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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: CAPITOLO UNICO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kagome-chan86 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/10/2003 15:24:32

non disperare, goku... ricorda che anche se il sole adesso muore, tu non sarai mai solo, perché un giorno, ci sarà il sole di nuovo il sole accanto
 
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IL SOLE DI NUOVO ACCANTO A TE
- Capitolo 1° -

Ecco i vaneggiamenti di una povera pazza che invece di pensare a continuare la fiction IL PASSATO CHE RITORNA pensa a scrivere finali al gaiden....

l'idea di questa fanfic mi è venuta a scuola, diurante l'ora di inglese... nella fanfiction troverete i versi di una poesia (sono solo alcuni....), la poesia è di JHON DONNE, ma non ne ricordo il titolo... ho preso solo i versi che si addicevano, naturalmente...
nella prima parte, invece, troverete solo parole di konzen.... vabbè, leggete e vedete voi...

p.s. immagino che sia cosparsa di errori a quantità industriale, ma ho gli occhi che "fanno giacomo-giocomo"e dire che non si tengono aperti è un leggero eufemismo....

vi lascio alla fic, che è meglio...



Il piccolo Goku giaceva in stato febbrile ormai da parecchio, disteso su di un sofà, nello studio del generale Tenpou. Konzen continuava a carezzagli i capelli, liberi di scendere indisturbati lungo la fronte ambrata, non più ostruita dal diadema d'oro. Ricordava distintamente quello che solo qualche ora prima era avvenuto: il diadema d'oro sulla fronte del ragazzino che si spezzava, il suo aspetto che mutava, poi i soldati del Tenkai che cercavano di catturarlo, e poi... sangue, sangue, sangue....
Goku... la sua stupida scimmia petulante si era trasformato sotto i suoi occhi in un mostro sanguinario...
dapprima era rimasto lì a fissarlo, fissare quella stupida scimmia.

La stessa scimmia che fino al giorno prima si nascondeva da lui dopo aver fatto areoplanini di carta con i documenti da timbrare....
quella stessa scimmia petulante che gli saltava sul letto quando tutto ciò che desiderava in quel momento era potersi godere un po' di meritato riposo dopo una giornata di noiosissimo lavoro....
la stessa scimmia rumorosa e petulante che elargiva sorrisi a destra e a manca, forse anche a coloro che non lo meritavano...
la stessa stupida scimmia che si fidava di tutti, anche di coloro dai quali avrebbe dovuto stare alla larga... in fondo se era finito nel Tenkai e diventato il suo "animale domestico" era stato perchè si era fidato di quell'idiota che lo aveva portato da sua zia quel giorno...

Ed all'improvviso aveva visto quella stupida scimmia tramutarsi in un mostro sanguinario, che con un solo colpo aveva letteralmente spazzato via una ventina di soldati che lo stavano circondando!!
Era rimasto pietrificato nel vedere cosa fosse diventato il suo Goku improvvisamente...

"No, non è possibile! Si tratta di un sogno!", questo aveva pensato in un primo momento....
poi aveva visto i suoi occhi, gli occhi di Goku in quel momento....

Vedere quegli occhi in quel momento... così diversi eppure così simili a quelli della scimmietta rumorosa che conosceva....
lo aveva come riscosso.
Poi vedendo Goku che perdeva i sensi davanti ai suoi occhi lo aveva preso in braccio e con Kenren e Tenpou aveva portato il bambino dove si trovavano adesso...


Konzen posò completamente il proprio palmo sulla fronte del bambino, per misurarne la temperatura, poi confrontò la temperatura del bambino con la propria, constatando che il piccolo aveva effettivamente un po' di febbre.
Lo fissava con apprensione, continuando a domandarsi se Goku sarebbe stato in grado di riconoscerlo, tramutato in quella forma...

Gli avvenimenti inerenti alla loro fuga e a ciò che era accaduto dopo li ricordava solo attraverso immagini confuse...
Aveva posato il bambino sul sofà dove gli aveva indicato Tempou, poi aveva sentito dire dai due amici che avrebbero cercato di tenere i soldati il più lontano possibile da loro.

Continuava a carezzare il capo della sua piccola scimmia, mentre lacrime, forse le prime della sua vita, dacchè ne avesse ricordo, iniziarono a scendere lungo le guance senza che facesse niente per ricacciarle in dietro.
Si ritrovò a pensare ai bei momenti vissuti con quel bambino così piccolo... troppo pochi a suo parere....
troppo pochi a causa del suo orgoglio.

Si era domandato tante volte perchè su un bambino così piccolo dovesse pesare un fato così terribile. Un bambino dalla smisurata voglia di vivere, che aveva come unica colpa quella di essere nato con dei meravigliosi occhi dorati....
"bambino dagli spietatissimi occhi dorati" lo aveva definito Kanzeon Bosatsu un tempo...

che ironia... mai frase più vera di quella aveva udito da sua zia...

"Spietatissimi occhi dorati"... solo che quello che nessuno ha mai capito è che l'oro di quegli occhi....E' SPIETATO NEI CONFRONTI DEL PICCOLO BAMBINO CHE LI POSSIEDE...

Lo aveva capito quando era rimasto solo con Goku, qualche minuto prima....
Kenren e Tempou gli avevano raccomandato di prendersi cura della piccola scimmia, nell'attesa che si risvegliasse.
Così, per la prima volta da quando si era trasformato, Konzen aveva trovato il coraggio di guardare in volto il piccolo Goku.

coraggio... perchè fino ad allora aveva continuato a negare che quella fosse ancora la sua scimmia!!
lui, Konzen, aveva rinnegato la sua scimmia!!

poi.... quando il suo sguardo era stato costretto a ritornare su quel corpicino fra le sue braccia.... in quel momento SI ERA DATO DELL'IDIOTA!!

come aveva potuto?
come... rinnegare che quella fosse la sua scimmia!!??

tra le sue braccia, in quell'esserino che vi giaceva privo di sensi vi rivedeva la sua scimmietta!!

quell'innocenza che contraddistingueva quel piccolo essere eretico riusciva a trasparire persino da quell'demone le cui vesti e il viso erano ancora macchiati del sangue delle sue stesse vittime!!

E così si era ritrovato a darsi dell'idiota, perchè fino a poco prima... SI ERA COMPORTATO ESATTAMENTE COME QUELLE PERSONE DA CUI STAVA CERCANDO DI DIFENDERE IL BAMBINO!!

Aveva giudicato quella piccola scimmia, per qualcosa di cui egli stesso non aveva colpa... di cui l'unica colpa era quella di essere nato con un potere latente così devastante...
e per un motivo simile... per un motivo simile aveva rinnegato la sua scimmia!
'' No, Goku, questo non dovrà più accadere! ''

Era fin troppo chiaro quanto quel bambino così piccolo avesse sofferto fin'ora per questo motivo... e quelle catene ne erano la prova schiacciante!
A causa di un potere di cui forse non era neppure a conoscenza è stato strappato alla sua casa...
''è vero, lui stesso mi ha confessato una volta che è sempre stato solo... anzi, il suo desiderio di non essere più lasciato solo è talmente forte che ha sopportato finora di vivere in queste condizioni!
come un prigioniero... un reietto... un individuo sul quale si posano solo sguardi ostili e di disgusto...''
finora era sempre stato solo, finchè non era stato affidato a lui, un dio che non faceva altro che rimproverarlo....
e nonostante Konzen nei suoi confronti non asse mai dimostrato apertamente l'affetto che provava, Goku era rimasto a dir poco sconvolto quando gli aveva detto che avrebbe chiesto a Bosatsu che fosse rimandato in dietro sulla terra!
E lui, Konzen, la persona che grazie a quel bambino aveva iniziato a chiedersi come sarebbe stato se avesse cominciato veramente a vivere anzicchè lasciarsi sopravvivere.... lui aveva il dovere di evitare che quella solitudine che al sua stupida scimmia tanto temeva ritornasse!!
doveva farlo per gratitudine... per affetto.. per tutto!!

Se quel bambino aveva passato fin'ora la sua vita stretta tra agghiacciante solitudine e fredde catene, lui che gli doveva tutto aveva il dovere di difenderlo... anche dalla sua stessa natura!!

"bambino dagli spietatissimi occhi dorati"... forse era stata spietata la terra che lo aveva generato... pretendendo per se il sacrificio della più pura tra le esistenze.... il sacrificio del più puro tra i sorrisi....
sacrificio, condanna ad una vita di solitudine e disprezzo!

Vide dagli occhi di Goku venire giò qualche lacrima.
In quel momento la sua piccola saru aveva le sembianze di demone, ma nonostante questo dalle palpebre chiuse uscivano lacrime, accompagnate da continui gemiti, che andavano a infierire ulteriormente sul cuore già straziato di Konzen.
Il dio gli posò un piccolo bacio sulla fronte, prendendo la piccola mano tra le sue e stringendola per infondere quel coraggio di cui egli stesso andava disperatamente alla ricerca.
Non gli importava ninete della sua vita...
che lo avessero ucciso o meno non aveva molta differenza...

il coraggio che cercava era per quel bambino...
aveva disperatamente bisogno di conferme...
di sapere che quel bambino non correva pericoli!

Aveva un disperato bisogno di credere che alla fine di tutto la sua scimmietta petulante sarebbe tornata a sorridere ancora!!
Aveva un disperato bisogno di credere che quella spietata terra che voleva il male della creatura che aveva generato non avrebbe alla fine vinto, sottraendo la luminosità al sorriso dell'essere nato dalla concentrazione della sua aura.

Quel sorriso... avrebbe davvero avuto ancora la possibilità di rivederlo?

Lui, che non aveva mai prestato attenzione a nulla prima d'ora...
non conosceva il piacere di ammirare i fiori... di bere del buon sakè ... non aveva mai sfiorato una donna...
quella stessa persona per la quale la vita era noiosa tanto da poter essere paragonata alla morte, ora anelava disperatamente di poter rivedere il sorriso di una stupida scimmietta rumorosa e petulante.

- Goku, non mi inporta se dovessi morire.... ma ti prego.... mostrami un'ultima volta il tuo sorriso, scimmia... -

Mentre gli parlava, Konzen accarezzava teneramente il capo del piccolo Goku.
Ogni qual volta il suo palmo sfiorava la piccola fronte, avvertiva la propria energia raccogliersi sul suo palmo per dirigersi verso di essa.
Non capiva... che cosa era quella sensazione?
Questo fenomeno era iniziato quando accarezzando la fronte della scimmietta aveva desiderato che il diadema d'oro tornasse al suo posto, cosicchè quella bakasaru potesse ritornare in se.

Che avesse qualche connessione con il diadema?

Riprovò ad avvicinare la propria mano, coprendo interamente la piccola fronte del demone.- Ti scongiuro.... se c'è la più remota possibilità.... RESTITUISCIMI LA MIA SCIMMIA!! -

Konzen vide una luce dorata fuoriuscire dalla propria mano e circondare per intero la fronte del piccolo Goku. Lentamente la luce prese la forma di un diadema, che si consolidò sotto la mano di Konzen.

Konzen era ancora sotto schok quando si accorse che Goku stava lentamente riprendendo i sensi. Subito, senza riflettere afferrò il bambino che si era tirato su a sedere stropicciandosi gli occhi mentre lo guardava sorpreso e se lo portò al petto stringendolo con affetto.
- Konzen... ?! - Il piccolo Goku sgranò gli occhi per l'inaspettatezza del gesto del suo tutore. La voce petulante di Goku sembrò far rendere conto a Konzen del genso che aveva appena compiuto, quindi per rimediare allontanò da se il bambino come se niente fosse e gli diede un colpo in testa - STUPIDA SCIMMIA, NON SAI QUANTO MI HAI FATTO PREOCCUPARE!! -

Goku, che dapprima teneva il broncio per essere stato colpito, non appena si rese conto del significato delle parole del dio, gli saltò al collo felice - Scusami, Konzen, ma non l'ho fatto a posta!! -.
- Tsè, stupido... - Konzen gli scompigliò i capelli con la mano, sollevato del fatto che la scimmia fosse tornata la stessa di un tempo. La scimmia non avrebbe potuto nemmeno vagamente immaginare quanto lo aveva fatto stare in apprensione in quegli ultimi frangenti. E naturalmente... non era il caso che lo sapesse!

D'un tratto si sentirono delle urla provenire dall'esterno della stanza. Goku spaventato si nascose dietro la spalla di Konzen, che si era seduto sul sofà accanto a lui. - Konzen, dove sono Ten-chan e Ken nii-chan? -.
Konzen si voltò a fissare la scimmietta e accortosi che il bambino era talmente spaventato da tremare visibilmente, per una volta fece un gesto che non avrebbe mai immaginato fare...
allungò le braccia, sollevando il piccolo bambino e facendoselo sedere sulle ginocchia fece poggiare al piccolo Goku la guancia sul proprio petto e iniziò ad accarezzargli dolcemente il capo. Goku chiuse gli occhi stringendosi al suo sole, capendo da quel gesto silenzioso quello che stava per succedere a poco...

- Goku, ascolta attentamente quello che ti dirò adesso...


Così separiamoci senza far rumore
nè provochiamo fiumi di lacrime o tempeste di sospiri
sarebbe una profanazione della nostra gioia
svelare ai profani il nostro amore


Quando quella porta verrà abbattuta, scimmia, devi promettermi solo una cosa.
Non una lacrima dovrà uscire dai tuoi occhi dorati.
Non devi piangere, scimmia!
Non devi mostrare loro che hanno vinto!
Non devi mostrare che sono riusciti a distruggere l'innocenza del tuo sorriso.
Non devi mostrare a quelle creature che si definiscono dei, ma che sono meschini più di qualsiasi demone...
non devi mostrare loro cosa, con la mia morte, ti porterebbero via...

Ricorda,scimmia...
in questo momento che so che la mia morte è vicina... sono felice di passare i miei ultimi momenti di vita con te... con te che mi hai insegnato cosa è la vita. -

Konzen fece sollevare il volto al piccolo Goku, che stava piangendo con il viso affondato nel suo petto, e guardandolo negli occhi gli sorrise, un sorriso rassicurante che fece smettere di singhiozzare il bambino.
Goku un po' titubante annuì rassicurato dall'espressione di Konzen, e facendosi coraggio si asciugò le lacrime con la manina.

Ecco che si odono dei colpi alla porta, che tentavano di sfondare dall'esterno.
A quanto pare Kenren e Tenpou...

Konzen si alzò in piedi, prendendo la spada che Tenpou gli aveva lasciato come ultimo baluardo di speranza... non per se, ma per salvare almeno il bambino....
Si sentì afferrare timidamente la mano, mentre i cardini della porta cedevano sotto i numerosi colpi. Si voltò verso quel piccolo bambino che gli stringeva timidamente la mano, ricordandosi di tutte le volte in cui la sua piccola scimmia, cercando un minimo contatto con la persona che considerava il sole, gli camminava accanto stringendo tra le mani una ciocca di quei capelli che il bambino adorava. Allora prese saldamente quella manina minuta, rafforzando la stretta così da infondere coraggio alla piccola saru. Konzen si accovacciò di fronte al bambino, sorridendogli per dargli coraggio.

- Goku, ascolta...


ma noi da un amore tanto raffinato
che noi stessi non sappiamo cosa sia
resi sicuri l'uno dall'altro
diamo minor peso alla mancanza di mani, occhi, labbra


Ora sappi, scimmia, che hanno sfondato quella porta.
Sappi soltanto... che sei la cosa più importante per me, ma che, nonostante questo non sono mai riuscito a dirtelo...

Ma in fondo... tu lo sapevi già.
L'avevi capito già da tempo, ormai.
Me l'hanno sempre dimostrato i tuoi sorrisi allegri... il modo in cui pronunciavi il mio nome... in ogni tuo gesto potevo leggere questa tua consapevolezza.

o forse... vi leggevo solo uno smisurato affetto!
un affetto che ha portato uno come me ad affezzionarmi a qualcuno...

com'è possibile?
Io per primo me lo chiedo, e credo che in molti si siano posti la stessa domanda.
Ma in fondo non ha importanza, come uno come me si possa essere affezzionato ad una stupida scimmia petulante!

Non ha importanza, perchè tutto quello che importa adesso è che ti voglio bene, scimmia...

ti voglio bene, e sarà sempre così.-
Konzen gli passò una mano sulla testa carezzandogli i capelli, ancora accovaciato davanti al bambino che stava piangendo tenendogli la mano.
Konzen gli sorrise, asciugandogli una lacrima con un dito . - Perciò non piangere scimmia. Non piangere, perchè io sarò lo stesso con te.
Loro credono di dividerci, ma non potranno mai dividere Konzen dalla sua bakasaru, ricordalo scimmia!
Quindi non piangere quando mi crederai morto...
non piangere quando ti crederai solo...

perchè sappi che da qualche parte nel mondo ci sarà Konzen che starà cercando te!

Anche se non ci fosse concesso di sapere chi siamo veramente....
anche se per dividerci, scimmia, ti facessero dimenticare di me...
anche dopo essere morto 1000 volte e ancora, ti giuro, scimmia, che prima o poi riuscirò ad arrivare a te!
Quindi, scimmia... anche se non mi dovessi vedere per 500 anni, non disperare...

anche se non riconoscessi più i miei occhi, le mie mani che ti accarezzano il capo o la mia voce che ti chiama "stupida scimmia"...

anche se TU non fossi in grado di riconoscermi...
anche se IO non fossi in grado di riconoscerti...

non disperare, scimmia, perchè io verrò da te! -

La porta fu in fine abbattuta e Konzen si preparò a fronteggiare quelli che sarebbero stati i suoi assassini.
Fece allontanare Goku, facendolo riparare in un angolo della stanza, poi si buttò sui soldati che entravano nello studio con irruenza. Dopo alcuni colpi fu fatto prigioniero ed anche il bambino fu preso dai soldati. furono fatti inginocchiare uno di fronte all'altro, cosichè Konzen potesse almeno dire addio alla scimmia...

Goku, in ginocchio davanti a Konzen era in lacrime, e fissava il suo sole fra i singhiozzi. Konzen continuava a fissare il bambino con quell'espressione con cui aveva cercato di infondere coraggio al bambino.
Il dio fece domanda che prima di morire potesse dire alcune parole al bambino, così i soldati si allontanarono e konzen, avvicinandosi al piccolo disse le sue ultime parole.
- Ascoltami, Goku...

le nostre due anime, quindi, che sono una sola
sebbene io debba partire, subiscono nongià
una separazione, ma una espansione
quale oro battuto in foglia sottile come aria.



Adesso guardami negli occhi, piccola scimmia.
Ora che mi fanno cessare di essere Konzen, il mio ultimo desiderio è quello di poter guardare i tuoi occhi.

Ascoltami bene, scimmia...
ricordati che anche se Konzen adesso muore noi non ci separeremo mai!

Perchè le nostre anime, scimmia, sono talmente unite da diventare una!

Perchè le nostre anime, ricordalo scimmia, non cesseranno mai di chiamarsi l'un l'altra finchè non si saranno un giorno ritrovate...
E fino a quel giorno la nostra separazione non sarà una separazione, ma solo l'espansione delle nostre anime, capaci di abbracciare tutto il mondo pur di raggiungersi l'un l'altra.

E sarà proprio la voce della tua anima che chiamerà la mia anima, finchè non mi avrà condotto a te. Quindi non avere paura, Goku...

Non disperare, Goku... ricorda che anche il sole adesso muore, tu non sarai mai solo, perchè un giorno, non importa quando, ci sarà il sole di nuovo accanto a te. -.

Dopo queste parole, Goku si sentì colpire alla testa e perse i sensi...

Aprì gli occhi, trovandosi in una grotta.
Era solo, rinchiuo in un'oscura prigione silenziosa, a cercare quel sole di cui pochi raggi riuscivano a raggiungerlo.

Ma la sua anima continuava a chiamarlo... chiamava quel sole che 500 anni dopo vide arrivare accompagnato dai raggi dell'alba...


OWARI

i commenti non si disdegnano mica....
questa fanfiction la volevo dedicare a tuttie coloro che mi hanno appoggiata con i commenti durante il corso della fanfiction il passato che ritorna...
alla mia nee-chan naco in primis, poi a kairi84, veronique, cassandra,vitani, kira, egot, e altri, che forse ora mi sfuggono, ma che saluto ugualmente (non me ne vogliate, ma sono le 0:41 e avere mooolto sonno...)

 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
miryam92 06/09/08 16:11
complimenti ,questa fanfic è davvero bella! mi ha commoso bravissima
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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