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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: TI VOGLIO UN BENE DELL`ANIMA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: eternallover galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/10/2003 19:46:47

vale davvero la pena vivere quando la persona amata è morta per proteggerti?
 
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- Capitolo 1° -

TI VOGLIO UN BENE DELL'ANIMA

Genere :songfic drammatica
Personaggi :Sanzo & Goku
Disclaimer :copyrights di Kazuya Minekura. Tutti i personaggi sono suoi, anche Sanzo e Kougaiji ç_ç...purtroppo per me!!Canzone di David Hallyday, copyrights suoi (of course!)
Aspetto critiche e commenti a : coralie86@virgilio.it !

Per chi suona la campana? Lenta, ripetitiva, angosciante. Per il mio cuore infranto.

Per chi cade la pioggia? Lacrime del cielo, abbondanti, continue. Per la sua morte.

Morte? Cos'è la morte? Secondo il principio buddistico, ci si reincarna, fin quando non si raggiunge la perfezione, il Nirvana. Ma chi voglio prendere in giro? Io non credo in niente di tutto ciò, non vi ho mai creduto.Tutte fandonie. Non c'è nessun Nirvana, nessuna vita futura. Goku è morto. Niente e nessuno potrà ridarmelo. Dannazione! Perché, perché?? Non era lui a dover morire...

...Pourquoi sans prévenir Un jour tout s'arrête Et vous laisse encore plus seul sur terre Sans savoir quoi faire...

Le campane annunciano l'inizio della cerimonia funebre. Sotto la pioggia scrosciante marcia un lento corteo vestito di nero. Si dirigono verso la chiesa portando la bara.
Una bara vuota.
Non ho messo il corpo di Goku nella bara. E' deposto su una piccola spiaggia nascosta, dopo un pendio. Ma loro non lo sanno.
Li guardo da lontano. Tra di loro c'è una bambina. La sento esclamare, tirando le vesti di una persona che partecipa alla processione -Mamma, ho fame!-
Qualcosa si è rotto dentro di me. Hakkai mi posa una mano sulla spalla. E' dietro di me, l'avevo quasi scordato. Le lacrime mi rigano il viso e si mescolano alla pioggia. Tuttavia la mia voce resta neutra -Voglio rimanere solo- . Hakkai si avvia verso la chiesetta a raggiungere Gojyo, senza dir nulla.
La bambina di prima è fuori. Sua madre è entrata nell'edificio col corteo, le porte si sono richiuse. E la bambina è fuori. -Ho fame...- ripete debolmente.
Ormai non riesco più a controllarmi. Sono scosso sai singhiozzi, sempre più forti, sempre più acuti. Mi sembra ancora di sentirlo, quello stupido moccioso! Quanto odiavo sentirlo dire sempre la stessa frase...e quanto invece amerei ora il suono della sua voce!
Cado in ginocchio, bagnato fin nelle ossa. Il cielo piange con me. Ormai nulla ha più alcun senso.

... On devrait toujours dire avant L'importance que les gens prennent
Tant qu'il est encore temps...

Urlo tutta la disperazione che ho nel cuore. I singhiozzi si placano, non ho più aria nei polmoni per continuare. Morirò così? Lo desidero intensamente, allora aspetto che giunga la mia ora. Non sento più niente. Riapro gli occhi. Un paio di piedi a qualche passo dal mio viso accasciato sull'erba. La bambina è di fronte a me, mi guarda con aria triste -Dove ti fa male?- chiede ingenuamente. Mi poso una mano sul petto, dal lato sinistro. Lei annuisce -Io ho male qui- e mette la sua manina sulla pancia.
Mi alzo e le prendo le dita tra le mie -Vieni- .

Ora la bambina è di fronte a me. Sta mangiando con appetito. Avrà si e no una decina d'anni. Alla fine, non ho potuto fare a meno di portarla in questa locanda. Il fuoco scoppietta nel camino affianco al nostro tavolo, asciugandoci. Ho l'impressione di vedere Goku su quella sedia. I capelli castani, illuminati dai riflessi delle fiamme; i grandi occhi dorati, fissi sul cibo e poi su di me. No. Gli occhi che ora mi guardano sono blu, i capelli biondi, e non è Goku, ma la bambina, che ho di fronte.
Si alza. Ha finito tutti i piatti. S'inchina in segno di ringraziamento. Si dirige verso la porta d'uscita, ma poi sembra incerta, e torna verso di me. Mi guarda e chiede -Adesso ti fa meno male?- . Faccio cenno di sì col capo. Non riesco a parlare, un nodo alla gola me lo impedisce. La bambina dai capelli biondi sembra soddisfatta, e se ne va felice. Probabilmente a casa sua. Ripenso alla sua espressione, sulla quale si sovrappone quella di Goku. Un'espressione vigile, un po' triste, con la quale mi diceva -Sanzo, sono preoccupato per te- nei giorni di pioggia.
Sembra sia un volee degli dei che piova ogni qual volta io perda una persona importante.
Non ho più legami. Per quanto mi riguarda, il mondo potrebbe finire domani, non cambierebbe nulla. Tutti gli esseri umani potrebbero morire, rimarrei impassibile. Due,solo due erano le persone che non volevo perdere. E ora non ci sono più. Entrambe morte per salvarmi. Perché??

La pioggia, incessante, continua a battere contro la finestra della mia stanza. Qualcuno bussa alla porta. Hakkai e Gojyo entrano. Li vedo di sfuggita, ma non mi giro. Continuo a guardare oltre il vetro, fumando l'ennesima sigaretta. Non una parola. Per un periodo incredibilmente lungo li osservo, attraverso il fumo che aleggia nella stanza, i capi chini alla ricerca di parole confortanti. Ma non ce ne sono. Nulla può confortarmi. Il mio silenzio completo, la mia immobilità quasi assoluta li fanno andar via, dopo avermi augurato una "buona notte". Come se fosse possibile. Guardo il letto vuoto, dove in una situazione normale Goku dormirebbe. Le mani mi tremano. Un'ira accecante divampa e mi arde dentro. Ira contro il mondo intero. Per l'ingiustizia che vi vige. Mi precipito contro il letto e afferro le coperte, lacerandole. Faccio volare, distruggo tutto ciò che mi capita sottomano, in preda alla più assoluta disperazione.
"Vi siete sacrificati invano! Perché la mia vita senza di voi non vale nulla!!"
Per quanto tempo continuo così? Non lo so. Mi fermo solo quando non ho più forze. Sono esausto, e mi addormento.

-Sanzo, Sanzo! Svegliati!- . Apro gli occhi. Goku è vicino a me, mi sorride -Andiamo fuori! Mi compri un nikuman?- . Mi prende per mano. Lo seguo. Sto sognando? Sono impazzito? Non importa. Lui è con me, questo è tutto ciò che conta. Fuori la pioggia è finita, il buio della notte sta lasciando posto al chiarore dell'alba. Tutti i negozi sono chiusi. -Oh, che peccato...volevo festeggiare mangiando!- . Lo guardo interdetto, cosa vorrebbe festeggiare? Goku volge gli occhi dorato verso di me continuando allegramente -Era ieri. Quattro anni dal nostro primo incontro! Però possiamo comunque festeggiarlo oggi guardando il sole che sorge sul mare, non sei d'accordo, Sanzo?- . Mi tira per mano, verso il promontorio. Quattro anni. Quattro anni in cui non sono mai riuscito a dirgli apertamente quanto fosse importante per me...
I primi raggi di sole si riflettono sui miei capelli. Goku mi guarda con dolcezza e sorride -Sembri il sole! Il mio Sole- . Quante volte ho visto quello sguardo tenero posarsi su di me? Perché non gli ho mai aperto il mio cuore? -Sai, Sanzo...ti voglio tanto bene!- . Vorrei abbracciarlo, ma corre via, allegro, segue una farfalla. Lo vedo allontanarsi. -Goku, aspetta!- corro dietro di lui.

...Tu ne m'as pas laissé le temps De te dire tout c' que je t'aime
Et tout c' que tu me manques...

Corro con tutto il fiato che ho nei polmoni, con tutta la rapidità che mi concedono le gambe. Ma lui è scomparso. Continuo a correre nella direzione in cui l' ho visto dirigersi, scendendo un pendio. Arrivo sulla piccola spiaggia. E capisco.
Disteso sulla sabbia, c'è il suo corpo senza vita. E accanto la mia shoreijyu. L'avevo lasciata lì per sparargli, in modo da dissolvere le sue ceneri su quel luogo così bello. Ma non ne ero stato capace.
Mi inginocchio accanto al mio demone esangue. Osservo l'arma nelle mie mani. Tanto tempo fa, dopo la morte del mio maestro, avevo scelto una pistola. Una piccola pistola, per potermi uccidere facilmente. Questo era il suo scopo.
Prendo Goku tra le mie braccia. Il suo viso sembra sereno. -Anch'io ti voglio bene, Goku. Ti voglio un bene dell'anima- . La West&Smith , contro la mia tempia, spara un colpo. Cado lentamente all'indietro, la schiena contro la sabbia calda, Goku tra le braccia, il rumore tenue delle onde nell'orecchio. Davanti agli occhi, vedo Goku che mi tende una mano, felice. Sorrido. L'ultimo respiro. -Ti voglio un bene dell'anima- .

Fine



 
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