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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Final Fantasy XII
Titolo Fanfic: ESSERE IN TE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC, What if? (E se...)
Autore: amara galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/08/2017 00:13:25

C'era una volta, la storia di un'ondina, una dea acquatica molto bella ed immortale come tutti gli dei. Tuttavia stando alla legge divina....
 
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- Capitolo 1° -





Basch e Odine diventarono amanti, si concessero l'uno nelle braccia dell'altro nelle calde sere nell'angolo più nascosto del giardino, celato alla vista di tutti si possedevano intrecciando i loro corpi.
Basch non era amai stato un amate dei romanzi nè era capace di scriverne qualcuno se mai avesse voluto non era un bravo scrittore ma sapeva narrare con tale passione che raccontava alla sua giovane Ondine, storie di quello che lui chiamava “Amore”, le cantava delle leggende della sua terra di quegli spiriti, di cui Ondine portava i nomi.
Giorno dopo giorno le loro anime si intrecciavano, Ondine amava tutto ciò che Basch rappresentava.
"C'era una volta..." le racconto il bel cavaliere continuando il suo racconto...

C'era una volta, la storia di un'ondina, una dea acquatica molto bella ed immortale come tutti gli dei. Tuttavia stando alla legge divina se mai la dea si fosse innamorata di un mortale e da questi avesse dato alla luce un figlio avrebbe perso la sua immortalità.
L'ondine alla fine si innamorò di un bel cavaliere, i due si sposarono. Al momento di scambiarsi i voti il cavaliere, le giurò che l'avrebbe sempre amata e le sarebbe stato fedele.
L'ondina aveva fatto una scelta...rinunciando a tutto per l'amore di un'anima mortale.

Ondine si rivedeva in quella dea, mentre guardava malinconicamente gli occhi del bel cavaliere chiedendosi se mai lui l'avrebbe amata come il cavaliere di quella storia.
Quella dea era lei che nelle notti di luna piena fuggiva da palazzo addentrandosi tra le dune argentee del deserto, mentre la luce della luna inargentava la sabbia dietro la sua figura avvolta dal chiarore pallido della luna.
Ondine ogni volta si rifuggiva all'oasi dove soleva cantare in una lingua antica che stranamente nessun mortale poteva udire. Ondine non si sapeva spiegare l'origine di quel canto a lei stranamente familiare.
La ragazza in frangenti come quelli prometteva a se stessa che mai nessuno le avrebbe tolto nulla.
Passarono anni prima che Ondine decidesse di scrivere, alcune pagine della sua vita che non avrebbe fatto leggere mai a nessuno, su di un agenda che ricomprava di ogni anno uguale e che mai avrebbe cambiato.
Basch avrebbe visto solo più avanti, uscire dalla mano e dalla penna di Ondine, parole e pensieri che solo con lui avrebbe potuto condividere.
E solo rileggendo il contenuto di quelle lettere, esse l'avrebbero riportato lì, dove riaffioravano immagini indelebili.
Il bel cavaliere avrebbe voluto far parte di lei, del suo mondo, capire se quello che faceva era abbastanza per dare almeno l'idea dell'immensità che Ondine esistendo avesse reso sua.
Più di una volta l'aveva sorpresa all'oasi, osservando silenziosamente Ondine cantare strofe a memoria di canzoni che nemmeno lui conosceva e che mai sapeva che le piacessero così tanto da coinvolgerla.
Basch non vedeva quanto la ragazza in quei frangenti fosse così diversa, ben sapeva che mai avrebbe condiviso quei momenti con lei.
All'insaputa di Ondine, Basch aveva iniziato anche lui a scrivere, di quella storia e di quella strana principessa, da solo nella luce soffusa della sua casa scriveva pagine su pagine narrando la più bella delle storie.
Qualunque fosse l'occasione, festa o evento nel quale uno dei due fosse presente, ognuna di queste due anime stava ad osservare l'altra. Basch nella sua armatura e Ondine nelle sue preziose vesti.
Sentivano chiamare i loro nomi, i loro titoli e si sentiva anche il rumore dei loro passi lungo tutto l'ambiente. Vedevano sfilare d'avanti ai loro occhi la loro stessa figura, incrociarsi ed inchinarsi in un accenno di saluto e di rispetto.
Gli sguardi accessi e sognati di storie e leggende, di cieli e stelle sperdute nell'immensità della volta celeste. Le rare fughe nel deserto e la danze tra le due silenziose ed argentee di queste due anime sperdute, figure avvolte nell'oscurità.





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