargoyle si spostò di lato, e ci lasciò passare. Salimmo su una scala a chiocciola di legno colorata d’oro. Arrivammo nell’ufficio di Silente, che ci stava aspettando insieme a Sirius. “Professore... Le posso fare una domanda?” chiesi. “Me ne hai appena fatta una, ma ne puoi fare un’altra, certo!” disse sorridendo. “Ma... Se non diventassimo amici di James, Lily e compagnia bella?” dissi. “Hermy, è impossibile, in quanto tu e Harry siete loro figli!” disse dolcemente Silente. Io annuii: come avevo fatto a non pensarci prima?? Che stupida che ero stata!
“Allora, vi presenterete ad Hogwarts come ragazzi che sono stati espulsi dalla scuola di Magia Nera che i sostenitori di Voldemort vi avevano costretto a frequentare e avete deciso di andare ad Hogwarts.” disse il professore.
Tutti e cinque annuimmo.
Il professore prese dall’armadietto in cui c’era anche il suo Pensatoio, una bottiglietta di liquido viola- blu. “Cosa ne dobbiamo fare?” chiese Ginny quando ce la porse.
“Albus, non hanno mai usato la Pozione Temporanea!” disse Sirius.
“Ah, giusto!” escalmò il preside. “Bene, dovrete solo berla, e poi dire l’anno e il luogo in cui volete andare!”
Ron era un pochino sospettoso, ma gliela feci trangugiare, poi dicemmo chiaramente “1971, Hogwarts”. L’ufficio di Silente turbinò attorno a noi, scintille gialle, rosse, argentate, blu, verdi e di milioni di altri colori ci volavano attorno, poi un orologio apparve davanti a noi. Le lancette cominciarono a girare velocemente, sempre più velocemente – stavano per staccarsi- poi si fermarono. Noi atterrammo nei conosciuti giardini di Hogwarts, e delle valigie piombarono intorno a noi. Demmo un’occhiata all’orologio: la data che segnava era “2 settembre 1971” poi scomparì.

 
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