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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: The lord of the rings (Il Signore degli Anelli)
Titolo Fanfic: AL DI LÀ DEL MARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: artemisia89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/09/2003 16:42:29

la dedico a sady, perchè grazie alla sua fic ho potuto scrivere questi pensieri, e a mitsuwa, che può ben capire cosa significhi aspettare il lui...
 
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CUIA AN PREP
- Capitolo 1° -

Al di là del mare





Cuia an prep





E’ molto che ti aspetto qui, lo sai?
Ma in questo mondo, l’attesa è dolce, sempre…
Specialmente se quello che attendo sei tu.
Ma l’attesa fa bruciare il mo cuore.
E ti desidero accanto, ogni attimo di più.
Sappilo.

Adesso stai piangendo sulla tomba del tuo amato Gimli, vero?
Vorrei essere accanto a te in questo momento, per stringerti la mano, per asciugare le tue lacrime, che dolci, scivolano dai tuoi occhi azzurri, sulla tua pelle candida.
Davvero, vorrei essere lì.
Per dividere con te il dolore della perdita.
Ma seduta su una panchina, sotto un albero, ti aspetto pazientemente.
Perché sei tu quello che ho sempre atteso.
Sappilo.

Il vento mi accarezza, mi sfiora.
Il vento non ha consistenza.
Ma la tua mano si.
E la sento, anche se non sei qui con me.
Mi sfiora leggermente.
Stai pensando a me?
Il vento mi parla.
E mi porta la tua voce.
Canterò per te, perché la mia voce possa giungere da te sperando che le tue orecchie la percepiscano.
Sperando che il tuo cuore la catturi e la faccia sua.
Sappilo.
Che ti ho atteso da sempre.
Sappilo.

Vorrei dirtelo ad alta voce un giorno.
Il giorno.
Il giorno che tu verrai da me.
Forse sarà giorno, o meriggio, o notte, o alba, o tramonto, o vento, o pioggia, o sole.

Il sole sarà alto nel cielo.
O le stelle splenderanno sfavillanti sul tuo volto, e nei tuoi occhi.
Ma io sarò qui.
Sulle scale di granito.
Con il mio riflesso tremolante sulla superficie dell’acqua.
Ogni giorno.
Sappilo.

Starò dritta, aspettandoti sempre.
Non morirò mai, finché tu sarai con me.
I miei occhi saranno instancabili, e scruteranno continuamente l’orizzonte, in cerca di una fragile e grigia nave.
In cerca di te.

Ascolta il grido dei gabbiani, Legolas.
Ascoltalo.
Ignoralo se vuoi.
Tu nulla saprai, finché non sarà l’ora.
Poi tua sarà la decisione.
Ma io aspetterò comunque qui.
Perché sono nata per te e per te vivrò.
Per camminare insieme a te.
Sulla stessa terra dello stesso sentiero.
Nello stesso bosco.
Verso la stessa direzione.

Ai! Laurie lantar lassi sùrinen,
Yeni ùnotime ve ràmar aldaron!

Lasta, nin prep mellen edhel, cuia an prep.
Lasta.
Laurie lantar lassi sùrinen.
Im pron dharta di avv i thator hed prep rast han prep gae.

(Ascolta, mio amato elfo, è per te.
Ascolta.
Simili ad oro cadono le foglie al vento.
Io aspetterò sotto il salice in riva al mare.)

Cuia an prep.















Cos’è questa strana sensazione che mi ha preso il cuore?
Non sono calmo, e il mio cuore nella terra deserta di Lorìen non riposa.
Sono impaziente.
Sono impaziente in questa terra senza tempo.
Io, che sono un essere senza tempo.

- Sembri così freddo all’apparenza. Non lasci trapelare nulla dei tuoi sentimenti. Tu scruti, ma gli altri non possono scrutare te.


- E i tuoi occhi sono pari a stelle di ghiaccio, figlio di Thranduil. Non stai vivendo.


- Non ho più nulla da vivere. E’ questo il triste destino della mia stirpe. Siamo costretti a rimanere attaccati al mondo.


- …


- Non ho più nulla qui. Io partirò e andrò via. I gabbiani gridano, e il mare sussulta. Il vento del sud mi accarezza il volto….io non ho più nulla qui.


Adesso che Gimli è andato nelle alte aule, fra i suoi compagni
Io non ho più nulla che mi lega qui, in questa terra che sembra rinata, proprio al momento del grande congedo.
E’ finito il tempo degli elfi qui.
E’ finito il mio tempo.
E il mio cuore mai più vagherà di notte fra i boschi della mia terra.
Non ho più nulla che qui mi incatena.
Adesso agogno un qualcosa che qui non c’è.
Io adesso andrò via, e mai più tornerò.


- Addio Fordisogno, mia bella Laurelindonenan.




- Ciò che hai visto nello specchio, ciò che lo stesso specchio ti ha mostrato…ti porta via da qui?

- Stai cercando i suoi occhi di notte?

- Stai cercando i suoi capelli di corvo?

- Stai cercando la sua pelle di luna?

- Stai cercando il suo profumo di niphredyl?

- Stai cercando il suo canto d’autunno?

- Stai cercando il suo esile corpo illuminato dalle stelle?






- Sto cercando lei.


- E la cerchi per tutte queste cose?


- La cerco perché lei si è mostrata a me.


- …


- …e comunque non ho più nulla qui.


- …buon viaggio verso la beata terra di Valinor, Legolas Verdefoglia, che Ulmo guidi la tua fragile barca e che Elbereth faccia risplendere le sue stelle sul tuo cammino.


- Addio Lorien…che questa terra mai dimentichi la gioia dei suoi abitanti.






La notte, bella e scura come non mai.
Illuminata da stelle.
L’aria, fresca e limpida, pungente.
Profumi di fiori.
Profumi di niphredil.

E’ da molto che navigo, forse.
Forse è molto poco.
Non me ne rendo più conto.
So solo che al più presto mi devo allantonare da quella terra.
Mi si stringe il cuore, e mi sento soffocare.

Guarda, la terra beata, lì all’ Orizzonte.

Aspetta me?
Nessuno aspetta me.

Anche quella ragazza, è un miraggio.

Lo specchio ha sempre mostrato cose che mai si sono avverate.

La mia barca tocca, leggera, la terra di Valinor.

E quanto è bella di notte, la terra incantata.

Vedo chiome alte e verdi, vedo stelle rislplendere su di esse. Vedo bianche torri di perle e vedo città pari a giardini.
Vedo Valinor immersa nel sonno, tutti sono ignari del mio arrivo.
Le grandi navi sono già arrivate da tempo.

Nessuno mi attende.

E non ci sei neanche tu, bel miraggio dello specchio di Galadriel, che più a Lorien non dimora.

Scendo dalla barca, chino la testa per guardare la bella sabbia d’oro e d’argento.

Poi alzo gli occhi.



Una mano, bianca ed esile, una mano piccola, aperta, davanti a me.





E c’è lui davanti a me, lo guardo, con il capo chino e i biondi capelli sulle spalle.
Ho pensato per così tanto tempo a questo momento.
E adesso che lui è chino ad un passo da me, adesso sono emozionata.

Mi tremerà la voce, non riuscirò a parlare.
Non riuscirò a parlare.
Non dirò nulla.

L’unica cosa che posso fare e dargli la mia mano, aiutarlo.
Il viaggio sarà stato faticoso.
Sarà stanco, e qui troverà riposo eterno e gioia, e canti.
E me.
E forse mi vorrà accanto.

Lo spero più di ogni altra cosa.









Questa mano, piccola e bianca davanti a me.

Alzo il volto sorpreso, gli occhi spalancati e colmi di stupore.
Mai avrei pensato, che tu, la ragazza che quello specchio mi ha mostrato…mai pensavo che tu potessi esistere.

E se allora esisti, perché mi porgi la tua bianca mano?

Occhi di notte.
Capelli di corvo.
Pelle di luna.
Profumo di nyphredyl.
Canto d’autunno.
Corpo di stelle.

Su queste scale di granito, erose dal tempo, mi porgi la tua mano.
E io accetto il tuo aiuto, senza staccare gli occhi da te, perché non sono ancora sicuro che tu sia un sogno, e quindi potresti andare via.
Non posso lasciare la tua mano, e non la lascerò.
Oh bel sogno notturno, non svanirai con l’alba.
Ti terrò stretta a me.
Senza lasciarti.








Ha accettato il mio aiuto, e adesso è a pochi centimetri davanti da me, che mi guarda con i suoi occhi d’acqua.
Non mi lascia la mano, e io gliela tengo stretta.

Poi parlo, stranamente.

- Ti ho atteso da sempre.

L’ho atteso da sempre.
E lui hai mai atteso me?
Lo spero con tutto il cuore.
Perché ti vorrei accanto.
Ti prego non lasciarmi la mano.






- Come ti chiami?
Gli chiedo il suo nome, voglio ancora sentirla parlare, voglio ancora sentire la sua voce.






Gli dico il mio nome con voce tremante.
Ci guardiamo ancora.
Fermati tempo per me e per lui.

- …Andiamo, i Valar ci aspettano….

Si volta piano, verso la bianca torre al centro di Valinor e io guardo ogni suo movimento, perché mi possa rimanere per sempre impresso.
Fa qualche piccolo passo, elegante e leggera come un elfa, anche se mi sembra benissimo che non lo sia.
Lei è un umana.
Un umana, nella terra beata, che non sia morta.
Tutto questo per me?

Ho ancora la sua mano stretta e non mi muovo dal mio posto, gliela prendo con entrambe le mani e gliela bacio, poggiando delicatamente le labbra sulla sua bianca pelle.
Lei si gira di scatto, con il volto rosso e con i suoi occhi scuri.

- Non possiamo neanche rimanere un po’ qui sulla riva? I Valar non possono attendere?
Mi guarda con un sorriso sulle sue piccole labbra.
- Vorresti farli attendere?
- Vorrei poter stare con te un po’.

Vuole stare con me.
Tutto è compiuto?


- Il sentiero verso la torre bianca è lungo,e noi cammineremo lenti e leggeri. Staremo a lungo insieme.
Si avvicina a me, con il viso.
- Staremo per sempre insieme?
- Se lo vuoi…io sarò per te…e tu sarai per me…
- …se tu lo vuoi…con te compirò il mio destino…e avverrà…
- …la tua felicità…?
- …e anche la tua…se per te va bene…
- …la nostra felicità…

Felicità nei suoi occhi di notte.
E felicità anche nei miei.
Nei nostri.

- Andiamo allora…abbiamo l’infinità davanti a noi e io intendo usarla tutta per stare con te.
Mi avvicino al suo volto e le bacio la guancia.
Poi la guardo ancora, chiedendomi come ho potuto vivere senza di lei.
Chiedendomi come hai potuto vivere aspettandomi sempre.

- Io sono nata per stare con te, sappilo.

I suoi occhi parlano.

- E noi compiremo il nostro destino…andiamo Legolas…
- Andiamo…


Camminammo vicini, mano nella mano, sul dolce sentiero verso la bianca torre illuminata dai raggi della luna e dallo sfavillare delle stelle.
Andammo dritti verso la felicità.
Sapendo finalmente di aver compiuto il nostro destino.










Una luce, fioca e piccola fra gli alberi, nella deserta terra di Lothlòrien, sopra lo specchio, senza più una goccia d’acqua.
- Hai finalmente trovato la felicità Legolas? Adesso finalmente vivrai…vivi anche per me…
La piccola stella disse questo, poi scomparve, facendo cadere le tenebre sul giardino di Lòrien.
Tenebre che per sempre non riconobbero più la luce del volto degli elfi.





FINE




Mamma mia….più la rileggo più mi innamoro di Legolas…e in questa solamente le mie adorate sady-chan e Mitsu-chan mi possono capire, rispettivamente una pazza d aragorn, e l’altra di subaru…..

Ma non c’è qualche agenzia viaggi che ci possa procurare i biglietti di sola andata per Valinor? Sarei pronta a lasciare tutto per andare nella terra beata…a patto che ci sia lui……^___^

Cmq devo spiegarvi qualcosuccia, tipo che questa non è altro che la raccolta dei pensieri miei e di Legolas che io ho fatto quando sady-chan mi ha fatto leggere la sua fanfic!
Quindi se volete qualche spiegazione, ci vediamo nel fermoposta, ok?!
Spero davvero di non avervi annoiata!
Ciao a tutti!

artemisia





 
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