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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Hamtaro (Tottoko Hamutarō)
Titolo Fanfic: AMICHE E SORELLE
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Azione, Drammatico, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: mowen galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/01/2015 11:27:15 (ultimo inserimento: 07/02/15)

Laura e Camilla sono ora cresciute. Riuscirà il potere dell'amicizia e dell'amore a superare ogni ostacolo e barriera?
 
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I BISCOTTI DELL'AMORE
- Capitolo 1° -

Era una mattina di marzo. Il sole era sorto ormai da un paio d'ore. Le foglie degli alberi portavano ancora le gocce della pioggia che quella notte era caduta copiosamente. Questo faceva si che le fronde degli alberi del viale brillassero quando venivano accarezzati da i raggi del sole, lasciando poi quel piacevole profumo di resina e di vegetazione umida. La strada era deserta e i suoi passi rimbombavano lungo tutta la via.
Mentre si avvicinava al cancelletto della villetta adiacente alla sua, una lieve brezza le scosse i lunghi capelli e le fecero salire un brivido lungo la schiena, un brivido accompagnato dal profumo di primavera, dell'estate che stava arrivando e sopratutto, delle tanto attese vacanze estive!
L'atmosfera fu interrotta da un urlo proveniente dall'interno della casa alla quale si stava avvicinando.
<< Laura alzati! Insomma! Camilla sarà qui a momenti e tu stai ancora sotto le coperte! >>
<< Ma mamma devi sempre urlare!? Oooh! Dove ho messo le pantofole!? Hamtaro dove le hai nascoste? So che sei stato tu! >>
<< Hamtaro è solo un criceto! Sei tu che sei disordinata! Scendi se no si raffredda la colazione! >>
La porta si aprì di botto e il signor Tomas uscì di corsa per andare a lavoro, tanto di corsa che andò a sbattere contro Camilla che si trovava proprio dietro la porta. << Oh! Camilla! Ciao >> - disse il padre di Laura imbarazzato mentre si sistemava gli occhiali. << Mi sa che dovrai aspettare una decina di minuti! Laura si è appena alzata! >>
<< E' in ritardo come sempre non è vero? Ahahaha! Non si preoccupi signor Tomas, ormai sono anni che ogni mattina è la stessa storia! >> rispose Camilla divertita dalla situazione.
<< Dai entra in casa, Margherita ha fatto i biscotti anche per te! Io scappo, ciao! >>
<< Grazie! Arrivederci signor Tomas! E buon lavoro! >> quasi dovette urlarlo perché il signor Tomas si era già fiondato all'interno della sua macchina, per poi sfrecciare via.

Dopo aver chiuso la porta dietro di se, Camilla si diresse direttamente verso la cucina, dove Margherita, la madre di Laura, la accolse con una tazza di caffèlatte e dei biscotti ricoperti di glassa al cioccolato.
<< Oh! Che meraviglia signora Margherita! Hanno un profumo davvero delizioso! >> esclamò Camilla mentre ne prendeva uno per assaggiarlo.
<< Ti ringrazio tanto cara >> rispose la mamma di Laura compiaciuta. << E' una nuova ricetta! Sai in realtà li ho fatti con Laura ieri sera... è stata una sua idea! Voleva fare qualcosa di speciale per il suo innamoratino Teo! >> disse bisbigliando ironicamente.
<< Sì e sta volta lo conquisterò! >> Laura arrivò in cucina con aria baldanzosa mentre finiva di legarsi i capelli nelle sue solite codette. Pettinatura che non cambiava quasi mai da anni, tanto che ormai la si riconosceva a distanza. << Mamma dov'è il mio pacchetto? Li hai incartati bene? >>
<< Si tesoro >> rispose la mamma, << Guarda gli ho messo anche un bel fiocco rosso! Sono sicura che gli piaceranno molto! >>
<< Speriamo in bene >> - sussurrò Camilla tra se e se...
<< Certo che andrà bene Camilla! Sono i biscotti dell'amore! Teo non potrà fare altro che cadere tra le mie braccia! Uahuahuahua! >> Laura scoppiò in una fragorosa risata, piena di se, sicura del risultato che avrebbe di certo ottenuto grazie ai suoi favolosi biscotti.
<< Speriamo che non cada mentre cerca di nuovo di scappare da te! >> - rispose la mamma scoppiando a ridere seguita prima da Camilla e poi da Laura stessa.
Finalmente, tra risate e immaginazioni sulla reazione di Teo, le ragazze finirono velocemente la colazione per poi scappare di corsa a scuola prima del suono della campanella.
Arrivati davanti a scuola, prima di entrare, come tutti i giorni, Laura cominciò con la sua solita routine, arrotolarsi un po' la gonna sul giro vita per farla sembrare più corta e sbottonandosi di più la camicetta, per far risaltare le abbondanti forme ora ben visibili dall'ampia scollatura.
<< Laura! Non ti sembra di esagerare? Non capisco perché devi scoprirti sempre in questo modo! Non è decoroso! >> - disse Camilla stizzita!
<< Oooh su Camilla, non essere noiosa! Se voglio avere dei buoni affari, devo pur esporre la mia mercanzia! Uhauauaaha! >> disse Laura compiaciuta del suo nuovo look.
<< Sono sicura che a Teo faccia più piacere vederti meno... hem... >> non fece in tempo a finire la frase che in quel momento passò proprio Teo mentre si dirigeva con passo affrettato verso l'ingresso della scuola. Avendo visto le ragazze, sopratutto Laura, abbassò lo sguardo quasi imbarazzato, salutò a bassa voce con un semplice: << Ciao Camilla... ciao Laura... >> e scappò via senza voltarsi indietro.
<< Non mi sembra che Teo abbia avuto voglia di, hem, soffermarsi sulla tua "mercanzia" >> esordì ironicamente Camilla.
<< Camilla si vede che non capisci niente di uomini! Teo fa solo finta di nulla! Non si è fermato solo perché è in ritardo e non avrebbe avuto abbastanza tempo per ammirarmi bene! >> nemmeno a farlo apposta suonò la campanella e senza perdere altro tempo corsero in aula!


Finalmente arrivò l'ora della ricreazione e tutti gli studenti si precipitarono in cortile per passare la tanto attesa ora di pausa. Dopo una settimana ininterrotta di pioggia finalmente al meteo locale aveva previsto il sole e un aumento delle temperature per tutta la settimana, così tutti approfittarono della bella giornata per prendere un po' di aria fresca e ristorarsi.
<< Ragazzee! Come butta? >> urlò Laura raggiungendo di corsa il gruppo di ragazze della sua classe che si erano già recate al loro solito ritrovo, seguita da Camilla che portava con sé il cestino della merenda.
<< Ciao Laura! Anche oggi in ritardo!? Ma perché non ti svegli prima? Ahhaha! >> disse Katia mentre poggiata su una panchina del cortile era intenta a rifarsi le trecce. << Secondo me stava sognando Teo e non si voleva svegliare! >> aggiunse Francesca ironicamente!
<< Cara Laura, ma se ti limiti solo a sognarlo non credo che combinerai molto! >> esordì lei, si proprio lei, lunghi, folti e boccolosi capelli biondi che brillavano ancora di più quando baciati dal sole, occhi azzurri come due laghi di montagna, fisico asciutto con curve morbide ai punti giusti che facevano si che ogni cosa indossasse le calzasse a pennello, e sempre con indosso l'ultimo modello di abbigliamento firmato. Figlia di una delle più facoltose famiglie della città, Angela (il nome guarda caso non poteva essere più azzeccato), era una delle ragazze più belle e ammirate della scuola, non mancava mai di mettersi in mostra e far notare a tutti il suo stato superiore.
<< La pazienza è la virtù dei forti, cara la mia Angela! Ma oggi le cose prenderanno una svolta! >> ridacchiò Laura mentre teneva tra le mani il sacchetto contenente la sua arma segreta, i biscotti dell'amore per Teo! Camilla, che era l'unica a sapere il motivo del ridacchiamento di Laura, rise a sua volta in maniera sommessa tanto che fu notata solo da Angela.
<< Che cosa hai da ridere cara Camilla? Oh dimenticavo! Per te l'argomento ragazzi non ha nulla di serio, alla fine le tue esperienze amorose si riducono solo a una e diciamocelo... è stato un vero fallimento! Ahahaha! >> Tutte le altre ragazze a parte Laura, risero fragorosamente ma solo perché, quando rideva Angela, allora tutti ridevano, forse per cercare di rimanere nelle sue grazie.
Camilla abbassò lo sguardo con notevole imbarazzo.
<< Angela non è che tu invece stai pullulando di fidanzati! o mi sbaglio? >> disse Laura cercando di difendere la povera amica.
<< Oh suvvia Laura! Stiamo solo scherzando! E poi cosa dici!? >> disse orgogliosamente Angela,
<< Tutti sanno che nonostante i miei numerosi ammiratori, Vincenzo ed io ci stiamo per mettere insieme e che Camilla, bè poverina... >> disse squadrandola dalla testa ai piedi << insomma se si curasse un po' di più, di certo sarebbe meno, come dire... bruttina! >>
Quelle parole furono come un coltello nello stomaco per Camilla, sapeva di non essere il massimo della bellezza. Era tutto l'opposto non solo di Angela, ma anche di tutte le altre ragazze dell'istituto. Capelli di un comunissimo castano, lunghi ma senza volume, fisico magrolino e non particolarmente sviluppato tanto che la sua seconda scarsa le procurava le prese in giro da parte dei compagni di classe. Quella è l'età in cui si è nella piena adolescenza e il proprio fisico reca sempre non pochi disagi e frustrazioni. Per non parlare dell'acne, che ogni tanto le faceva uscire qualche brufolo non proprio piccolino e molto fastidioso. Aveva gli occhi verdi, ma portava gli occhiali, e con quei fondi di bottiglia sicuramente nessuno avrebbe potuto notare nemmeno il colore dei suoi occhi. Additata come la classica secchiona, anche perché portatissima per lo studio e prima della classe, non attirava di certo le attenzioni dei ragazzi più comuni.
Mentre il rossore riempiva il volto della ragazza tanto dal farle avere gli occhi lucidi, fu una voce calda e gentile a smorzare la situazione d'imbarazzo e tensione creatasi. << Io la trovo carina. >> furono proprio queste le parole che uscirono dalla bocca di Vincenzo, parole che come un balsamo lenitivo scaldarono prontamente il cuore di Camilla.
Ogni volta che lei lo vedeva il suo cuore, si scioglieva, sarà per i suoi modi sempre gentili e cordiali, accompagnati dal fatto che era uno dei ragazzi più gettonati da tutte le ragazze del liceo, giocatore della squadra giovanile dell'istituto, e veramente molto carino.
A sentire quelle parole Angela s'irritò non poco, perché lei e Vincenzo erano usciti insieme un paio di volte e lo considerava già il suo ragazzo. Come poteva il suo Vincenzo osare contraddirla davanti a tutti per apprezzare quella... specie di ragazza! << Vincenzo! Che cosa dici!? >> disse indignata da quel complimento rivolto all'oggetto del suo scherno.
<< Angela perché sei così dura con Camilla, io la trovo carina! Ci sono tante ragazze bruttine ma d certo non lei. Poi ha anche un bel carattere. Non trovo giuste le tue critiche e inoltre dirle queste cose davanti a tutti lo trovo di pessimo gusto! >> disse Vincenzo alterato.
Angela si riempì di vergogna e di astio verso Camilla, come aveva osato far si che proprio il suo amato la riprendesse davanti a tutti umiliandola solo per difenderla. Senza perdere tempo cercò di sistemare la situazione, non poteva permettere che continuasse a essere lei quella nel torto!
<< Vincenzo, tesoro, ma tu non hai sentito il resto della conversazione! Io stavo solo incitando Camilla a prendersi più cura di se stessa! Altrimenti gli altri potrebbero non notare le potenzialità che ha! E prima che fossi interrotta... stavo per offrirmi di darle un po' di consigli per aiutarla! Sai dall'alto della mia esperienza credo di poter trasformare questo... >> le diede un'occhiata fulminea e continuò << mh brutto anatroccolo, in un bellissimo cigno fashion! >>
Ormai era esperta nel rigirare le carte e, infatti, Vincenzo, colpito dalle sue parole non poté far altro che dire meravigliato: << Oh Angela! Ti prego di scusarmi, avevo frainteso le tue intenzioni! Infatti, mi sembrava strano che una ragazza tanto di cuore come te potesse dire delle cose così poco carine! Camilla! >> disse pieno di entusiasmo rivolgendosi alla povera ragazza, << Angela è sempre il ritratto del buon gusto e della moda! Ti consiglio di prendere al volo il suo invito! Sono sicuro che ci guadagnerete entrambe e magari diventerete persino delle ottime amiche! Adesso Angela, che ne dici di fare merenda assieme? Poi se vuoi, sta sera possiamo andare al cinema... >> e i due si allontanarono come dei piccioncini mentre Angela stringendolo a braccetto si voltava ogni tanto per lanciare occhiate di vittoria e soddisfazione proprio a Camilla che, come tutti i presenti, non poteva credere all'accaduto.
<< Su Camilla lascia correre! >> sostenne Laura, << Lo sai che quell'arpia è fatta così! Povero Vincenzo, è troppo buono perché accorga di essere caduto della tela del ragno! Su, andiamo a fare merenda per conto nostro! Ciao ragazze ci si vede dopo in classe! >> così Laura prese Camilla e cercarono una panchina libera per poter passare il resto della ricreazione.
Camilla aveva un carattere troppo timido ed emotivo per riuscire a cavarsela da sola in queste situazioni e Laura lo sapeva bene.
Erano passati molti anni dal loro primo incontro, quando Laura e i suoi genitori si erano trasferiti in quella piccola cittadina. Sin dal primo giorno Laura e Camilla divennero inseparabili, uguali per tante cose, per la passione verso i loro piccoli criceti, per essere entrambe figlie uniche ecc... col tempo e con la crescita però, i loro caratteri si differenziarono sempre più, ma questo rese ancora più solido il loro legame, come se fossero sorelle, come due pezzi di un puzzle, diversi, ma completandosi a vicenda. E in queste situazioni Laura era l'unica che poteva capire Camilla, aiutarla e sostenerla.

Ripresero le lezioni, l'ora di matematica era sempre la più noiosa per Laura che intanto, seduta rigorosamente all'ultimo banco, non faceva altro che lanciare piccole palline di carta contenenti cuoricini disegnati al povero Teo, seduto più avanti, che cercava invano di seguire le lezioni.
Finalmente suonò l'ultima campanella e la professoressa Marchi, cercò di richiamare l'attenzione degli alunni che intanto sfrecciavano fuori dall'aula senza degnarla di un saluto.
<< Ragazzi! Mi raccomando! Ricordatevi di portare la quota per il pullman domani, se no lunedì chi non avrà portato i soldi non verrà in gita! >>
Angela e Camilla non si rivolsero la parola per tutto il resto della mattinata, nemmeno per salutarsi alla fine delle lezioni. << Ah Camilla potresti trattenerti 5 minuti prima di andare via? >> le chiese la professoressa quando la vide dirigersi con Laura verso l'uscita dell'aula.
<< Tranquilla Camilla ci vediamo direttamente al campetto come sempre! >> rassicurò Laura all'amica mentre si preparava per dare il suo dono all'amato. Ogni giorno dopo la scuola, tutti i ragazzi si dirigevano al campetto da calcio, dove la squadra maschile dell'istituto si allenava, e proprio li, Teo, che era il capitano della squadra di calcio, avrebbe finalmente ricevuto il dono di Laura. La scena era perfetta, tutto il pubblico sarebbe esploso in un applauso di esultanza quando alla consegna del dono, Teo l'avrebbe stretta tra le sue forti braccia per concludere il tutto con uno di quei baci da film! Almeno questo era tutto quello che sarebbe dovuto accadere secondo la ragazza.
<< Camilla ti ho chiesto di fermarti perché ho bisogno di un favore. Siccome è un paio di giorni che Rupeo Ikeda è assente, e noi insegnanti sappiamo che con te è molto aperto e ha confidenza, per cui, potresti convincerlo a venire alla gita lunedì? Io ho provato ma non ci sono riuscita, ho già avuto un colloquio con la signora Ikeda e mi è stato assicurato che non ci sarebbe alcun problema se il ragazzo volesse venire. Inoltre penso che come esperienza gli farebbe bene, insomma lo aiuterebbe molto a riuscire ad aprirsi verso i suoi compagni di classe. Lo so che è tardi, questo è il terzo anno delle superiori e poi dopo l'esame dovrà scegliere se continuare questo percorso oppure fermarsi e da quanto ho capito, lui ha intenzione di fermarsi all'attestato professionale per poi andare a lavorare perdendo purtroppo l'opportunità di conseguire il diploma, però se riuscisse ad aprirsi almeno un pochino con gli altri ragazzi e socializzare, penso che questo lo aiuterebbe anche per il futuro. Che dici? >>
<< Professoressa Marchi ecco... >> disse timidamente Camilla, << mh... vedrò cosa posso fare... >>
<< Grazie Camilla, sapevo di poter contare su di te! >>


Mentre pensava alla richiesta della professoressa, non si accorse di essere già arrivata al campetto dove trovò Laura intenta ad ammirare i ragazzi da dietro la rete di protezione del campo.
<< Ohhh! Camilla eccoti! Dove eri finita? Che cosa stavi facendo? Un'altra interrogazione? >>
<< Ma no, è che la prof. mi ha chiesto un favore... su Rupeo... >>
<< Rupeo? E cosa centra con te? Tutti lo sanno che vi siete mollati! Rupeo è un ragazzo così strambo! Ha troppi problemi, se non sei riuscita nemmeno tu a sopportarlo, non so chi altro ci riuscirebbe! >> ribatté Laura.
<< Già... Io e Rupeo siamo persone troppo diverse... credo che il mio aiuto non sia stato abbastanza da riuscire a migliorare il suo carattere. Non penso di riuscire a essere d'aiuto alla prof., ecco, per la gita intendo... >> Camilla si lasciò scivolare su una panchina con aria pensierosa, guardava le nuvole, il cielo.... cosa avrebbe dovuto fare?
<< Non vedo perché la cosa ti renda così pensierosa! Tu hai detto alla prof che non potevi farci nulla, giusto? >> chiese Laura all'amica che intanto si limitava a fissare il cielo senza rispondere.
<< Camilla? >> ripeté a voce più alta per cercare di richiamare la sua attenzione.
<< In realtà... >> rispose Camilla << insomma non sono riuscita a dire di no... >>
<< Lo sapevo! Sei incorreggibile, ogni volta che arriva qualcuno che ha bisogno, tu sei sempre pronta a dare aiuto! Ce la farai mai a dire di no? Devi essere più egoista e pensare a te stessa! Non cambierai mai! >> in realtà sperava di procurare una qualche reazione in lei, ma la ragazza si limitava a fissare in alto... << mh... ascolta, non so cosa sia successo tra voi a parte che lui era diventato geloso e possessivo come una piovra, ma per caso provi ancora qualcosa per lui? >> Camilla si girò di colpo guardando Laura arrossendo visibilmente.
<< Oh porca paletta! Spero che non sia così! Anche perché Rupeo è ancora cotto marcio di te! >>
<< Che cosa stai dicendo Laura! Lo sai che per me è tutto finito! Così com'è tutto passato anche per lui! >> si difese Camilla imbarazzatissima e con fare alterato.
<< Uahuahah quanto sei ingenua Camilla! Tu non ti accorgi di nulla perché ti siedi davanti, ma da dietro io scruto tutto! Rupeo sta sempre a fissarti e vedo come ti guarda... sono sicura! Io sono esperta di queste cose! >> Questa scoperta fu uno shock per Camilla che rimase molto sorpresa! << Camilla! A giudicare dal colore della tua faccia devo dedurre che è così anche per te! >>
<< Smettila Laura! >> urlò Camilla! << tra noi non c'è più niente! Adesso il ragazzo che mi piace è un'altro! È Vincenzo! >>
Gli occhi di Laura si sbarrarono! << Oh porca paletta! Vincenzo no! Lui è nel territorio quell'arpia, Angela! Quella ha troppo potere! Ti consiglio di non metterti contro di lei o saranno guai per te! Segui il mio consiglio Camilla! >> Voci chiassose interruppero la conversazione, i ragazzi avevano finito il riscaldamento e si preparavano a iniziare gli allenamenti nel campetto esterno.
<< Oh finalmente! Eccoli! >> Laura si attaccò al cancello del campo emozionandosi alla vista dei ragazzi nelle loro maglie blu. << Guardalo... non è magnifico? >> I suoi occhi si erano persi nel seguire i movimenti sinuosi del corpo di Teo, era cresciuto molto da quando si erano incontrati la prima volta, diventato molto alto e atletico, il suo fisico statuario era risaltato dall'aderenza della sua maglia da capitano. Laura aveva sempre avuto una cotta per lui, sin da piccola, ma da una piccola cotta era diventata quasi come un'ossessione. Non perdeva mai né un suo allenamento, né una sua partita, sperando che un giorno il ragazzo l'avrebbe finalmente notata. << Ecco! E' il momento! >> disse Laura mentre tirava fuori il suo sacchetto contenente i biscotti! << Camilla, io mi butto! >> e prima che quest'ultima potesse rispondere, Laura si era già fiondata in mezzo al campo!
<< Teeeooooo! >> urlò mentre si avvicinava correndo sul campo verso di lui. Il povero ragazzo appena la vide s'impietrì! << La - la - laura... che ci fai qui? Noi ci dobbiamo allenare!>>
<< Lo so! >> sogghignò mentre tirava fuori il suo pacchetto da dietro la schiena, << ecco volevo solo darti questo! >> Teo alla vista del pacchetto arrossì di botto e questo fece esplodere un boato di risate da parte di tutta la squadra. <<Sono dei biscotti al cioccolato! Li ho fatti io con le mie mani tutti per te! Tieni! Mangiali! >>
<< ahahahah! Laura ma non sai che san Valentino è finito da un pezzo? >> << ne hai fatti anche per noi? >> i ragazzi continuavano a ridere sfotticchiando il povero Teo tanto che imbarazzato dalla situazione si arrabbiò!
<< Piantatela! Laura, ora dobbiamo allenarci, ha piovuto tutta la settimana e siamo indietro con gli allenamenti, non abbiamo tempo da perdere per queste cose! >>
Fu come una scossa per Laura, non fu proprio la reazione che si era immaginata, forse non era stata una buona idea dargli il regalo li... davanti a tutti. Teo scorse lo sguardo deluso della ragazza e si dispiacque capendo l'esagerazione della sua reazione. << Ecco... io... Laura ti.. ti ringrazio, è un bellissimo regalo, saranno sicuramente buonissimi... vado a metterli in borsa, ecco poi ti dirò come sono venuti, ma adesso dobbiamo allenarci, quindi puoi... rimanere a guardare se vuoi... >>
Laura rimase con lo sguardo fisso in basso per riflettere una decina di secondi... poi arrivò l'illuminazione! << ah! Adesso ho capito! Ahahah che scema! Non c'è bisogno di reagire così solo perché hai paura che gli altri li vogliano assaggiare! Li vuoi tenere tutti per te! Oh! Teo aahahah bastava dirmelo! Ragazzi,>> disse ora rivolgendosi al resto della squadra, << mi dispiace ma questi sono i biscotti dell'amore! Sono solo per Teo! Gelosoni! >> Tutti scoppiarono di nuovo a ridere, tranne Teo che rimase sconvolto e senza parole in mezzo al campo.
<< Adesso vi lascio allenare! Teo poi chiamamiiii! >> e corse via mandando in continuazione baci a distanza al povero Teo che la guardava allibito, con il suo pacchetto di biscotti in mano.

<< Missione compiuta Camilla! Hai visto? Teo è rimasto senza parole dalla felicità! >> disse Laura mentre Camilla la guardava perplessa. Preferì non dire nulla, e a farle credere che le cose siano andate esattamente come credeva. Così continuando a parlare dell'accaduto le due ragazze s'incamminarono verso casa.

La sera tarda, dopo cena, Camilla stava in camera sua, a fissare il soffitto mentre sdraiata sul suo letto accarezzava il suo "cricetino" Ghiotto. Non poteva far altro che pensare alle parole di Laura su Rupeo, e sopratutto al suo arrossamento di fronte alle sue asserzioni, perché era arrossita? Le cose tra lei e Rupeo erano ormai un capitolo chiuso della sua vita anche perché ora il suo cuore batteva per Vincenzo... ma allora perché aveva reagito così?

Nella casa accanto alla sua invece, Laura come tutte le sere, era intenta a scrivere sul suo diario mentre raccontava al suo criceto Hamtaro tutto quello che era successo durante la giornata.
<< Oh Hamtaro, oggi con Teo è stato un successo! Ho fatto un altro passo verso il suo cuore! Per un momento ho pensato di aver fatto fare a Teo una figuraccia e di averlo imbarazzato davanti a tutta la squadra, invece voleva solo i miei biscotti tutti per lui! Oggi è stata una giornata bellissima e sono sicura che domani lo sarà molto di più! Non è vero piccolo mio?>>

Hamtaro: <<Hikkì!>>
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 1
alessandrosini
15/12/20 19:09
bellissima storia
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