UNA PICCOLA RAGAZZA
- Capitolo 1° -
Io ancora non la conoscevo , ma ne avevo sentito parlare da alcuni miei amici ed amiche. Mi avevano detto che Evi era una ragazza molto simpatica, gioviale ed educata che amava stare in compagni a passare il tempo a parlare delle cose più diverse , dicevano che se non fosse stato per il mio carattere impulsivo io ed Evi saremmo stati una coppia perfetta,non nascondo il fatto di essere sempre stato molto curioso...
Finalmente , in una bella mattina estiva Haki mi venne a chiamare dicendomi di andare con lei al terminal dei traghetti , verso le dieci sarebbe arrivata Evi e la sua macchina si era fermata strada facendo, non avevo molto da fare quel giorno e accettai volentieri di andare a prendere questa ormai fantomatica ragazza che animava i nostri discorsi.
Giunti al porto attendemmo pazientemente, Haki fumava tre sigarette al minuto impregnando l'aria circostante di fumo , evidentemente l'unico paziente ero io li...
Poi , mentre ormai avevamo smesso di cercare la giovane fra i nuovi arrivati e stavamo per tornarcene in macchina , eccola... bella come il sole , con un sorriso piccolo ed educato, con i capelli raccolti a treccia di cavallo lunghi e castani, gli occhi socchiusi nel più tenero dei modi, vestita semplicemente e non da panterona sexy come Haki, la squadrai in ogni modo possibile , ma non trovai niente di strano in lei , benchè eccezionalmente bella non sembrava volerne fare sfoggio "ciao Haki... ti sono mancata?" , la voce di Evi era leggera , piccola anche quella , io ero abituato alla vita di città , al caos , alle voci forti, agli urli e tutta quella gentilezza quasi reverenziale mi incuteva un po' di disagio che solo la presenza di Haki mascherava " tantissimo! ehi... Evi... lascia che ti presenti Kaos... è arrivato da poco in città..." rombò Haki , Evi mi guardò incuriosita e sorrise " sei di Genox non è vero?" , ero sorpreso , nemmeno mi conosceva e già sapeva da dove venivo, ma che ho scritto sul muso? Sono di Genox per favore ricordatemelo? " eh già" dissi imbarazzato , Haki mi guardò sorpresa , se c'era una cosa che non ero mai stato prima con gli altri era proprio stao l'essere imbarazzato , ma era più forte di me, Evi mi metteva soggezione... non sapevo come comportarmi , sembrava così tranquilla ed educata che temevo , con i miei modi da cittadino, di sembrare rozzo ed insolente.
Mentre viaggiavamo tranquilli in macchina , Haki ed Evi continuavano a parlare di ricordi e cose che io ignoravo del tutto, certo era difficile vedere in Evi quella spumeggiante ballerina che Haki sembrava conoscere , francamente pensavo che mi avessero preso in giro e che Evi stesse solamente recitando una parte per confondermi.
Trascorsero diversi giorni durante i quali io ebbi più volte modo di entrare in contatto con Evi, fu così che mi resi conto che la giovane aveva qualcosa, qualcosa che io nemmeno potevo immaginare , qualcosa di così grande che avevo paura perfino a chiederlo , ma ancora una volta Evi riuscì a stupirmi.
Eravamo rimasti solo io e lei , gli altri della compagnia erano già andati via belli e ubriachi , Evi invece per tutta la sera non aveva bevuto che dell'acqua e un po' di coca cola, ma niente di più , dal canto mio , mi ero limitato a qualche succo di frutta, l'indomani avrei ricominciato ad allenarmi e non volevo avere postumi da smaltire, altrimenti chi lo sentiva Gendo Ken?, così, mentre stavamo ripulendo la casa, Evi si fermò "tu non sai perchè sono tornata non è vero?" mi chiese con il suo solito tono gentile , io la guardai, avevo forse tradito la mia curiosità a riguardo con qualche atteggimento?"sono molto malata... i dottori dicono che potrei anche morire se non sto attenta" mi spiegò la ragazza, la sua disponibilità mi rese audace e chiesi il motivo della sua malattia , lei possedeva un cuore troppo piccolo... il suo cuore non si era sviluppato bene come il resto del corpo e se non avesse trovato un donatore avrebbe dovuto fare una vita d'inferno per il resto dei suoi giorni, rinunciando a tutto quello che prima le piaceva. Per questo era tornata, li a Luxor non c'era molto da fare , oltre che anbdare ogni tanto al mare o alla discoteca non c'era altro.
Non chiedetemi perchè, ma quella confessione amichevole portò in me il dubbio , un dubbio che mi faceva pensare solo ed esclusivamente alla piccola Evi.
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