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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Sailormoon (Bishoujo Senshi Sailormoon)
Titolo Fanfic: SAILOR MOON ANGELICAL POWER
Genere: Sentimentale, Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sailor-sun galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/09/2003 17:50:18 (ultimo inserimento: 03/04/04)

Battaglie, misteri, amori, pericoli...spero vi piaccia ^_^
 
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ARRIVI
- Capitolo 1° -

SAILOR MOON ANGELICAL POWER



CAPITOLO 1: ARRIVI



La Luna splendeva su Crystal Tokyo. Il palazzo reale rifletteva quella luce candida sulla città, dove gli abitanti dormivano sonni tranquilli. Ma qualcuno non dormiva. Su un balcone dell’immenso palazzo, ai piani più alti, si poteva scorgere una ragazza vestita con un’elegante abito bianco, con capelli rosa raccolti in due buffi codini e bellissimi occhi rossi.

Un anno. Non vedeva da un anno le sue amiche del XX secolo, da quando era tornata nel futuro.



Chibiusa: Amy, Rea, Marta, Morea, Heles, Milena, Sydia…e tu Ottavia, state bene? Quanto tempo è passato, quanti bei ricordi ho della passata Tokyo, delle partite ai videogiochi del bar di Moran, delle giornate passate insieme…



Una lacrima solcò il viso della principessa del nuovo Regno Argentato.



Chibiusa: Mi mancate, mi mancate dalla prima all’ultima, come vorrei rivedervi. Specialmente tu…



Come a rispondere alle parole della Piccola Lady la finestra della sua camera si aprì dolcemente e senza rumore. Una leggera folata di vento investì la schiena della principessa, che si voltò, facendo così scorgere alla donna dalle lunghe trecce bionde i suoi occhi arrossati dalle lacrime.



Chibiusa: Mamma…



La ragazza corse a rifugiarsi tra le braccia della madre, la regina del regno che si estendeva su tutto il sistema solare.



Serenity: Piccola lady, perché piangi? Cosa ti è successo?

Chibiusa: Mamma…io…(sniff)…ho nostalgia delle mie amiche, di quei bei giorni…

Serenity: Capisco…anch’io ricordo i bei tempi in cui ero Sailor Moon, la paladina della giustizia…mi ricordo anche tuo padre, il re Endimyon, nei panni di Milord, che in ogni battaglia mi proteggeva e mi infondeva coraggio…vorresti tornare?

Chibiusa: (ancora lacrimante) Mamma…io…

Serenity: (abbandonando la sua aria solenne) Allora è deciso, partirai domattina!

Chibiusa: (alzando la testa a guardare il volto della madre, sorpresa) EH??

Serenity: Ma si, un po’ di movimento ti farà bene: anche se sei l’erede al trono della Terra non ho intenzione di viziarti troppo. Una brava regina non deve essere soltanto solenne e regale, ma anche capace di ascoltare il suo popolo. Io ci sono riuscita grazie alle avventure vissute con le mie care amiche, e desidero che tu viva le mie stesse esperienze.



Gli occhi della giovane ripresero a versare lacrime, ma questa volta di gioia. Si strinse alla madre.



Chibiusa: Ti voglio bene, mamma…

Serenity: Anch’io, Chibiusa…





Il Sole splendeva su Tokyo, illuminava la torre, la baia, le strade e il monte Fuji. Era una splendida mattinata e i ragazzi e le ragazze in età scolastica si dirigevano verso scuola…tutti tranne una…



Luna: BUNNYYYYY!!! SVEGLIAAAAAA!!!

Bunny: AAAAAAAAAH!!! LUNA! Che cosa c’è da urlare? Che ore so…LE OTTO??? NOOOOO!!!
Luna: (sospirando) Benedetta ragazza, non cambierai mai…

Bunny: (saltando giù dal letto) DEVO SBRIGARMI!!!



Come al solito, Bunny ingurgitò la colazione e partì a razzo verso la scuola (dimenticando il pranzo) correndo a perdifiato. A metà strada incontrò Marta, in ritardo anche lei.



Bunny: Ehi...puff...Marta!

Marta: (voltandosi) Oh, Bunny...puff, puff...come va?

Bunny: Bene, grazie.

Marta: Sempre in ritardo...puff...come al solito, eh?

Bunny: Si...puff...non è suonata la sveglia...

Marta: Neanche a me...puff...senti, oggi ci troviamo tutte...puff...a casa di Rea per fare i compiti...puff...vieni anche tu?

Bunny: Perché no?

Marta: Bene...puff...allora ci vediamo alla solita ora...AAAH! STA' SUONANDO LA CAMPANELLAAA!!!...puff...CORRIAMOOOO!!!!



Una volta arrivata, Bunny fu ripresa per l'ennesima volta dalla professoressa Arianna per il ritardo.



Prof. Arianna: BUNNY!!! Ma è possibile che tu non possa arrivare a scuola in orario almeno una volta? UNA???

Bunny: Chiedo scusa…

Prof. Arianna: Sarà almeno la millesima volta che ti scusi…va beh, che ci posso fare? Entra in classe.

Bunny: GRAZIE!!!



La giornata per le Sailor continuò normalmente: le Inners e Ottavia a scuola, Sydia e Marzio all’università, Heles all’officina di Camillo per una riparazione alla sua auto e Milena a casa a esercitarsi con il violino.

Verso le 10:00, però, successe qualcosa di insolito, anche se nessuno lo notò. Sulla cima della torre di Tokyo si aprì uno strano varco, da cui uscì una figura umana, che poggiò i piedi sulla punta dell’antenna senza alcuna difficoltà, come se ci fosse stato un piano invisibile. Subito dopo la figura alzò la mano destra e schioccò le dita, facendo così chiudere il varco alle sue spalle. Adesso, illuminato dal sole mattutino, in quella strana e, a prima vista, precaria posizione, si poteva vedere un ragazzo dall’età indefinibile, vestito in modo piuttosto insolito: indossava, infatti, un pastrano nero slacciato (stile Matrix) abbinato a stivali e pantaloni dello stesso colore. Questi ultimi erano sorretti da una cintura con una strana fibbia del colore dell'argento, e sotto lo strano indumento indossato dal ragazzo si intravedeva una T-shirt sul grigio scuro. Il corpo era alto e snello, le braccia erano conserte e il vento faceva svolazzare il suo insolito vestito, ma la cosa più strana a vedersi era il suo volto: gli occhi erano completamente nascosti da occhiali da sole e i capelli e le sopraciglia, contrastanti il giovane aspetto del ragazzo, erano di un bianco splendente. Il nuovo arrivato, dopo avere osservato il cielo in lontananza per alcuni secondi, rivolse la sua attenzione alla città sottostante.



???: Bene, bene…così questa sarebbe Tokyo, eh? Piuttosto grande come città…ma se penso a come diventerà in futuro questa visione è ben poca cosa. OK…vediamo un po’ come stanno le ragazze…



Il misterioso ragazzo afferrò con la mano destra la montatura degli occhiali e la mosse come per mettere a fuoco un immagine con una macchina fotografica. L’immagine che si proiettò sulle lenti era un ingrandimento della città, come se fosse stata vista tramite un telescopio. Movendo la testa in una direzione e nell’altra, come se stesse cercando qualcosa, lo sguardo del ragazzo cadde sui luoghi in cui si trovavano le ragazze in quel momento.



???: Come al solito Bunny ha preso un insufficienza…mentre Amy se la cava egregiamente…Marta e Morea seguono la lezione…Rea…Uh?



Il ragazzo distolse subito lo sguardo dalla ragazza: infatti quest’ultima, appena inquadrata, aveva alzato la testa dal libro di testo e aveva rivolto lo sguardo verso la torre, non riuscendo però a vedere, data la distanza, l’insolita figura appollaiata sulla cima.



Rea: (pensando) “Ma che cosa è stato? Per un attimo mi sono sentita osservata, e ho avvertito una strana sensazione…non spiacevole…ma troppo diversa da quelle che ho di solito…”

Prof.: Rea Hino! Siete pregata di guardare la lavagna, e non fuori dalla finestra!!!

Rea: (colta di sorpresa) Eh? Sisisi, certo professore, mi scusi!!!

Prof.: Bah…come dicevo, se si applica…

Rea: (pensando) “Eppure…”



???: Fiuuu…fortuna che non mi ha individuato. Devo stare attento, questo sistema di super-vista può essere percepito dalle persone dotate di poteri mentali…meglio ridurre l’emissione di energia per le prossime, non voglio farmi scoprire in anticipo…uhmmm...Ottavia è a scuola...poverina, ha una faccia così triste...fortunatamente la sua amica Chibiusa dovrebbe arrivare oggi dal futuro...e così il gruppo delle Sailor interessate sarà al completo...Heles è da quel suo amico meccanico, com'è che si chiama? Ah si, Camillo...Milena è a casa...e Marzio e Sydia sono all'università. Bene! Direi che stanno tutti benone. Dopo le battaglie contro Galaxia devono aver acquisito un enorme potere...ma non so se sarà abbastanza per quello che le aspetta...OK! Vediamo di comunicare loro il luogo dell'appuntamento.



Il ragazzo portò le mani in avanti e, davanti a esse, comparve una sfera luminosa, che immediatamente si divise in nove luci più piccole, che si disposero a semicerchio intorno allo strano individuo. Queste luci cambiarono forma fino a diventare ognuna una lettera simile a quelle utilizzate fino a qualche secolo prima in Europa, ognuna chiusa con un grumo di ceralacca. Su ognuna delle lettere, dalla parte dove solitamente è scritto l'indirizzo, si poteva invece notare il simbolo di ciascun pianeta, uno per ogni lettera, a parte quelli di Urano e Nettuno che erano affiancati sulla stessa missiva.



???: Benissimo: le ragazze stanno bene, non rilevo presenze malvagie in città per adesso, gli inviti sono pronti, è una bellissima giornata...posso approfittarne per visitare Tokyo. (rivolto alle lettere) Ora andate!



Le missive, come se avessero compreso l'ordine, abbandonarono la loro posizione e si mossero velocemente verso le case delle ragazze e di Marzio. La misteriosa figura era sparita.



Il sole splendeva alto sulla città. I ragazzi e le ragazze in età scolastica si stavano dirigendo verso casa, chi saltellando, chi chiacchierando con le amiche, chi invece...



Bunny: Moan...anche oggi una sgridata non me la toglie nessuno. Con un voto simile la mamma sarà furibonda...(sospira)



Arrivata a casa, la ragazza entrò e si tolse le scarpe nell'anticamera, dove notò un particolare insolito...



Bunny: Ehi, abbiamo ospiti: c'è un paio di scarpe in più. E questa lettera? (la raccoglie) C'è il simbolo della luna sopra! Ma cosa...

Ikuko: (uscendo dalla porta della sala) Bunny, bentornata. Come è andata oggi a scuola?

Bunny: (mettendosi la lettera in tasca) Ecco...io...

Ikuko: (guardandola male) Hai preso un altra insufficienza, vero?

Bunny: (guardando il pavimento) Ehm...

Ikuko: Sigh...lasciamo stare, non ho voglia di arrabbiarmi oggi.

Bunny: EEEEH??? Mamma...sei sicura di stare bene?

Ikuko: Mai stata meglio. Forse non hai notato ma abbiamo ospiti.

Bunny: Si, ho visto le scarpe, ma di chi...(entra in sala)...CHI...



Inginocchiata accanto al tavolino c'era una ragazza dall'apparente età di 13 anni. I lunghi capelli rosa erano raccolti in due buffi codini e aveva gli occhi di un rosso acceso. Indossava un abito giallo lungo fino alle ginocchia. Appena Bunny entrò nella stanza la ragazza disse: Non cambi mai eh, Bunny?



Bunny: (gettandosi ad abbracciarla) CHIBIUSA!!!

Chibiusa: Ehi! Vacci piano, mi soffochi!

Bunny: (con le guance rigate dalle lacrime) Sei qui...sei tornata...

Ikuko: Vedo che sei felice. Io vado a prendere il the...(si allontana)

Chibiusa: Sono venuta a farvi visita per un po', la mamma ha detto che un po' di movimento mi avrebbe fatto bene...

Bunny: (piangendo di gioia) Chibiusa...

Chibiusa: Ah, già che ci sono...(prende luna P)...LUNA P, TRASFORMATI!



Luna P si trasformò in un piccolo martello di plastica, che venne utilizzato da Chibiusa per colpire la testa della sorpresa Bunny.



Bunny: AHI! MA CHE TI PRENDE?

Chibiusa: (sorridente) Questo era per l'insufficienza.

Bunny: Cosa? Ma io ti...mpfff...HAHAHAHA (entrambe scoppiano a ridere) HAHAHAhaha...(sospira)...mi sei mancata...

Chibiusa: Anche tu...

Ikuko: (entrando in sala con un vassoio) Scusate se vi ho fatto aspettare, ecco il the.



Bunny e Chibiusa recuperarono il tempo in cui erano state lontane parlando del più e del meno, in particolar modo la ragazza bionda, che raccontò alla futura figlia tutti gli avvenimenti dell'anno passato, comprese le battaglie contro Galaxia e le Animates...



Chibiusa: Avete affrontato altre Sailor? E tu hai ricevuto un nuovo potere?

Bunny: Già, ora sono molto più forte rispetto ai tempi delle battaglie contro il Circo della Luna Morta!

Chibiusa: (a bassa voce) ...il Circo della Luna Morta...Pegasus...Helios...

Bunny: Eh? Hai detto qualcosa?

Chibiusa: Chi? Io? Niente!

Bunny: Bene...(guarda l'orologio)...AAAAAAAAAAH!!!

Chibiusa: CHE SUCCEDE???

Bunny: NOOOOO!! L'APPUNTAMENTO A CASA DI REA!!! SONO IN RITARDO MOSTRUOSOOOOOO!!!

Chibiusa: E PERCHE' NON ME L'HAI DETTO PRIMA??

Bunny: Non c'è tempo per discutere! Mamma io esco! Vado a casa di Rea!

Ikuko: (dalla cucina) Vedi di studiare! Devi recuperare l'insufficienza!

Bunny: Sob...va bene! A dopo!



Bunny e Chibiusa infilarono le scarpe e partirono a razzo per la casa di Rea.

Ad un certo punto del percorso, però...



Chibiusa: Forza, lumaca! Non eri in ritardo?

Bunny: (arrancando) Pant...Se permetti ho già corso stamattina!

Chibiusa: (con aria ironica) Non è suonata la sveglia, vero?

Bunny: Gia...

Chibiusa: In questo caso ti precedo, arriverò al tempio prima di te! (linguaccia)



La ragazza attraversò di corsa la strada, senza curarsi di guardare a destra e a sinistra.



Bunny: EHI, SI GUARDA PRIMA DI ATTRAVERSARE!



L'avvertimento della ragazza arrivò troppo tardi: un camion stava puntando a grande velocità contro la giovane dai capelli rosa, e anche se avesse frenato all'istante, data la velocità dell'automezzo, la sua massa e l'inerzia che ne sarebbe conseguita, non si sarebbe fermato in tempo. Alla guida, il camionista Shinichi Amakura stava osservando la pianta della città alla ricerca del magazzino dove avrebbe dovuto scaricare la merce contenuta nel camion, e quindi vide la ragazza solo all'ultimo momento.



Shinichi: ...Ma cosa...NO!

Bunny: (vedendo il camion) CHIBIUSA, ATTENTA!!!

Chibiusa: (voltandosi e vedendo il camion vicinissimo) AAAAAAAAAH!!!



Il camion passò.



Bunny: CHIBIUSA, NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!





Buio. La ragazza non vedeva altro. In quel buio irreale il primo pensiero della ragazza fu: Sono morta?



???: No...

Chibiusa: Eh? Ma cosa...?



Il buio che ricopriva la ragazza si alzò, come se fosse stato uno strano mantello di colore nero, e la ragazza poté vedere dove si trovava: era dall'altra parte della strada, il camion era fermo a qualche metro di distanza, messo in modo strano, come se avesse frenato all'improvviso. Era salva.



???: Devi stare attenta, piccola...



L'incredula ragazza si voltò di scatto per vedere di chi mai fosse quella voce così calda e profonda, ma non vide nessuno. Superato quell'attimo di sorpresa, il primo pensiero della giovane fu rivolto alla ragazza che in futuro sarebbe stata sua madre. BUNNY! - gridò.



L'affascinante ragazza bionda era inginocchiata sul marciapiede dall'altra parte della strada, con gli occhi ricolmi di lacrime.

Non riusciva ancora a concepire quello che era appena accaduto. Aveva visto morire sua figlia davanti ai suoi occhi, sua figlia che doveva ancora nascere...

Fu riportata alla realtà da quel grido familiare. Alzò gli occhi e vide dall'altra parte della strada la ragazza che temeva di aver perso per sempre. Attraversò di corsa la strada, incurante delle eventuali macchine, e abbracciò la giovane.



Bunny: (piangendo) CHIBIUSA, SEI SALVA!

Chibiusa: (abbracciandola) Si. Non è successo niente...



La ragazza bionda sciolse l'abbraccio, afferrò Chibiusa per le spalle e la guardò dritto negli occhi. Quelli della giovane erano grandi, rossi, e ancora spalancati per la paura del momento appena trascorso, quelli della ragazza bionda erano altrettanto grandi, leggermente arrossati dalle lacrime e con uno sguardo che esprimeva rabbia e paura, uno sguardo che non si addiceva ad una ragazza dolce come era Bunny.



Bunny: TI RENDI CONTO CHE POTEVI FARTI AMMAZZARE!?!? NON HAI GUARDATO LA STRADA???
Chibiusa: (ancora sconvolta) Ecco...io...

Bunny: (abbracciandola nuovamente) Oh, Chibiusa...ho avuto tanta paura...

???: ...Scusate...

Bunny: Chi...



Shinichi, avendo capito di aver appena evitato un imperdonabile incidente, era sceso dal camion e si era avvicinato alle ragazze al fine di scusarsi per la sua disattenzione.



Shinichi: Mi dispiace, io...



Non fece in tempo a finire la frase. Un' inferocita Bunny gli si era piazzata di fronte con uno sguardo inequivocabile.



Bunny: LEI!!! E' FORSE IMPAZZITO PER GUIDARE A QUEL MODO??? SI PUO' SAPERE A CHE VELOCITA' ANDAVA??? E PERCHE' NON HA FRENATO SUBITO??? IO LA DENUNCIO, IO LA...!!!

Chibiusa: (afferrandola per un braccio) Bunny, ti prego calmati! Non è successo niente, è tutto a posto!



Il viso della ragazza mutò gradatamente espressione, fino a tornare calmo e rilassato.



Bunny: Mi perdoni...mi sono lasciata trasportare dalla rabbia...ho perso il controllo...

Shinichi: Ha fatto bene signorina, la colpa è esclusivamente mia. Se avessi prestato più attenzione alla strada, io...

Bunny: Va bene, va bene...chiudiamo qui la faccenda, OK?

Shinichi: La ringrazio. Le assicuro che un fatto del genere non mi era mai accaduto e che non accadrà mai più!

Bunny: Bene...

Chibiusa: Scusa...ma non eri in ritardo?

Bunny: Eh? URKA, HAI RAGIONE!!! ME N'ERO DIMENTICATA!!! PISTAAAAA!!!! (parte a razzo seguita da Chibiusa)

Shinichi: ...Che strana gente c'è a Tokyo...



Dopo qualche minuto le due ragazze arrivarono alla base della scalinata del tempio di Rea.



Chibiusa: Anf, anf...non ce la faccio più...

Bunny: Pant, pant...a chi lo dici... Un attimo, ora che ci penso, come hai fatto a salvarti poco fa?

Chibiusa: Ecco...non lo so.

Bunny: Come sarebbe a dire, scusa?

Chibiusa: Vedi...credo che qualcuno mi abbia salvata.

Bunny: Qualcuno? E chi? Non c'era nessun altro in quella strada oltre a noi e al camionista.

Chibiusa: Infatti. Eppure sono sicura di avere sentito una voce...

Bunny: Sarà stato il tuo angelo custode. (sorride)

Chibiusa: Chissà...comunque è meglio non dire niente alle ragazze, si preoccuperebbero per niente.

Bunny: Già hai ragione...(guardando il suo orologio)...ACCIDENTI, E' TARDISSIMOOOOO!!! VIAAAAAAAA!!!



Nella camera di Rea, intanto, le ragazze erano concentrate su un difficile problema di matematica: Rea masticava la sua penna, Amy cercava in tutti i modi di aiutare Marta ma quest'ultima non riusciva ad afferrare il concetto. Morea era appoggiata sul libro con le braccia conserte e sguardo assente, anche lei con la sua penna in bocca.



Rea: Accidenti, questo esercizio è di una difficoltà inaudita! Tu ci hai capito qualcosa, Morea?

Morea: Zero assoluto.

Amy: Ma ragazze, dove avete la testa? E' di una semplicità mostruosa! Possibile che non capiate?

Marta: Non tutti hanno la tua intelligenza Amy...e poi se questo dato fosse diverso riuscirei a risolvere il problema in un batter d'occhio.

Amy: Ma che dici? Se è scritto così sul libro vuol dire che è giusto. Fammi vedere...(prende il quaderno di Marta e lo guarda)...aspetta, questo dato è sbagliato: hai scritto 23 invece di due alla terza!

Morea: Cosa? Ma io ho preso i dati dal quaderno di Marta!

Rea: Ed io dal tuo...



Le due ragazze si voltarono verso la loro coetanea dai lunghi capelli biondi guardandola con sguardo omicida.



Rea & Morea: MARTA! MA E' POSSIBILE CHE TU NON RIESCA NEANCHE A COPIARE DAL LIBRO???

Marta: (imbarazzatissima) Mi dispiace...

Rea: Incredibile: mezz'ora di studio sprecata. A volte mi chiedo chi sia la più imbranata tra te e Bunny.

Amy: A proposito, non sapete dove può essersi cacciata? L'ora dell'appuntamento è passata da un pezzo!



Improvvisamente, come a rispondere alle parole della ragazza dagli insoliti capelli blu, la porta della camera di Rea, che dava sul cortile, si aprì, mostrando una ragazza pettinata con due lunghi codini biondi ai lati della testa, visibilmente esausta, come se avesse corso fino a quel momento.



Bunny: Ar...ri...va...ta...

Rea: BUNNY, STAVOLTA HAI SUPERATO TE STESSA! TRE QUARTI D'ORA DI RITARDO!!!

Bunny: Scu...sa..te...

Rea: "Scusate" un corno, dammi una sola buona ragione per spiegare il tuo ritardo!

Bunny: (riprendendo fiato) Volete una buona ragione? Eccola qui!



La ragazza dai capelli rosa entrò nella stanza, nel silenzio più totale.



Chibiusa: Salve ragazze, quanto tempo eh?

Amy: Chi...

Rea & Morea & Marta: CHIBIUSA!!!!!



La ragazza fu abbracciata, coccolata, baciata dalle tre ragazze e le fu chiesto di mettersi comoda, poiché avrebbe dovuto spiegare il motivo del suo ritorno del XX secolo.



Chibiusa: A-hem, il motivo principale per cui sono tornata è uscire dalla quotidianità della vita di corte, ma la ragione più importante è che Bunny senza di me non riuscirebbe a combinare niente...

Bunny: EHI? COME SAREBBE A DIRE???

Chibiusa: Vuoi negare? (linguaccia)

Bunny: Grrrrr! Se ti acchiappo...!



Le due ragazze cominciarono a rincorrersi nella stanza di Rea, saltando sul tavolo, sul letto e combinando non pochi disastri.



Rea: EHI! POI RIMETTETE A POSTO VOI, EH!!!

Marta: Sembra di essere tornate ai vecchi tempi, non trovate?

Amy: Gia...ehi! Ora che ci penso, vi devo parlare di una cosa ora che siamo tutte riunite.

Morea: Ha a che fare con il prossimo compito in classe?

Amy: Niente del genere: guardate.



La ragazza tirò fuori da una tasca del suo vestito una lettera: sulla zona adibita all'indirizzo era ben visibile il simbolo di Mercurio, mentre il sigillo sul retro era stato aperto.



Rea: (vedendo la lettera) Uh? Aspettate un momento...



La ragazza dai lunghi capelli neri uscì dalla stanza per tornarvi poco dopo, con in mano una missiva del tutto identica a quella di Amy. Su di essa era visibile il simbolo di Marte.



Rea: L'ho intravista oggi tra la posta, ma non avevo visto il simbolo.

Bunny: Ehi, aspettate! Anch'io ho una lettera del tutto simile! (la estrae dalla tasca) Visto?

Morea: Anch'io ho ricevuto una lettera simile, ma poi me ne sono dimenticata...

Marta: Io pure.

Bunny: Ma che cosa ci può essere scritto?

Chibiusa: Prova ad aprirla, no?

Bunny: D'accordo...(rompe il sigillo e apre la lettera)...ehi, che strana lettera...dunque: "Care Sailor Moon e Sailor Chibiusa, ..." COOOSAAAAA??? "...ma forse è meglio dire Bunny e Chibiusa, ..." E' assurdo! Chi può conoscere le nostre vere identità???

Chibiusa: Non è tutto! La lettera è indirizzata anche a me, e io sono arrivata dal futuro soltanto oggi! Chi poteva saperlo?

Bunny: "...credo che in questo momento vi stiate chiedendo chi possa conoscere le vostre identità e abitazioni."

Marta: Infatti!

Bunny: "Le vostre domande troveranno risposta stanotte a mezzanotte nel parco cittadino. Vi chiedo la massima puntualità (specialmente a te, Bunny), e ricordatevi di portare le penne per trasformarvi. Vi aspetto. Firmato: un amico" Ma chi diamine può essere???

Amy: Non lo so, ma la mia lettera è pressoché identica alla tua.

Rea: Quindi...(apre anche la sua lettera)...è vero, anche la mia riporta le stesse parole!

Morea: Quindi anche la mia e quella di Marta...

Marta: Devono essere per forza uguali alle vostre!

Amy: E non è tutto: ho analizzato la mia lettera con il mio computer, e ho scoperto che emana una traccia quasi impercettibile di potere...

Tutte: EEEEEEEH???

Amy: Gia, queste non sono lettere comuni...

Rea: Non mi piacciono i misteri. Andate nella sala del Fuoco Sacro, vi raggiungerò li.

Morea: D'accordo.



Il gruppetto si spostò nell'ampio salone adibito a contenere il Fuoco Sacro, dove si inginocchiarono. Rea arrivò poco dopo con indosso il suo abito da sacerdotessa.



Marta: Che hai intenzione di fare?

Rea: Consulterò il Fuoco Sacro, certamente mi mostrerà il mandante di queste lettere.

Morea: Ottima idea.



Rea si inginocchiò di fronte alle fiamme e appoggiò la lettera davanti a se.



Rea: Sacro Fuoco, dei, spiriti...indicatemi chi è l'autore di questa lettera misteriosa...(prende la lettera e la getta nel fuoco)...ORA!



Le fiamme aumentarono di altezza, come quando volevano mostrare qualcosa a Rea, ma stavolta, invece di fare apparire un' immagine, il Fuoco Sacro produsse una leggiera esplosione, emettendo fumo e pezzetti di legno bruciato.



Rea: AAAAAAAH!!

Bunny: Rea! Stai bene?

Rea: Si...ma non capisco cosa sia successo...



La porta della sala si aprì di colpo: colui che l'aveva aperta era un ragazzo dai capelli castani lunghi e una barba rada sul mento. Appena il ragazzo vide il fumo provocato dall'esplosione disse, con un tono che non nascondeva la sua preoccupazione: Rea, stai bene?



Rea: Coff, coff...si Yuri, sto bene.

Yuri: Meno male...ma che cosa è successo? Ho sentito un'esplosione...

Rea: Ehm...forse non mi sono concentrata abbastanza e ho perso il controllo sul Fuoco Sacro...

Yuri: Strano però...coff, coff...sarà meglio che usciate, c'è troppo fumo qui dentro.

Bunny: D'accordo.



Una volta fuori dalla sala del Fuoco Sacro, le ragazze uscirono all'aperto per prendere una boccata di aria fresca, e qui Yuri notò la giovane dai capelli rosa.



Yuri: Scusate, non mi presentate la vostra amichetta?

Rea: Amichetta? (guarda Chibiusa e poi Yuri) Yuri, ma non ti ricordi di lei?

Yuri: No, non mi pare di...

Chibiusa: Ho capito...LUNA P, TRASFORMATI!



Luna P si trasformò nell'ombrello ipnotico, che Chibiusa fece roteare in faccia a Yuri.



Yuri: (leggermente confuso) Ehi...cosa...

Chibiusa: Ma dai Yuri, non ti ricordi di me? Sono Chibiusa, la cugina di Bunny.

Yuri: Eh? Ah, ora ricordo! Che sciocco, come ho potuto dimenticarmene?

Rea: Secondo me ti sei dimenticato anche un'altra cosa...

Yuri: Eh? E che cosa?

Rea: DEVI FINIRE DI PULIRE IL TEMPIO! FILA A LAVORARE!

Yuri: Gulp! Vado subito. (corre al tempio)

Marta: Povero Yuri... Lo maltratti sempre.

Rea: Tze! Quello sfaticato ha bisogno di continue lavate di capo per essere efficiente. Mi chiedo perché non l'ho ancora licenziato...

Marta: (con sguardo allusivo) Forse perché ti piace?

Rea: Beh, porse un poc...MA CHE COSA MI FAI DIRE???

Bunny: Hahaha! Sei diventata tutta rossa!

Rea: TACETE!!!

Morea: Rea...a cosa pensi che sia dovuta l'esplosione di poco fa?

Rea: (pensierosa) Uhmmm...è piuttosto improbabile però...l'unica spiegazione per ciò che è successo è che il potere contenuto in quella lettera fosse superiore a quello del Fuoco Sacro.

Marta: CHEEE? Ma non è possibile: Amy aveva detto che il potere di quella lettera era a malapena percepibile!

Rea: Non credo che si tratti della quantità del potere, quanto della sua qualità...credo sia l'energia più incredibile che io abbia mai visto.

Marta: Il mistero si infittisce...uhmmm...forse qualche forza aliena ha voluto...

Tutte: MARTA! MA LA PIANTI DI LEGGERE QUEI FUMETTI SI O NO???

Marta: (imbarazzata)...

Amy: A quanto pare l'unico modo di scoprire il mistero è recarsi all'appuntamento.

Morea: Questa storia non mi piace...

Marta: Ma dai, che problemi vuoi che ci siano? Noi siamo le guerriere Sailor, abbiamo affrontato pericoli e nemici di ogni sorta, ma alla fine l' abbiamo sempre spuntata. Se chi ci ha mandato queste lettere ci conosce bene come vuole farci credere, deve essere veramente pazzo per mettersi contro di noi, no?

Rea: Forse hai ragione...

Marta: (raggiante) EVVIVA! Rea mi ha detto che ho ragione!

Rea: Ho detto "forse"...

Marta: E dai, non fare la drammatica: anche Bunny è d'accordo con me, non è vero Bu...



La ragazza guardava il pavimento con aria rassegnata, e sembrava che dovesse mettersi a piangere da un momento all'altro.



Chibiusa: Bunny, ma che ti prende?

Morea: Ti senti male?

Bunny: (alzando lo sguardo) Io...non voglio...

Rea: Non vuoi cosa?

Bunny: Non voglio combattere di nuovo...non voglio che tutte voi rischiate ancora una volta la vita...(piange)

Amy: Oh, Bunny.

Chibiusa: Su, non demoralizzarti, potrebbe anche darsi che chi ci ha spedito quelle lettere non ce l'abbia con noi, no?

Bunny: Chibiusa...

Amy: Beh, Chibiusa potrebbe anche aver ragione.

Tutte: EH?

Amy: Proprio così. L'energia che ho rilevato era si, come abbiamo visto, molto potente, ma era ben lontana dall'essere malvagia...tutt'altro...mi sembrava l'esatto contrario.

Morea: Quindi l'autore di quelle lettere potrebbe essere dalla nostra parte?

Amy: E' molto probabile.

Chibiusa: Hai sentito Bunny? Non c'è niente di cui aver paura!

Bunny: Speriamo...

Marta: Quindi, appuntamento al parco a mezzanotte!

Tutte: SI!



Tra le fronde degli alberi del giardino, una figura osservava le ragazze e quando udì il grido di esultanza di queste ultime sorrise piacevolmente. Un attimo dopo il ragazzo era sparito.



FINE PRIMA PUNTATA



 
Continua nel capitolo:


 
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