LA NOTTE è VIVA
- Capitolo 1° -
Era una notte come tutte le altre nella grande città di Agraba , nonché fonte centrale di commerci di ogni tipo, un uomo anziano,calvo dalla lunga barba e dalle folte sopracciglia stava viaggiando in groppa al suo dromedario il quale camminava a fatica per via di tutte le merci che il suo proprietario aveva da offrire . Non appena l'uomo trovò un posto libero fece fermare il suo cammello che per la stanchezza non cadde a terra completamente stremato. L'uomo non ci fece molto caso e si limitò a scendere con una agilità fin troppo rara per la sua età ed iniziò a sistemare il suo mercatino esponendo tutto e di più, stoffe , collane , spezie , specchi e pure varie stoviglie. Dapprincipio il tutto sembrava completamente normale se non fosse stato per sette sfere dorate esposte in ordine dal numero delle stelle raffigurate al centro di ogni sfera .
" Oh salve avete visto qualcosa che vi interessa ?"Domandò la voce dello stesso uomo che nel averlo davanti lo si potè osservare attentamente.
Era basso addosso aveva solamente una tunica blu che lo copriva fino hai piedi nascondendo così il suo corpo mingherlino " Che maleducato il mio nome e Roshi , ma puoi anche chiamarmi maestro o genio delle tartarughe! "
Disse facendo vedere una collana ricavata in oro che raffigurava una tartaruga,lo sguardo del suo interlocutore tornò a fissare le misteriose sfere " Oh! A quanto pare ti interessano non è vero ?" ridacchiò Roshi con fare bonario " Ma ti avverto se le vorrai acquistare prima dovrai sapere la loro storia.... e che storia che è stata !" Commentò ridachiando tornado dietro al bancone iniziando a lucidare una per unacon un panno apparso dal nulla in maniera lenta e controllata il loro bagliore iniziò a farsi notare e prima di quanto si potesse immaginare Roshi iniziò a raccontare la storia.
Anche l'inizio della vicenda era una notte uguale a molte altre, ma con la differenza che quella sera un uomo incappucciato in sella a un cavallo nero aspettava impaziente qualcuno in cima a una duna, nel deserto che si stagliava come se fosse quasi infinito, l'uomo misterioso si trovava appena fuori dalle mura del regno di Agraba. Il cavallo affondò uno zoccolo nella sabbia e sbuffò, imitato subito dopo da quell’uomo misterioso che aveva indossato un mantello nero per confondersi nell’oscurità e nascondere la sua identità. Era spazientito da quell’attesa snervante , per di più si rendeva conto che anche il suo destriero cominciava a dimostrarsi insofferente. Sapeva che il cavallo non era certo il mezzo più adatto per muoversi nel deserto, ma non riteneva sedersi su un volgare cammello adatto alla nobiltà che si sentiva addosso.
Lo usava solo se strettamente necessario, e quella notte sarebbe andato benissimo il suo cavallo nero vista la poca distanza che doveva percorrere. Sentì finalmente in lontananza il rumore dello scalpitio degli zoccoli di un altro cavallo e si voltò con attenzione in quella stessa direzione.
Quella sera la luna era ridotta a una sottilissima forma di falce candida e le poche stelle visibili illuminarono il volto di un uomo grasso con dei capelli talmente unti che sembravano bagnati che si avvicinava a lui con un ghigno dipinto sul volto, incurante del tremendo sforzo a cui stava sottoponendo il suo vecchio ronzino che stava cavalcando. La sua pelle era così rosa da sembrare innaturale, resa ancora più lucida dallo strato di sudore che aveva addosso che non faceva altro che renderlo piu disgustoso agli occhi.
L’uomo sul cavallo nero storse il naso alla vista di quell’essere letteralmente inferiore a lui in ogni aspetto , d'altronde era così trasandato e anche , o meglio soprattutto maleodorante, che avrebbe spaventato anche gli animali piu temibili del deserto.
L'uomo visterioso afferrò un lembo del suo mantello nero e se lo portò fino al naso, inorridito e sempre più infastidito da ciò,non avrebbe accettato un altro fallimento quella notte, e anche per questo voleva essere ottimista, un po’ di puzza e una visione così sgradevole poteva tollerarli quel poco che bastava a conseguire il suo scopo.
"Sei in ritardo. Muoviti. Fammi vedere. Mostramelo" disse avvicinandoglisi minaccioso con il suo destriero .
"Mostrami lo scarabeo" L'uomo in questione scese dalla sella del suo animale con un sonoro sbuffò alzando una lieve polvere causata dalla sabbia sottostante e dal peso della sua mole, e senza proferire parola si avvicinò lentamente all'altro che era un alieno dalla pelle pallida e dagli occhi color del sangue che brillavano al chiaro di luna, rivolgendo quella riverenza che si dava a gente importante come lui fece un corto e modesto inchino
" Lo sò scusa per il ritardo ma sai come è... ho dovuto tagliare varie gole " disse con orgoglio facendo uscire da sotto la sua sudicia mantella una lama intrinseca di sangue color rosso vivo orami secco da varie ore come se volesse mostrare le sue abilità , cosa che al l'uomo vestito di abiti pregiati diede molto fastidio, e lo fece intendere con uno sguardo assassino.
" Comunque sia.... prima di dartelo vorrei i miei soldi " Annunciò l'altro accortosi del suo errore ritraendo con sveltezza la mano nascondendo la lama , per poi essere afferrato rudemente da un'altro individuo che con la stessa forza avvicinò il suo braccio alla sua gola" Al signor Freezer non piace aspettare " sibilo un giovane uomo dalla pelle verde pallida e dagli occhi dorati vestito da una tunica grigia che li copriva tutto il corpo perfino la testa facendo cadere sul viso soltanto vari ciuffi di capelli color smeraldo
Che prese con maestria ciò che il suo padrone stava cercando ormai da tempo allontanadolo con poca gentilezza , il poveretto venne buttato a terra con poca grazia,e solamente dopo che si fù alzato capì di non avere più l'oggetto.
Osservò il giovane che dopo averli puliti da chissà quale sporcizia li diede al padrone. "Finalmente" disse freezer prendendo entrambe le parti dello scarabeo e le unì. Lo scarabeo prese magicamente vita e iniziò a volare all'impazzata, senza esitazione i tre con i loro cavalli lo seguirono a tutta velocità finché l'oggetto magico non scattò nel terreno sparendo nella sabbia.
Presto una sorta di terremoto non tardò a farsi sentire e dalla sabbia iniziò ad uscire qualcosa. E quel qualcosa fece sorridere Freezer. "Eccola".
Ed in pochi minuti sotto allo sguardo dei tre dalla sabbia spuntò una enorme caverna a forma di drago fatta solamente dalla sabbia e una volta che gli scarabei si illuminarono facendo così da occhi per la figura quella parlò : "Chi osa disturbare il mio riposo?!" Domandò, la sua voce era imponente che si sarebbe sentita anche da lontano "Io sono Freezer e voglio il tuo tesoro più grande" il silenzio calò per qualche secondo.
"Solo ad un diamante allo stato grezzo e consentito l'accesso." Fù la fredda risposta del drago.
I tre si guardano nuovamente con confusione, che cosa significavano quelle parole? Il cosidetto drago spalancò la sua enorme bocca facendo intravedere una live luce mentre quella che sarebbe dovuta essere la lingua si tramutò in una lunga scalinata che portava giù chi sà dove " Ora....che cosa facciamo?" Domandò l'uomo maleodorante ancora completamente meravigliato da ciò che i suoi occhi stavano vedendo, la risposta non tardò ad arrivare.
Freezer si avvicinò quel che bastava per farsi sentire chiaramente "Ora tu vai dentro e recuperi ciò che voglio" disse dandogli uno spintone con la punta del piede "Fallo e verrai ripagato profumatamente".L'uomo in questione si girò dandoli un occhiataccia,se non fosse stato un tipo con i soldi di sicuro lo avrebbe ammazzato per poco , il compito era semplice, sarebbe dovuto entrare in quella sottospecie di drago e prendere sette sfere.
Freezer era stato molto ispilicito nel descriverle , ma si chiedeva ancora perché ci tenesse tanto ad averle ma in effetti non erano affari suoi. Non appena inizio ad incamminarsil'uomo più giovane ne approfitto per affiancare il cavallo nero dell'altro " Ma si può sapere dove lo hai trovato ?" Domandò solamente per ricevere il silenzioso comando di stare zitto e di osservare .
L'uomo era davanti all'entrata " Okay Bazjitt..... puoi farcela " mormorò fra sè dandosi coraggio per poi chiudere gli occhi e appoggiare entrambi i piedi sulla prima scala. Per i primi secodi per la gioia del ladro non accadde nulla ma non ebbe tempo di prendere un sospiro di sollievo che tutto iniziò a tremare. La creatura si stava chiudendo , urlando Bazjitt cercò di uscire ma non cela fece, la sua figura scomparve sotto lo sguardo dei due " Solo un diamante allo stato grezzo può entrare " ripetè nuovamente il drago per poi sgretolarsi facendo cadere i due pezzi dello scarabeo
" Tsk ! Che perdita di tempo ! Dovremmo rinunciare a cio !" Sbottò Zarbon incamminandosi per riprendere il tutto. "Torniamo ad Agraba. Devo riflettere e magari riuscirò a capire cosa significa quella frase. Andiamo"
E senza aggiungere altro Freezer spronò il proprio cavallo e sene andò seguito a ruota da Zarbon in sella al animale del uomo ormai defunto. Zarbon si accigliò, no sapeva come avrebbe fatto il suo padrone a scoprire il significato di quelle parole, ma ora come ora era inutile girarci a tondo, non potevano fare niente.... per ora .
Non potevano far altro che aspettare.......
Spazio autrice.
Salve ragazze e ragazzi, sono felice di poter finalmente pubblicare questa storia. Io sono un amante di Dragon ball, e ogni giorno penso sempre a nuove storie per i nostri personaggi. Sperò che questo primo pezzo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti ci vediamo presto per il prossimo capitolo !.
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wildsoul09
wildsoul09
Spero di rivederti negli altri capitoli
jund88nif89 - Voto:
wildsoul09
Sò che appena entrerete qui vedrete due storie uguali e vi spiego il motivo .
Non sò cosa sia successo ma ho caricato la storia due volte .
Na non vi preoccupate, i prossimi capitoli verranno pubblicati in una sola storia .
Detto ciò vi auguro un buon inizio settimana.