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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Transformers
Titolo Fanfic: A CAUSA DELLA GUERRA
Genere: Dark, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU, What if? (E se...)
Autore: msfly galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/09/2014 17:08:06

Per la prima volta, la parola a Mintaka su ciò che indusse lei e Deathstar a cambiare le ottiche.
 
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- Capitolo 1° -

Il suo nome è Deathstar.
Il mio è Mintaka.
Siamo partite con i nostri amici appena finita la scuola base a Cybertron per un anno sabbatico che è diventato permanente.
Non si apprezza mai a fondo quel che si ha finché non lo si perde. Ricordo quando mio padre mi portava al parco divertimenti, ricordo il giorno che mi ha accompagnata fino a scuola. Era un costruttore, lui, e non lo vedevo molto perché era sempre impegnato nel proprio lavoro, ma quelle poche volte per me era una festa.
Ricordo lui e mia madre, ed il loro saluto alla mia partenza per questo viaggio.
È stata l'ultima volta che li ho visti.
Idem per quanto riguarda Deathstar.
A causa della guerra abbiamo perso i nostri cari. E poiché eravamo lontanissime, siamo venute a saperlo solo molto tempo dopo.
Se fossero rimasti in vita, se non fosse stato per la guerra civile, so che sarebbero stati fieri di me, perché sarei diventata una scienziata. Questo nonostante abbia rifiutato la proposta di Shockwave, preceduto dalla propria reputazione.
Deathstar invece, forse, avrebbe messo la testa a posto ed avrebbe aiutato il padre nella loro azienda produttrice di quelli che gli umani definirebbero comunemente "arredi per interni". O più probabilmente avrebbe condotto una vita che sempre gli umani chiamerebbero "bohèmienne", vendendo qualcuno dei suoi "attacchi d'arte" meglio riusciti una volta tanto e facendosi passare i crediti dai suoi.
Avremmo vissuto in un appartamento in comune, probabilmente, fino a quando una delle due non si fosse accompagnata e dunque trasferita.
A causa della guerra abbiamo perso ogni possibilità di concretizzare il futuro che avevamo progettato.
Provenire da un pianeta devastato come il nostro, e non poterci tornare senza incorrere in rischi gravissimi, significa dover procacciare risorse da...ovunque capiti. Anche da posti pericolosi come quello in cui abbiamo incontrato coloro che avevamo ingenuamente creduto sarebbero stato i nostri compagni di vita.
Illuse, illuse Mintaka e Deathstar, sciocche ed illuse a pensare che due cybertroniani in fuga e privi di risorse fossero in cerca d'altro che di un po'di connessione e di provviste da rubare. Guerra significa lotta per la sopravvivenza, ma noi non l'avevamo capito. Come avremmo potuto? Non l'abbiamo realmente vissuta se non nella perdita di affetti sulle cui tombe, sempre che vi siano, non potremo neppure piangere.
- a...iuto...per...fav...
Mi volto ad osservare la mia amica, la compagna d'avventure di una vita. Fino a poco tempo fa avrei trovato strano vedere su quel volto bianco qualcosa di diverso da un largo sorriso, ma in questo periodo ho avuto modo di vedere sul suo volto, un volto che era il riflesso del mio, la disperazione più cupa e la rabbia più grande.
Più un odio puro che, invece, a me non apparteneva.
Osserva i due con sguardo vacuo, adesso. I nostri due traditori, che ci hanno spezzato la Scintilla ed hanno portato via ogni risorsa del gruppo. Sono rimasti coinvolti in un terribile incidente che però ha danneggiato soltanto loro e l'astronave; i cubi di energon, i nostri cubi, i cubi del Team, sono ancora intatti e ben pochi mancano all'appello.
Oltre che vacuo, come dev'essere anche il mio, lo sguardo della mia amica è vuoto. Il troppo odio in questi giorni l'ha consumata. Ed ora che non c'è rimasto più nessuno da odiare, deve ricostruire quel che in lei è stato distrutto anche più di quanto sia stato distrutto in me.
- ai...aiuto...
Non manca molto alla fine. La perdita d'energon è troppo massiccia, le loro Scintille si spegneranno presto, irrimediabilmente.
- Mintaka.
Ora fissa me, con quei sensori ottici azzurri che potrebbero essere propri di un cybertroniano morto, ma io non ne sono spaventata. È sempre Deathstar, la mia amica Deathstar, per me. Non so se ci sia qualcosa nell'Universo in grado di cambiare ciò.
E non c'è neppure bisogno che aggiunga altro, perché basta una parola per intenderci, come sempre.
- prendo l'energon. Posso fare anche da sola, se mai.
Chiude brevemente i sensori ottici.
- no, ti do una mano. Osservare i morti è inutile.
- vi pre...prego, a...iuto...
Voltiamo loro le spalle, prendiamo l'energon, ci facciamo venire a prendere dal resto del gruppo in un punto lontano dall'incidente.
Oltre che a loro, ai due traditori, abbiamo voltato le spalle anche al passato.
Il suo nome è Deathstar.
Il mio è Mintaka.
Siamo partite con i nostri amici appena finita la scuola base a Cybertron per un anno sabbatico che è diventato permanente.
E a causa della guerra, abbiamo imparato a conoscere cosa comporta sopravvivere.
Cosa comporta l'odio.
Cosa comporta la vendetta, quanto questa ed il rancore possano svuotare qualcuno.
Cosa comporta vedere la vita di un proprio simile scivolargli via dagli occhi. E soprattutto...
Cosa significa non pentirsi di aver lasciato morire qualcuno.
Perché coloro che sono vuoti e distrutti dentro, non si pentono di niente.
 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
msfly 25/09/14 12:37
In effetti alla fine Mintaka dice "a causa della guerra, abbiamo
imparato a conoscere cosa comporta sopravvivere". Il tradimento dei due e la successiva decisione di lasciarli lì a morire è stata la mazzata finale dopo aver perso parenti, amici che erano rimasti sul pianeta, e progetti per il futuro. Trovandosi con una famiglia improvvisata da tutelare il più possibile. E in questo pezzo qui infatti, quando parla dei due...
". I nostri due traditori, che ci hanno spezzato la Scintilla ed hanno portato via ogni risorsa del gruppo. Sono rimasti coinvolti in un terribile incidente che però ha danneggiato soltanto loro e l'astronave; i cubi di energon, i nostri cubi, i cubi del Team, sono ancora intatti e ben pochi mancano all'appello."
... Parla più del fatto che hanno portato via le risorse del gruppo che delle loro Scintille spezzate xD poi magari invece se a parlare fosse stata Deathstar sarebbe stato un 50-50 (scintilla-risorse) o 70-30. Ma comunque alla fine quel che conta è che queste due nonostante siano rimaste quel che sono hanno ricevuto la mazzata finale che non hanno avuto gli altri tre.
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teresastern - Voto: 25/09/14 10:55
una introspezione interessante, anche perchè del passato pre guerra di Mintaka e deathstar si sapeva solo del loro periodo a scuola e non tutto il "contorno" di base. Al fatto che potessero avere anche loro una famiglia come tutti, e al fatto che si rendano conto troppo tardi che con tutta probabilità i loro familiari sono andati perduti con la guerra. Personalmente non penso che queste due si siano ritrovate le ottiche rosse per il tradimento subito dai due ex compagni, anche per loro ok, ma credo che in quel momento si siano "svegliate" per davvero di fronte ad una realtà che a causa del lungo viaggio non avevano conosciuto. Un insieme di cause che si scatenano quado sono sature, e tuttavia comunque le due dicidono di non perdere il sorriso e di tornare a essere quelle che sono con la consapevolezza però che qualcosa è cambiato. i miei soliti ragionamenti contorti :/
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