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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: STORIA DI UNA VITA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: xxxsanjixxx galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/05/2002 00:10:03 (ultimo inserimento: 11/12/02)

sappiate che è la prima storia sentimentale che scrivo quindi siate clementi; cmq è una storia, se vi va leggetela ^__^
 
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L`ARRIVO
- Capitolo 1° -

ATTENZIONE: Questo racconto tratta di fatti realmente accaduti o in corso con
qualche piccola licenza letteraria; nomi di luoghi o persone sono però puro frutto
della mia fantasia perciò le persone che mi conoscono e che sono contenute in questa
storia per favore non si arrabbino con me. Detto questo buona lettura!!!!!!!!!!!! ^o^.
NOTE PER IL LETTORE: i discorsi diretti saranno preceduti da << e chiusi da >>; per
quanto riguarda i flash-back saranno scorniciati da una striscia tipo
questa -------------------------------;
I pensieri dei vari personaggi saranno invece contenuti tra due*.


L'ARRIVO.
Ciao, mi chiamo Cristian, ho sedici anni e sono originario di Milano; per motivi di
lavoro mi sono dovuto trasferire a Bologna con i miei genitori lasciandomi così tutti
i miei amici alle spalle.
La storia che vado ora a narrarvi sono le vicissitudini che ho attraversato da nove
mesi ad oggi: era una calda mattina di inizio settembre quando la macchina di mio babbo
parcheggiò davanti a quella che stava per diventare la nostra nuova casa.
<< Bene ragazzi siamo arrivati>> disse papà con un tono che lasciava intravedere un
filo di eccitazione << Questo è il quartiere dove abiteremo, spero, per moltissimi anni>>.
<< Evviva finalmente a casa>> disse mia sorella Sarah eccitatissima.
<< Coraggio scendiamo, Cri dai una mano a babbo mentre io e Sarah iniziamo ad aprire casa>>
continuò mia mamma.
Scesi dalla macchina e aiutai mio padre a scaricare le borse; tuttavia una volta sistematomi
in quella che sarebbe divenuta la mia stanza mi sdraiai sul letto esausto e col morale a
terra *Come mai i miei genitori e mia sorella erano così eccitati? Cosa ci trovavano di
bello nell'aver cambiato casa? Per me era soltanto una scocciatura, un disagio: per colpa
di questo nuovo lavoro dei miei ho abbandonato i miei amici e soprattutto la mia fidanzata
Sabrina*


Milano, Piazza del Duomo, due giorni prima.
---------------------------------------------------------------------------------------------
Ero seduto con la mia dolce Sabrina sulle scale del Duomo, cercavo di consolarla ma lei
non voleva sentire ragioni.
<< Perché? Perché devi partire per Bologna? E a me non pensi? Cosa ne sarà di noi?>> mi diceva
lei tra un pianto e l'altro.
<< Su non fare così dai...>> anche io avevo il magone pensando che di li a poco non l'avrei
più rivisti << Ti telefonerò ogni sera e appena avrò una giornata libera verrò a Milano a
trovarti...>>.
Detto questo iniziai a accarezzarle dolcemente i suoi lunghi capelli biondi mentre lei si
asciugava i suoi splendidi occhi verdi; pareva essersi calmata al suono delle mie parole.
<< Sul serio?>> mi domandò con occhi colmi di dolcezza.
Non risposi subito, avvicinai le mie labbra alle sue e la baciai cercando di trasmettergli
tutto l'amore che provavo.
<< Certo amore, tu sei e rimarrai sempre nei miei pensieri...>>.
Restammo li a coccolarci per tutto il pomeriggio cercando di non pensare al giorno dopo:
al giorno della mia partenza.
La sera la accompagnai a casa ma, quando fummo sulla soglia della sua porta, scoppiò i nuovo
a piangere.
<< Cristian...sappi che rimarrai sempre nel mio cuore ovunque tu sarai ma nonostante questo,
per favore, non lasciarmi...>>.
A quel punto anche il mio viso si rigò di lacrime, l'amore che provavo per Sabrina era vero
e non volevo lasciarla, avevamo vissuto troppi bellissimi momenti insieme durante la nostra
relazione perché uno stupido trasloco potesse cancellarli.
<< Sabri...neanche io ti potrò mai dimenticare ma...non posso...devo partire...>>.
Detto questo la bacia profondamente: rimanemmo parecchi minuti li, sulla soglia di casa sua,
a baciarci, a baciarci per l'ultima volta, poi, col cuore trafitto da una lama di tristezza
la salutai e mi diressi verso casa...

*Chissa cosa starà facendo ora Sabri? Magari potrei telefonarle? No meglio stasera ora devo
finire di mettere a posto camera mia se no mamma chi la sente!*
Sospirai poi mi alzai da letto e iniziai a mettere in ordine camera: riempii un po' alla buona
l'armadio dei miei vestiti, attaccai i miei poster al muro e posizionai tutte le foto di Sabrina
sul comodino per poterle sempre avere affianco; in quel momento, nel momento in cui tirai fuori
quelle foto, mi accorsi di stare piangendo; * Perché? Perché mio babbo è dovuto venire via da
Milano? Ma soprattutto perché io non sono rimasto la? Perché non sono rimasto dalla mia Sabrina? *.
Quella sera non scesi a cenare e nei giorni successivi cercai di evitare (per quanto mi fosse
possibile) i miei genitori e mia sorella, evitai inoltre di uscire di casa per andare a
conoscere la mia nuova città; purtroppo di li a poco sarebbero iniziate le scuole e, per amore
o per forza, mi sarei dovuto mischiare con i ragazzi di qua...


Fine primo capitolo. Come vi è sembrato? So che è un po troppo triste ma vedrete che con
l'evolversi della vicenda le scene comiche e/o bizzarre saranno tante.
Se volete che continui mandatemi qualche messaggio nel fermo posta ciriciao xxxsanjixxxx

 
Continua nel capitolo:


 
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