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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
CrossOver: Frozen: Il Regno del Ghiaccio
Titolo Fanfic: FROZEN ADVENTURES
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Drammatico, Avventura, Fantasy, Soprannaturale, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, CrossOver, OOC, AU
Autore: darkshell galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/04/2014 15:55:38 (ultimo inserimento: 12/05/14)

Dall'omonimo film: le tartarughe combattono un'avventura... ghiacciata!
 
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GHIACCIO SOTTOTERRA
- Capitolo 1° -

La luna piena brillava a New York, inondando la sua luce argentea dappertutto. In superficie tutto taceva ma nelle umide e solitarie fogne, in un'intercapedine di uno spazio segreto, una soave voce osava rompere quel tetro silenzio.
"E alla fine, lo scoiattolo ritrovò la strada di casa, affrontando con coraggio la tormenta di neve".
In quattro futon dall'unica sfumatura castana, quattro piccole tartarughe di nostra conoscenza erano prossime al sonno, ma ancora combattevano la pesantezza del sonno mantenendo lo sguardo su Splinter, inginocchiatogli dinanzi con una candela come luce e un libro di favole giapponesi sulle cosce.
Fra quelle quattro mura ramate, percorse da tubi scricchiolanti di acqua, Leonardo, Donatello, Raphael e Michelangelo sentivano calore e amore, nonostante il freddo che divorava le loro piccole membra infreddolite. Era davvero un lungo inverno quello che stava regnando la città americana.
"Papà, ma quando arriva la primavera?" borbottò Donnie, di anni sei.
"Presto, figliolo. Fra poche settimane".
"Non è giusto!" brontolò anche Raphie, di anni sette: "Non abbiamo nemmeno fatto un pupazzo di neve!".
"Mikey, vuoi aiutarci a farlo?" esclamò Leonardo, di otto anni.
Il bambino più piccolo, di anni quattro, gettò di lato la sua coperta e ridendo, alzò le sue manine coperte dal piccolo maglioncino arancione che indossava, arrivandogli quasi sino alle ginocchia. Splinter ridacchiò e guardò il soffitto, dove dei minuscoli fiocchi di neve stavano già scendendo silenziosi tutt'intorno. I piccoli bambini mostrarono occhi luccicanti, mentre i fiocchi cominciavano ad addensarsi sul pavimento, in cumuli bianchi e morbidi.
"Bomba ninja!" gridò Raph, mentre corse e si schiantò di guscio sulla neve, creando un angelo.
Leonardo ne prese un po' fra le mani, ammirando la sua gelida consistenza: capì velocemente che mescolandola, poteva creare una palla di neve.
"Pupazzo!" gridò Donnie, già intento a costruirlo.
Michelangelo lasciava che dalle sue piccole mani a sei dita verde mare partisse candida magia avvolta da un dolce alone blu notte, mentre il suo corpicino si raffreddava sempre più; molto più di quanto non fosse già.
Quando si schiuse per ultimo dal suo uovo, era talmente piccolo che entrava comodamente fra le mani del maestro e così freddo che non c'era nulla in grado di riscaldarlo.
"Bambini, attenti a non farvi male" ricordò il maestro, quando Raph si lamentò di una caduta sulla neve.
Mikey fece un salto e l'intero pavimento della tana divenne una lucida lastra di ghiaccio, liscia e scivolosa, perfetta per pattinare! Ridendo sonoramente, iniziò il suo buffo balletto che non era altro che una corsetta con tanto di piroette.
"Non so pattinare!" esclamò Donnie, che a malapena riusciva a restare in piedi.
"Aspetta, ti aiuto" si offrì Leo.
A mani unite, pattinare risultò essere molto più semplice. Donnie dimenticò per un attimo la paura e corse liberamente su quel ghiaccio perfetto, mentre la neve continuava a cadere come polvere di stelle. Splinter proprio non voleva disturbare il gioco dei suoi cuccioli, ma l'aria cominciava a raffreddarsi così tanto che perfino la fiamma della candela vi si era congelata, diffondendo una luce azzurrata e non più rossa.
Mikey si fermò e osservò ciò che aveva congelato ma non si rese conto che alle sue spalle Raph stava giungendo, incapace di frenare la sua corsa.
"MIKEY, SPOSTATI!" gridò.
Il piccolo si voltò e creò una piccola deviazione sotto forma di cumulo di neve morbida. Raph vi si schiantò senza problemi, ridendo e sputando neve quando riemerse dalla specie di igloo. Ci si sedette sopra, per poi saltare agilmente.
"Attento!" esclamò Mikey, spaventato.
Dove Raph stava atterrando, uno spuntone di ghiaccio acuminato era pronto per tranciargli un piedino: Mikey non lo permise, però; in fretta, si interpose dinanzi al pericolo, accogliendo il fratello fra le braccia. Entrambi ruzzolarono fra la neve, fra la preoccupazione del sensei e di tutti gli altri.
"Figlioli, state bene?".
Raph si mise seduto ma cominciò ad avvertire uno strano freddo alle piegature delle sue piccole braccia: guardò e spalancò gli occhi miele quando vero ghiaccio stava congelando le sue membra, nato dalle manine di Mikey che ancora lo teneva.
"Mi stai congelando! Lasciami!" sbottò, strattonandosi.
Mikey guardò tutti gli altri con occhi tristi e mordendosi le labbra, smise di congelare ogni cosa. Con la rossa candela che, libera dalla sua prigionia di ghiaccio, illuminò di rosso nuovamente la stanza, un silenzio tombale calò. Splinter fece cenno a Leonardo e Donatello di accompagnare Raph a immergere le braccia nell'acqua calda affinché il ghiaccio si sciogliesse e delicatamente, raccolse il piccolo Mikey in lacrime fra le braccia.
"Non volevo fargli del male...".
"Lo so, bambino mio" sussurrò il maestro, baciandogli la fronte: "Devi solo imparare a dominare questo tuo potere".
"E se non ci riesco?" gemette, con grandi occhi umidi.
Il topo non seppe rispondere, ma una sola idea gli venne in mente: mise il bambino in terra e si diresse nella sua camera. Lì, in un piccolo libro finto, sotto il suo cuscino, prese fra le dita un pezzo di carta ingiallita dal tempo, che rivelò essere un'antica mappa piegata in quattro.
"Sensei?" fu la vocina di Donatello, curioso: "Raph ha di nuovo le braccia libere".
"Molto bene, Donatello. Adesso, chiama gli altri e riunitevi nel dojo".
"Hai sensei" e il cucciolo fece quanto chiestogli.
Nelle quattro mura ramate, dove un tatami beige ricopriva il pavimento, seguito da alcuni teli con citazioni nipponiche sulle pareti, Splinter guardava la scaletta che i suoi bimbi creavano, essendo affiancati gli uni agli altri. Leonardo adocchiò la mappa che il padre aveva fra le mani e anche Mikey, che sembrava ancora parecchio demoralizzato.
"Michelangelo, il tuo potere è molto forte" iniziò: "E sfortunatamente non posso insegnartene il dominio. Ma conosco chi potrebbe aiutarci".
"Davvero, sensei?" chiese Raph: "Chi?".
"Regina Elsa del regno di Arendelle, nelle isole del Nord".
"Are... cosa?" farfugliò Donnie, inclinando il capo con fare confuso: "Che intendi dire, sensei?".
"Partire" espresse fermamente Leonardo.
"Un viaggio?" aggiunse stranito Raph, per poi ghignare: "Forte!".
Il topo annuì con un piccolo sorriso ma notando il terrore di Michelangelo, lo strinse a sé, guardandolo cona affetto.
"La regina Elsa ha il tuo stesso dominio, piccolo mio. Non preoccuparti. Noi non ti lasceremo".
"Sensei, chi è questa signora?" domandò Donnie: "O meglio... come fai a conoscerla?".
"Il mio maestro Yoshi, durante uno dei suoi viaggia spirituali, raggiunse Arendelle e lì conobbe il re e la regina che nel frattempo aveva dato alla luce la sua seconda figlia, la principessa Anna" spiegò: "In quel tempo, Arendelle stava affrontando una pesante guerra navale con alcuni pirati provenienti dall'arcipelago del Sud e il mio sensei, per sdebitarsi di tanta ospitalità con un estraneo, non si tirò certamente indietro".
"Wow..." espirarono i quattro cuccioli, ora seduti per ascoltar meglio.
"Il re e la regina di Arendelle erano in pericolo: molte delle loro guardie erano praticamente state sconfitte dal forte e piccolo esercito pirata. Non avrebbero potuto sopravvivere e nemmeno le loro bambine. Eppure, il mio maestro combatté e sconfisse Ariston, capo dei pirati, prevalendo sui loschi che furono, poi, catturati e processati".
"Arendelle è un bel posto?" interruppe Raphael.
"Non saprei dirtelo. Il mio maestro era solito raccontarmi questa sua storia, senza addentrarsi troppo nei dettagli".
"Ma noi siamo tartarughe!" sbottò ancora il focoso: "E tu dici sempre che gli umani non vedono di buon occhio noi mutanti".
"A questo penseremo una volta che giungeremo lì".
Il topo si alzò ma Mikey lo tenne fermo quando gli pizzicò la veste: "E il maestro Yoshi era famoso ad Arendelle?".
"No, figliolo. Fu nominato Samurai d'onore per il suo atto eroico, anche se credo che il suo nome sia rimasto nelle memorie della vecchia generazione".
"E i reali?" continuò Donatello: "Hai parlato al passato di loro, maestro Splinter".
"Perirono in un viaggio d'affari durante una burrasca. Tre anni dopo, Elsa fu eletta nuova regina".
"Adesso basta con le domande!" esclamò Raph, agitando le braccia: "Quando si parte?".
Il sensei dette una veloce occhiata alla mappa che mostrava un piccolo regno immerso nel mare e un sasso con una "x" rossa su. Inarcando un sopracciglio, il maestro Splinter non poté optare per un portale inter dimensionale o avrebbe infranto una delle più importanti regole del Battle Nexus, ossia, mai mostrare o parlare di quel luogo o portali a coloro che non fossero combattenti del Daymio, guerrieri dell'Arena o semplicemente ninja.
"Prenderemo una nave. Sono sicuro, che raggiungeremo Arendelle".
"Forte!" gridarono i piccoli, saltellando.
Mikey, al contrario, spalancò inorridito gli occhi quando si rese conto che il punto dove la sua manina stringeva il kimono, si era completamente congelato. In fretta si staccò, portandosi le mani alle braccia. Lui aveva così paura di ferire qualcuno.
Il sensei inspirò profondamente, notando il frammento di ghiaccio sulla sua veste e dalla manica tirò fuori due piccoli pezzi di stoffa neri, cuciti a mano. Erano guanti.
"Con questi, figliolo" fece mettendoglieli: "Non dovresti avere problemi a toccare oggetti o persone".
Mikey annuì e guardò i guanti che gli arrivavano sin sotto ai piccoli gomiti. Subito toccò la candela che ancora brillava nel dojo, in un angolo di muro e quando non accadde alcun congelamento, un sorriso sincero crebbe sulle sue piccole labbra. Con gli oggetti andava bene... ma con le persone? La paura lo rapì ancora, ma non ebbe il coraggio di appoggiare un solo dito su una pelle. Non era affatto sicuro di poter controllare il suo potere.
"Partiremo questa notte. So che c'è una nave che salpa per Arendelle".
"Fortissimo!" gridarono Leo, Raph e Don, filando subito a nanna.
"Non preoccuparti, Michelangelo" mormorò il sensei, conducendolo al suo futon: "Risolveremo il tuo problema".
Mikey annuì e senza toccare suo padre o sfilarsi i guanti, s'infilò nel suo materassino sul pavimento, ascoltando i morbidi respiri dei suoi fratelli che già erano sprofondati nel sonno, incuranti delle ombre tenebrose che la stanza ramata aveva già mostrato...


Angolo dell'Autrice

Ho visto questo film due giorni fa e me ne sono completamente innamorata; ecco perché sto provando a scriverci una storia! Spero di esserne all'altezza! :)
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (9 voti, 10 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 10 commenti
Rif.Capitolo: 11
larapink - Voto:
15/05/14 13:17
La parte del combattimento tra i fratelli (povero Raph!) è molto interessante. Brava, cara Imoto-San! Un abbraccio!
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Rif.Capitolo: 10
larapink - Voto:
15/05/14 13:14
La storia si complica, diventando sempre più interessante... Chi è questo nemico?
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Rif.Capitolo: 9
larapink - Voto:
04/05/14 14:18
Bello bello bello *_*
Dialoghi perfetti, mistero...
Aspetto con ansia il resto. Bravissima!
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Rif.Capitolo: 8
larapink - Voto:
30/04/14 16:45
Anche Raph adesso che è grande inizia a sentire le farfalle nello stomaco per una ragazza! La storia si fa sempre più interessante, brava!!!
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Rif.Capitolo: 7
larapink - Voto:
27/04/14 16:36
L'allenamento ha inizio. Forza piccolo grande Mikey. Un altro bellissimo capitolo!
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Rif.Capitolo: 6
larapink - Voto:
25/04/14 16:02
Le tartarughe sono cresciute, e Raph ne combina subito una delle sue! La storia si fa sempre più interessante. Continua così!
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Rif.Capitolo: 5
larapink - Voto:
22/04/14 21:43
Un altro dolcissimo capitolo con le tartarughine! Adesso che sono diventate grandi sono curiosa di vedere cosa succederà. Brava!
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Rif.Capitolo: 4
larapink
21/04/14 12:22
Che tenero il pucciosissimo Mikey! *_*
Le turtles potranno passare da bimbetti a teenager in un sol colpo?! Curiosissima!!!
Brava, aspetto il seguito!
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Rif.Capitolo: 3
larapink - Voto:
18/04/14 23:06
Guai a chi tocca a Splinter il suo piccolo Mikey! Ho trovato molto tenera la parte in cui le tartarughine si nascondono dietro al suo kimono!
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larapink - Voto: 18/04/14 23:02
Carinissimo il piccolo Mikey!
Una storia tenera che unisce due mondi interessanti. Brava!
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