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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: INVIATA MOLTO SPECIALE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: cretien galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/06/2002 15:50:58 (ultimo inserimento: 07/06/02)

la nazionale giapponese si rifiuta di rilasciare interviste. un`aspirante giornalista farà di tutto per avere il suo scoop, ma l`impresa non è facile
 
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NORMA NILSEN
- Capitolo 1° -

Nome: Norma
Cognome: Nilsen
Età: 23 anni
Nata a : Stoccolma (Svezia)
Capelli: rossi e ricci
Occhi: blu
Altezza:1.60
Peso: 55 kg.
Studi: Diploma liceo scientifico, laureanda in scienze delle comunicazioni.
Professione: aspirante giornalista.
Famiglia: un fratello maggiore
Già. Norma aveva perso sua madre quando aveva 4 anni e suo padre quando ne aveva 15.
Certo che suo fratello le era stato molto vicino. George, era più grande di lei di quasi dieci anni. Si era sposato molto giovane e aveva una famiglia felice. Norma non poteva soffrire sua moglie e tantomeno le creature pestifere che aveva messo al mondo il suo adorato fratello con la Strega Nocciola (così l'aveva definita una volta, quando George non era ancora sposato).
Norma era appena uscita dalla doccia. I capelli rossi erano trattenuti da un mollettone, ma qualche ricciolo era rimasto libero dalla presa. Si guardò allo specchio. Per quanto fosse bella, non si piaceva per niente, anche se appariva una ragazza sicura di sè, Norma era una vera e propria disgrazia.
"Non combini mai niente di Buono!" Le diceva sua zia Lizette."E' una vergogna pensare che appartieni alla famiglia Nilsen! Se tuo padre non avesse sposato quell'inglese!"
VEcchia strega! E va bene, non era una svedese purosangue, ma essere per metà IRLANDESE (Lizette non se ne ricordava mai), non era una cosa così vergognosa, del resto anche i Nilsen veri e propri erano cattolici. Ma zia Liz non sopportava il fatto di appartenere ad una minoranza religiosa. Di fatto cattolici erano e cattolici sarebbero rimasti, che zia Liz volesse o no.
Norma tirò fuori il libro di sociologia e gli occhiali da vista.
Doveva ancora fare pochi esami e si sarebbe finalmente laureata. Avrebbe potuto entrare a far parte del Stoccolma's Chronical, il giornale più venduto di Stoccolma.
Le lenti degli occhiali comprirono i suoi occhi blu come il mare e prima di immergersi nella lettura diede un'occhiata fuori dalla finestra della sua villetta di campagna.
Nevicava ancora, e tutto era ormai sepolto da centimetri di neve. dalla sua finestra si intravedevano lontane, le luci della sua città: Stoccolma.
L'indomani avrebbe dovuto sostenere il colloquio con il Chronical, per un'eventuale assunzione. Accidenti come si sentiva nervosa! Ma del resto non ne aveva motivo: il suo curriculum era perfetto. Era una ragazza intelligente e aveva parlantina. Non si trattava di questo forse? Parlare? E allora avrebbe parlato.
"Spero solo di non combinare guai..." si disse sconsolata, mentre la neve continuava a cadere.

 
Continua nel capitolo:


 
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