torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LUX.......
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kadma galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/09/2003 20:32:59

questa storia non ha un vero e prorpio genere ci saranno battaglie, scene drammatiche. e` il viaggio di una ragazza alla ricerca di se stessa.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PROLOGO
- Capitolo 1° -

Salve a tutti non penso che vi ricordiate di me, infondo ho scritto solo una ff e non l'ho neanche terminata ;____;. Questa certo non è la migliore pubblicità però volevo che Elenarendina, Juju-camy, Selia, Lory88 e naturalmente Mizuki mi perdonassero per non aver mantenuto la promessa di continuare e finire la mia fic ma alla mia giovane età ho già conosciuto il blocco dello scrittore però adesso mi sento ispirata. Cmq chiudo le mie scuse e vi auguro una buona lettura, ho una piccola richiesta se vi va potreste commentare, grazie.
Eccomi qui, davanti a quella che ormai è da ben 6 anni la mia casa, che strana parola "casa" posso considerare così il luogo più strano ed impervio che io abbia mai conosciuto? Dalla rupe su cui mi sono arrampicata scorgo la vecchia e possente città di Averlast a nord, il mio sguardo puntato verso est, disturbato ora dalla luce penetrante dell'alba, cerca impaziente di visualizzare il villaggio di Tribal luogo del mio addestramento, anche se so bene che è impossibile vederlo ad occhio nudo da una distanza così estesa, non solo perché si trova nel fitto della foresta ma anche perché è protetto da una barriera di energia, cmq per me non fa differenza io conosco benissimo la sua ubicazione, ricordo come fosse ieri il giorno in cui lo trovai.
Ero una ragazzina di 10 anni la mia vita era "tranquilla", vivevo insieme a mia madre Galatea ed al suo nuovo marito Tom, lui era fissato con le vecchie leggende sugli Dei greci, uno degli stati di quell'antico pianeta da cui provenivano i suoi avi, qui su Callisto non ci sono queste strane credenze, poi c'era mio fratello non avevamo legami di sangue ma ci volevamo un gran bene lui era il mio angelo custode, un'altra delle strane parole che mi ha insegnato Tom, loro credono negli angeli creature alate che proteggono noi mortali, ed Ermes era proprio questo per me, io però odiavo quello strano nome così l'avevo soprannominato Spidy non solo perché era molto veloce ma anche perché sapeva sempre come tirarmi fuori da i pasticci con il suo modo di fare e la sua parlantina sciolta. Mia madre forse era un po' troppo protettiva, ma ora finalmente riesco a comprendere il motivo del suo comportamento, spesso mi obbligava a stare in casa proibendomi ciò che per me era la cosa più importante poter essere libera, salivo sugl'alberi sfrecciavo nella foresta, montavo i cavalli selvaggi e nuotavo come un pesce, ma lei sembrava odiare tutto ciò, mi agghindava come una bambola, mi faceva cucire, cucinare e dovevo addirittura studiare canto, io amavo cantare ed ero anche piuttosto brava, però quelle stupide canzonette non riuscivo proprio a sopportarle. Un giorno qualunque della mia vita qualunque un cavaliere si presento alla porta di casa io e Spidy eravamo in terrazza, lui mi stava aiutando con i compiti, ci consegno una lettera con uno sigillo che non avevo mai visto prima, mia madre corse fuori ed esclamò : "No, gli avevo detto di lasciarci in pace" furente cacciò quell'uomo,lesse la lettera in pochi secondi il suo viso si fece scuro e poi... mi prese la mano e mi disse: "Dobbiamo andare via". La mattina dopo le valige erano già pronte, Spidy e suo padre insistettero per venire con noi, mia madre non voleva continuava a mugugnare cose tipo: "sono faccende private, è meglio che tu resti qui per te e per Ermes ti prego amore"
Tom: "No, io non ti ho mai chiesto niente del tuo passato, ma ora dopo tanti anni tu vuoi lasciarmi e portarmi via l'unica figlia che abbia mai avuto!"
Detto questo mi abbraccio, infondo io avevo sempre amato quell'uomo come un padre mi aveva cresciuto, amato e aiutato in quegl'anni, però quando arrivai a Averlast tutto cambiò. Quella città era straordinaria, tutt'intorno la natura era rigogliosa vi erano piante ed animali che non avevo mai visto tutto era immenso, l'architettura dei palazzi era superba 4 torri sorgevano maestose ed eleganti a lati della città. Scendemmo dal carro su cui avevamo viaggiato fino a quel momento, era stato un lungo viaggio ma io ero così meravigliata da ciò che vedevo che non sentivo affatto la stanchezza, ci ritrovammo in un grande giardino e li ci accolse Leon era un uomo molto alto, muscoloso, lo sguardo intenso e la carnagione scura evidenziava i capelli color rame.
Leon si presentò e ci disse di metterci comodi perché fra poco avremmo incontrato Marius, io rimasi sorpresa non conoscevo nessuno con quel nome eppure mi era così famigliare. Tom fissò mia madre il suo sguardo era chiaro voleva una spiegazione e la voleva subito, lei lo implorò di non chiederle niente il suo volto allora si fece triste ed esclamò: "Perché non puoi fidarti di me"
Mia mamma aveva gli occhi lucidi, io non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, in quel momento Spidy afferrò il mio braccio e mi trascinò via dicendomi: "Andiamo a vedere com'è questo giardino?"
Solo dopo capì che l'aveva fatto per non farmi assistere a quello spettacolo, Ermes era sempre stato molto buono e comprensivo, aveva 3 anni più di me ed era abbastanza alto gli occhi neri grandi e luminosi, i capelli corti all'in su come fosse un porcospino (l'avevo sempre preso in giro per quello)ed era un po' magrolino.
Girammo per il giardino e lì trovammo una piccola costruzione, all'interno c'erano parecchi quadri rappresentanti dei draghi che volavano su quella che doveva essere la vecchia Averlast, rimasi sorpresa era uno spettacolo fantastico affianco agli animali vi erano delle altre creature, ma ora non riesco a ricordare cosa fossero so solo che mi colpirono estremamente, sentimmo dei passi e uscimmo di fretta da quella casupola. Davanti a noi comparvero, mia madre che camminava con gli occhi gonfi dal pianto ma a testa alta verso di me, Tom le teneva la mano e dietro di loro con un portamento regale, c'era Marius era un uomo maestoso dai lunghi baffi neri, gli occhi di un azzurro intenso, le sopracciglia non troppo folte che gli davano un espressione ancor più autoritaria. Rimasi impalata a fissare quel uomo era come se la sua figura mi fosse familiare però avevo una strana sensazione, non era paura era più la coscienza che quell'uomo fosse simile a me nel più profondo nella parte più oscura che a quel tempo cercavo di soffocare.
L'uomo cominciò a parlarmi, io però non lo ascoltavo con attenzione, ad un tratto il mio sguardo fu rapito da un bagliore al di sopra delle montagne, una forte luce! e poi vidi... ancora oggi non sono sicura di ciò che vidi, ma a me sembrò proprio un drago. Marius mi fissò e mi chiese: "Cos' hai ragazzina?"
I mi voltai, dovevo aver una strana espressione perché mi madre sussultò e mormorò:"No.." abbasso gli occhi fissando il prato ed una lacrima solco il suo viso, Tom le strinse le mani e mi chiese: "Su dicci che hai?"
Io gli risposi: "Nulla... io voglio andare la su" mentre con un braccio indicavo il punto dove avevo visto la luce. Marius si girò verso mia madre e le disse: "Ora sarai convinta, lei non può stare con te (poi si voltò verso di me)cosa c'è là che ti interessa?"
Io non gli risposi, lui mi fisso poi fece un gesto a Leon e mi chiese: "Sai cavalcare?" risposi di sì. Poco dopo Leon arrivo con tre cavalli, quella era la sua prima prova, uno di quegli animali era selvaggio e nessuno tranne lui era riuscito a montarlo ma volle ugualmente che io ci salissi, però con sua grande sorpresa il cavallo non mi disarcionò anzi rimase tranquillo, poi lui montò su il suo, Leon stava per salire in groppa ma Spidy fu più rapido ed esclamò:"Dove vai tu vado io" io sorrisi. Dopo poco partimmo, in quel momento non potevo sapere che quel gesto avrebbe cambiato completamente la mia vita, mia madre invece sapeva... ne sono sicura lo vidi ne i suoi occhi, lei sapeva che non mi avrebbe più rivisto. Galoppammo per molto tempo, così si fece buio, ci accampammo in un piccola radura, se fossi stata più sveglia avrei capito subito che quel uomo mi aveva portato fin lì con l'unico scopo di farmi capire ciò che ero. Spidy era a pezzi io invece ero stranamente sovra eccitata, non ero mai stata un tipo sedentario ma quella sera... era come se sentissi una voce chiamarmi, entrammo nelle tende. Dormii per poco, fino a quando il vento non portò alle mie orecchie, un rumore che mi sarebbe diventato famigliare poco tempo dopo, l'eco della battaglia. Alzai la testa mi vestii di fretta e cominciai a correre nella foresta, non so perché lo feci, ma corsi incontro a quel rumore vagai per molto tempo finché non trovai un'arena, era una costruzione stranissima, imponente, scura ed immensa. La cosa più strana era che senza una spiegazione sapevo ciò che mi attendeva al suo interno, varcai la soglia e vidi una battaglia, all'interno si stavano probabilmente svolgendo degli allenamenti, venni presa dal panico e commisi un errore fatale feci cadere un vaso, si accorsero di me. Un uomo mi venne vicino, mi accorsi subito che non aveva buone intenzioni mi disse: "Cosa fai qui? Lo sai che ora dovrò ucciderti"
Rimasi pietrificata dopo aver sentito quella parola, lui mi attacco presi in pieno volto un possente calcio, sentivo il sangue colare dal mio labbro e un forte dolore, ma non avevo scelta dovevo alzarmi o per me sarebbe stata la fine. Mi alzai a fatica riuscii ad evitare un suo colpo e fuggii, l'uomo stava per riacciuffarmi...avevo un grande terrore, ma in quel momento contro l'energumeno si gettò Spidy, mi aveva seguito, per fortuna mi avrebbe salvato. Mi sbagliavo poco dopo mio fratello era a terra l'uomo stava per schiacciarli il cranio, in quel momento qualcosa scatto dentro di me, non volevo più scappare volevo solo uccidere quell'uomo mi gettai verso di lui, non ricordo cosa successe dopo, so solo che il suo sangue era sulle mie mani. In quel momento, prima che io potessi compiere quell'orrendo gesto Marius mi fermò staccandomi dall'avversario, e persi i sensi.. poi..ricordo solo che mi svegliai con affianco Spidy, notai le medicazioni che gli avevano fatto, mi misi in ginocchio ed osservai le mie mani erano ancora sporche di sangue, scoppiai a piangere mio fratello mi abbraccio e mi disse: "Andrà tutto bene".

Eccola là su quella roccia a un espressione così triste, ma cosa è venuta a fare qui??? Ora che ci penso oggi è l'anniversario del giorno in cui ha trovato Tribal, dopo che mia sorella mi ha salvato 6 anni fa o promesso a me stesso di starle sempre affianco e proteggerla da tutti e soprattutto da se stessa. Ricordo quella sera lei era nella sua tenda, la sentivo ancora piangere, io l'avevo sempre saputo che lei era speciale, ma le parole di Marius mi hanno tolto ogni dubbio: "Non piangere, questo è il tuo destino tu sei, anzi sarai una guerriera per sempre, come me e tua madre"
Lei disse: "Tu... cosa centri, no..non sarai"
Marius: "Sì sono tuo Padre, e ora smettila odio il vittimismo"
Mia sorella rimase scioccata i suoi occhi erano vuoti, il volto provato era distrutta. Il giorno dopo rimase tutto il giorno nella tenda uscì solo per dare da bere a quello che sarebbe diventato il suo cavallo, lo stallone da pelo lucido di un color nero intenso, la criniera folta e lo sguardo fiero, lei lo fissò per un po' poi montò l'animale e prima che c'e ne accorgessimo era già scomparsa, io pensavo che fosse tornata da mia madre ma ero cmq preoccupato, Leon era del mio stesso parere ed anche se ci conosceva da poco sembrava essere davvero in pena, Marius invece era tranquillo ad un tratto mi chiamò e mi disse: "Ei tu smettila, sta solo compiendo il suo destino, tu invece che vuoi fare?"
Io non capivo, così gli dissi di essere più chiaro: "Tu dicevi davvero quando le hai detto che l'avresti seguita dappertutto?" Non sapevo cosa rispondere poi mi feci coraggio e dissi: "Certo io le starò sempre vicino"
Allora andiamo, galoppammo per un tratto fino ad una cascata, lì trovammo il suo cavallo ero preoccupato perché l'aveva lasciato lì, temevo per la sua vita, Leon mi guardò e mi disse: "Non preoccuparti, sai ora so dov'è andata, la cosa strana e che non riesco a capire come abbia fatto"
In quel momento Marius aprì il palmo della mano, e l'aria si squarciò era come se avesse rotto uno specchio e che dietro di esso si trovasse un altro mondo, entrammo e ci trovammo di fronte ad un villaggio immerso nel verde, ci accolse una donna era vestita da guerriera. Marius le disse: "Dov'è?"
Lei gli rispose: "E' alla cascata"
Io guardai in alto, mia sorella era in bilico su di una roccia e fissava l'acqua cadere velocemente, mi spaventai cominciai a correre per fermarla, ma Leon mi bloccò. Intanto Marius l'aveva raggiunta, la fissò per un attimo e le tese la mano lei guardò giù un ultima volta e poi... si avvicinò al corso d'acqua si sciacquo le mani le asciugo sui pantaloni e afferrò quelle del padre. Da quel momento non fu più la stessa, su quella roccia aveva preso forse la più grande decisione della sua vita sarebbe restata lì e avrebbe combattuto di nuovo in quell'arena, non mi spiegò mai perché non tornò alla sua vecchia vita, ma penso che avesse paura di ciò che poteva diventare senza un controllo e che quel posto immerso nella natura lontano da una vita vuota e grigia fosse l'ideale per lei, infondo Marius aveva ragione stare lì era il suo destino, ma il mio qual'era? Decisi quando la vidi scendere dalla roccia, lei mi guardo e poi mi abbraccio fu allora che capì che non potevo lasciarla. Lei non volle mai rivedere sua madre e mio padre, io invece ogni tanto vado da loro, mi mancano e mancano tanto anche a lei ma non vuole ammetterlo, sua madre spesso viene a vedere i suoi allenamenti, quando ci addestriamo in città ma non si fa mai vedere non ne a il coraggio, rimane in un angolo e piange è straziante vedere quanto soffre.
Ah che fatica! Finalmente l' ho raggiunta possibile che ogni volta che deve riflettere si debba arrampicare da qualche parte, io sono molto migliorato in questi anni, prima non riuscivo neanche a starle dietro, dopo circa un anno i nostri livelli era diversissimi lei era gia una guerriera provetta mentre io ero una frana, fortunatamente me la sono sempre cavata con le armi grazie alla mia ottima mira, così in battaglia finivo sempre in seconda linea e le coprivo le spalle.
Eccola da vicino è ancora più bella, in questi anni è cresciuta davvero molto ora a dei lunghi capelli castani un po' ondulati, degli occhi splendidi castani con dei riflessi ambrati è abbastanza alta ed un fisico longilineo, lei non si è accorta neanche di quanto sia cambiata il suo carattere a subito un profondo mutamento ora e matura, riflessiva,come sempre generosa, ma quando serve è anche fredda e calcolatrice, io invece sono sempre lo stesso, un po' più alto e muscoloso ma per il resto non mi pare di essere diverso da quando sono arrivato qui.
Spidy: "Lux"
Lux(per nulla sorpresa): "Ha finalmente sei arrivato"
Spidy: "Mi hai sentito.. ma se io cercavo di fare silenzio, pensavo di avercela fatta"
Lux: "Quante volte credi di continuare questo gioco tanto ti scopro sempre ^___^"
Spidy: Uf.. perché sei qui?"
Lux: "Riflettevo"
Spidy: "Lo so ^__^ per..per caso hai paura di combattere per la prima volta nel.."
Lux: "Nell'arena! No ho almeno non penso solo che io..."
Spidy: "Ci sarò io lì con te, vedrai non ti succederà un'altra volta riuscirai a controllarti io ho piena fiducia in te, piccolina, vincerai tu sei la più forte"
Lux: "Sì ^//^.. Ermes"
Spidy: "Discorso serio vero?"
Lux (fece un cenno col capo): "Pensi mai che se io non ti avessi rovinato la vita, tu ora staresti molto meglio"
Spidy: "Ei tu non mi hai affatto rovinato la vita e poi... come potrei stare meglio di così pomeriggio dovrò partecipare ad una sfida rischiosa nell'arena dove mi piglieranno tutti a calci ^______^
Lux: "Grazie"
Spidy abbracciò la sua sorellina, fra poco avrebbero dovuto disputare una sfida molto importante, anche se quella sera sarebbe stata solo una prova per il grande evento che si sarebbe tenuto dopo molto tempo, era la prima volta dopo sei anni che Lux ritornava in quel luogo.

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: