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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LIEBE MACHT FREI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: bibi88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/09/2003 16:38:04 (ultimo inserimento: 25/09/03)

questa è la prima fic che ho scritto in assoluto, ed è ispirata a op! è una fic comica-sentimentale, fatemi sapere ke ne pensate, ok!
 
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``ZORO, DOVRESTI ESSERE UN PO` PIÙ SENTIMENTALE!``
- Capitolo 1° -


Il sole era appena tramontato dietro le montagne. Un veliero era fermo in mezzo all’oceano.
Il cielo era rigato di rosso porpora, e si potevano scorgere alcune stelle nel cielo, che sembrava cosparso da inchiostro blu scuro.

Zoro se ne stava a gambe incrociate sopra al parapetto rimirando il mare rosso sangue, liscio come l’olio.
In quei tempi gli capitava spesso di starsene assorto, e preferiva la solitudine, cosa che non gli era mai capitata prima.
“Sarà un periodo” pensava il ragazzo “Può succedere a chiunque, è inutile che mi preoccupi troppo, non ne vale la pena…sono uno sciocco.”
Stava rimuginando su questi pensieri quando si sentì stranamente in imbarazzo, come se qualcuno lo stesse spiando. Appena vide Bibi appoggiata al parapetto cadde quasi in mare dallo shock!
“BIBI!!! Ma sei ammattita per caso??? Ti sembra il modo di spaventare la gente?!?! Non ho la minima intenzione di lasciarci la pelle a diciannove anni!!! “
“Dacci un taglio, spadaccino! Non ti ho dato nessun fastidio, dovresti smetterla di fare il piantagrane!”
“Senti chi parla…chiudi il becco! Sono stato io a salvarti da Mr.Five e da Miss Valentine, vuoi mettertelo in quella zucca vuota oppure preferisci che te lo faccia entrare io a forza???”
“Sai, Zoro, sei veramente carino quando ti arrabbi per queste sciocchezze…ih ih ih!”
“NON OSARE PRENDERMI IN GIRO! Ed è meglio che la smetti di dire stupidaggini!”
Bibi iniziò a ridacchiare, e si allontanò dirigendosi verso la sua cabina. All’ultimo momento, però, si girò verso uno sbigottito Zoro e gli urlò di rimando: “Sei sporco vicino al naso, non te l’ ha detto nessuno?”
Zoro rimase impalato a fissare l’albero maestro per un paio di minuti, come ipnotizzato.
Quella ragazza lo lasciava decisamente secco.

“Ciurmaaaa! È pronta la colazione!!! Svegliatevi, pelandroni!!!”
Sanji aveva appena finito di preparare la colazione, una grande quantità di biscotti accompagnati da the cinese al gelsomino, e si era reso conto con grande rammarico che la Ciurma del Pirata dal Cappello di Paglia era ancora stravaccata nei propri giacigli, e (cosa ancora più deprimente) nessuno sembrava avere la minima intenzione di prestare attenzione al suo disperato richiamo. Finalmente (a mezzogiorno…) Zoro, Bibi, Nami, Rufy e Usop si degnarono di scendere in cucina.
“Ben svegliate, creature divine! Spero abbiate passato una nottata rilassante! In ogni caso, il vostro Sanji è qui, e ha preparato ottime leccornie per i suoi dolcissimi gioielli!” esclamò Sanji, rivolto a Nami e a Bibi.
“Da quand’è che ti preoccupi così tanto per me, Sanji? Comunque grazie, sei molto gentile!” disse Rufy.
“Non parlavo con te, imbecille! Mi stavo rivolgendo a queste affascinanti e splendide ragazze!” urlò Sanji esasperato.
“Eddai Sanji, non prendertela con Rufy!” disse Usop “Piuttosto, che ne direste se ci fermassimo in qualche isola? Io ho bisogno di nuove munizioni, e oltretutto siamo a corto di provviste! Dobbiamo fare il pieno se vogliamo trovare al più presto il tesoro di Gold Roger. Per questo motivo propongo di fermarci alla prossima isola e comprare ciò di cui abbiamo bisogno!”
“Per la prima volta Usop fa un discorso sensato! Normalmente mi dà fastidio la sua mania di monopolizzare le discussioni sparando cavolate, ma devo ammettere che ha proprio ragione questa volta!” commentò Zoro a bassa voce.
“Sono d’accordo con Usop, ho bisogno anch’io di fare compere! Sono a corto di biancheria intima, sempre ammesso che la vendano, qui lungo la rotta del Grande Blu!” affermò Nami.
“E come mai questo impellente bisogno di nuova biancheria?” chiese Zoro alla cartografa.
“MA VUOI FARTI GLI AFFARI TUOI???? Dovrei anche venire a dirlo a te?? Comunque, il mio è un bisogno urgente, quindi concordo con Usop nel dire che è il caso di fermarsi in un’isola!” strepitò Nami di rimando.
Bibi, ad un tratto, assunse un’espressione sospettosa, e si rivolse a Nami.
“Ehi, sbaglio o hai appena detto che sei senza biancheria, Nami?? Non è che ti sono misteriosamente scomparsi alcuni reggiseni negli ultimi tempi?” chiese ad un tratto Bibi.
“Beh, in effetti…è proprio questo il motivo per cui voglio fermarmi nella prossima isola e comprarmi almeno un dannato reggipetto!” Nami arrossì “…MA TU COME FAI A SAPERLO?” chiese a Bibi, stupita.
“Pochi giorni fa cercavo un paio di mutande e non le ho trovate…subito ho pensato che tu fossi rimasta senza e avessi frugato tra le mie cose, ma non c’era niente in disordine! Bah, sarà una casualità…” sostenne Bibi.
“Io non ne sarei così convinta…non è che per caso qualche giorno fa ha steso Sanji la biancheria pulita?” chiese con enfasi Nami, colpita da un dubbio atroce.
“Vuoi dire che…” Bibi rimase a bocca aperta.
“Certo che l’ ha stesa Sanji, ma non capisco dove sia il problema se ci aiuta con le faccende domestiche!” spiegò Rufy confuso.
“SANJI! DOVE SEI? MANIACO! PERVERTITO! Restituiscimi i miei reggiseni!” ululò Nami infuriata.
“Se l’è svignata in cucina…e ha fatto bene, con due pazze in circolazione!” rispose Zoro.
“È inutile che fai il sarcastico, Zoro, e non impicciarti in faccende che non ti riguardano! SANJI, DOVE CREDI DI SCAPPARE? Tanto ti prenderò, e ti farò passare quelle tue manie perverse!” sbraitò Bibi.
Nami e Bibi se ne andarono marciando.

Zoro se ne stava disteso sul ponte, dopo essersi allenato per ore con le sue katana.
Non riusciva a capire come mai Sanji faceva certe sciocchezze…dopotutto, che cosa ci guadagnava?? Non gli serviva a niente un reggipetto, e certamente non erano adatte a lui le mutandine delle ragazze. Questa volta Sanji se la meritava proprio una bella lavata di capo! Fortunatamente, lui era superiore a certe cose, e non si sarebbe mai fatto umiliare da una donna. Anche perché non era certo un collezionista di reggiseni femminili…i veri uomini non si potevano permettere certe fesserie, dovevano solo pensare ad aumentare la loro fama e a diventare sempre più forti…anche se non tutti i maschi avevano questi ideali, a cominciare da Sanji…

“Li usava per decorare la camera, MA CI RENDIAMO CONTO DI COME SIAMO CADUTI IN BASSO??” si lamentava Nami in camera sua, cercando inutilmente di concentrarsi su un volume di navigazione.
“Lascialo perdere, Nami, dopotutto tu gli piaci molto, anche se Sanji è molto attratto anche da Bibi!” esclamò ad un tratto Zoro, come apparso dal nulla.
“TU! Qualcuno ti ha dato il permesso di entrare nella mia stanza, maleducato?? E come fai a dire che è normale comportarsi come Sanji?? Quanti ragazzi di tua conoscenza hanno una tale passione per le donne? A me sembra un caso grave!” frignò Nami.
“Basta. Non pensarci più. Adesso dimmi, dove prevedi sia meglio fare una sosta? Anch’io devo svolgere alcune commissioni, sai…negli ultimi tempi mi sono spariti alcuni boxer…” ironizzò Zoro.
“Piantala! Comunque, la nostra prossima meta è Alabasta. Io e Rufy pensavamo di fare prima uno scalo a Golden Dream Isle, ma forse ci conviene puntare direttamente all’ isola di Bibi…” proferì Nami incerta.
Alabasta…come, erano già così vicini al regno di Bibi? Questo significava che…
“NO! Cioè…insomma, secondo me bisognerebbe fermarsi a Golden Dream Isle! Dopotutto, il Regno di Alabasta può aspettare…” farfugliò lo spadaccino.
Si sentiva uno stupido.
Bibi avrebbe comunque lasciato la ciurma, prima o poi ci sarebbe stato l’addio.
“ASPETTARE??? Svegliati, cocco, c’è la guerra civile!! Un giorno di ritardo può essere fatale…e, dopotutto, comprare biancheria intima nuova non è proprio necessario…” sentenziò Nami.
“Secondo me una sosta a Golden Dream Isle non può nuocere. Bibi è in gamba, e se la situazione ad Alabasta dovesse degenerare, presto si fa a prendere il mare!” decise Zoro.
“ E così sia! Tanto lo so che niente potrà farti cambiare idea, zuccone! Ma se la situazione peggiora, la colpa è soltanto tua!” stabilì la ragazza.

Zoro uscì dalla cabina di Nami.
Era la seconda volta che gli succedeva in due settimane. Eppure lo sapeva che non doveva lasciarsi dominare dai sentimenti…poteva anche considerarla una sua regola di vita.
Da quando era morta Kuina, non voleva più soffrire. Per questo si era chiuso in se stesso.
Lui era un ragazzo introverso e distaccato. Ma si comportava così solo perché rifiutava i rapporti profondi con gli altri esseri umani, in particolare con l’altro sesso.
Ma nonostante la sua aggressività, non poteva farci niente: sapeva di essere un bel ragazzo.
Era una tortura tremenda per lui…e il suo atteggiamento gelido non faceva che peggiorare la situazione.
Più lui rifiutava relazioni con le donne, più le donne erano attirate da lui.
Dalla morte di Kuina in poi, diversamente dai ragazzi della sua età tra cui Sanji, le ragazze non suscitavano in lui emozioni di nessun genere…ma allora come mai l’altro giorno si era sorpreso a guardare le gambe di Nami?!? Non gli era mai successa una cosa del genere!
Nonostante avesse fatto di tutto per impedirlo, sebbene la ferisse di continuo con battute taglienti, aveva finito per legarsi non solo a Nami, ma anche a Bibi.
E adesso, nonostante i suoi sacrifici, avrebbe sofferto di nuovo. Bibi se ne sarebbe andata.
Si costrinse a pensare ad altro.
Gli altri non sapevano che erano ormai prossimi ad Alabasta.
Sarebbe toccato a lui avvisare la ciurma.

“CHE COSA??? TRA MENO DI UNA SETTIMANA LA MIA BIBI SI FERMA AD ALABASTA???” ululò Sanji in piena crisi di pianto.
“A titolo informativo, qui c’è una scorta di fazzoletti, per urgenze di ogni tipo.” informò Zoro.
“Come, Bibi se ne va di già??? Io mi ero affezionato, non voglio che vada via!” singhiozzò Usop.
“Ripeto: qui ci sono una decina di fazzoletti a testa, se volete lamentarvi ancora usateli!!” ribadì Zoro, piuttosto seccato.
Il ragazzo si sentiva a disagio.
Aveva sperato che la ciurma gli avrebbe sollevato il morale, ma erano tutti più demoralizzati di lui…
“NO! Io sono il capitano, e obbligo Bibi a restare qui!” urlò Rufy, piangendo di rabbia
“ORA DATECI UN TAGLIO, INSOMMA! STATE BAGNANDO TUTTO IL PAVIMENTO DELLA MIA CAMERA!” urlò Zoro imbestialito.
“Scusaci, ma devi capire che AL CONTRARIO DI TE noi siamo affezionati a Bibi (io la amo con tutto il mio cuore!) e non vogliamo che vada via! Quindi lasciaci soffrire in pace!!” piagnucolò Sanji.
A questo punto Zoro perse veramente la pazienza.
“Credo che voi non abbiate ancora afferrato il punto della situazione. C’È LA GUERRA CIVILE! Se Bibi non ferma le ostilità Alabasta cadrà in mano a Crocodile e ai suoi scagnozzi della Baroque Works! Vi rendete conto?? È INDISPENSABILE CHE LA PRINCIPESSA TORNI AD ALABASTA! Non potete costringerla e restare! ZUCCONI!!” urlò Zoro, sempre più irritato.
“Ehi, non serve che ti agiti così, Zoro! Abbiamo capito!” lo rassicurò Usop.
“A ME SEMBRA CHE VOI NON ABBIATE CAPITO NIENTE!” sbraitò Zoro “Non potete imporle di restare! So che siete sconvolti, perché avete finito per affezionarvi a Bibi, ma dovete usare il cervello ogni tanto!”
“Qui se c’è qualcuno di sconvolto quello sei tu, Zoro Rolonoa!” sentenziò Sanji “Anche a te mancherà Bibi, è inutile che lo nascondi, però non devi strapazzarci in questo modo per questo motivo!”
“Bibi non mi mancherà! Io non sono una pappamolle come voi, ficcatevelo in testa!” ribatté Zoro.
“Insomma, smettila di fare il duro! Dovresti essere un po’ più sentimentale qualche volta…” enfatizzò Sanji.
Zoro si allontanò velocemente e chiuse la porta in faccia a Sanji.
Non voleva sentire le risate ironiche dei suoi compagni.
Ma soprattutto non voleva che qualcuno notasse che era arrossito.

Tra un po’ sarebbe tornata ad Alabasta: una breve sosta a Golden Dream Isle, il tempo necessario a fare il punto della situazione e poi, in meno di una settimana, la Going Merry avrebbe raggiunto il suo regno. Bibi non stava più nella pelle dall’impazienza di riunirsi alla sua gente e di fermare la guerra civile.
La ragazza passeggiava nervosamente sul ponte, con mille pensieri per la testa. Dopotutto, non poteva tornarsene ad Alabasta piantando in asso i suoi amici: lei odiava gli addii, e sapeva che ci sarebbe stato un duro ma inevitabile momento in cui si sarebbe separata, probabilmente per sempre, dalla ciurma…
Queste infelici riflessioni furono interrotte da Zoro, che uscì dalla sua cabina visibilmente infastidito.
La ragazza si passò una mano sulla fronte…proprio il signor Rolonoa doveva incontrare in un momento del genere??? E per di più Zoro sembrava in piena crisi.
Lei era tesa, Zoro anche…se si fossero messi a litigare adesso, sarebbe stata la fine!!!
“Zoro, c’è qualcosa che non va?” chiese Bibi titubante.
Era meglio andarci piano, con un tipo così imprevedibile…
“NO! Sto benissimo! E ora vattene! Non ho bisogno dei tuoi commenti insulsi e delle tue risatine!”
urlò il ragazzo.
Ma come si permetteva quell’arrogante principessa di rivolgergli la parola???
Lo prendeva per uno stupido???
Non si rendeva conto che era lei la causa del suo malessere???
“Ma…guarda che tu mi stai fraintendendo! Ti ho chiesto se ti senti bene perché ti ho visto sconvolto! Non capisco perché ti arrabbi tanto! Se sei triste perché tra un po’ mi separerò da voi, devi sapere che anch’io sto male per questo motivo!” ribatté la ragazza.
Ormai, il peggio era stato fatto…un diverbio era inevitabile…
“MA CHI TI CREDI DI ESSERE?? Solo perché sei una principessa non significa che tutti devono affezionarsi a te e trattarti come se fossi dentro una teca di cristallo!! Io non sono legato a te, e mai lo sarò!! Per me puoi anche andartene così su due piedi senza salutare! E ora sta’ zitta, non voglio più sentire una sola parola sull’argomento!!” la aggredì Zoro, e se ne andò infuriato, lasciando Bibi sola.
La ragazza si inginocchiò sul pavimento di legno.
Non doveva piangere…ma perché ogni santa volta doveva stare male per gli sfoghi di un pazzo isterico che non sapeva nemmeno quello che stava dicendo???
Ormai era inevitabile…Bibi non riuscì a trattenere le lacrime.


To be continued…





























 
Continua nel capitolo:


 
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