IL DOLORE DELL`UOMO
- Capitolo 1° -
Piccola fic scritta in un momento di depressione totale... Fatemi sapere com'è...
- CAPITOLO UNICO -
IL DOLORE DELL’UOMO
Un uomo, il suo dolore.
Era appena un bambino, quando vide morire davanti ai suoi occhi la figura che aveva avuto più importanza nella sua vita. Non era un fratello, non era un maestro, non era un padre, era molto di più. In un mondo che sembrava essere contro di lui, era stato il solo a mostrare nei suoi confronti quel sentimento di amore e affetto che solo un genitore può darti. Non era pietà, era un sentimento sincero che lo faceva sentire bene.
Non era riuscito a difenderlo. Era morto, lì, davanti a lui; lui era rimasto impotente, mentre l’abbraccio della morte avvolgeva il suo maestro, la persona più cara che avesse al mondo.
Ora è in viaggio. Attorno a sé non ha il calore di un amico, ma forse è stato proprio lui a non volerlo.
Desiderava qualcosa che non dovesse proteggere; ora l’ha ottenuta.
La sua colpa non potrà mai essere espiata, in nessun modo, il suo cuore è troppo straziato per poter superare il suo dolore.
Tutto ciò che può fare è nascondersi dietro al carattere scontroso, autoritario e freddo che si è creato in tanti anni di lotta con il mondo esterno. Ma la sua maschera non fa altro che scavare ferite ancora più profonde nel suo animo.
E’ circondato da compagni molto particolari; è difficile dire qual è il vero rapporto che lo lega a loro. Forse sono uniti proprio perché accomunati dallo stesso dolore. Il dolore di aver perso qualcosa di importante, senza poter fare nulla.
E ora quest’uomo vive nel rimorso e nell’angoscia, prigionero di una malinconia che si svela in tutta la sua tremenda grandezza nelle notti di pioggia. La pioggia richiama alla sua mente quella notte in cui il sapore salato delle lacrime si è mescolato a quello pungente del sangue.
Non ha mai aperto il suo cuore a nessuno, forse per timore che si sarebbe legato troppo. E non vuole soffrire un’altra volta.
Vedendolo dall’esterno, può sembrare un uomo incapace di amare, ma la sua è solo una reazione al dolore provato.
E se anche la vicinanza dei suoi compagni potesse aiutarlo a dimenticare, se anche il Sole uscisse dalle nubi per riscaldare il suo animo cancellando l’angoscia della pioggia, allora il ricordo del suo maestro si risveglierebbe sentendo il suo nome. Quel nome che ha ereditato da lui, e che sempre terrà viva nella memoria il suo ricordo. Un solo nome.
Genjo Sanzo Hoshi.
THE END
Non è molto lunga, ma non mi importa più di tanto. L’ho scritta di getto, senza starci troppo a pensare, spinta solo dalla mia tristezza attuale.
Ora mi sento un po’ meglio, sono stata per un po’ senza pensare ai miei problemi.
La vita continua.
Mandatemi qualche commentino, per favore... ç_____ç
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