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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: ``LA MIA VITA ACCANTO ALL`OSCURO.MERYLIN ELISABETH WATSON.``
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kia84 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/10/2003 22:36:13

la prima mangiamorte, colei che amò tom.azkaban, il tradimento,una maledizione, l`amore xun personaggio di nostra conoscenza.conclusa!!!!!!!!!!
 
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CAPITOLO UNICO.
- Capitolo 1° -

ciao^_^;premessa:
Questa storia inizia 50 anni prima dell'arrivo di Harry ad Hogwarts, quando Voldemort era ancora solo Tom Riddle...è la storia della prima mangiamorte, di colei che amò l'oscuro...la sua vita accanto a lui, poi Azkaban...l'abbandono del maligno ,una maledizione...la condanna a vivere in eterno da 17enne e... l'amore per un'altro studente di nostra conoscenza. La mia storia migliore, è piaciuta a molti e ha commosso^^ , spero siate anche voi di questo parere. Mi piacerebbe molto ricevere commenti^^ CONCLUSA

Dedicata a mia sorella Serena. Ti voglio bene sorellina^^Chiara.


“La mia vita accanto all’Oscuro .Merylin Elisabeth Watson.”


Il mio nome è Merylin Elisabeth Watson , e ho recentemente convalidato l’idea di lasciare scritta su questo diario la mia storia, in questo momento la buia notte avvolge la mia piccola casa, all’interno della foresta proibita, sì, proprio la foresta che circonda Hogwarts, il buon vecchio Silente mi ha compassionevolmente lasciata qui, esatto, nonostante ognuno abbia optato per cacciarmi…
Guardo il mio viso riflesso nell’antico specchio innanzi a me, le mie fattezze, il mio corpo, sono ancora quelli di allora, di quando egli segnò la mia vita per l’eternità, di quando Tom Riddle, pardon, Voldemort mi ebbe per se…di quando avevo realmente diciassette anni e frequentavo questa scuola…il mio corpo non è invecchiato…sono sola, sola e stanca di quest’assurda esistenza, isolata dal mondo circostante, e la cosa che più mi rammarica è che ciò accadrà in eterno, proprio così, in eterno…
Frequentavo il mio ultimo anno di scuola qui, ad Hogwarts, quando tutto questo ebbe inizio…
Ero un’adolescente atipica, silenziosa e solitaria, da mane a sera sfogliavo testi magici di ogni genere, conoscevo approfonditamente le materie scolastiche e la tanto temuta magia oscura, non avevo interessi fuorché questo, scoprire il più possibile sulle arti magiche, vi era un neo però nella mia esistenza di totale dedizione alla magia, tale pecca aveva un nome Thomas Marvolo Riddle…
Tom aveva la mia stessa età, ed io ero affascinata da lui tanto quanto lo ero dalla magia e ciò mi spaventava ogni anno di più… lui era un serpeverde e nonostante le perplessità del cappello parlante e della mia famiglia lo ero anche io…
Quel ragazzo era semplice e gentile, disponibile con tutti , ognuno si chiedeva che cosa ci facesse tra i serpeverde, ma io lo sapevo, lui nascondeva qualcosa, nel corso degli anni avevo imparato a raffinare i miei sensi e le mie percezioni grazie ad attenti studi, e potevo cogliere attorno al candido Tom, un aura nera che rivelava il suo vero io…
Lui, la sua personalità oscura , mi attraevano, avrei voluto analizzarlo più da vicino, studiare i suoi reali pensieri, nascosti dietro a quel bellissimo volto sorridente , era l’unica persona che nel corso della mia breve vita mi aveva trasmesso emozioni, sentimenti , il resto del mondo era per me non più interessante di un granello di sabbia…
E fu quella fredda sera di novembre, che finalmente iniziò a mostrarsi a me e a me soltanto ciò che bramavo da tempo : la reale essenza di Thomas Riddle…
Il cielo era scuro, tanto da sembrare nero e una fitta pioggia picchiettava su tutto il castello e sul mondo circostante, io non badavo al tempo, la mia apatia mi rendeva incapace di reazioni, per me sole pioggia o neve suscitavano le medesime sensazioni, l’unico mio pensiero era il libro dinnanzi a me…
Leggevo attentamente, attraverso i miei sottili occhiali da lettura le formule e gli incantesimi ivi impressi, la sala comune era pressoché deserta e buona parte degli alunni era già coricata , nemmeno mi accorsi della presenza che si avvicinava alla scrivania ove ero intenta a studiare…

/Buonasera Merylin/

alzai i miei occhi verdi e vidi il volto sorridente di Thomas che, con tranquillità si era seduto di fronte a me

“ti serve qualcosa Riddle?” domandai distaccata

lui sorrise maggiormente, mostrando una dentatura perfetta , incrociò le braccia al petto e si appoggiò con esse alla scrivania

/scusami se ti disturbo, ma…/ si guardò intorno
“ma?” lo esortai
/devo farti alcune domande/ concluse
“a che proposito?” gli chiese riponendo i miei occhiali
/magia
“magia?
/esatto
“Riddle, in caso non te ne fossi accorto tu sei in una scuola di magia”
/lo so
“bene, e…non pensi che dovresti parlare con i professori di questo tema?
/no, loro non sanno ciò che sai tu/ mi disse piano sorridendo
“cosa ti serve?” chiesi brusca
/tu mi servi, le tue conoscenze, il tuo sapere…
“non ti seguo…” lo guardai spaesata

lui si avvicinò maggiormente e abbassò il tono della voce

/io ti osservo Merylin, dal primo giorno che posai i miei occhi su di te, tu sei diversa, non sei un’aspirante strega qualunque, tu sai cose che nessuno qui dentro sa, ogni pratica magica e…/ si interruppe scrutando la sala guardingo / la magia oscura/ bisbigliò / tu, diventerai qualcuno mia solitaria Merylin, tu, fari grandi cose…/ mi scrutò con i suoi penetranti occhi magnetici

io restai ad ascoltarlo, rapita dal suo viso, dalla sua voce, dalle sue parole…
solo più tardi compresi che se avessi preso i miei libri e mi fossi allontanata, anziché sorridere e annuire a Tom, avrei trascorso una tranquilla esistenza e ora sarei vicina alla morte, felice, di aver vissuto una vita normale…

Schiocco le dita e la piuma magica al quale detto i miei ricordi si interrompe posandosi accanto al diario, mi avvicino alla finestra, l’unica, in questa casa , casa…due piccoli locali e un tetto sopra la testa, l’ho però resa accogliente nel corso di questi solitari anni…sospiro e alzo il volto al cielo, come un lampo nella mia mente appare il volto dell’unico ragazzo che io abbia mai amato dopo Thomas, ma non posso parlarvi ora di lui, non capireste, il cammino è ancora lungo prima di giungere a quel mago che amavo e che continuo ad amare con tutta me stessa…
Un altro schiocco e la piuma si posiziona sul manoscritto…è ora che io continui a narrare la mia storia…

Ero sola nell’isolata torre sud, la stanza era stretta e una finestra priva di vetri permetteva alla gelida aria novembrina di sfiorarmi il corpo, inspirai a fondo, il pendolo suonò , 12 rintocchi, impaziente attendevo l’arrivo del mago al quale bastava un gesto perché io eseguissi i suoi desideri, mi rammarica ammettere ciò, e riflettendoci ora mi sento stupida, ma a quel tempo mi sentivo felice, perché eseguire gli ordini dell’oscuro Thomas era un privilegio riservato a pochi, pochissimi…a me sola…
Arrivò silenzioso alle mie spalle, mi voltai e incrocia i suoi occhi profondi e sorridenti, mi prese per mano e mi fece sedere su un vecchio divano accantonato in un angolo…
Mi spiegò i suoi progetti, la purificazione della scuola e del mondo magico da quell’insulsa razza che erano i babbani, mi illustrò le sue numerose capacità di gestire la magia delle quali ero totalmente all’oscuro…

/ e tu, mia dolce Merylin farai parte di tutto questo….
“credi davvero che ti possa essere utile il mio aiuto?” domandai perplessa e un po’ intimorita

i progetti di Tom mi affascinavano e per quanto folle possa apparirmi ora , appoggiavo totalmente ogni sua idea …

/ tu devi essere parte di questo…
gli sorrisi e annuii , lui estrasse del lungo mantello un piccolo pugnale , lo guardai con una sorta di timore, Thomas mi tranquillizzò con un sorriso…
si procurò con quella piccola arma un taglio al palmo della mano dal quale uscì immediatamente del sangue, così rosso da apparire quasi irreale, come ipnotizzata allungai la mia mano ed egli la incise come aveva fatto con la propria , sentii un fitto dolore ma cercai di rimanere immobile, non volevo apparire nemmeno lontanamente debole ai suoi occhi…

/Merylin Elisabeth Watson accetti dunque di legarti a me, ai miei principi e di lavorare per costruire un impero fondato su di essi? / mi chiese incatenando il mio sguardo al suo
“ accetto con tutta me stessa Thomas Marvolo Riddle”

lui strinse la sua mano insanguinata nella mia, il suo sangue si unì al mio e… Thomas mi baciò , così a lungo che pensai di non avere più fiato…
Quella notte, in quell’isolata torre di Hogwarts, mi concessi a lui, e posso dire ora che io, Merylin Watson, sono stata la prima Mangiamorte della storia…

Sospiro, e mentre la mia piuma magica scrive quanto vi sto narrando, osservo il palmo della mia mano destra , una cicatrice lo attraversa diagonalmente, in tutta la sua lunghezza, ricordo quella notte come fosse ora e l’amore che provavo per lui, il mio cuore mi sta chiedendo di piangere, ma io non lo farò, non ho più lacrime da versare , nemmeno una…

Da quel giorno trascorsi ogni minuto del mio tempo insieme a Thomas o china su nuovi tomi, acquistai nelle libere uscite un infinità di libri , per poter approfondire le mie conoscenze e aiutare Tom nel suo progetto al quale credevo ciecamente…
Fu così che io e lui iniziammo ad eliminare i babbani , o meglio mezzosangue,ricordo ancora la prima volta che uccidemmo , lei era un insignificante ragazzina, che tutt’ora infesta Hogwarts sotto forma di fantasma, io e il mio Tom aprimmo l’ormai famosa camera dei segreti e vi introducemmo un basilisco, fu lui che uccise con una sola occhiata la mezzosangue…
Quello fu il primo di molti omicidi, alcuni realizzati da me personalmente, il nostro pensiero si allargò,iniziammo ad avere seguaci, e i poteri di Thomas si allargarono, morte, sangue, sofferenza, non mi sfioravano, nella mia mente vi era solo l’incommensurabile desiderio di accontentare lui, il mio compagno, il mio maestro…lo amavo, così follemente da credere in tutto ciò che mi diceva, arrivai ad uccidere dei mezzosangue persino senza l’aiuto della magia , solo con le mie mani, mi macchiai di orribili crimini solo per vedere quel bellissimo ragazzo fiero di me…
Ma tutto questo non durò, uno dei nostri seguaci venne catturato dal ministero della magia e fu costretto a parlare, quel lurido meschino fece solo un nome: il mio. Quell’inutile ragazzo aveva troppa paura di Thomas, e così citò il mio nome, quella fu la mia rovina, ma anche la sua, Thomas lo prese e lo uccise in maniera atroce, come faceva con chiunque si mettesse tra lui e me , ero felice
perché da mesi ormai lui si curava di proteggere unicamente me , nessuno poteva sfiorarmi nemmeno con un dito, mi sentivo appagata dei suoi interessi nei miei confronti e del suo corpo che si univa al mio…ma nemmeno lui riuscì ad impedire ciò che accadde dopo la confessione di quel traditore…
Venni catturata, sulla gazzetta del profeta apparve la mia immagine e accanto ad essa tutti gli omicidi compiuti da me, Thomas e gli altri mangiamorte, venni ripudiata dalla mia famiglia , il ministero ordinò la mia espulsione da Hogwarts , mentre mi trasportavano ad Azkaban una folla numerosa mi lanciava epiteti di ogni genere, minacce di morte e sassi, piansi a lungo, mentre mi stringevo nel mio scuro mantello; ma io ero solo la valvola di sfogo , tutti sapevano che io ero solo il braccio destro di una mente superiore, glielo disse Carter, quel traditore, dopo aver fatto il mio nome… tutti puntavano a trovare e uccidere colui che tutto aveva generato, il mio Thomas, mi interrogarono per ore e ore, ma non un nome uscì dalle mie labbra, ero rovinata, ma non avrei mai tradito il ragazzo che amavo, colui che mi aveva portato a al punto di uccidere così tante creature solo per soddisfare un suo progetto…
La mia chiusura ad Azkaban era tuttavia provvisoria, ero minorenne, non potevano lasciarmi lì…era il 27 luglio il giorno in cui entrai e nei mesi seguenti si scatenarono ogni genere di sciagure, il mondo della magia capì quanto era potente colui che mi aveva al servizio, innumerevoli tentativi fecero per estorcermi il nome, io gli dissi solo “Lord Voldemort” un nome che nessuno avrebbe scordato e che tuttavia non li avrebbe condotti a nessuno, lui era Thomas Marvolo Riddle…
Lui fece di tutto per liberarmi da quell’oscura prigione, ma ogni suo tentativo fu vano, quel luogo era protetto da magie potentissime, sconosciute a chiunque, era impossibile penetrare ad Azkaban…
Nelle lunghe giornate in quel luogo oscuro mi sentivo morire , ma questo non accadde mai; giunsi al punto di desiderare la morte più volte al giorno, senza però venir ascoltata, dimagrii così tanto da sembrare solo un povero insignificante scheletro, il mio bel corpo era un mucchio di ossicini e la mia pelle bianca come un cencio, i miei grandi occhi verdi sembravano enormi ed erano spenti , piansi tutte le lacrime che avevo e mi ammalai un infinità di volte , ebbi tempo di riflettere e mi resi conto che per quanto continuassi ad amare Thomas, lo odiavo, amore e odio, lo odiavo perché se non mi fossi lasciata ipnotizzare dal sentimento che provavo per lui, se non avessi commesso quei crimini solo per suo volere, ora sarei ad Hogwarts, intenta a studiare, avrei ancora la mia famiglia e la mia vita, che una volta ritenevo così squallida ma che in quella prigione mi sembrava magnifica…
Invece soffrivo, i sensi di colpa mi attanagliavano, non mangiavo più, il mondo della magia mi odiava ed ero bandita da ogni luogo, ero sola…più sola di prima…
La sera prima del mio trasferimento mi trovai a pregare, non lo avevo mai fatto in vita mia, pregavo Dio gli Dei, chiunque dimorasse lassù di uccidermi o di fermare il tempo e riportarlo a quel mese di novembre…
Ma ciò non avvenne, la mattina dopo arrivarono due guardie…
Venni trasportata in un edificio vecchio e tetro, li dimoravano altri ragazzi come me , giovani e figli del crimine, quel posto era ciò che i babbani chiamavano riformatorio, non vedevo Thomas ormai da mesi, pensavo a lui da mane a sera e i miei sentimenti erano di odio, l’amore che provavo per lui pian piano stava sciamando e nella mia mente comparivano unicamente le immagini di morte che avevo lasciato dietro di me, i crimini di cui mi ero macchiata solo per suo volere…la mia solitudine…
Era il mese di maggio quando una guardia aprì la porta della mia cella e fece entrare una persona a me in visita, quando il mago si allontanò chiudendo le sbarre, la figura che avevo davanti si tolse il cappuccio, i miei occhi verdi incrociarono quelli di lui, di Voldemort, ebbi un sussulto, lui mi si avvicinò e mi strinse a se, rabbrividii e risposi per inerzia all’abbracciò, si sedette accanto a me e iniziò a parlare, io lo osservavo, ma non udivo le sue parole, era cambiato, dove diavolo era finito il mio bellissimo Tom, i suoi occhi dolci e pieni di passione? Era pallido ed era dimagrito, i suoi lineamenti si erano fatti più duri, nei suoi occhi non vedevo più la luce dei mesi passati, vedevo solo rabbia , erano gli occhi di un folle…
Presi ad ascoltare quanto mi diceva, insisteva, con i suoi progetti così assurdi e irrealizzabili, voleva che io uccidessi ancora che tornassi accanto a lui, mi disse che mi avrebbe portato via da quel luogo tetro, che dovevo tenere fede alla promessa e unirmi a lui, al suo potere, voleva che fossi ancora al suo servizio…
Mi baciò violentemente , il ghiaccio prese a scorrermi nelle vene, volli allontanarmi da lui ma non vi riuscii, io non volevo, non volevo tornare a commettere crimini, ad uccidere innocenti, mi ero già macchiata sufficientemente di delitti osceni…
Lui parve cogliere il mio disappunto e si staccò dalle mie labbra, un dolore pungente mi colpì il labbro, accostai l’indice, era sangue, Tom mi aveva procurato quella ferita con i suoi canini…
Lo guardai spaventata, lui sorrise, in maniera così malvagia che mai avevo visto…

-ricordi tesoro…il tuo sangue, il mio sangue, siamo una cosa sol mia dolce Merylin…-

passò la sua lingua lentamente, sulle mie labbra,il liquido rosso venne asportato con cura e maestria…

-povera Mery…- mi sussurrava baciandomi – guarda come ti hanno ridotta, uno scheletro…ma presto tutto questo finirà, e coloro che ti hanno portata a questo stato la pagheranno, come la pagheranno tutti quegli sporchi mezzosangue!- ruggì con rabbia

mi lasciò un ora più tardi, lo vidi allontanarsi, con la veste nera e il cappuccio in testa, una lacrima solcò il mio pallido viso , no….non potevo soffrire ancora, la mia vita era già un mucchio di cenere, non avrei lasciato che lui la soffiasse via…
ma come avrei dovuto fare?Come???
Pensai tutto il giorno ad una possibile soluzione, solo una persona poteva aiutarmi, colui che mi aveva sempre trattata con stima e affetto: Albus Silente… venne ad abbracciarmi il giorno in cui mi portarono ad Azkaban, asciugò il mio viso rigato di lacrime e mormorò…

|povera ingenua bambina…vittima di una forza oscura che l’ha sopraffatta…|

mi accarezzò i capelli e le guardie mi condussero via…

A breve ottenni il permesso di scrivere al professore, fu un eccezione, solitamente era proibito, salvo gravi casi, ma essendo la mia lettera indirizzata ad Albus Silente, le guardie e gli addetti non si opposero a lungo…
Il mattino seguente, ricevetti una visita,lui venne a parlarmi, fui felice di vederlo, e il suo sorriso paterno mi riscaldò il cuore dopo mesi e mesi… spiegai a lui ogni cosa, tutto quanto, lui ascoltò, ogni mia parola con attenzione, annuendo di tanto in tanto, espressi a lui il mio terrore nel cadere di nuovo tra le braccia del mio nemico, il ragazzo che avevo amato con tutta me stessa…
Seppi che il preside Dippet era stato sciolto dall’incarico e che il mio professore era ora il nuovo preside di Hogwarts, ciò serbava a lui ancora più potere…egli mi tranquillizzò e mi promise un lesto aiuto…
Venni condotta in un tribunale il pomeriggio stesso e deposi le mie accuse contro Thomas Marvolo Riddle, il ragazzo che da due mesi era sparito da scuola…
Riposai nella mia cella quella notte, ero stanca e frastornata, il sole non era ancora sorto quando mi destai colpita da un tremendo senso di soffocamento…
Spalancai impaurita gli occhi e vidi Thomas con sguardo di rabbia e odio stringere le lunghe dita attorno al mio esile collo, tentai di divincolarmi ma senza successo, ero troppo debole…

-brutta lurida traditrice, tu, tradire me…me!!!!

Inveiva contro di me, lo sentivo, sempre più lontano, sin a quando credetti di morire, ma non fu così, lui lasciò la presa e si sedette sconfitto accanto a me , presi a respirare convulsamente , mi guardai intorno e capii che Tom aveva insonorizzato la cella e reso visibile agli esterni la scena di me, sola, che dormivo…ero in trappola…

-dimmi…perché mi hai fatto questo?Perché??? Io ti amo e tu lo sai, e anche tu mi ami!Tra di noi c’è un legame duraturo, più forte di qualsiasi cosa!Un patto di sangue!!- urlò scattando in piedi

tentai di rispondergli, ma non ero ancora in grado di parlare, annaspavo senza tregua…
capii che il mio momento era giunto, mi avrebbe uccisa, era ovvio, mi trovai solo a sperare in una morte rapida…
imprecando si avvicinò a me e io vidi i suoi occhi, mi parvero di fuoco, ebbi paura, una paura folle eppure nel mio cuore fece di nuovo capolino il sentimento di amore per lui, pensai di essere pazza…
lui inveì a lungo contro di me , si stese sul mio corpo così magro e con rabbia mi tolse quella sudicia veste da prigioniera, mi misi a piangere, mentre lui con forza si impossessava del mio corpo , non era la prima volta certo, lui e io ci amavamo da mesi, ma quella mattina lui mi prese con violenza, con rabbia, come per punirmi , quando il suo corpo cedette si lasciò cadere su di me con il fiato corto, io lo abbracciai nonostante tutto e mi fece pena, una pena infinita…gli bacia il capo e mi scusai con lui, mi scusai per aver tradito il suo amore, solo per questo, non mi pentii di aver confessato i suoi crimini…
lui sollevò lo sguardo e i suoi occhi mi parvero per un istante quelli del mio caro Thomas, il ragazzo che quella sera nella torre sud mi baciò per la prima volta…ma l’illusione fu breve, si sollevò in piedi e si rivestì con uno schiocco di dita , mi guardò severo …

-io ti dovrei torturare ed uccidere, lo sai.-

annuii

-se tu fossi uno qualsiasi dei miei mangiamorte ti farei soffrire così tanto prima di portarti alla morte che non immagini…anzi, immagini…ne hai visti di seguaci traditori torturati dal sottoscritto…e da te…

chinai il capo
lui mi sollevò di peso , ero in piedi, nuda, dinnanzi al suo sguardo glaciale in attesa di una morte certa…

-tu mi hai tradito, hai tradito il nostro patto, i nostri progetti, il nostro amore, meriti la morte…ma ciò non avverrà, tutt’altro, dovrai vivere in eterno con il peso delle tue colpe, con il rimorso di non aver vissuto con me ogni attimo di gloria che si prospetta in futuro…
sarai sola, perché nessuno ti vorrà più vicino ora che tutti sanno ciò che hai fatto…
e il tuo tradimento ti è stato vano…nessuno riuscirà mai a catturare Lord Voldemort, nessuno lo sconfiggerà, perché io sono il futuro di questo schifoso mondo…nessuno potrà mai opporsi a me…
io ti odio Merylin Elisabeth Watson…per tutto questo…al tempo stesso ti amo, ti amo così tanto che potrei fare ogni cosa…nonostante ciò, non ti vedrò mai più, vivrai sola in eterno con il mio nome che riecheggerà ovunque tu vada…ti amo Merylin, non troverai mai nessuno che ti amerà quanto me…hai fatto molto male mia dolce Mery…molto…

caddi in ginocchio e piansi le ultime lacrime cha avevo in corpo, Tom recitò una formula a me sconosciuta , sentii il mio corpo trafitto da mille lame e caddi svenuta sul suolo di pietra…

Sospiro e mi lascio cadere sulla poltrona…schiocco le dita e la piuma si posa accanto al diario , sento bussare alla porta…la mia visita settimanale…Silente…
Faccio accomodare il vecchio preside sulla mia poltrona e gli preparo una tazza di the, gli spiego le mie intenzioni di scrivere un libro in cui narro tutta la mia storia , lui annuisce compiaciuto , mi siedo accanto a lui sorseggiando il mio the, fuori un forte vento fa picchiare le persiane…

“allora Silente, cosa accade in questo matto mondo?” gli chiedo
/il caro Potter ha ricevuto una promozione…/ sorride
“sul serio? Ma, non era stato promosso pochi mesi fa??
/già, il caro Harry a soli 26 anni è già capo tra gli Auror del ministero…
“buon Dio, quel ragazzo è un portento!” sorrisi
/oh!Dimenticavo…/ sorrise rovistando nel mantello
“che succede Silente?
/questi sono per te…

il mago mi porse un piccolo sacchettino di raso bianco con attaccati dei fori…

“una bomboniera?” sorrisi dubbiosa “ come mai mi porta un aggeggio babbano?” sorrisi
/oh, non è certo mia!/ rise / i diretti interessati avrebbero voluto portartela di persona, ma sai, la carriera…sono sempre impegnati…
“devo dedurre che c’è sotto lo zampino del caro Weasley e della sua inseparabile compagna?
/deduci bene cara Merylin
“ sia ringraziato il cielo! Il caro Ron si è deciso al grande passo!” risi felice
/esatto, Ron ed Hermione si sposeranno tra due mesi esatti/ annuì
“gli auguro tanta felicità” sorrisi, ma subito mi incupii

il preside si accorse del mio stato d’animo

/mi dispiace Mery…non sappiamo ancora nulla di lui…
“oh,non…non si preoccupi Silente…
/ stiamo facendo il possibile, ma la situazione è complicata…
“ho perso le speranze Silente…sono passati nove anni…
/non devi mai perdere le speranze bambina…/ mi sorrise stringendomi una mano

ricambiai il sorriso e la stretta poi il mago uscì , diretto verso il castello…
Dormii male quella notte e mi alzai dal letto appena il sole sorse…
Aprii la porta ancora in camicia da notte , una bianca coltre aveva ricoperto il mondo esterno, infilai le pantofole e scesi i quattro gradini…guardai il mio piccolo orto e le piante del mio giardinetto coperti di neve, lo steccato che delimitava la mia proprietà era l’unico tocco di colore in mezzo a quel mondo bianco , inspirai profondamente e sorrisi , guardai i gradi alberi circostanti, silenziosi…vivevo nella foresta proibita, luogo minaccioso, tetro, pauroso, ma che io avevo caro…quel mattino di dicembre mi sentii felice dopo tanto tempo, nonostante il freddo mi sdraiai sull’erba coperta di neve fresca, allargai le braccia e le mossi in maniera regolare lasciando a terra l’impronta di un angelo…
Risi ricordando la prima volta in cui io e lui compiemmo questo gesto infantile, fu anche la prima volte che le sue labbra si posarono sulle mie…angelo biondo…così lo chiamai…
Angelo dove sei finito? Che ti stanno facendo?
Sospiro e rientro in casa , mi preparo una colazione e coccolo un po’ la mia unica compagnia ,Selly, la mia civetta…
Dopo pranzo ripresi a scrivere…

Quando aprii gli occhi vidi il volto sorridente di Silente che mi stringeva le mani , sentivo il mio corpo a pezzi, sentivo dolore …non ero dunque morta?
Tentai di mettermi a sedere ma non riuscii, il preside mi disse di stare sdraiata, mi guardai stancamente intorno, ero nella sala infermieristica di quella prigione , ebbi solo il tempo di rendermene conto, ripiombai in un pesante sonno…
Mi sveglia il giorno dopo, più tranquilla e meno dolorante, mi misi a sedere con l’aiuto di una strega infermiera , mi portò del cibo e mangia lentamente e a fatica , nel pomeriggio comparve sulla soglia dell’infermeria Silente…

|come ti senti bambina?
“piuttosto indolenzita-…” sussurrai
|non abbiamo potuto fare nulla Merylin, mi spiace…
“era lui preside…lui era…” iniziai ad ansimare
|lo sappiamo, stai calma, non devi agitarti…| mi accarezzò il capo
“lui…no mi ha…no mi ha…uccisa….ma…ma…
|ti ha fatto un incantesimo…| sussurrò lui

dal suo sguardo capii che era una cosa terribile

“che…che…che mi ha fatto?” balbettai
|ti ha resa immortale| mormorò
“i…immortale?Allora…è proprio come…come mi ha detto “ tremai
|che cosa vuoi dire?|
“che…che non mi avrebbe uccisa, che sarei vissuta in eterno così da poter vedere ogni sua gesta malefica e di gloria…da sola, odiata da tutto il mondo…” una lacrima rigò il mio viso

Silente cercò di tranquillizzarmi devo dire con scarso successo…
Si mise poi a camminare lungo la stanza e si affacciò ad una piccola finestra…

|non vorrei peggiorare il tuo stato d’animo…| iniziò | ma è meglio che te lo dica io prima che tu lo possa vedere da sola…
“cosa…
|cos’hai sentito quando ti ha scagliato contro quella maledizione?
“il corpo trafitto da lame….soprattutto all’altezza del cuore…

lo vidi annuire lentamente mentre teneva il volto diretto verso l’esterno…

|ti è rimasta una cicatrice bambina…me lo ha detto quell’infermiera….| sospirò

spalancai gli occhi

“ci…cicatrice?!

Silente mi accompagnò nel bagno adiacente alla camerata , aprii la lunga camicia da notte, con orrore constatai la lunga cicatrice che tagliava diagonalmente il mio corpo , una lunga striscia bianca partiva dal seno sinistro, proprio sopra il cuore e correva nettamente sino alla coscia destra , quasi una lama affilata avesse percorso il mio corpo , sfiorai quella riga spessa e così lunga lanciando un grido…
L’infermiera mi portò in camera ove dormii a lungo, del tutto priva di forze , mi sentivo totalmente vuota, un castello di sabbia pronto a crollare da un istante all’altro , scoprii nei giorni seguenti che non esisteva una controformula a quella scagliatami contro da Thomas , non sapevo come reagire, fortunatamente Silente ottenne per me una soluzione meno tragica di quella della prigione, venni esiliata nella foresta proibita, ove il buon preside mi lasciò una casa tanto piccina, simile a quella posseduta da Hagrid, ero sola, isolata dal mondo , non potevo uscire dalla foresta ma almeno possedevo un mio spazio e respiravo aria pura…sistemai con amore quella piccola casa, attorno creai un orto e un giardino, poi, circondai la mia proprietà con uno steccato azzurro, un colore totalmente discordante al paesaggio se vogliamo tetro, ma che io amavo poiché era il colore del cielo, della libertà…
Da quel giorno, Silente si recò da me una volta alla settimana, si intratteneva e mi parlava di quanto accadeva nel mondo circostante…
I mesi si susseguirono e così gli anni, il preside invecchiava, gli alberi e i fiori crescevano, i cuccioli presenti nella foresta divenivano adulti e figliavano , io vivevo in armonia con quella piccola parte di mondo che mi circondava, la solitudine a volte mi distruggeva, ma cercavo di non pensarci…
Non sentii più la presenza di Thomas, se non per voce di Silente, il vecchio preside mi narrava le sventure del mondo e buona parte di esse aveva lo stesso mandante: Lord Voldemort…
La cerchia di seguaci si allargava sempre di più… io soffrivo perché avrei voluto fermare quelle mostruosità, ma non potevo fare nulla , ero segregata nella casetta…
Ricordo ancora perfettamente quella calda sera di agosto…più o meno quarant’anni erano passati da quando mi ero legata a Thomas , ero tuttavia ancora una ragazza nel fiore dell’adolescenza, il mio corpo non era invecchiato di un giorno e nonostante il mio cumulo di conoscenze mi sentivo sempre diciassette anni, la maledizione di Thomas aveva influito anche sulla mia psiche…
Aprii la porta quella sera con il sorriso sul volto, ma quando i miei occhi incrociarono quelli di Silente il sorriso mi gelò in viso…
Erano le 21.30 quando seppi la sciagura di James e Lily , quando venni a conoscenza dello straordinario potere del piccolissimo Harry Potter, il neonato che era riuscito a contrastare lui…Voldemort…
Calde lacrime bagnarono il mio viso, piansi per James e Lily, miei cari amici, strano vero? So che non avrei dovuto vedere nessuno, ma li avevo ospitati una sera, durante il loro sesto anno… curiosavano nella foresta e se li avessero scoperti li avrebbero espulsi, da quel giorno vennero spesso a farmi visita, e resero la mia esistenza molto più felice, io li invidiavo, invidiavo la loro libertà ed il loro amore, ma gli volevo bene, come se fossero miei fratelli…
Per questo piansi per loro e per quel bimbo che senza saperlo aveva segnato il suo futuro per sempre…quella cicatrice sulla fronte era una maledizione…
Altre 10 estati trascorsero da allora,da quando Silente mi informò dell’imminente arrivo del sopravissuto, il piccolo Harry…
In quegli anni le mie uniche visite erano quelle del preside e di Hagrid, quel mezzo gigante era buono e disponibile, forse un po’ pasticcione ma con un grande cuore, spesso la sera si sedeva nel mio giardino e mi narrava delle avventure i Harry, dei suoi due amici , mi teneva aggiornata sul punteggio delle case, sulle partite di quidditch e sulla continua rivalità scolastica…
Con disprezzo mi raccontava di un ragazzo di nome Draco Malfoy , quando il mezzo gigante pronunciò quel cognome rabbrividii…i Malfoy erano tra i più stretti seguaci di Voldemort…
Seppi che tra lui e i grifondoro non correva certo buon sangue, Hagrid mi narrò nel corso degli anni ogni loro vicissitudine, episodio…

Era una notte di settembre quando lo vidi per la prima volta, la scuola era iniziata da poco più di due settimane e lui aveva intrapreso il suo settimo ed ultimo anno, io sapevo, sapevo che quell’anno, presto o tardi avrebbero preso anche lui…i mangiamorte hanno questa regola, i nuovi iniziano a far parte del gruppo come apprendisti all’età di diciassette anni…
C’era un vento freddo quella sera ed io ero uscita dalla mia casa per uno dei miei soliti giri di perlustrazione, avevo indosso il mio lungo e grigio mantello, non una singola parte del mio corpo o del mio viso erano visibili, la scura stoffa copriva ogni arto e il cappuccio il mio capo…mi aggiravo per la foresta con passo leggero e spedito, tutto era tranquillo, apparentemente…
Mi stringevo per ripararmi da quel vento fastidioso diretta di ritorno verso la mia abitazione…a pochi metri scorsi una figura correre spaesata tra i fitti e cupi alberi, si fermò ansimante appoggiandosi ad un solido albero proprio a pochi metri dalla mia dimora, mi avvicinai guardinga senza fare il minimo rumore, non ero intimorita, più nulla mi procurava paura dopo ciò che avevo passato, inoltre possedevo poteri magici notevoli e ciò si rivelava molto utile…
Mi ritrovai alle sue spalle, era un ragazzo probabilmente, o un uomo piuttosto giovane dato il suo fisico, era molto alto e le ampie spalle ben aperte nonostante il respiro affannato, un lungo mantello nero dotato di cappuccio lo copriva interamente , ebbi un sussulto, quel mantello mi ricordava il mio , quello dei mangiamorte…
Posai una mano sulla sua schiena ed egli sobbalzò girandosi velocemente trattenendo un grido , nel voltarsi il suo cappuccio era sceso dal capo mostrando ai miei occhi dei biondi capelli ed un bellissimo viso , sussultai …
Lui mi fissò con paura, e chi gli avrebbe dato torto?Trovarsi dinnanzi ad una sospetta figura incappucciata senza nemmeno poterne scorgere il viso?Per di più in una foresta di terrore?

-si…sei…la traditrice assassina…- gli tremarono le parole

sospirai, ancora mi chiamavano così?

Afferrai con la mia mano guantata il suo braccio , il suo respiro accelerò, era già spaventato prima del mio arrivo, e io stavo solo incrementando la sua paura…
Con fare deciso lo trascinai verso la mia casa, se l’avessi lasciato lì, le creature della foresta l’avrebbero ucciso…si era perso ed era angosciato, lasciarlo lì, era come relegarlo a morte certa…
Lui fece una resistenza piuttosto decisa, ma con un semplice incantesimo feci si che mi seguisse senza difficoltà…
Lo condussi nella mia abitazione, vedevo i suoi chiari occhi impauriti ma curiosi al tempo stesso, chiusi la porta alle nostre spalle e accesi le candele per illuminare la stanza…
Lo osservai, nella mia piccola stanza pareva ancora più alto…

“coraggio siediti…” gli dissi “stai tranquillo, non voglio farti nulla…”

lui mi osservò stupito, forse dalla mia voce così giovanile e fece quanto detto…

“togliti quel mantello…” gli dissi mentre mi toglievo i guanti

mi avvicinai a lui, ancora nascosta dal manto scuro e presi il suo indumento tra le mani per deporlo…
lui vide le mie mani e il suo stupore dipinto in viso parve aumentare…
mi tolsi a quel punto il mantello così che lui potesse vedermi...

-tu…sei…una ragazza?!- parve scosso
“Merylin Elisabeth Watson…
-io…sono Draco Malfoy…- tentennò

confesso che non rimasi particolarmente colpita della sua identità, dal momento in cui scorsi il suo sguardo tra quegli alberi, ebbi subito la netta sensazione che si trattasse di lui…

“piacere di conoscerti Draco…

gli porsi la mia mano e lui la strinse tra le sue, incredibilmente lunghe e affusolate, scorsi del rossore sulle sue guance e il suo sguardo indagatore su di me…

“vuoi una tazza di the?” gli chiesi per sciogliere la tensione

lui annuì dubbioso “ guarda che non ti avveleno” gli sorrisi

mentre mettevo a bollire l’acqua lo vedevo, sobbalzare ad ogni minimo rumore, timoroso scrutava la finestra …

“cosa ti turba Draco?” mi sedetti accanto a lui
-n…nulla…
“perché fuggivi nella foresta?Da cosa scappavi?
-io non fuggivo proprio da nessuno!
“e allora che ci facevi nella foresta?
-niente…
“sai che è proibita agli studenti vero?Soprattutto di notte…ci sono creature così pericolose qui intorno che tu non puoi nemmeno immaginare…

lui si voltò per evitare il mio sguardo , fu allora che osservai attentamente la sua camicia , sul colletto erano incisi dei simboli che io conoscevo più di chiunque altro…
spalancai gli occhi e scattai in piedi…
lui mi guardò spaventato e stupito , mi chinai su di lui e afferrai il colletto della camicia…

-ma che stai…
“fuggivi da loro?! Non è vero?!” gli urlai spaventata

i miei occhi verdi erano a pochi centimetri di suoi

-no…da chi io non…
“non mentirmi , conosco questo simbolo meglio di chiunque altro!
-tu non conosci nulla, questo simbolo non significa niente non è…

sollevai i miei lunghi capelli neri mostrai a Draco quanto tatuato sulla parte posteriore del mio collo, lo vidi rabbrividire…

“è il suo segno…il segno di Tom…” gli mormorai “ ti hanno preso? Hanno già completato il rituale? “ gli chiesi con paura
-no..loro no non…
“hai già le loro vesti Draco…sei uno di loro?
-no…io…sono fuggito…- chinò il capo quasi vergognandosi

sospirai rincuorata

“stammi a sentire…lascia stare…tu non devi…” gli posai una mano sul braccio

lui sobbalzò emettendo un gemito di dolore

“che è successo?
-nulla..
“hai una ferita?
-no, è solo un graffio…
“fammi vedere
-non ci penso nemmeno…
“stammi a sentire, conosco formule e incantesimi che nemmeno immagini, sono sull’albo delle streghe più potenti del mondo e quindi non ci metto ne uno ne due a spogliarti con uno schiocco di dita…” gli dissi ponendomi a braccia conserte in fronte al ragazzo ancora seduto

sembrò fare effetto, si sbottonò la camicia mentre io mi voltai a preparare il the, quando posi le tazze sul tavolo lo vidi a torso nudo e con sguardo di disapprovazione in attesa…
il fisico statuario di quel ragazzo mi avrebbe fatto arrossire se non fosse stato per lo spavento che presi alla vista di quella ferita…
“Oh mio Dio Draco! Chi ti ha fatto questo?!” esaminai il lungo taglio sul braccio destro, proprio sotto il marchio nero di Voldemort
-mio padre…quando mi ha visto fuggire…mi ha lanciato contro un incantesimo per fermarmi…mi ha però colpito male…- mormorò adagio

il mio sguardo triste si posò su di lui e gli accarezzai il volto

“stai tranquillo, ora sistemiamo tutto

mi guardò imbarazzato, cercando di dimostrare una nota di fastidio per quella sua insolita debolezza, ma durò poco, quando posai l’indice su quella ferita e recitai una formula ad occhi chiusi scorsi sul suo volto un tenue sorriso…la ferita si rimarginò all’istante…

Quella notte Malfoy mi raccontò tutti i suoi timori in merito al suo destino tra i seguaci dell’oscuro, si confidò con me come mai aveva fatto con persona alcuna, me lo disse lui stesso…io gli raccontai tutta la mia storia, per filo e per segno senza tralasciare nessun particolare , notai rabbia sul suo viso, inveì contro chi mi aveva fatto soffrire e io gliene fui grata…
Quel ragazzo non poteva cadere tra le mani di Thomas, no, non glielo avrei permesso…quel maledetto non avrebbe rovinato anche la sua vita…
Era molto tardi quando decise di tornare al castello, gli insegnai una formula, da me stessa brevettata, per raggiungere Hogwarts con un solo schiocco di dita, ovviamente l’incantesimo aveva anche l’effetto contrario, condurre a casa mia dalla scuola…e fu grazie a questo trucchetto che Draco mi venne a far visita ogni notte, a mezzanotte per diversi mesi…

Nessuno ovviamente sapeva dei nostri incontri, soltanto Silente , il preside non disapprovò la cosa, tutt’altro, la ritenne positiva sia per me che per Draco…
Io mi sentivo felice e col passare dei giorni il mio cuore si rallegrava sempre più nel vedere con maggior frequenza il sorriso su quel pallido volto…
Trascorrevamo ore a parlare, lui mi raccontava tutto quanto accadeva a scuola, ogni sua sensazione o timore, io gli insegnai nei vari mesi formule e incantesimi nuovi…tentò di sfuggire al padre per un po’di tempo, lo incontrò pochi secondi e non vi furono forte liti poiché si parlavano all’interno della scuola, ma fu il mese di dicembre, esattamente due mesi e 20 giorni dopo il nostro primo incontro che Draco si presentò a casa mia ridotto molto male…ricordo…non bussò come suo solito, ogni sera dava tre colpetti veloci in alto al legno, quella volta sentii un colpo secco, quasi si fosse pesato con tutto il corpo all’asse di legno , quando aprii mi crollo praticamente tra le braccia…
Lo stesi sul mio letto , Draco non mi rispondeva, ansimava soltanto, il suo viso aveva evidenti lividi, come il resto del suo corpo… del sangue a lato della bocca…
La sua veste era a brandelli e potevo intravedere sul suo petto lividi e tagli…
Temevo il peggio…Thomas…ma Draco tra gli ansiti e i gemiti di dolore pronunciò solo due parole: “mio padre…” poi svenne…

Piansi, nel vedere il corpo di quel ragazzo ridotto in quello stato dal proprio padre, per essersi rifiutato di servire un essere orribile, di compiere mostruosità…
Pulii le sue ferite e grazie alla magia riuscii a rimarginarle, sul suo corpo rimasero però diversi lividi, lo vestii con abiti puliti e lo lascia dormire sul mio letto…so che non gli era permesso passare la notte fuori, per questo mandai il mio gufo a Silente e lo informai della cosa…grazie ad un incantesimo fece si che tutta la scuola non si accorgesse dell’assenza di Draco nei due giorni a seguire…Dio benedica quell’uomo…
Rimasi tutta la notte seduta sulla poltrona dinnanzi al letto, lo osservavo agitarsi nel sonno e tremare, cercavo di tranquillizzarlo, ma lui pareva non mi sentisse… dentro di me imprecai contro suo padre e contro tutti i mangiamorte, li detestavo Draco era ridotto in quello stato orribile a causa di forti incantesimi oscuri lanciati da una bacchetta malvagia…
Era quasi l’alba quando parve calmarsi, presi la sua mano tra le mie e mi addormentai , inginocchiata accanto a quel ragazzo che mi aveva dato affetto amicizia e fiducia, quel ragazzo di cui mi ero perdutamente innamorata…
Mi svegliai non molto tempo dopo…credo un’ora, non di più, mi misi in piedi e mi sentii tutta indolenzita a causa della scomoda posizione in cui mi ero addormentata , lo vidi riposare, era tranquillo, il suo respiro regolare , gli diedi un bacio sulla fronte e andai a sciacquarmi il viso poi, mi misi a preparare la colazione …Non mi accorsi della sua presenza alle mie spalle, ero troppo presa dai miei pensieri, intenta a trovare una soluzione a quel problema…

-ehi…

mi voltai di scatto e lo vidi, appoggiato alla porta della piccola camera da letto , il volto un po’ sciupato, i capelli arruffati, era ancora molto debole, lo vedevo dalla sua postura, ma mi sorrideva e questo mi rese estremamente felice

“Draco! Dio mio come ti senti?!” esclami avvicinandomi velocemente a lui

lui inspirò profondamente massaggiandosi un braccio mi guardò poi serio e mi abbracciò improvvisamente…
arrossii come una stupida e chiusi gli occhi felice di sentire quell’affetto che mai avevo ricevuto

-che succede?- gli chiesi
“grazie” mi disse solo

si scostò poi da me con il volto leggermente arrossato
gli sorrisi felice annuendo

-vieni, devi mangiare qualcosa…- gli dissi prendendolo per mano

si sedette guardandosi intorno un po’ imbarazzato, lo vidi osservarmi mentre giravo tra i fornelli e mettevo in tavola la colazione per entrambi…

-g….grazie- balbettò afferrando la tazza del the
“figurati…” gli sorrisi e mi sedetti accanto a lui
-ma che ore sono?- si strofinò i capelli

lo guardai divertita, arruffato com’era non sembrava lo stesso ragazzo sempre impeccabile

“le sette e mezzo…
-silente mi ucciderà…- borbottò
“niente affatto
-che intendi dire?
“ho mandato il mio gufo a Silente e gli ho spiegato l’accaduto…” iniziai
-e?- chiese inarcando un sopracciglio
“resterai due giorni qui con me…devi riprenderti…a scuola nessuno se ne accorgerà, ha fatto un incantesimo…

vidi il suo viso assumere un’espressione stupita e aprirsi poi in un largo sorriso

-starò due giorni qui con te?- mi chiese luminoso
“b…bhè…sì…” risposi, un po’ imbarazzata dalla sua felicità

non rispose, si limitò ad intingere un biscotto nel the e ad annuire sorridente…ero felice…
dopo colazione controllai le sue ferite e con gioia notai che erano completamente guarite, gli diedi degli asciugamani puliti così che potesse asciugarsi dopo essersi fatto un bagno…
bè, una doccia, non c’è certo spazio per una vasca… nella mia piccola dimora il bagno è nella camera da letto, una piccola parete in legno divide la zona doccia e sanitari dalla camera…

Mentre Draco si sistemava , io uscii in giardino e iniziai a spalare la neve dal mio piccolo vialetto e a liberare il mio piccolo orto da quella coltre bianca , avrei potuto usare la magia, ma ripulire il mio giardino e abbellirlo lo trovavo spesso piacevole e così mi dedicavo al giardinaggio da sola…senza magia…
I quella giornata trascorse in maniera magnifica, parlammo a lungo, dei problemi tra Draco e il padre , nonostante questo trascorremmo ore a divertirci, come due ragazzini con la neve, risi molto, e anche Draco, mi sentivo così bene da esserne spaventata , e lui se ne accorse…
Il giorno seguente, ci sdraiammo sulla neve , il sole tramontava su Hogwarts e la mattina a seguire Draco sarebbe tornato a scuola…

-cosa ti turba Mery?
“la felicità” risposi semplicemente inspirando profondamente

lui volse il capo verso di me chiedendomi spiegazioni

“ho passato troppo tempo chiusa in me stessa, circondata da orrore e tristezza…tutta questa felicità ora mi fa paura…
-non credo tu debba averne…
“perché?”chiesi
-perché ti meriti un po’ di felicità e…- si interruppe alzando gli occhi al cielo – e sei la prima persona che è riuscita a farmi ridere…a rendermi felice,sei l’unica persona a cui voglio bene… non permetterò che ti accada nulla di male …-

Draco arrossì leggermente nel pronunciare quelle parole , io gliene fui grata, tanto, da non riuscire a esprimerlo, senza dire nulla gli sorrisi e mossi le braccia sulla neve…

-che stai facendo?- mi chiese curioso
“fai come me Draco…
-ma dai, che fai?- rise
“eddai…

lui fece quanto gli avevo richiesto

“alzati in piedi ora…”

osservammo quelle due sagome vicine, impresse nella neve…

-sembrano…
“due angeli” conclusi sorridendo
-naaaa io non posso essere un angelo- rise, ma colsi tristezza nella sua voce
“si che puoi Draco…sei un angelo…un angelo biondo” continuai a sorridere “semmai io non potrei esserlo…guardami…e poi dopo tutto quello che ho…
non riuscii a concludere quella frase, Draco posò le sue labbra sulle mie…
spalancai gli occhi , piacevolmente colpita ma spaventata al tempo stesso, solo Thomas mi aveva baciata prima di quel giorno , e quel bacio lo sentivo tanto simile ai suoi…ai suoi primi baci, quando mi amava sul serio…
Quando si scostò da me mi abbracciò con forza e io ricambiai l’abbraccio, mi strinse tanto, quasi avesse paura che scappassi e io,mi ritrovai a rispondere con la stessa intensità…
Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò due semplici parole che mi scaldarono il cuore, il mio corpo parve tornare in vita…
-Ti amo- mi disse
piansi, lacrime di gioia, di incredulità , anche io ricambiavo quel sentimento per quanto, la cosa mi spaventasse…lui asciugò il mio viso e mi tranquillizzò. Entrammo in casa e ci sedemmo vicino al camino, lui prese le mie mani tra le sue e mi giurò protezione e amore ; mi disse che avrebbe posto fine ai miei anni tristi e solitari, mi intimò di non avere più paura, di non temere Voldemort,avrebbe trovato il modo di sciogliere l’incantesimo e di darmi una vita felice , lo baciai, e in quel bacio misi tutto l’amore che provavo per lui…
Quella notte io e Draco ci unimmo, avevo paura; solo Thomas era stato con me, e l’ultima volta in maniera violenta, prima di infliggermi quella ferita , tremavo come una foglia, ma Draco mi strinse a se tranquillizzandomi, ero restia a mostrargli il mio corpo, quella lunga cicatrice la odiavo , era orribile… ma lui la baciò con dolcezza in tutta la sua lunghezza, piansi di gioia e riconoscenza, lo strinsi a me…
Il mattino seguente tornò a Hogwarts, promettendomi una visita il giorno seguente; ci baciammo sulla porta della mia casetta , ma quando lo vidi pronunciare l’incantesimo per raggiungere la scuola, la paura si impossessò di me, apparentemente senza motivo…avvertivo qualcosa, sentivo l’imminente arrivo di una sciagura…la cicatrice sul mio palmo parve bruciare e così quella lungo il mio corpo, mi accasciai al suolo colpita da un forte dolore ; a fatica raggiunsi il mio letto…avevo paura…ma non per me, per il ragazzo che amavo, per Draco…
Lo attesi con ansia e paura , lui non giungeva, le ore parvero interminabili, trascorsi buona parte della giornata in uno stato di angoscia, quando lo vidi apparire nel giardino della mia casa corsi veloce verso di lui e lo abbracciai stretto , gli esposi il mio stato di preoccupazione e il dolore che avevo provato il giorno precedente… ma prima che lui potesse rispondermi un tuono squarciò il cielo al tramonto, il buio cadde su tutta Hogwarts, guardammo il cielo spaventati , fu allora che vedemmo quel corvo volare veloce verso di noi, ci abbassammo per paura ci finisse addosso, l’uccello si fermò bruscamente ai nostri piedi, un fumo nero lo avvolse , dinnanzi a noi apparve una figura alta, stretta in un nero mantello. Lanciai un urlo acuto quando riconobbi colui che un tempo amavo, lui ci fissò con rabbia, i suoi occhi parvero di fuoco, Draco mi strinse con forza…

/ma guarda…/ sibilò / hai osato innamorarti di un ragazzino…tu, la Mia Merylin!/

non riuscivo a dire nulla, ero pietrificata dalla paura

/e con chi? Un insulso essere che non ha nemmeno il coraggio delle proprie azioni!/ gridò / non ricordi il nostro patto mia cara? Tu sei mia, mia soltanto!/ mi tirò bruscamente in piedi

guardai con terrore Draco che venne scagliato con forza alcuni metri lontano

/non ti ho uccisa ed è questo il ringraziamento?!
“io..io…” balbettavo , mi sentivo soffocare, la sua gelida mano sul mio collo
/questa volta dovrei ucciderti sul serio brutta…puttana!/ gridò

le lacrime bagnavano il mio volto mentre lui lanciava incantesimi contro il mio Draco

“lascialo…” volevo gridarlo, ma il mio fu poco più che un sussurro
/sai che farò? Nemmeno sta volta ti ucciderò…ma…/ un ghigno malefico passò sul suo viso / mi prenderò lui!/ mi scagliò a terra

ansimante lo vidi raggiungere Draco e sollevarlo di peso , lo fissava con odio, mi alzai a fatica cercando di raggiungerli, lui iniziò a torturarlo, lo sentivo gridare e lo vidi contorcersi a causa d un dolore interno che solo ai peggiori traditori riserbava; io piangevo e urlavo cercando di toglierlo dalle sue grinfie ma Thomas mi spinse con violenza a terra , righe di sangue attraversavano il corpo e il volto di Draco , l’ultima cosa che vidi furono i suoi occhi chiari pieni di paura e dolore fissare i miei ,poi, svenni…

Lascio che la penna si fermi e guardo fuori dalla finestra , una lacrima riga il mio volto, scrivere questo mi fa male, molto male, ma ho voluto farlo , perché è giusto che la mi storia rimanga scritta…
Ripenso a Draco, sono passati nove anni da quella tragica sera, l’ultima volta che lo avevo visto, so che lui non è morto, Voldemort lo ha con se e Dio solo sa cosa gli faccia…
Silente e il ministero della magia hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile per ritrovarlo,gli Auror non si danno per vinti…Harry, nonostante abbia promozioni su promozioni a causa delle sue ottime doti, dei numerosi casi risolti, non è ancora riuscito a portare a termine il suo primo e più importante caso…quello di Voldemort, l’uomo che ha ucciso i suoi genitori…
Mi corico continuando a rimuginare questa faccenda , tra una settimana ci sarà il matrimonio di Ron ed Hermione, nella mia tristezza sorrido, sono così felice per loro…dopo la scomparsa di Draco mi hanno aiutata moltissimo, insieme ad Harry , a Ginny, e ad altri ragazzi di Hogwarts che sfidavano le regole della scuola per venire da me… per loro sono diventata Mery…non più la traditrice assassina, e si, di questo non posso che gioire…

Mi sveglio bruscamente e lancio uno sguardo fuori dalla finestra, è buio pesto e la luna è oscurata da delle nubi, il rumore che mi ha destata procede insistente, mi ci vogliono alcuni secondi per capire che stanno bussando alla mia porta…i colpi sono decisi e continui; afferro la mia bacchetta dal comodino e silenziosa mi avvicino all’uscio…

//Mery!!!!Apri questa maledetta porta Merylin!!!!

Stupita riconosco la voce, è Ron! Gli apro velocemente…

-Ron!Che diavolo è successo??!-

lo osservo allarmata, i suoi capelli sono arruffati e la fronte è madida di sudore, addosso porta ancora la divisa da Auror…

//sapessi Mery…// ansima sorridendo
-sorridi…deduco non sia grave…- osservo un po’ infastidita, mi aveva spaventata…
//no…oh no!!// ride grattandosi il capo
-insomma Ronald!Mi svegli nel cuore della notte agitato come un matto, mi fai spaventare e… si può sapere per quale motivo se ora stai ridendo??
//vieni con me…// mi afferra per la manica della vestaglia
-ma sei matto??
//devi venire a scuola…
-hai battuto la testa Ron?Sai che non posso lasciare la foresta proibita!- esclamo nervosamente
//questa volta sì Mery…me lo ha detto Silente…
-Ron…io…ma che succede?- sono sempre più nervosa
//non c’è tempo per spiegare…vieni con me…

sospiro e con un colpo di bacchetta indosso un abito e un mantello

-andiamo…-mormoro piano , prima che entrambi smaterializzandoci spatriamo dalla foresta…

Osservo a bocca aperta il castello, e con un tremore i tutto il corpo varco la soglia…quanti anni sono trascorsi Mery…70?Forse di più…

-perché sei ancora n divisa…e perché sei così agitato?- gli chiedo
//ho solo lavorato sino ad ora…
-sono le tre di notte Ron…che diavolo avete in ballo?- domando cupa
//stai tranquilla ok?// mi sorride stringendomi la mano

attraverso la parola d’ordine varchiamo una porta giungendo nei pressi dello studio di Silente,entrambi entriamo quando il preside ci chiama…
mi guardo intorno…è pressoché tutto come allora…

-Silente!- lo raggiungo preoccupata alla scrivania-che sta succedendo?!-
/calma Merylin…calma…/ mi dice con quella sua voce tranquillizzante
-signore io…io…sono preoccupata, che sta succedendo?

In quel mentre fa irruzione nello studio del preside Hermione in tenuta Auror…

-Mione…
^Oh Mery!!!^ sorride Hermione ^ L’hai saputo?E’ già qui vero?^
-ma che…
//tesoro…e-em…vieni qui…// la zittisce Weasley

Silente tossicchia leggermente mentre sulla porta compare Potter

|ciao Mery…vieni, devi vedere una cosa … |

lo segue con la mente vuota e il volto teso, varchiamo la porte attigua allo studio , entro esitante guardandomi intorno in quella piccola stanza…

“Mery…”

spalancai gli occhi e le mie mani lasciarono scivolare a terra il mio scuro mantello, mi voltai allarmata. Alle mie spalle, ad un paio di metri di distanza c’era il ragazzo che amavo con tutta me stessa…

-D..Draco…- balbettai lentamente, mentre i miei occhi si riempivano di lacrime

non riuscivo a muovere un singolo muscolo, i miei piedi si erano fatti di piombo…ero immobile come una statua, mentre numerose lacrime solcavano il mio pallido viso…

-tesoro sono io…- sorrise lui e mi si avvicinò abbracciandomi forte

solo allora ebbi la forza di reagire, quando quelle braccia mi strinsero, quando il suo viso poggiò sul mio capo, allora lo abbracciai con una forza tale che non sapevo di possedere, mi lasciai andare ad un pianto dirotto, senza riuscire a comporre la benché minima frase, lui sorrise staccandosi da me, prese il mio viso tra le sue mani e mi asciugò le lacrime, mi baciò la fronte e cercò di tranquillizzarmi…

“è tutto a posto Mery…” sussurrò piano scostandomi i capelli dal viso “va tutto bene ora…”

quando riuscii ad acquistare un po’ di fermezza ebbi anche la capacità di sorridergli , lui mi rispose col medesimo gesto e mi baciò delicatamente , il mio cuore iniziò a battere con una tale forza che pensai tutti lo potessero sentire…

^oh Meryyyyyy^ si lasciò andare in un pianto Hermione correndo ad abbracciarmi ^ sono così felice per teeeeeee^

risposi al suo abbraccio ridendo mentre Silente mi accarezzava con affetto il capo.
Draco stringeva la mia mano nella sua, mentre Harry si accinse a spiegarmi tutti i fatti…

|lo abbiamo preso Merylin, è finita…Voldemort è stato finalmente sconfitto e…bpè, Azkaban brulica ora di suoi seguaci…è quasi tre settimane che abbiamo scovato il suo nascondiglio…abbiamo visto Draco e…quello che ha passato…ma…non credo che in questo momento di gioia sia il caso di tediarti con discorsi tristi e da Auror…| sorrise |la cosa importante è che finalmente la mente criminale è stata eliminata…ti ho restituito il tuo Draco e…ho vendicato i miei genitori| concluse piano

lo abbracciai con affetto e lo ringraziai con tutto il cuore…Voldemort era stato catturato poche ore prima e subito Ron si era precipitato ad avvertirmi…
Draco e i miei due amici parlavano ora tra di loro, mentre Hermione mi raccontava…

-lo…avete ucciso?- chiesi piano e con tremore
^Mery…^ sospirò comprensiva ^ abbiamo dovuto…credo sia un bene dopo tutto ciò che ha causato…^
-lo so Mione…e ne sono felice…dopo ciiò che ha fatto a tutti quanti…a Draco e a me…ma non posso non ricordare quanto lo abbia amato e a quanto fosse diverso nei primi anni a Hogwarts- sospiro

Hermione mi da un bacio sulla guancia sorridendo -^ pensa che ora potrai vivere felice con Draco^

Arrossii a quella affermazione annuendo con un sorriso…

Io e Draco restammo a Hogwarts per dormire…
Quella notte , sdraiata accanto a lui, lo osservai a lungo, era notevolmente dimagrito e sul suo corpo erano presenti diverse cicatrici, lo abbracciai per tutta la notte dimostrandogli tutto l’amore che provavo per lui, Draco si sfogò narrandomi ciò che aveva passato, e come restasse in vinta pensando a me, a quando mi avrebbe rivisto…piansi, e lo fece anche lui, senza provare vergogna , perché non ve ne era motivo…e fu proprio tra le lacrime che mi spiegò della maledizione che mi aveva colpita e di come dopo la morte dell’Oscuro fosse ora nulla; ero al settimo cielo! Ci baciammo, fu un bacio lungo e dolce, al termine del quale ci addormentammo così, abbracciati, nel caldo letto a baldacchino di Hogwarts…

La notizia si rivelò in prima pagina sulla gazzetta del profeta, il mondo della magia era in un festoso fermento, gli Auror : Potter, Weasley e Granger vennero premiati con il maggior riconoscimento possibile, giunsero maghi da ogni parte del mondo per complimentarsi con i tre artefici della caduta del maligno!
Io venni sciolta dal mio esilio dal ministro della magia in persona e mi trasferii ad Hogwarts come professoressa di difesa contro le arti oscure ; il mio adorato Draco seguì le mie stesse sorti insegnando Pozioni. I cari vecchi Piton e Lupin , stanchi da orma parecchio del loro incarico, furono bene felici di cedere a noi il compito…entrambi rimasero comunque ad Hogwarts in veste di supplenti godendosi la pace meritata…

Alzo gli occhi dalla mia cattedra, i corvonero e grifondoro del terzo anno stanno svolgendo il loro tema sui “Mollicci” , ne scorgo un paio a lanciare occhiate sul libro, con uno schiocco di dita glieli faccio sparire mentre loro arrossiscono con aria colpevole; sorrido camminando per la classe…mi soffermo a guardare fuori dalla finestra, vedo in lontananza Madama Bumb insegnare volo mentre un leggero nevischio inizia a scendere lentamente…siamo ormai prossimi al Natale…
Un sonoro fischio decreta la fine dell’ora …

-Accio Compiti!- recito a voce alta, nelle mie mani tutti i compiti in classe… - coraggio ragazzi, andate a pranzo…-

tutti mi salutano educatamente…sentirmi chiamare Mrs Malfoy mi fa sorridere…mi ci devo ancora abituare…dopotutto, sono una moglie solo da un pio di settimane…
Raggiungo la sala professori deserta, sono già scesi a pranzo…rovisto nel mio armadietto quando qualcuno mi abbraccia di spalle dandomi un bacio sul collo…

-Draco…sai che è contro le regole- ridacchio
“u-um…” mugugna continuando
-e allora dovresti smettere…-
“u-umm…” prosegue

ridendo mi scosto da lui e lo bacio velocemente sulle labbra

“Ma Mery…” finge di borbottare
-su…si va a pranzo…- sbadiglio
“già sbadigli?2 ridacchia
-yawn…sono reduce da due ore con il primo anno dei tassorosso …quei ragazzini sono un disastro
..oh…e da due ore di tema in classe sui mollicci…
“mattinata divertente eh? “ sorride mentre raggiungiamo la sala
-bè, questo pomeriggio ho i serpeverde e i grifondoro del settimo anno…non c’è male- sorrido

ci sediamo a tavola salutando tutti i nostri colleghi

^Sei in prima pagina sulla gazzetta sai?^ mi sgomita madama Bumb
-lo so…- annuisco compiaciuta
“il tuo libro sta andando a ruba Mery…
-sono felice…
|certo che devi esserlo, è giusto che la gente conosca tutta quanta la verita tesoro!^ sorride la prof Sprite
/Signora Malfoy…/ mi chiama la McGranitt e io arrossisco
-oh Minerva la prego non mi chiami così!
/ma lo siete…/ risponde ovvia facendo arrossire maggiormente

Draco continua a ridacchiare mentre io cerco di pestargli un piede
/comunque sia…questo pomeriggio ci terrei se lei informasse le classi con cui ha lezione dell’imminente torneo…
-certamente…
/oh…mi raccomando, non tralasci che verranno i magnifici tre ad insegnare per i tre mesi di durata del torneo…
-d’accordo- annuisco continuando a mangiare
“Mery…ci pensi che insegnerò insieme a Potter?” ah, mi viene da ridere…
-io sono contenta!- sorrido – si prospetta un interessante periodo invernale…
“concordo…tuttavia…sai come potremmo renderlo più interessante…signora Malfoy?” mi sorride malizioso
-oh piantala Draco!- arrossisco rubandogli dal piatto una patata
“ehi quella è mia!”
-a sì?-
“sì!”

gli mostro la linguaccia in maniera infantile ridacchiando

Silente ci osserva da lontano, sorride compiaciuto, con i suoi occhi chiari, dietro quei piccoli occhialetti a mezzaluna ci studia costantemente…io incrocio il suo sguardo e gli sorrido, lui fa altrettanto…
Sospiro guardando il cielo fatato sopra la sala grande, poi guardo mio marito, e sento una grande dolcezza riempirmi il cuore, gli stringo forte la mano sorridendogli, lui smette di ridere e mi sorride con dolcezza, sono felice…ho ora una vita meravigliosa, non me lo sarei mai aspettata…sto scrivendo un altro libro, che dedicherò a tutte le persone cadute per mano mia e degli altri mangiamorte , il ricavato andrà alle famiglie dei caduti, proprio come il ricavato del libro sulla mia vita…so che è poco, non ripagherà mai ciò che ho fatto, non mi laverò mai di quelle colpe, ma spero piano piano, di riuscire a portare un po’ di gioia e conforto a chi soffre.
Cercherò di aiutare i miei studenti a risolvere i loro problemi, a far si che potranno avere una vita felice, come quella che ho iniziato a vivere io stessa in compagnia della persona che amo, Draco , e del piccolo Harry, che sta crescendo nel mio grembo…

FINE.
Alura?^_^ commentata pleaseeeeeeeeee! Un bacione

 
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