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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: TU, IO E PLATONE
Genere: Sentimentale, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Autore: strega12 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/08/2021 23:45:43 (ultimo inserimento: 16/04/23)

Storia di un'amicizia più che speciale
 
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1.
- Capitolo 1° -

Il fischio della teiera mi fa prendere un colpo.
“Non ho mai amato il tè come in questo momento!”, esclamo come se avessi vinto alla lotteria e mi alzo dalla sedia.
“Per te è facile parlare. Il bouquet devo portarlo io, non tu!”, protesta Nora mentre sfoglia la quarta rivista di giardinaggio, come se il tavolo non fosse già abbastanza pieno di foto di fiori ritagliate.
“Non capisco perché ti dai da fare più per il bouquet che per il resto dei fiori”, commento e poso le tazze di tè caldo sul tavolo, facendo attenzione a non sfiorare le foto, altrimenti al posto di un matrimonio, Nora dovrà organizzare il mio funerale.
“Jude, il bouquet è tra le prime cose che gli invitati vedono nella sposa quando fa il suo ingresso in chiesa! E servirà anche e soprattutto a colei che lo prenderà al momento del lancio”, spiega lei come una maestrina e soffia tre volte sul tè prima di berlo.
“È strano, pensavo che fosse la sposa la persona più importante nel giorno di un matrimonio, insieme a quello vestito elegante e con un fiore attaccato al petto, non un’invitata qualsiasi che sarà così fortunata da prendere un mazzo di fiori senza beccarsi un trauma cranico”, puntualizzo rimanendo in piedi con la mia tazza in mano. Nora alza gli occhi al cielo e scuote la testa, ma almeno sorride.
“Voglio solo che quell’invitata abbia la fortuna di trovare la felicità com’è capitato a me”.
Mi fermo ad un metro di distanza dal viso della mia fidanzata e la fisso con uno sguardo di sfida.
“E se dovesse prenderlo una che è già impegnata?”, le sussurro come se fossimo spiati.
“Magari il mio bouquet le sarà di aiuto per quando sceglierà il suo”, risponde lei e mi bacia.
“È anche per questo che ti amo. Cerchi sempre di aiutare tutti, persino quelli che non conosci o che non se lo meritano”, dico a fior di labbra e la bacio ancora.
“Dopotutto, è così che mi sono innamorata di te. Eri una donzella in pericolo ed io sono arrivata a salvarti in tempo con la mia armatura lucente. Il mio cavallo bianco lo avevo lasciato al maneggio quel giorno”, mi ricorda lei con le mani intorno al mio collo.
“A volte sei come un vasetto di gelato umano dai tanti gusti, Nora”.
Lei spalanca gli occhi e si alza dalla sedia.
“La sai una cosa? Mi hai appena fatto venire voglia di gelato”, dice e va a mettersi le scarpe da ginnastica. Mi offro di venire con lei.
“No, voglio andare a prenderlo io, lo sai che ti porto sempre gusti diversi ogni volta. Se ci vai tu, mangeremo i soliti noiosi vaniglia e fragola”.
“Eppure ti immagino spesso ricoperta solo di quei gusti”.
Nora mi fa una linguaccia e si mette la sua giacca jeans.
“Intanto che mi aspetti, potresti ritagliare i fiori più belli che trovi sulle altre riviste, per favore? Mi risparmieresti un po’ di lavoro”.
Sorrido e faccio un inchino.
“Questo e altro per la mia futura sposa. Non dimenticare i mini coni”.
Nora mi dà ancora un bacio, poi prende le chiavi della mia macchina ed esce di casa.
 
Continua nel capitolo:


 
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