PRELUDE
- Capitolo 1° -
Ecco una fic fresca fresca nuova nuova su Furuba!! ^^ Ah, "Tutto per te" è giunta quasi al termine... un pò mi dispiace, mi ero affezionata tanto a quella storia! ç_ç Scommetto che il finale piacerà a molti di voi!! ^^'' Ma qui non si parla di "Tutto per te"! Si parla di questa nuova fic!! XD Era un pò che avevo in mente una storia del genere e finalmente ho trovato il modo di farla diventare una vera storia!! XD Ah, faccio la legenda dei segni che uso!
"...." => discorso diretto
<<......>> pensieri del personaggio
discorso senza simboli => interventi del narratore ^^
inoltre quando c'è una telefonata faccio così: per chi riceve il dialogo è tra "..." mentre per chi chiama è tra <<...>>
Se per caso non vi è chiaro qualcosa scrivetemi e sistemerò tutto! Però mi piace moltissimo scrivere così, quindi spero che piacerà anche a voi e che non ci siano problemi nel capire la storia! E' così intircata che a volte non la capisco neanch'io, ahahahaha!! ^^ Beh allora... buona lettura!
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Questa è la storia di una giovane ragazza che coltiva un amore impossibile: l'amore per un ragazzo crudele e spietato, i cui occhi non sorridono ma sono gelidi come il ghiaccio. Un ragazzo con uno sguardo spento, morto. Un ragazzo senza cuore nè sentimenti, che non si fa scrupoli ad usare gli altri per realizzare il suo progetto e che non prova alcun rimorso per aver fatto soffrire quelle persone.
Un ragazzo di nome Akito.
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"Alice" una voce calda. Quando pronunciava il suo nome era sempre così.
"sì?" o forse era così solo per lei.
"devi farmi un favore" un altro. Come sempre.
"il solito?"
"no"
"e allora cosa?"
"ci sto ancora pensando. Tieniti pronta." tipico di lui.
"sì"
Quando la chiamava lei lo raggiungeva subito, anche in capo al mondo. Perchè quando la chiamava aveva bisogno di lei, e lei era felice di poterlo aiutare.
"anche se facesse del male?"
Anche se facesse del male. Qualunque cosa pur di stare con lui. Le bastava anche solo vederlo da lontano.
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"maledetto topo! Ormai sono cambiato!" voleva cambiare. Davvero.
"non si direbbe" calmo e impassibile come al solito.
"cosa stai insinuando?!" ci stava provando sul serio. Ma era difficile.
"che sei lo stupido gatto di sempre!" si divertiva a stuzzicarlo.
"MA-LE-DET-TO TO-POOOO!!!!!!"
"come volevasi dimostrare"
"ancora a litigare voi due?" anche senza sentirli Shigure lo sapeva già che stavano litigando. "Toru è pronta già da un pezzo!"
"dannato!!"
"ciao Shigure"
"oh ciao Yuki! Kyo, con chi ce l'hai?"
"CON TE!!"
"ma non ce l'avevi con Yuki? o_O"
"certo che ce l'ho con quel maledetto topo!!"
"Kyo, sei pronto? Io e Yuki stiamo già andando!"
"a-arrivo!" uscì subito. Quando sentiva la voce di lei si scioglieva.
"uff... quando Toru lo chiama diventa docile e ubbidiente"
Sorrise teneramente.
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"39,7°" ancora. Era già la terza volta durante quel mese.
"cough!"
"sei uscito di nuovo con questo freddo?" la risposta la sapeva già.
"pensa a curarmi e non fare domande!" era molto irritato.
"come posso curarti se sei il primo a non preoccuparsi per se stesso?" il tono della sua voce era calmo ma rassegnato.
"rimani in casa per almeno tre giorni e non fare un solo passo fuori da questa stanza! Intesi?" si raccomandava inutilmente.
"buona giornata Hatori." un modo elegante di mandarlo via.
"uff..."
Era impossibile curare quel ragazzo: appena poteva muoversi faceva subito delle cose assurde... come uscire in giardino mentre nevica con addosso solo un kimono allacciato male.
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"sei andata ancora da lui?" non ne poteva più di quella situazione.
"mi ha chiamata, dovevo andare"
"la mamma ti ha proibito di vederlo senza il suo permesso!"
"non posso certo dirgli di no!" non poteva proprio.
"se non resisti senza vederlo aspetta almeno che si tengano delle cerimonie ufficiali! Se ti scoprono finiremo nei guai!"
"te l'ho già detto: se lui mi chiama io vado!" non avrebbe mai cambiato idea.
"sei senza speranza! Non sappiamo più cosa fare con te!" disse uscendo dalla stanza.
"e allora non fate niente" << lasciatemi in pace... >>
Nonostante glielo avessero proibito lei continuava a rispondere alle sue chiamate e precipitarsi da lui ogni volta che glielo chiedeva.
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La ragazza era a scuola a fare lezione. Benchè fosse vietato dal regolamento scolastico portare il cellulare a scuola lei non se ne curava e lo portava lo stesso, lo teneva sempre acceso con il silence-mode on. Lo teneva acceso per lui.
Arrivò un messaggio:
"vieni subito qui, devi fare una cosa per me."
Senza aspettare un solo secondo la ragazza mise i libri in cartella e uscì dall'aula in fretta, ignorando i richiami del professore.
Non era la prima volta che lo faceva, era già successo due o tre volte.
Arrivò nel posto dove si incontravano di solito, ma lui non c'era: al suo posto trovò una busta.
"Non posso uscire, vieni da me. Ho già provveduto a tutto personalmente."
"......."
Sospirando rimise il biglietto nella busta e si diresse verso la stanza del ragazzo. Quando fu davanti alla porta alzò il braccio per bussare, quando una voce la precedette.
"Entra"
Una voce ipnotica, tanto bella quanto triste e inquietante. Le piaceva quella voce, anche se adesso era piuttosto debole.
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Questo è il primo capitolo!! Spero vi sia piaciuto!! Per rendermi le cose più semplici ogni capitolo avrà 5 scene, in modo da potermi ritrovare meglio quando scrivo! ^^ Beh, se capitano sequenze troppo brevi (cosa che cercherò di evitare il più possibile) allora è probabile che ne aggiunga una per compensare la lunghezza dei capitoli!
Qui Akito è 10 volte più bastardo che in "Tutto per te" non so se sono riuscita a renderlo più bastardo qui che nell'altra, per questo mi piacerebbe sapere come vi sembrano le due versioni di Akito! ^^''
Uhm... penso che il personaggio di Alice possa piacere... in fondo è solo una ragazza innamorata che farebbe di tutto per stare con il ragazzo che ama... quindi penso che non possa essere presa tanto in odio... no? E poi quando Akito chiama è praticamente impossibile rifiutare... quindi a maggior ragione Alice non può sottrarsi alle richieste di Akito.
Beh, fatemi sapere, mi raccomando!!
Kisses
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