ARRIVA DEIDARA - Capitolo 1° -
Non riuscivo proprio a capire perché mai fosse stato quello snob da strapazzo a convocarmi nel suo ufficio, quella mattina. Voglio dire, non era mica il capo! Era solo il leccapiedi del capo. Il preferito, l’adulatore. E la carriera di ruffiano era stata inoltre fottutamente immeritata, cosa aveva di tanto speciale a parte essere terribilmente arrogante? Come riusciva a oliarsi qualunque persona incontrasse tirandosela dalla sua parte pur essendo così glaciale? Cosa aveva più di me? Il peggior ammaliatore mai apparso sulla faccia della terra pur avendo la sensibilità di un pezzo di legno, persino peggio del mio ex compagno di classe Sasori che si divertiva a sfottermi per poi guardarmi con quel sorrisetto da sornione quando inevitabilmente sbottavo. Quello stronzetto rosso alto poco più di un metro e secco come uno stecchino, era stato capace di farmi prendere ingiustamente i peggiori rimproveri, sospensioni e votacci in condotta della storia. Sasori sparava le sue provocazioni a voce bassa in modo che i professori non lo udissero, sentivano invece me quando, ormai esasperato, gli urlavo in faccia di farla finita tirandogli tutto ciò che avevo a portata di mano. E lui se la rideva in sordina. Pensavo che Sasori fosse il peggiore stronzo mai apparso sulla faccia della terra finché non ho conosciuto lui. Mi chiamo Deidara, ho vent’anni e appena due giorni fa la mia autostima è stata inesorabilmente distrutta in tre minuti da colui che, in altrettanto lasso di tempo, è diventato il lecca culo favorito del capo. Ma per sua sfortuna capii al volo quanto lui i culi adori leccarli sul serio nella vita, anche i cazzi a quanto pare; chiunque avrebbe potuto notare la segretaria Konan rischiare una sincope ogni volta che lui le passava casualmente vicino senza che la cagasse mai di striscio nemmeno fosse stata trasparente. Davvero molto interessante. Il mio essere bisessuale mi ha sempre consentito di fare strage senza pietà di entrambi i sessi e, di solito, mi è sempre bastato camminare per la strada facendo sfoggio dei miei meravigliosi capelli dorati, della mia sicurezza in me stesso e dell’irresistibile simpatia, per non parlare del mio fisico magro ma perfetto e scattante. Fino a due giorni fa… Pensavo che potesse essere coinvolgente lavorare scrivendo articoli per una rivista di soli uomini, in fin dei conti sono sempre stato un tipo molto attraente, non di rado mi è capitato sentire ragazze e ragazzi definirmi un vero e proprio sex symbol. Insomma, di esperienza ne avevo da vendere pur essendo giovane, solitamente non avevo che l’imbarazzo della scelta quando dovevo selezionare il partner con cui passare la serata. Risposi all'annuncio di questa rivista per uomini Red Moon, inviando il curriculum corredato di una delle mie foto migliori, senza troppe speranze, in fin dei conti scrivere non è per tutti. Anche se si vanta una vasta esperienza personale e un indiscusso carisma, non è detto che si riesca a sfondare anche con persone che non abbiamo davanti. E, nel mio caso, la donzella o lo stallone che avrebbero eventualmente letto il mio articolo si sarebbero persi la parte migliore non potendo ammirare l’aspetto dell’autore. Di Red Moon ne avevo solo sentito parlare ma, siccome leggere non è mai stata una delle mie principali passioni, era rimasto tutto al livello di sentito dire. Il mio hobby principale era sempre stato stato scolpire, ma purtroppo, mi sono sempre venuto a trovare in mezzo a una manica di ignoranti che di arte non capiscono assolutamente nulla, a partire da Sasori. Quello stronzetto non faceva altro che dirmi di smettere di conferire alle mie creazioni quella faccina con gli occhi tondi e il sorriso a presa per i fondelli, peccato che il bello sia proprio quello! Lui non aveva la più pallida idea delle nottate in bianco che avevo trascorso per studiarmi una forma che fosse davvero impattante uhn! Tuttavia, non sono uno sprovveduto come Sasori ha sempre voluto farmi credere, so benissimo che quando si deve affrontare un colloquio di lavoro a quello che potrebbe diventare il tuo futuro capo fa piacere notare che i candidati sappiano qualcosa dell’azienda. Così, quando ricevetti la chiamata con l’appuntamento, facendo i salti mortali di gioia ero corso a comprami una copia di Red Moon. Devo ammettere che ne rimasi abbastanza deluso, per la maggior parte si trattava di consigli su alimentazione, allenamenti e prodotti cosmetici vari, tutta roba per sfigati che non hanno avuto la grazia di nascere in un certo modo, insomma. In ogni caso, a me questi insegnamenti non servivano. Dopo essermi sincerato del nome del direttore, un certo Nagato, e aver sfogliato appena due pagine ritornai alle mie sculture.
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