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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fruits Basket
Titolo Fanfic: QUESTE CATENE DEL CUORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuri-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/10/2003 16:47:26

questa volta dedico ad hatori... tanto per cambiare soggetti! ^ ^ please, read!
 
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AUTOCONCLUSIVO
- Capitolo 1° -

Queste catene del cuore.

Gentile signorina Kana Soma,
volevo complimentarmi e porle le mie più sentite felicitazioni per le sue effettive nozze. Spero che possa essere felice e avere una serena vita coniugale a lungo.
Sinceramente, Hatori Soma.

...

Sono patetico.
Sono pietoso.
Chi credo di ingannare? Me stesso, forse?
Perdonami.
Volevo tentare di mettermi alla prova con un gesto di infinita ipocrisia, lo volevo, lo volevo davvero con tutte le mie forze.
Ma è più forte di me.
Perdonami.
Più questa storia va avanti più mi accorgo di essere debole. Fragile, volubile.
Me lo ero ripromesso, tante volte, di dimenticarti.
Volevo farlo.
Dovevo.
Perché in fondo tormentarsi per le ombre del passato? È passato.
È amaro, è triste, sento ancora il sapore di quelle poche lacrime che ho versato, intatto, come in quei frangenti.
Ma è pur sempre... passato.
Che mi importa? Che mi DOVREBBE importare? Niente, no?
Non posso trattenere una risata amara, rileggendo queste righe. In genere scrivo solo ricette, scartoffie del mio mestiere, ormai non so più nemmeno io come chiamarle... e adesso eccomi qua, come un timido adolescente che scrive una lettera d'amore, con la stessa goffaggine, con lo stesso cuore trepidante.
Io, Hatori Soma, io con i miei occhi di ghiaccio che raggelano a prima vista.
Io, con la mia freddezza.
Io, con la mia serietà.
Io.
Con il mio cuore innamorato e sanguinante.
Sì, Kana, sono ancora qua.
E ti sto scrivendo una lettera che non ti arriverà mai.
Certo, una persona professionale come me non poteva dimenticarsi di mandarti i suoi formali auguri per il tuo matrimonio, vero? No, certo. auguri freddi come il mio modo di fare. Sbrigativi, sfuggenti.
Certo.
Ma dopo un po', la mia stessa penna si è fermata.
Non volevo più andare avanti , era davvero troppo. Anche per me, era uno sforzo eccessivo.

Gentile signorina Kana Soma...

La prima volta che sei arrivata nel mio studio, semplice, ammodo, gentile. Con il tuo sorriso dolce, il tuo modo di fare aggraziato, la tua risata argentina.
Come restare indifferente anche a quello?
Come non amarti a prima vista, Kana? Come non desiderare di essere il foglio che compilavi, la giacca che ti riparava nelle fredde giornate invernali, un fermaglio che ti appuntavi nei capelli?
Come?
Da subito ho desiderato che il nostro rapporto andasse ben oltre quello professionale.
Avevi ragione, avevi ragione su tutta la linea: la neve quando si scioglie diventa davvero primavera. Hai scacciato il mio punto di vista ovvio e conformista, banale, mi hai fatto scoprire che in ogni cosa, anche la più insignificante, può esserci dietro qualcosa per cui gioire. E volevo gioirne, con te. Te soltanto.
All'epoca ero più giovane di adesso. Ero più ingenuo. Il temperamento era più o meno lo stesso, ma avevo più entusiasmo, più fiducia. Credevo nell'amore, credevo che i sentimenti positivi esistessero, ero esaltato dal nostro rapporto e dalla sua purezza... da te... e per un attimo mi ero illuso... che tutti potessero essere entusiasti come noi...

...volevo complimentarmi e porle le mie più sentite felicitazioni per le sue effettive nozze...

E pensare che al posto del tuo attuale marito adesso dovrei esserci io.
Provo a pensarci, per un istante. Chiudo gli occhi, e mi vedo, nei panni di un uomo come un altro, che passeggia con sua moglie, mano nella mano, al tramonto...
Potere abbandonarmi a questa fantasia...
Potere aggrapparmi ad essa, con tutte le mie forze e a respingere il mondo sporco e maledetto che mi circonda,poterlo lasciare alle spalle e iniziare una nuova vita.
Come lo vorrei.
Essere entusiasta come allora, potere credere davvero con tutto me stesso di potere vincere la forza della maledizione che consideravo ancora un dettaglio secondario e quasi ridicolo, nel mio caso.
Perché scuoto la testa con disappunto e sfiducia, adesso, rileggendo queste coce che un tempo hanno fatto parte di me?
Che mente satanica chi inventò questa dannazione.
La peggiore che una mente possa concepire, in assoluto.
Non potere bere, non potere mangiare, non potere concedersi al sonno... che importanza possono avere queste maledizioni in confronto a quella dei dodici animali?
Mille volte e ancora mille le avrei preferite a questa.
Posso anche vivere senza mangiare.
Posso anche vivere senza bere, anche senza dormire, non mi importa, non mi interessa.
Senza amare...
No, senza amare non posso vivere.
Eppure il mio solo tatto è fatale, è fonte di sofferenza, a volte è anche mortale.
È origine di una strada senza ritorno, a senso unico, fatta di sangue, di lacrime.
E quella strada, Kana, l'abbiamo percorsa anche io e te. Abbiamo visto come è finita, anche se non te lo ricordi più.
Non voglio più vedere il tuo viso imperlato di lacrime.
Non voglio che quello che è successo a me e a te si ripeta ancora una volta, con la stessa crudeltà, con la stessa brutalità, lasciando ferite impossibili da rimarginare...
Mi capisci Kana, vero?
... sospiro.
Meno male che la carta è più paziente degli uomini. Credo che se questo foglio fosse una persona qualunque si sarebbe già stancato di tutte queste mi invocazioni, di questo mio disperato monologo di anima infelice e fredda, e mi avrebbe già imprecato contro chissà quante volte.
So benissimo che non potrò mai più ottenere una tua calda risposta. Non la voglio neppure.
... certo, è difficile accettare anche tutta questa neve, sul mio cuore...

... spero che possa essere felice e avere una serena vita coniugale a lungo...

Perdonami, perdonami, ancora una volta, perdonami.
Quante volte ancora dovrò pronunciare quella maledetta parola? Quante volte ancora mi dovrò scusare, per tutti i ricordi che ho strappato agli altri, con queste mani, che stanno cercando di scrivere senza degenerare troppo nella malinconia, quante volte ancora, vedrò volti innocenti contratti dalle lacrime?
Non voglio ribellarmi. Questa è la catena del mio cuore.
Al solo pensiero di come eri diventata, a causa di questa oscura e perversa dimensione. Il tuo sorriso spento, lo sguardo vuoto e vacuo, privo di quella luce radiosa e naturale che li rendeva come due preziose gemme. Senza vita. Senza forza, senza stimoli, senza luce.
L'unica luce che riuscivo a vedere era quella delle tue lacrime, che rilucevano anche nell'oscurità.
Solo a quel pensiero... no, mi sento rabbrividire.
Non importa se la neve del mio cuore non si scioglierà mai più. Non mi importa se per me la primavera non tornerà di nuovo.
È più importante che torni perché...
Ma allora perché sto continuando a scrivere con questa ostinazione e questa foga?!
Queste catene del cuore...
Questa maledizione, che ho maledetto a mia volta tra le lacrime, questo muro di cristallo che con la sua superficie liscia e fredda ci costringe a soffrire e a non potere nemmeno abbracciare chi amiamo.
Oh, Kana.
È meglio che i tuoi ricordi continuino a restare sotto la mia pelle, sepolti, tra le stesse dita che te li hanno strappati.
Non voglio vedere quel sorriso così puro oscurato da questa sporca macchia che è la mia vita. Sarò l'unico a sorridere malinconicamente, tra me e me, ripensando a tutta la nostra passata complicità, alle tue parole, così tenere, così semplici, senza mai essere scontate.
I raggi del tramonto stanno sfiorando quello che resta del mio malinconico amore...

Sinceramente, Hatori Soma.





Salve a tutti, sono ancora Yuri-chan.
Questa riguardava i sentimenti di Hatori, uno dei miei personaggi preferiti! Ha un fascino tenebroso, per non parlare della sua storia... è così toccante e triste... mi ha molto colpito, incredibilmente! Povero Hato.
Merita molta più attenzione! BLIIIINK! Non preoccuparti, Hato, ci penso io!!!
( ... guarda che non c'è bisogno, sai...?! N.d.Hato)
Ad ogni modo, le mie fic su Fruits Basket non piacciono proprio, anzi sono state oggetto di qualche critica...
^___^ Non fa nulla, cercherò di migliorarmi! Pazienza!
Comunque ringrazio lo stesso tutti coloro che stanno leggendo, in particolare Roronoa Chiara, la migliore amica del mondo, che mi ha sempre sostenuto, Serenity-88 e Achy-Bice, a cui dedico questo monologo, poichè sono due grandi fan di Hatori, Kurumi-chan e Ivy-chan.
Graaaaazieeee! ^ ^
Yuri-chan
 
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