FOR TEN YEARS
- Capitolo 1° -
Sono avvolta da un piacevole tepore...si stà bene e c’è tranquillità quì. Intorno a me vedo solo l’alternarsi di colori.
Rosso, arancio, giallo, verde, bianco.
Sul bianco rimane di più...poi ricominciano ad alternarsi...ma ne manca uno
Rosso, arancio, giallo, bianco
Il tempo in cui vedo il bianco aumenta di un po’. Ricominciano di nuovo
Rosso, arancio, bianco.
Il bianco dura sempre più.
Rosso, bianco.
Tutto questo bianco mi stà mettendo un po’ in soggezione...sembra una luce ma non lo è...passa un po’....ora solo completamente...
Bianco.
Sento come se tutto girasse, tuttavia intorno a me non c’è nulla, quindi nulla potrebbe girare. Mi sento strana, agitata, ho paura. Vedo una strana lucetta in lontananza avvicinarsi...sempre più vicina finchè non mi avvolge completamente.
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Apro gli occhi... un sogno??? Che sogno strano.... mi guardo intorno. Pareti color acqua marina, strani macchinari e...fili. Tanti fili attaccati a me...mi giro verso destra, vedo un uomo dai capelli neri.
“Dottori! Si è svegliata!”
Dottori??? DOTTORI?? Sono in ospedale?! Svegliata?! Quindi... ho dormito in un posto squallido come l’ospedale della mia città? Bleah... arrivano i dottori che cominciano a parlare fra loro. Per fortuna mi addormento. Quando mi risveglio sono sempre nello stesso letto, i medici non ci sono più, per fortuna, sento una mano stringere la mia. È calda, mi infonde tranquillità. La stringo anche io. Faccio un lieve sorriso. Mi giro per guardare il/la proprietario/a della mano.
...
....
Ammazza che figoooooooooooooooo! Ogni volta che lo vedo sbavo... oh che bello che è quì!!! Lui. La persona che amo. Il mio avvocato. Alias una meta irraggiungibile...perchè vi chiederete??? Semplice! Io ho dieci anni in meno di lui... io 17. Lui 27. A quest’età la differenza si sente. Fosse stato 27-37 già era meglio... ma...perchè è quì?
“Come stai?”
Non risppondo. Per due motivi. Primo, sono troppo sorpresa perchè lui è quì, secondo... MI STA TENENDO LA MANO!
“Hey? Mi riconosci? Sono Mark...”
Apro la bocca. Non esce nessun suono.
“Mi riconosci?hai perduto la memoria?”
Perduto la memoria? Perduto la memoria?! COME POTREI DIMENTICARE UN FIGO COME TE?!
“No no...tutto ok...”
Mi sorride stringendomi di più la mano...vorrei che durasse per sempre.
“Comunque, Mark, come...come ci siamo finiti quì???”
“Beh ecco qualche giorno fa...”
Inizia a parlare spiegando nei particolari tutto. Ma così facciamo notte...
“Sintetizza per favore”
“Abbiamo fatto un incidente con la macchina. Sei andata in coma.”
Un po’ troppo sintetizzato ma... l’ultima cosa che ricordo è che ero in macchina con lui. Poi nada.
“ E...come???”
“Ci è venuto addosso un tizio ubriaco. La tua famiglia gli ha fatto causa...mi sono proposto per aiutarvi”
“Proposto?”
“Come avvocato, ovvio.”
C...cavolo...s...si è proposto! Speravo in un’altra proposta(di matrimonio) ma va bene anche così dai.
“Dove stavamo andando???”
Mi lascia la mano. Distoglie lo sguardo da me. sembra fra l’arrabbiato ed il triste. Fa un sospiro.
“Al cinema...”
“C...cinema?!”
“Si...ti avevo invitato, ed è finita così...”
Lui? I...invitato...m...me?! non me lo ricordo... PEEEEEEEEEEEEEEEERCHEEEEEEEEEEEEEE’??????
Cala il silenzio. E’ il primo a parlare.
“Non si può. Mi dispiace...”
Che vuol dire ‘sta frase??? Torna a guardarmi.
“So quello che provi nei miei confronti”
Ah bene! Sa quello che provo nei s...COM’E’ POSSIBILE?!
“C’è un problema...”
Perchè doveva arrivare sto momento??? Mi viene da piangere... non fa niente se mi si spezza il cuore tanto sono già in ospedale. Trattengo le lacrime per mantenere quel minimo di dignità che ho. Ora la fatidica frase: io no...o roba simile...
“Sono troppo grande per te...e tu piccola per me...”
Sgrano leggermente gli occhi... perchè mi sta dicendo questo??? Non faceva prima a dirmi che non mi amava???
“Tuttavia...”
Tuttavia??? Era un tuttavia quello che ho sentto mormorare??? Si alza per andare via. Ora o mai più. Lo afferro per il polso quasi cascando dal letto. Prendo fiato.
“Marktucosaproviperme??”
Ok...frase detta in tre secondi ma...dalla sua espressione ha capito. Torna a sedersi. Chiude gli occhi sorridendo.
“Beh...ti stò odiando perchè mi sono innamorato di te.”
Hem...ok...no anzi non ok... non sò che dirgli...se siamo innamorati perchè non possiamo stare insieme??? Perchè la differenza d’età si sente così tanto... E’ l’unico pensiero che ho, non può dirmi così...
“Tu aspettami!”
Gli viene da ridere. Beh ovvio... una frase detta così è alquanto scema...
“Non ridere! Sono seria.... sicuramente più in là la differenza si sentirà di meno...”
“Che vuoi dire?”
“Io...non voglio rinunciare a te... sei troppo importante..quando io avrò 27 anni tu 37...non farebbe scalpore..”
Mi guarda perplesso, ora penserà che sono pazza. Comincia a scendermi qualche lacrima, mi arriva fino alla bocca... hanno sempre avuto un sapore salato.. adesso sono amare. Molto amare. Mi asciugo gli occhi col palmo della mano. Si alza e mi mette una mano sulla guancia, si avvicina a me. Mi bacia. Credo che il mio cuore stia battendo a mille! Non ha ancora chiuso gli occhi ma mi guarda dolcemente. Li chiude. Li chiudo anche io abbandonandomi a quell’emozione che da troppo aspettavo. Ho sperato fin dal primo momento in cui ho capito di amarlo che accadesse.
È lui ad interrompere il bacio. Cosa dovrei dire adesso? Deglutisco.
“E’ il mio regalo per i prossimi dieci anni.”
“...Eh???!”
Che...cavolo.....vuol dire....??? lo guardo più ijnterrogativo che mai. Chissà se mi è spuntato il punto sopra la testa.
“Ti aspetterò. Prova ad innamorarti di un’altro e ti faccio causa. Penso proprio che vincerei io.”
E’ un modo per dirmi che anche se m’innamoro di un’altro vince lui???
“Possiamo sentirci su Facebook. Solo li. Rimettiti presto”
Se ne va.
Via.
Esce dalla porta.
Così?
Non...non ho manco detto una parola!!! Come ha potuto? Guardo fuori dalla finestra. Fa niente, in questi dieci anni penserò al modo in cui fargliela pagare...
Tu aspettami.
FINE.
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