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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: I`VE FOUND YOU...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuri-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/09/2003 18:49:36 (ultimo inserimento: 24/09/03)

volti che credeva di non rivedere mai più. un passato intricato che emerge dalle profondità marine. volti, facce, un girotondo da rivivere da capo...
 
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QUANDO I DUGONGHI SONO UNA PASSIONE...
- Capitolo 1° -




I'VE FOUND YOU...



>>>>> ...Continuo di Where are you?



Salve a tutti, sono Yuri-chan!

Dunque, in questo periodo ho intenzione di pubblicare addirittura due fic alla volta, posso sempre provarci, le idee non mi mancano, il problema è il tempo, ma farò il possibile...! ^_^

Vi avviso, questa fic, se volete capirci qualcosa, dovreste in teoria andare a leggere quella che la precede, "Where are you?", che ha pubblicato per me Roronoa Chiara. Non è un capolavoro, ma purtroppo per capirci qualcosa qua in mezzo è... ehm... necessaria! Sorry! ;_;

Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto, in particolare Roronoa Chiara (che farei senza di te...!), A lice, che trova sempre un modo per farmi scompisciare dalle risate, e sta ideando con me questa fic (la scrivo io, ma lei mi aiuta nella sceneggiatura, e meno male, sennò farei dei polpettoni da suicidio!), Serenity-88, alias Giulietta, Kurumi chan e Ivy-chan. Per il resto vogliate scusarmi, non sono un asso a ricordare i nomi, e per non fare un torto a nobody ringrazio tutti! Thank u! ^_^



CAPITOLO 1. Quando i dugonghi sono una passione...



- Che ingiustizia...!-

Sanji sospirò malinconicamente, appoggiato al parapetto della nave, con aria abbattuta.

- Che ti accade, Sanji, cosa succede?!- chiese Usop incuriosito.

Sanji si voltò verso di lui, guardandolo con aria di sufficienza. Poi si girò, tornando ad osservare il mare. - È inutile, tu non puoi capire...-

- (GWARSH) COME SAREBBE A DIRE CHE NON POSSO CAPIRE?!-

- Non puoi capire e basta. - sospirò di nuovo, nell'osservare il movimento delle onde. - Non puoi capire un animo sensibile come il mio, e quindi neanche la mia tristezza...!-

Usop lo osservò, compatendolo. - Ah... sì, bene... fa come credi...-

Zoro ronfava appoggiato all'albero maestro, come se nulla fosse, tranquillamente.

L'armaiolo gli si avvicinò. - Svegliati Zoro, abbiamo il cuoco depresso...!-

- ... e il chi se ne frega dove lo lasci...?- bonfichiò lui, ancora immerso nel mondo dei sogni per metà.

- Ma quanto sei insensibile, insomma?! Possibile che non ti interessi nemmeno un pochettino, dico io...?!-

- No, non mi interessa nemmeno un pochettino, io gli affari degli altri se posso li lascio stare...-

- MA È DEPRESSO!!!-

- So che stai bruciando di curiosità, ma se avessi un minimo di elasticità mentale, avresti già capito qual è il problema...- ghignò Zoro, mantenendo gli occhi chiusi.

- Ah, e scommetto che tu lo sai di già, non è così?!?!- gli sbraitò dietro Sanji, che nonostante la sua agonia non si rifiutava certo di ascoltare la conversazione.

Zoro si stiracchiò, e aprì gli occhi, seccato. Si alzò in piedi.

- Visto che nessuno qui mi lascia dormire in pace, vado a dormire altrove...-

Sanji fece un atletico balzo, dal parapetto a poco più in là di dove si trovava lo spadaccino, sbarrandogli la strada con le braccia aperte.

- EH, NO, CARO, PRIMA VOGLIO SAPERE COSA SAI TU DI QUELLO CHE PROVO IO!!! SCOMMETTO CHE NON HAI CAPITO NULLA DI NULLA!!!-

Zoro sbadigliò, annoiato.

- Sei triste perché Bibi non c'è più, e tu l'amavi, e una donna in meno è fonte di grande solitudine, bla, bla, bla...- Si interrupe per un momento, osservando la sua espressione sorpresa; la sua aria annoiata divenne trionfale. - Le solite cose, insomma...!-

Sanji rimase sconvolto, con le braccia aperte, immobili.

- Beh, complimenti, Zoro, ci hai beccato...- commentò Usop, sbalordito.

Lui alzò le spalle, non curante. - Conoscendolo, Usop, avresti potuto anche arrivarci da solo...-

- Ma io ci ero arrivato, infatti... solo che... ecco, non ero sicuro al cento per cento, una persona può anche essere triste per motivi seri, e non per...!-

- Certo, certo...-

- MALEDETTO SPADACCINO DEI MIEI STIVALI; QUESTE NON SONO FUTILITÀ! QUESTO È UN DRAMMA, UN DILEMMA, UNA TRAGEDIA!!! Io non so come hai fatto a restare impassibile alla lontananza della mia Yuri...! Nonostante sia risaputo che sei uno zotico insensibile, credevo che tu fossi interessato a lei...-

Lo sguardo di Zoro si fece truce. - Dì un po', cuoco, non credi che ti impicci troppo di cose che non ti riguardano...?!-

- E che mi dici della fo...-

Sanji non ebbe il tempo di finire la frase che Zoro, come una furia, si era gettato con le mani in avanti bloccandogli la bocca saldamente.

- MMMMHF! MMMMMMHH... MMMMHF!!!!- cercò di articolare Sanji, senza risultati comprensibili.

- La fo...?!- insisté Usop, incuriosito allo stato puro.

- La FOrte complicità che ci univa, naturalmente...!!- concluse Zoro con un sorriso esagerato. Si voltò con aria minacciosa verso Sanji. - Intendevi questo, no?!-

- MMMMMMMMMMMMMMHF! MMMMMMMMMMMM- MMH!-

- Ecco, visto, intendeva quello... Saaanji carissimo, lo sai che tra me e Yuri non c'era niente, perché lo sai, VERO CHE LO SAI?!?!-

Sanji non cercò di dire nulla, ma si limitò a fulminarlo con uno sguardo del tipo: "E volevo ben vedere!!"

Usop osservava la scena, interdetto. - Sss... sì... bene, vi lascio ai vostri segreti...-

Appena il ragazzo ritornò sottocoperta, raggiungendo il resto della ciurma, Zoro liberò il cuoco, che si dimenava e si divincolava come un'anguilla, nel tentativo di liberarsi da solo.

- Brutto cretino che non sei altro! Ti avevo chiesto di mantenere il segreto riguardo la foto...!!-

Sanji era alquanto assatanato. - Razza di tanghero, come hai osato tapparmi la bocca?! IO TI TRUCIDO!! -

- Sì, bene, trucidami pure per quel che me ne importa, basta che stai zitto sulla faccenda della foto...-

- Ho già chiuso abbastanza occhi sul fatto che tu e lei vi frequentavate assiduamente, ho chiuso un occhio per mantenere il segreto della fotografia, e soprattutto sul fatto che TU avessi una SUA fotografia, e non dire che non sono indulgente, perché ti avrei dovuto mettere nel tritacarne già da un bel po'!!!-

Zoro ghignò. - Un bel po' di occhi, complimenti... almeno ti sei ripreso dalla depressione. -

- AH, GRAN BELLA CONSOLAZIONE, NON C'È DUBBIO!!!-

- È pur sempre qualcosa di positivo...-

- NON SVIARE IL DISCORSO!! -

Lui per tutta risposta sbadigliò rumorosamente.

- (Yawn) Io e Yuri siamo solo grandi amici. -

Si bloccò un momento, e ripensò a lei. Ogni tanto sentiva la mancanza dei suoi scatti nervosi, dei suoi rari sorrisi...

Gli venne in mente quella specie di bacio accidentale che si erano scambiati il giorno della partenza. Arrossì dentro di sé. Non era stato un vero bacio, però...

- Io non credo sia stato così accidentale il fatto che vi siate incontrati...!-

Zoro non stava benché meno ascoltando i discorsi di Sanji, ma alla parola "accidentale" si ingigantì istintivamente.

- COME SAREBBE A DIRE CHE NON È STATO ACCIDENTALE, MICA L'ABBIAMO FATTO APPOSTA!!! E POI TU CHE NE SAI?!?!-

Sanji lo guardava, stranito e impaurito al tempo stesso. - ...eh...?!-

- Tu non stavi neanche guardando, eri voltato dall'altra parte, non ci ha visti nessuno, non credo neanche che lei ci abbia fatto caso, qui l'unico che si fa problemi sono io!!!-

- ... ma che cavolo stai dicendo...?!?!?!-

Zoro tornò alle dimensioni normali, parlandosi da solo, nel tentativo di riprendere autocontrollo.

- Dunque, lui non c'era, lui non ne sa niente, mi sto facendo troppi problemi sì, sì, certo, è così...- si voltò di colpo verso Sanji, minaccioso. - Perché tu non ne sai niente di quello che è successo tra noi, NON È COSÌ...?!-

Sanji si scioccò di colpo. - COS' È CHE C' È STATO TRA TE E LEI...?!?!?!-

Zoro sospirò confortato. - Oh, che sollievo, non ne sa niente, bene...-

- COME SAREBBE CHE SOLLIEVO, IO NON SONO PER NIENTE SOLLEVATO!!! COSA AVETE FATTO IN MIA ASSENZA?!?!-

Zoro sbadigliò per la terza volta, ormai del tutto tranquillizzato. - Che sonno, vado a farmi un pisolo di là...-

- VOGLIO SAPERE CHE COSA È SUCCESSO!!!-



- DIMMI COS'È SUCCESSO!!!-

- Basta, Sanji è da più di un'ora che vai avanti sempre con la stessa solfa... mi sono un po' stufato!-

- VOGLIO SAPERE...!!!-

- ...Cos'è successo!- terminarono seccati i membri dell'equipaggio.

- Mi piacerebbe proprio sapere che hai combinato per farlo incavolare così, Zoro...- borbottò Nami, portandosi alla bocca una bicchiere colmo d'acqua.

- COSTUI HA FATTO QUALCHE PORCATA A YURI E NON MI VUOLE DIRE CHE COS' HA FATTO!!!- strepitò Sanji in tono che rasentava l'isterico, indicando lo spadaccino, che, serafico, continuava a bere dal suo boccale di Sakè.

Nami sputò dallo shock l'acqua che stava bevendo e si scagliò su Zoro come una furia, scotendolo. - COME SAREBBE A DIRE, CHE COSA HAI FATTO A QUELLA POVERETTA?!?!?!-

Zoro arrossì vistosamente. - Io non ho fatto nulla, ma secondo te!!! È lui che ha frainteso tutto, e tu gli vai pure a credere...!-

- Chi è Yuri?- chiese Chopper incuriosito.

- Ah, la mia volpina...! ©- esclamò Rufy affettuosamente. - Chissà se adesso sta bene...-

- La tua volpina...?! È un animale?!- domandò Chopper, decisamente spaesato.

- È una ragazza che abbiamo conosciuto poco prima di venire nella tua isola, Chopper... - spiegò brevemente Usop.

- Ah, capisco...-

- Era la figlia del capitano Shanks, ma ci pensi?!- aggiunse Rufy estatico.

- La figlia del capitano Shanks?! Ma è un pirata di fama mondiale!! Non sapevo che avesse una figlia...!-

- Beh, noi l'abbiamo conosciuta, ed è una ragazza di una bellezza folgorante...- cominciò Sanji, che aveva momentaneamente smesso di tormentare Zoro. - Aveva degli occhi verdi che facevano letteralmente impazzire, e poi che fisico, che portamento...!-

- Sanji, per favore, piantala di descriverla in questo modo...!- borbottò Zoro.

- ... E QUESTO BRUTTO PORCO HA SEMPRE AVUTO UN APPROCCIO CON LEI CHE NON MI PIACE PER NIENTE...!!!-

- MA LA VUOI PIANTARE UNA BUONA VOLTA SÌ O NO?!?!?! -

- BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! -

STONK, Nami rifilò ai due ragazzi rispettivamente due pugni, che li fecero schiantare per terra, azzittendoli.

- NON È POSSIBILE, NON FATE CHE LITIGARE!!! CI SARÀ MAI UN PO' DI PACE CON VOI DUE CHE VI SBRANATE VICENDEVOLMENTE?!?!- sbraitò la ragazza esasperata.

- ... dannata, e io che cosa c'entravo, me lo spieghi...?!- borbottò Zoro, massaggiandosi la testa, con aria incavolata all'ennesima potenza.

- NON REPLICARE, ZORO, ABBI LA COMPIACENZA DI TACERE!!!- continuò lei imperterrita. - PER COMPASSIONE DELLA MIA POVERA TESTA, CHE STA SCOPPIANDO, SANJI, VA' IN CANTINA A PRENDERE UN PO' DI SAKÈ, PER FAVORE!!!-

- Sì, volo zuccherino mio...!!! ©-

Il cuoco, non curante del bernoccolo (peraltro a forma di cuore) che svettava sulla sua testa, si alzò di scatto e, lasciando dietro di sé una scia di cuoricini di fumo, dirigendosi canticchiando verso la cantina.

Zoro si alzò dolorosamente, tenendosi una mano premuta sulla testa, e riprese posto a tavola.



- Uhmmm... dunque vediamo, che barile prendo...?-

Sanji si lisciava il mento, guardando con aria pensierosa le decine di barili contenenti Sakè che aveva davanti agli occhi.

- Ma che domanda faccio, sono tutti uguali...!!-

Il cuoco scelse un barile a caso, uno che si trovava più vicino alla porta. Non aveva voglia di trasportarlo per un lungo tragitto.

Provò a sollevarlo, per portarlo in coperta. Lo afferrò con decisione e...

CRACK!

- AARGH!!! LA MIA SCHIENA!!!!-

Quel barile era pesantissimo, e gli aveva fatto venire uno strappo muscolare!

Il cuoco si sedette sui gradini di legno, poco distanti da dove si trovava. Lanciò un'occhiataccia al barile.

- Fottutissimo barile, adesso, costi quello che costi, giuro che ti trascino di sopra con la forza!!!-

Dei passi frettolosi lo raggiunsero.

- Sanji!-

- Che c'è, cuoco da strapazzo, è passato un topo e hai preso paura...?!-

Sanji si voltò verso lo spadaccino. - Cos'è tutto questo sarcasmo, io i topi li potrei anche cucinare, se volessi...-

- Sanji, ti prego! Non dire queste cose, mi fa abbastanza schifo l'idea!!!-

- Sì, scusami, Nami, tesoruccio...-

- Ti sei forse fatto male?- gli chiese Chopper, preoccupato.

- Macché! È quello strafottuto barile, l' ho sollevato e mi è andata giù l'ernia, a momenti...!!!-

- Allora ti sei davvero fatto male, cretino!!!-

Sanji si lisciò con aria di superiorità la frangia, facendo un sorriso provocatorio.

- Stanne fuori, questo è un affare tra me e il barile...-

- MA CHE, TU STAI A PARLARE CON I BARILI, ADESSO?!?!-

- Ehm... Sanji...- provò ad intromettersi Usop, timidamente.

- CHE COSA C'È ?!?!-

- Adesso il barile l'abbiamo portato di sopra...-

- (GWARSH) CHE COOOOSAAAAA?!?!?!-



- ZORO!!! MALEDETTO TANGHERO ODIOSO E PER GIUNTA MANIACO!!! -

Sanji irruppe nella cucina, lasciando il fumo dietro di sé, e tenendosi una mano sulla schiena dolorante.

- ...i primi insulti li posso anche tollerare, ma qui l'unico maniaco sei tu... -

rispose lo spadaccino lanciandogli un'occhiataccia torva, mentre appoggiava il barile a terra.

- Sanji... non ti fa bene correre, in teoria tu dovresti avere uno strappo muscolare...! - si intromise timidamente Chopper.

- MA CHI SE NE FREGA! - urlò il cuoco incavolato all'ennesima potenza. - QUESTO DANNATO HA DI NUOVO INFANGATO IL MIO ONORE DAVANTI A TUTTI!!! -

- Ma che stai dicendo...?! -

Zoro lo osservò con aria da compatimento, agitando le dita a mazzetto.

- COME HAI POTUTO SOLLEVARE QUEL BARILE AL MIO POSTO?!?!?! -

- Semplicemente se stavo ad aspettare che tu la finissi con i tuoi stragagni e i tuoi assurdi dialoghi con gli oggetti, saremmo tutti morti di sete, e così ho fatto prima a provvedere di persona... -

- AH SÌ?! - Sanji si piazzò con aria minacciosa davanti allo spadaccino. - NON TE LA PERDONERÒ MALEDETTO, NON HAI NESSUN DIRITTO PER FARMI FARE FIGURE GRAME DAVANTI A TUTTI E SOPRATTUTTO DAVANTI ALLA MIA DOLCE NAMI!!!!! -

- Povero pazzo sclerato... -

- IO UN PAZZO SCLERATO?!?!?!? -

- Calma, Sanji, calma... - Chopper lo trattenne per la camicia. - Non c'è bisogno di agitarsi in questo modo... -

- Anche perché sembri davvero un pazzo sclerato. -

commentò Nami.

Sanji mutò espressione, e i suoi occhi assunsero la tipica forma a cuore. - Va bene Nami, tesoro mio adorato, starò buono buono qui vicino a te, così magari tu mi spargerai sulla schiena un olio emolliente per il mio strappo...! © -

- (URGH) Non ci tengo, grazie... -

- Allora, lo vogliamo aprire sì o no questo barile...?! -

sbuffò Rufy.

- Ok, però io pretendo il primo sorso, perché non posso tollerare di essere stato sconfitto da un qualsiasi contenitore... -

- Ma tu sei sclerato veramente...! -

- APRI QUEL FOTTUTO BARILE!!! -

Rufy diede un colpo secco con il pugno, sfondando il coperchio di legno.

A momenti alla ciurma venne un infarto, quando dal barile uscì fuori la testa di...

- ... UN DUGONGO KUNG-FU...?!?! -

- KUOOO!!! -

fece allegramente l'animale.

- UARGH! COSA CI FA UNA FOCA NEL MIO SAKE'?!?!?! -

- KUO? -

- Evidentemente non eri riuscito sollevarlo per quello... -

- Ma scusa, un animale del genere lo potrei sollevare ad occhi bendati...! Non può esserci solo quello lì dentro...!!! -

- COME VA LA VITACCIA, GENTE?!?! -

- AAARGH! -

Dopo che il dugongo era uscito dal barile, sbucò la testa di una ragazzina, sorridente, con i capelli multicolore, schizzati, raccolti in una bandana a scacchi viola e verdi, gli occhi neri e allegri.

- Ah, ah, ah! A quanto sembra ci avete trovato! Ah, ah, ah! -

DOOOON

- ... - (La ciurma è troppo emotivamente sconvolta e shockata per proferir parola)

- Ehi, Freezza! Siamo stati sfortunati, tra tutti i barili che c'erano hanno scelto proprio il nostro! UAH, uah, uah! -

- KUOOO! -

- E... e... tu... chi...?!?! -

provò ad articolare Nami.

La ragazza uscì dal barile. Era vestita in un modo piuttosto strano: indossava un paio di pantaloncini corti di jeans, e una maglietta viola, che aveva la manica destra ma mancava quella sinistra, e indossava solamente un guanto nero (sulla mano sinistra). Non era particolarmente alta, però sembrava un tipo molto agile.

Si girò verso Nami, volgendole gli occhi neri.

- Uh, una signora. Se vuole la posso aiutare ad attraversare la strada... -

- MA CHE RAZZA DI FAVORE È, TI SEMBRA CHE IO NE ABBIA BISOGNO?!?! -

sbraitò Nami, alquanto assatanata.

La ragazzina la guardò, sorpresa. - Non vuole? -

- CERTO CHE NO!!! IO HO DICIOTTO ANNI!!! E POI DOVE LA VEDI LA STRADA?!?! -

- Ah, giusto, siamo in mezzo al mare! Ah, ah, ah!!! -

- Ma tu che razza di persona sei?! -

chiese Usop, alquanto costernato.

- Oh, beh, mi avevano detto che se incontravo una signora che voleva attraversare la strada dovevo aiutarla, così compivo la mia buona azione quotidiana... -

- QUESTO CHE CAVOLO C'ENTRA?!?! -

- Serve per spiegare che io sono una persona buona. -

spiegò lei, battendosi un pugno sul petto in segno di garanzia.

- Io credo che alle signore non convenga attraversare con te la strada... -

commentò Zoro con una goccia in testa.

Lei squadrò lo spadaccino, curiosa.

- Che bei capelli, signor spilungone! -

esclamò facendo un grosso sorriso.

°_°" - ... ("...Signor Spilungone...?!") -

- Come ti chiami? -

chiese Rufy, che non si era sconvolto più di tanto a differenza degli altri.

- Waah, grazie per avermelo chiesto...! Io mi chiamo Fokunga, e lui è il mio Dugongo personale Freezza. -

- Fokunga?! Ma che razza di nome è?!?! -

- Un nome da dugongo onorario. -

- DA CHE COSA...?! -

Fokunga scoppiò a ridere. - Ah, ah, ah, non avete ancora capito niente!!! Ah, ah, ah!!! Quasi quasi vi lascio senza spiegazioni per vedere che reazione avete... -

- SPIEGA! -

intimò la ciurma a una voce, mettendola a sedere con la forza.



- KUOOO! -

- Allora, lui è Freezza, e io sono Fokunga. -

- E fin qui ci siamo... -

- Fino a ieri io vivevo ad Alabasta con i dugonghi. -

- Vuoi spiegarmi che ci facevi in quel barile?! Quando ho provato a sollevarlo mi è venuto uno strappo muscolare...! -

- Ah, ah, ah, davvero?! Ah,ah, ah, ah!!! -

- MA CHE HAI DA RIDERE?! -

La ragazzina si fece seria di colpo. - Ora non rido più, così va bene...? -

- Vuoi deciderti a spiegare...?!-

insisté Usop, sull'orlo di una crisi di nervi.

- Dicevo, io vivevo con i dugonghi perché mi piacciono da sempre. Ma proprio da sempre. Ma da sempre sempre sempre sempre. E quando dico sempre... -

- FACCIAMOLA CORTA, PER FAVORE!!! -

- ...va bene. Allora, io e Freezza, abbiamo vista attraccata la vostra nave, e così ci siamo saliti sopra perché a noi piacciono tanto anche i pirati... -

- KUO KUO KUUOOO! -

- Ha detto "Ma proprio tanto tanto tanto!". -

esplicò lei con un sorriso.

- Ah, quindi sai parlare con i dugonghi... -

- Sì, e anche con gli Aironi Ladroni e tanti altri animali di Alabasta... -

- DAVVEEEEROO??? -

Rufy aveva la bocca a forma ovale, circondato da luccichii di ammirazione.

- Oh, sì! -

rispose lei con un certo orgoglio.

- MA È FANTASTICOOO!!! Mi piaci!!! Salpa con noi! -

- Oh, sì, che bello! © -

- RUFY, IDIOTA, SIAMO GIÀ SALPATI!!! -

- Uffa, non ti arrabbiare, Nami, non ti arrabbiare... -

- Però mi piacerebbe sapere anche i vostri nomi... -

esordì Fokunga, piegando la testa da un lato.

- (SMIRK) Ah, sì! Io sono Monkey D. Rufy, e sono il capitano!!! Devi insegnarmi assolutamente come si fa a parlare con gli animali... -

- E io sono il vice-capitano Usop!!! -

- Tu non sei il vice-capitano... -

borbottò Rufy con una goccia in testa.

- Va bene, Il capitano e il vice-capitano che non è un vice-capitano. E tu chi sei, Signor Spilungone...? -

- Io sono Rolonoa Zoro. -

rispose lui con una goccia in testa stratosferica.

- E tu, signora? -

- Io mi chiamo Nami, e non sono una signora! -

- Mmh. E tu, invece? -

- Io sono il cuoco, Sanji... -

- Capito! Manchi solo tu... -

- Ah... ah... io ... sono... cioè.... mi chiamo Chopper... -

- Oh, quanto siete cariniiii!!! © - esclamò lei intrecciando le mani. - Allora, Rufolo, Usoppio, Zoroncolo, Nami, Sanjillo e Chopperuccio!!! -

- EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHH?!?!?! -

- Uah, uah, a me non ha affibbiato nessun soprannome...! -

gongolò Nami in tono trionfale.

- Ah, ah, ah! I miei soprannomi vi lasciano perplessi? -

- NO, SCIOCCATI!!! -

- Ah, ah, ah, ah, ah!!! -

- Ah, ah, ah, ah!!! -

si aggregò Rufy senza sapere neanche perché.

- RUFY! CHE FAI?!?! L'APPOGGI ANCHE?!?! -

- Ma, Zoroncolo, a me è molto simpatica... sa anche parlare con i...!! -

Rufy non riuscì a terminare la frase perché Zoro con aria alquanto spiritata, estrasse la Sandai Kitetsu e la piantò nel tavolo con foga, a qualche millimetro dal suo braccio.

_ Chiamami così ancora una volta e ti giuro che ti faccio a fette...!!! -

- Uffa, Zoro, sei cattivo. -

sbuffò Rufy, gonfiando le guance.



- Oh, ragazzi, si vede terra! -

Usop sbraitò dalla torre di vedetta, indicando l'orizzonte.

- Waaah, che bell'isola, Usoppio!!! -

- UARGH! -

Usop fece un salto di tre metri, rischiando di cadere dall'albero.

Fokunga lo guardò, sorpresa. - Ti ho spaventato, Usoppio...? -

- Tu... tu... tu...!!! -

- Hai trovato il lumacofono occupato? -

- NON PUOI SALTARE COME SE NIENTE FOSSE ALLE SPALLE DELLA GENTE, FAI VENIRE DEGLI INFARTI!!!! -

- Ah, ah, ah, ah!!! -

- KUOOO! -

-__-" - Basta... ci rinuncio... tra te e il capitano non so chi è messo peggio... -

- Ehi Usop, che isola è questa?! -

gli gridò Rufy dal ponte.

Prima che l'armaiolo potesse rispondere, l'uomo di gomma si era già issato in quattro e quattr'otto sulla torre di vedetta, vicino ai due membri dell'equipaggio (tre, contando Freezza... ^_^").

Si mise una mano sulla fronte, per coprirsi dal sole.

- Però, è bella! -

commentò il capitano, sorridendo.

- Si chiama Bolyai. Bolyai Island, per essere precisi. -

esplicò Nami ad alta voce, per tutti.

- Ne ho sentito parlare... è un' isola molto famosa per gli estratti aromatici e il the... -

aggiunse Chopper, timidamente.

- Già, hai ragione... proprio per questo non sarà necessaria una lunga sosta. Un pomeriggio, un giorno al massimo... -

- Uhm... potrei acquistare degli squisiti infusi aromatici ed incontrare un'affascinante erborista... -

rimuginò Sanji con aria da calcolatore.

- Beh, comunque sia ho idea che dovremo fermarci... non è solo la lavorazione del the che è interessante... -

Silenzio. Nami aveva un'aria seria.

- ... solo che qui intorno si tramanda una leggenda piuttosto... strana... direi... -

si fermò. L'aria sulla nave era diventata tetra, quasi misteriosa. - No, ma non preoccupatevi, vorrei solo informazioni più dettagliate, non c'è bisogno di allarmarsi...!!!-

Usop tirò un sospiro di sollievo. - Anche se avessi avuto a che fare con un Oni (Orco in giapponese, N.D.A) l'avrei sterminato con un colpo della mia infallibile fionda!!! -

- Certo, Usop... certo... -



Rufy appoggiò i piedi per terra, finalmente, dopo molti giorni di navigazione. Si guardò intorno, curioso.

- Dove andiamo, Rufolo capitano? -

chiese Fokunga, in tono allegro.

- Là! - Rufy indicò con l'indice un gruppetto di persone ammassate, che sembravano essersi radunate. - Voglio proprio sapere che sta succedendo... -

- Che sta succedendo là in fondo alla piazza? -

domandò Usop, avvicinandosi.

- Non lo so, e voglio andare a vedere. -

- Andiamo Freezza! -

- KUOOO! -

- Gente, dove state andando...? -

Zoro non era ancora sceso, poiché era per metà immerso nel mondo dei sogni. Non riuscì a trattenere uno sbadiglio.

- Zoro! Scendi e muovi quel sedere... sta succedendo qualcosa di interessante... -

- WOW, QUI È PIENO DI DONNE FAVOLOSEEEE!!! -

delirò Sanji, che andava in visibilio per tutte le ragazze che passavano, e stava inquinando l'aria con i suoi cuoricini di fumo.

- Qualcosa di interessante? Un incontro di kendo, magari? -

Zoro raggiunse il gruppo, mostrandosi incuriosito.

- Non credo... -

- Magari una lotta... -

- O un dibattito di medicina... -

- In quel caso non credo ci sarebbe tanta ressa, sai, Chopper?-

- MAGARI SI TRATTA DI UN BELLISSIMO E RARISSIMO DUGONGO CHE BALLA IL TIP-TAP!!! -

- Tutto fuorché quello, vi prego... -

- O magari ci ritroveremo davanti ad una bellezza mozzafiato...! -

Sanji si intromise nella conversazione, spuntando dal nulla.

- ...non tutti sono come te...-

- Fermi un momento, voi! -

Nami corse incontro al gruppo, affannata, con un grosso libro sottomano.

Rufy si voltò verso di lei. - Nami, non ce ne stavamo andando... volevamo solo andare a vedere che stava succedendo là in...! -

- AH! -

La ragazza mise male un piede, e inciampò in avanti. Il libro cadde per terra, aprendosi.

TUP. Nami senza accorgersene affondò la faccia non certo sulla strada del porto.

Una mano le prese il braccio, saldamente. Alzò lo sguardo per ringraziare il suo salvatore...

- Devi fare attenzione, Nami... -

- Ru... Rufy?! -

- Mh, beh, ero il più vicino, e allora, sai... -

Nami si rialzò, un po' rossa in viso.

- Scusami se ti sono volata addosso. -

- No, niente. -

- Grazie... -

- Ti sei fatta male? -

- No, no. -

- CHE STATE FACENDO VOI DUE?!?!?! -

Sanji lanciava tuoni e lampi, con una faccia assatanata.

- Niente, Sanji, non stiamo facendo niente...! -

sbuffò Rufy, leggermente seccato, la bocca ad ovale. Si chinò, e raccolse il grosso volume, abbandonato sulla strada.

- Tieni. -

lo porse a Nami con garbo.

- G...grazie... -

Lui le sorrise.

- Senti, vieni anche tu a vedere perché tutta quella gente è ammassata là in fondo? -

Lei annuì, lentamente.

E così il gruppo si avvicinò al luogo dove la gente era accalcata. Purtroppo ce ne era così tanta che non si riusciva a capire chi o cosa fosse l'attrazione principale.

Sanji bussò sulla spalla di un ragazzo, poc'anzi. Lui si voltò, quasi seccato.

- Sì?-

- Chiedo scusa, signore, ma... -

- Mettetevi in coda, non siete mica gli unici che vogliono un autografo dell'astro nascente della musica... -

- L'astro nascente della musica?! -

ripeté Usop allibito.

Il ragazzo tornò al suo arduo compito, cioè di farsi strada tra la gente.

- Che antipatico! Lo voglio proprio vedere questo strato nascente, ormai è una questione d'onore!!! -

sbuffò Rufy, alquanto risentito.

- Ah, ah, ah, ah, STRATO!!! -

rise Fokunga, senza nemmeno cercare di contenersi.

- KUOOOOOOO! -

- Perché? - Rufy guardò con sguardo interrogativo prima lei, poi tutti gli altri

- Che c'è di male, l' ha detto lui...! -

- Astro, Rufy, ASTRO... -

- Beh, io lo voglio vedere! -

- BASTAAAAA!!!!! LASCIATEMI RESPIRAREEEE!!!!!! -

Un urlo seccato ed esasperato fece tacere il mormorio della folla.

- Vorrei passare se non vi è di disturbo, perché essendo qui da più di mezz'ora sto cominciando a stufarmi alquanto!!! -

- Un autografo, per...! -

- IO NON FACCIO AUTOGRAFI, IN CHE LINGUA DEVO DIRLO?!?!?! -

La folla cominciò a spostarsi, e la figura al centro sbuffò sollevata un "Era ora..." e cominciò ad avanzare con passo svelto, mentre i presunti ammiratori la osservavano rapiti.

Il gruppo si sentì mozzare il fiato quando davanti a loro si presentò la figura di una loro vecchia conoscenza.

- Yu... YURI!!! -

La ragazza dai capelli rossi alzò lo sguardo, sentendosi chiamare per nome, mostrando gli splendidi occhi allungati verde mare.

Sul suo volto si dipinse un'espressione di incredulità mista a shock.

- Voi...?! -

riuscì a boccheggiare.

- Volpina! ALLORA ERI TU LO STRATO NASCENTE DELLA MUSICA!!! -

Rufy, senza farsi pregare due volte, abbracciò con slancio la ragazza, mentre lei si chiedeva che cosa diavolo intendesse per "strato della musica".

- Rufy...! -

- Ciao Volpina, sei contenta di vederci?-

Il capitano sfoggiò uno SMIRK soddisfatto.

Lei sorrise, vagamente impacciata. - Non sei cambiato per nulla dall'ultima volta, Rufy... -

- No! -

- Yuri! Tesoro, amore della mia vita, eterno balsamo per i miei occhi!!! ©©© -

^_^" - Ehm... Sanji...! -

Il cuoco si avvicinò con una schiera di cuoricini palpitanti che aleggiavano nell'aria. - Non mi abbracci, tesoruccio?? © -

La ragazza obbedì, divertita. - Anche tu sempre il solito, eh...? -

- Uah, uah, uah! Ho ritrovato la mia più grande fan!!! -

- Ciao, Capitano Usop...! -

- Ciao, baby... triste la vita senza di me, vero...? -

- Ehm... beh... -

- Ciao, Yuri, che coincidenza incontrarti a Bolyai! -

- Nami!!! -

Le due ragazze si abbracciarono. Poi Yuri si guardò attorno, come se mancasse qualcuno. - Non vedo Bibi... dov' è? -

- È tornata ad Alabasta...! Adesso il suo regno è salvo... -

Yuri fece un sospiro di sollievo. - Meno male... so che lei ci teneva moltissimo... -

- Ehi. -

La ragazza sobbalzò, dopo avere sentito una certa voce alle sue spalle.

Si voltò.

- Non mi saluti? -

chiese Zoro, indicandosi.

Yuri abbozzò un sorriso molto imbarazzato a dir poco. - Scusami... è che... non ti avevo visto...! -

- Mh. - lo spadaccino assentì. - Come va? -

_ Non c'è male, verdino! -

- ARGH! NON LA FINIRAI MAI CON QUEL SOPRANNOME, EH?! -

Lei ridacchiò.

- Ah, Yuri, a proposito, dobbiamo presentarti due nostri nuovi compagni... -

esclamò Nami, ricordandosi sul momento. - Lui è Chopper, il medico di bordo... -

L'alce arretrò, un po' intimorito per lo sguardo penetrante e serio della ragazza.

- ...pia...pia...piace... -

- Piacere! - concluse Yuri con un sorriso insolitamente dolce.

- ...mentre invece l'ultima arrivata... è... una ragazzina alquanto esuberante... con il suo dugongo kung-fu... ehm... si chiama Fokunga. -

Questa porse la mano, mostrando un sorriso smagliante.

- CIAO! Io sono Fokunga!!! -

- KUO! -

Yuri rimase interdetta ad osservare la ragazzina, che ricambiava lo sguardo con una goccia in testa.

- Qua...qualcosa non va...? -

- Io... ti ho già visto da qualche parte... - mormorò Yuri aggrottando le sopracciglia. - Ma non mi ricordo...!!! -

La frase rimase sospesa a metà, perché a Yuri sembrò illuminarsi il volto per il ricordo ritrovato.

- Ehm... - Fokunga sembrava stranamente molto preoccupata.

Prima che potesse allontanarsi e iniziare a correre, Yuri la brancò per la maglietta.

- REIKA!!! -

sbraitò assatanata.

- Quaaaanto tempo, eh, mamma Yurina...? -



-Fine del capitolo Uno-

 
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