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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA FENICE
Genere: Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: ladyloki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/08/2014 21:04:26

Storia del mio fumetto. Contiene riflessioni e il mio punto di vista sulla modernità
 
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L\'INIZIO
- Capitolo 1° -

La nostra storia ha inizio nel lontano Medioevo, tempo di valorosi cavalieri, di signori assetati di potere e di leggende di ogni sorta. In un piccolo e umile paesello, governato da un re abbastanza benevolo, abitava una misera, giovane ma bella contadinella chiamata Arden. La sua bellezza era considerata un dono divino per la gente di quel tempo. Era talmente bella che riusciva ad ammaliare anche i principi e i re. A queste illustri persone, non gli interessava se lei era di classe sociale cosi misera, ma solo di contemplare cosi tale bellezza. La ragazza, però, non ammaliava solo gli esseri umani, per sua sfortuna, o fortuna, ammaliò pure il capo di tutti i demoni… Satana. Dal suo cupo, nero e angusto inferno, egli osservava le vicende sulla terra grazie ad una voragine sul nero terreno e a volte partecipava attivamente, altre invece rimaneva a osservare con aria divertita il caos e il male che dimorava su di essa. Durante le sue osservazioni, però, notò la povera contadinella e se ne invaghì. Accanto a lui vi ergeva la figura del Figlio Lucifero, portatore di luce, il demone che sarebbe stato l’erede diretto al regno del terrore di Satana. Egli con superbia guardò il padre che stava guardando la ragazza con evidente interesse.
- Oh padre altissimo, re di tutto ciò che è male, perché osservi, con tanto interesse, quella futile e inutile creatura umana? Di belle ragazze l’inferno non manca, cosa ha ella di cosi speciale??
A tale domanda Satana si alzò dal trono e diede le spalle al figlio. Lui aveva un\\\'altra visione e un piano preciso.
- Certo di belle fanciulle l’inferno non manca, ma, ignori forse il motivo per cui esse son qui?? Così tanta bellezza è futile se non è accompagnata da un’anima altrettanto bella, e poiché tale umana, ha abbellito oltre al suo volto, anche la sua anima, è degna delle mie attenzioni
Così a quanto pare la pensava il re dei demoni, l’incarnazione del male in persona. Alla fine decise di tornare sulla Terra sotto le mentite spoglie di un signore di un paese vicino, ornato da vesti regali, cavalcava il suo nero destriero. Aveva la pelle bianca, come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come la notte. Era un uomo affascinante ma, emanava qualcosa di oscuro e antico e così il suo destriero, un Equus maguns nero, cavalli adesso in via di estinzione che possono superare il metro e ottanta di altezza. Una cavallo mastodontico con zampe possenti, aveva un che di sinistro quel cavallo, a volte, sotto una luce diversa del sole, pareva che quel cavallo avesse le iridi iniettate di sangue . Seppur le sembianze dell’ “uomo” potevano tratte in inganno, gli occhi facevano capire che non aveva niente di umano. La sua malvagità trapelava da essi, d\\\'altronde gli occhi… sono lo specchio dell’anima. Il suo arrivo creò scompiglio nel paesello. Le donne tremavano. I bambini piangevano. Gli animali scappavano. I torrenti si agitavano. Era come se le persone, gli animali e le cose, inconsciamente sapessero chi era in realtà e si contorcessero e ritirassero a questa sua natura malvagia. L’uomo galoppò fino ad raggiungere una campagna verdeggiante, nella quale si ergevano arbusti e piante sempre verdi. In una stradina secondaria che portava verso un ruscello, vide una fanciulla…Arden. La donna, o meglio la ragazza, si perché aveva 18 anni, stava prendendo l’acqua dal ruscello. Acqua che serviva ad annaffiare le piante e a lavare i vestiti. Acqua, gioia per i contadini, i quali erano troppo lontani per prenderla dal pozzo cittadino. I suoi vestiti erano Logori, sporchi, strappati. La sua faccia era sporca ma ancora non era segnata dalle fatiche che ogni giorno sopportava. Aveva la pelle liscia nonostante l’incuria, occhi marroni e grandi e particolari capelli che, anche se erano stopposi per via dell’incuria erano bellissimi per la loro particolarità, neri con mesh naturali rosse. Il demone fermò il cavallo maestoso difronte a tale visione.
- Siete voi, o fanciulla, la bella Arden??
Mentre esponeva tali parole guardava la ragazza con gli occhi semi chiusi come per assaporare i dettagli del suo volto. La donna lo guardò e quasi con arroganza contestò.
- Chi lo vuole sapere?
Sapeva che nessuno gli avrebbe potuto torcere un capello. Né rapire, né abusare. Era vista come una dea, e come tale era trattata. Era abituata ai corteggiatori e dopo poco scoppiò in una tenuta risata.
- Sto scherzando.
Abbassò il capo, sapeva perché era andato da lei, o così credeva. Il demone gli pareva come tutti gli altri nobili che tentavano inutilmente di conquistarla. Come si sbagliava.
- Comunque sì, o nobile messere, son io Arden, ma non son bella come mi descrivono, ha fatto una fatica inutile per vedere una normalissima contadinella.
Sebbene la sicurezza iniziale, Arden era una ragazza umile come umile era il suo lavoro. Satana scese dal suo cavallo e la guardò sorridendo. Uno come lui non si sarebbe mai scomodato per una comune bellezza.
- Non sarei qui se tu fossi una normalissima contadinella, piacere io mi chiamo Sat… Sateo
Poca inventiva aveva l’uomo e gli tese la mano. La ragazza, sorridente gliela strinse e ci cascò nell\\\'inganno di quel nome. Era evidente che fosse stato creato sul momento.
- Sateo? Che strano nome, in tal caso piacere di far la tua conoscenza però adesso devo andare, la mia famiglia mi aspetta
Così, la ragazza se ne andò. L’uomo la seguì con lo sguardo. I demoni hanno una vista acuta e vide tutto il tragitto che fece per andare a casa.




 
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