IL DICIASSETTESIMO COMPLEANNO
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1°
IL DICIASSETTESIMO COMPLEANNO
Era quasi mezzanotte quando, al numero 4 di Privet Drive, un ragazzo con i capelli arruffati, guardava il cielo blu, affacciato alla finestra, come ad attendere un po’ di brezza inesistente, quella brezza che avrebbe tanto fatto piacere in un’estate così afosa. Harry Potter, così si chiamava il ragazzo, aveva dei stupendi occhi verdissimi e portava occhiali rotondi. E per giunta era un mago. Sulla fronte, c’era una cicatrice sottile a forma di saetta. Era quell’insolito segno a renderlo così fuori dall’ordinario, anche nel suo mondo. Quello era il segno del suo misterioso passato, del perché, sedici anni prima, era stato lasciato sulla soglia di Privet Drive n°4. Harry guardò la sveglia sul comodino, e si accorse che era l’una del 31 Luglio, ciò poteva significare solo una cosa: aveva diciassette anni. Quello sarebbe stato l’ultimo anno a Hogwarts, la Scuola di Magia e Stregoneria più famosa al mondo. Il diciassettenne pensò con tristezza che quello sarebbe stato il suo ultimo anno a scuola e che, forse, non avrebbe mai più rivisto i suoi migliori amici: Ron Weasley ed Hermione Granger. Ron era alto, bello e muscoloso, forse per via del suo ruolo da portiere nella squadra di Grifondoro, di cui Harry era il capitano. Aveva i capelli rosso fiamma e un sacco di lentiggini, moltiplicate con il passare degli anni. Hermione, invece, aveva i capelli castano chiaro, piuttosto lunghi e crespi. Lei, insieme a Ron, era il Prefetto del Grifondoro.
Harry ripensò anche alle sfortune avute nel corso degli anni: quando aveva un anno, Voldemort, il più grande stregone di tutti i tempi, aveva ucciso Lily e James Potter, i suoi genitori; al suo quarto anno di scuola, era morto di fronte ai suoi occhi Cedric Diggory, un suo amico, nonché rivale in amore; un anno dopo, era morto Sirius Black, padrino e tutore di Harry: egli era la sua sola famiglia, a parte i Dursley. Assolto da tutti i suoi pensieri, il ragazzo ci mise un bel po’ a notare la sua civetta bianca, Edvige, di ritorno a casa con un po’ di bella posta, un gufo della scuola, insieme ad Leotordo, il gufetto di Ron e Radish, un bel gufo nero, della sua amica Hermione. Subito si spostò per lasciar passare gli animali, aprì di fretta e furia un pacco abbastanza pesante, da parte di Ron, e vi scoprì un uovo blu come il mare. Prese la lettera dell’amico e lesse:
Caro Harry,
come stai? Innanzitutto volevo dirti: BUON COMPLEANNO!! Il regalo che ti ho mandato è un uovo di basilisco!!! Eh eh eh… No, scherzo! Di torniere: questo animale è come un gatto, solo molto più grosso e decisamente meno aggressivo: non lo devi affatto curare. L’uovo si schiude solo se lasciato a vivere da solo, senza nessuna cura. Il periodo di schiusione dovrebbe avvenire per il 7 Agosto. Dopo di che, dagli da mangiare 6 topi al giorno: due al mattino, due per pranzo e due per cena. Questo per un mese, ma dei topi non ti devi preoccupare: puoi farli cacciare da Edvige. Poi puoi farlo uscire, ma di notte: la luce del giorno al cucciolo gli fa male, e possono vederlo i babbani. Dopo un mese da quando il torniere si schiude, puoi farlo uscire, perché diventa adulto, quindi assume un’abilità nota dei Dissennatori, cioè la capacità di rendersi invisibile agli occhi dei babbani e dei maghino. Questo animale si affeziona ad UNA PERSONA SOLA: la prima che vede quando si schiude l’uovo. L’uovo è blu se è un maschio, e rosa se è una femmina. Il maschio, in questo caso il tuo, può vivere per un massimo di sessant’anni: ti segue ovunque ed è molto protettivo: se qualcuno ti minaccia, di picchia, si arrabbia con te o ti offende, stai pur certo che si ritroverà senza un arto, ma non preoccuparti: se la prima persona che vede quando nasce, lo maltratta, lo picchia, lo insulta ecc. (spero che tu non lo faccia mai!!!)lui non si arrabbia, né ti fa niente. Stai attento però: il torniere è sempre molto protettivo, e può diventare geloso dei tuoi migliori amici (me ed Harmione), in questo caso sono guai! Comunque, dopo il primo mese i babbani non dovrebbero vederlo.
Cambiando argomento, che ne dici di venire il 7 Agosto a casa mia, per poi passare lì tutto il resto dell’estate? Fammi sapere. Saluti
Ron.
Harry guardò entusiasta l’uovo e, sapendo che il nuovo nato sarebbe stato un maschio, decise di chiamarlo Jingle. “Sì” pensò il ragazzo “è un nome perfetto”. Intanto, aprì la seconda busta, questa volta di Hermione, dove c’era scritto:
Ciao Harry,
come stai? Io al momento sono in America, infatti ho un corrispondente di nome Tom, che anche lui è un mago di 17 anni, che mi ha invitato a passare le vacanze con lui. Visto che questo è l’ultimo anno di scuola, ho pensato di farti questo regalo, l ’ho scelto conoscendo la tua passione per il Quiddich. Spero che ti piaccia. Comunque buon compleanno! Io sono stata nominata Caposcuola, e a sentire Ron, lui non è stato fortunato come me, e forse come te… quindi speriamo bene! Tua
Hermione
Harry aprì il pesantissimo regalo e, con sua immensa gioia, era un cofano, identico a quello che aveva a scuola, a parte lo stemma, che non era il simbolo di Hogwarts, ma una H ed una P, separate dallo stemma del Grifondoro. Dentro c’erano 2 bolidi, 2 mazze da Battitore, 1 Pluffa e 1 Boccino d’Oro Quando si fu finalmente deciso a distogliere lo sguardo dal dono, prese la lettera da parte del suo amico mezzogigante Hagrid, e lesse:
Caro Harry,
buon compleanno! Quest’anno so che i Capiscuola indossano una divisa nuova e, ho pensato,” perché non regalarla ad Harry?” Silente, infatti, mi ha informato che tu, insieme ad Hermione, sei stato nominato Caposcuola! Sapessi quanto ero orgoglioso quando l’’ ho saputo!!!! Stammi bene,
Hagrid
Harry sentì il cuore leggero come una piuma, non ci credeva! Era Caposcuola! Questo significava togliere una cinquantina di punti a Malfoy quando voleva! E in più, con Jingle dalla sua…
Il ragazzo apri l’involto di carta e notò, con sua enorme soddisfazione, che aveva un set di divise nuovo di zecca, tutte rosse, con il bordo del mantello nero (il contrario di quello che aveva gli anni passati) e una targhetta rossa su cui era scritto in nero “Harry Potter, Grifondoro, Hogwarts” e sotto c’era uno spazio bianco dove, presupponeva, ci andava messo il distintivo. Così, ancora appagato, aprì la lettera da Hogwarts, dove c’era scritto:
Gentile Signor Potter,
le ricordiamo che il nuovo anno scolastico inizia il primo di Settembre; lei si recherà sul posto prendendo il treno delle undici da King’s Cross, binario 9 ¾ (Londra). La informiamo, inoltre, che nel quest’anno, gli studenti hanno il permesso di recarsi a visitare la Accademia di Beuxbatons, per assistere alla Supercoppa, tutte le case partecipano. Lei si recherà lì non per assistere, ma, logicamente, per giocare in qualità di Cercatore e Capitano del Grifondoro, quindi starà a lei ad informare i suoi compagni. Una volta terminate le eliminatorie (Grifondoro – Corvonero, Serpeverde – Tassorosso), che si terranno a Beuxbatons, la Casa vincente avrà l’onore di sfidarsi contro la squadra di Quiddich che avrà superato le eliminatorie di Beuxbatons per l’ardita Supercoppa. In tal caso, non si terrà l’annuale Coppa del Quiddich. La informiamo, inoltre, che lei è stato scelto dalla professoressa Minerva McGranitt, responsabile della sua Casa, per investire il ruolo di Caposcuola del Grifondoro maschile, insieme alla signorina Hermione Granger. La preghiamo, dunque, di acquistare la nuova divisa e di appuntare il cartellino di Caposcuola rilasciato in questa lettera possibilmente nel treno. Cordiali saluti,
Minerva McGranitt (Vicedirettrice)
N.B.: Buon compleanno, Harry.
Harry guardò il suo nuovo distintivo d’oro, dove c’era scritto “Harry Potter, Caposcuola Grifondoro” sorridendo. Era tutto fantastico: la promozione inattesa, che doveva spettare a Ron, Prefetto fin dal quinto anno di scuola, la Supercoppa, i regali che aveva ricevuto: decisamente, era il compleanno migliore del mondo.
.:CONTINUA:.
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