- Capitolo 1° -
LA BALLATA DI UN ADDIO
Nulla ha a che fare con tutto questo...queste parole sono assolutamente inutili, vuote e probabilmente destinate a spegnersi...
Non è una lettera, questa...
Non è un dialogo...
Non è neppure uno sfogo...
Stabilito tutto quello che non è, potrei dunque definire questo insieme amorfo di parole...ma altro non è che un vetro da modellare, da plasmare con il calore...
Calore...parole abbastanza sconosciuta al mio vocabolario...ormai è solo il gelo dell'indifferenza che culla questa devastazione di anima...
Il calore di una purezza ormai violata...il calore di una coscienza che consigliava...il calore di una mano sul cuore...un cuore...
Nulla ormai ha senso...forse non ne ha mai avuto molto, forse è così per ogni essere umano.
Non mi ritengo nulla di speciale...eppure ognuno di noi possiede qualcosa che lo distingue dagli altri...perché allora nessuno si accorge di cò che nascondo io agli altri? Troppo brava a celare i pregi e i difetti?
La ballata di un addio...un addio che non deve mai arrivare...
Io gli ho concesso tutto.
Gli ho perdonato ogni errore.
Gli ho sempre consigliato per il suo bene.
Gli ho sempre detto ciò che desiderava sentirsi dire.
Ho sempre fatto ciò che lui voleva.
Non lo capisce, questo non lo capisce...io gli ho dato tutta la mia vita, ho rinunciato a una parte di me che ancora piange la sua prigionia nella repressione.
Mai pentita della mia scelta?
Certo che mi sono pentita...ogni santo giorno...
Eppure era l'unica cosa da fare...nessuna altra scelta se non quella di affidare la mia vita alle sue mani protettive...
Quindi...
Capite bene che non può andarsene...non può!
Per ricambiare tutti i miei sacrifici è perlomeno costretto a condividere con me l'eternità...
Stessi elementi ci compongono...siamo un essenza di elementi contrastanti...ma in te non vedo le contraddizioni che invece albergano in me.
La ballata di un addio.
Il canto della disperazione, della morte della speranza.
Non esistono addii in noi due.
Non esistono più confini di tempo di spazio.
O meglio non sarebbero esistiti se io fossi stata del tutto me stessa...e invece una parte che muore ogni mattino per far respirare l'altra non permette che tutto ciò si avveri.
Quindi solo un sogno, un'altra illusione.
E quindi non posso che preparare il mio canto di dolore nel dirti addio...
|
|
