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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: SUGAR BREATH
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: pandistelle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/04/2014 14:03:50

Uno scoppio. Mi tiro a sedere di scatto coprendomi con il lenzuolo all'altezza del seno. Fred ridacchia alle mie spalle.
 
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SUGAR BREATH
- Capitolo 1° -

Apro gli occhi.
Osservo la parete in legno scuro di fronte a me.
Il fuoco che scoppietta allegro nel camino alle mie spalle proietta fantasiosi giochi di luci e ombre.
A terra sparsi sul pavimento anch'esso di legno giacciono ammonticchiati i miei vestiti e quelli di Fred.
Entrambi siamo distesi su di un grande letto a baldacchino al centro della stanza.
Solamente un lenzuolo di fresco lino bianco ricopre i nostri corpi nudi.
Fred sonnecchia.
Il braccio sinistro intorno alle mie spalle.
Mentre quello destro è adagiato mollemente sul suo ventre.
I capelli rossi tutti arruffati.
Io sono tra le sue braccia.
La mia testa appoggiata sul suo petto. I miei capelli che sfiorano il suo torace ad ogni movimento.
Il battito lento e regolare del suo cuore contro il mio orecchio.
Con le dita della mano destra disegno intricati arabeschi sulla sua pelle punteggiata qua e la di lentiggini.

Siamo nella Stanza delle Necessità.
Fred ha fatto in modo che ogni cosa di questo posto richiamasse una baita di montagna.
Dal grande camino in pietra alle nostre spalle fino ai mobili tutti rigorosamente in legno.
Anche il pavimento e le pareti sono fatti dello stesso materiale.
Peccato per le teste di animali morti appese un pò ovunque nella stanza.
I babbani hanno delle abitudini un pò strane a volte.
Fred mi ha chiesto di raggiungerlo qui due ore fa.
Ha detto che dovevo aiutare lui e George a testare un nuovo tipo di scherzo su cui stavano lavorando.
Era tutta una scusa.
Quando sono entrata nella Stanza delle Necessità ho trovato Fred ad aspettarmi.
Da solo.
Non c'era nessun nuovo scherzo da testare.
Fred aveva pensato a tutto.
Voleva trascorrere un po di tempo insieme a me.
Io e lui da soli.
Senza pensare a niente o nessuno.
Allenamenti di Quidditch
Incontri dell'ES.
La Umbridge e la sua tirannia.

Sospiro.
Mastico un'imprecazione tra i denti nel pensare a quella maledetta rospa.
Ha impedito alla squadra di Quidditch di Grifondoro di allenarsi per settimane e come se non bastasse io non posso più occuparmi della tifoseria della squadra.
Quella megera ha emanato un nuovo decreto didattico in cui vieta tutti i circoli studenteschi di riunirsi.
Teme che possiamo tramare qualcosa ai danni del Ministero. In che modo poi?
Usando striscioni, bandiere e tamburi?
Assurdo!
Per lo meno gli affari dei gemelli vanno a gonfie vele.
Nel giro di tre settimane hanno messo insieme un discreto numero di galeoni e falci.
Io mi occupo di trattare con la clientela e soprattutto tenere alla larga Hermione.
Secondo il regolamento della scuola non stiamo facendo nulla di male. Questo è vero.
Però la Granger è un osso duro oltre che un Prefetto.
Sono sicura che prima o piu riuscirà a trovare una qualche regola che vieti a Fred e George di testare o vendere i loro scherzi all'interno di Hogwarts e in sala comune.

Lentamente mi sollevo puntellandomi sul gomito sinistro.
Guardo Fred.
E' bellissimo. Semplicemente fantastico.
Allungo la mano destra e faccio scorrere un dito sulla sua fronte.
Poi scendo e arrivo a sfiorare la punta del suo naso.
La bocca e infine il mento.
In questa stanza c'è tutto ciò di cui io e Fred abbiamo bisogno.
Anche la cena che giace ancora intatta davanti al camino.
Una volta chiusa la porta della stanza delle necessità ho pensato a tutto tranne che al cibo.
Ho raggiunto Fred, gli ho buttato le braccia al collo e l'ho baciato con trasporto.
Da li in poi è stato tutto un susseguirsi di baci, carezze e vestiti che cadevano uno dopo l'altro sul pavimento.

Mi guardo intorno.
Di solito la Stanza delle Necessità viene usata per gli incontri settimanali dell'ES.
Anche se non vorrei uscire di qui per nulla al mondo, ho sempre paura che qualcuno possa entrare da quella porta e scoprirci.
Un professore.
La Umbridge
O peggio ancora mio fratello Christopher.
Sicuramente quel piccolo spione manderebbe subito un gufo ai nostri genitori facendo la spia.
Fred ogni volta tenta di rassicurarmi in ogni modo possibile e immaginabile.
Io però non riesco a farmi scivolare la paura da dosso.
Neppure quando mi lascio travolgere dalla dolcezza, la passione e l'amore che provo per lui.
Tra l'altro non voglio che tutta la scuola sappia cosa facciamo nell'intimità.
Sono affari nostri.

Uno scoppio.
Mi tiro a sedere di scatto coprendomi con il lenzuolo all'altezza del seno.
Fred ridacchia alle mie spalle.
Io mi giro e gli rivolgo un'occhiataccia.
Per fortuna il rumore non si ripete.
Il silenzio torna a regnare nella stanza ed io tiro un sospiro di sollievo.

- Stai tranquilla Winny. Non ci scoprirà nessuno, quante volte devo ripetertelo? - Fred sembra l'immagine stessa della tranquillità. Se ne sta comodamente sdraiato a letto, il braccio sinistro dietro la testa mentre con l'altra mano giocherella con alcune ciocche dei miei capelli.

- La fai facile tu! Mio fratello potrebbe avermi seguita, e se aprisse la porta proprio in questo momento? - incrocio le braccia al petto e scruto torva Fred a cui sembra non interessare che qualcuno possa entrare e sorprenderci completamente nudi. Le sue dita continuano ad attorcigliarsi tra i miei capelli e ad ogni tocco leggero sulla mia pelle quest'ultima pare bruciare.

- Io lascerei che guardi. Anzi, magari quel piccolo idiota impara pure qualcosa. - gli occhi scuri di Fred baluginano maliziosi, mentre io sento le guance andare a fuoco. Con la mano destra afferro uno dei cuscini e lo lancio sulla faccia di Fred che scoppia in un'allegra risata. Non so come funzionano le cose tra fratelli gemelli, ma io troverei estremamente imbarazzante essere sorpresa da quel cretino di mio fratello in un letto insieme al mio ragazzo senza vestiti addosso.

- Cretino! A proposito, i foruncoli sul tuo sedere come stanno? - alla mia domanda sento Fred emettere un lamento tetro da sotto il cuscino che ancora gli ricopre la faccia. Io sorrido o meglio ghigno, al ricordo delle difficoltà che lui e il suo gemello avevano nello stare in sella ai loro manici di scopa durante l'ultimo allenamento di Quidditch.

- Tutti guariti o quasi. Merito delle tue amorevoli cure. Hai mai pensato di fare il medimago Winny? - Fred si toglie il cuscino dalla faccia, poi si tira a sedere e avvicina le sue labbra alla mia spalla nuda baciandola dolcemente.

- Vedete di andarci piano con quei fondenti febbricitanti. Sono stufa marcia di passare le mie serate in sala comune a curare i foruncoli sul tuo sedere e quello di tuo fratello. - da quando i gemelli avevano creato i fondenti febbricitanti non c'era giorno in cui non venissero da me per farsi curare pustole e foruncoli che spuntavano dai loro sederi quasi come funghi. A tutto c'è un limite.

- Perchè non ti fai aiutare da Kristen? A George non dispiacerebbe farsi medicare il sedere da lei. - a quell'affermazione rivolgo a Fred un'occhiataccia di fuoco, quasi quanto i suoi capelli. Ogni sua parola è sussurrata contro il mio collo che non smette di baciare, mentre le sue braccia salgono e mi circondano le spalle.

- Voglio bene a Kristen e potrei mai chiederle una cosa del genere! - Kristen è la mia migliore amica e non mi sognerei mai di farla prendere parte a una cosa tanto imbarazzante come medicare il sedere dei gemelli ricoperti in ogni dove di foruncoli pieni zeppi di pus.

Fred ridacchia alle mie spalle.
Io gli assesto una leggera gomitata sul fianco destro.
All'improvviso sento un brontolio sommesso provenire dal mio stomaco.
Ho fame.
Così decido di alzarmi.
Prima però allungo una mano e afferro la coperta di lana colorata che giace ai piedi del letto.
La avvolgo intorno al mio corpo come se fosse un lenzuolo.
Poi mi alzo ed a piedi nudi raggiungo l'enorme camino di pietra.
Afferro due o tre ciocchi di legno da una cesta di vimini e li sistemo tra le fiamme.
Queste si ravvivano all'istante sprigionando bagliori rossi e dorati.

Sempre con addosso la coperta, raggiungo il tavolino dove fanno bella mostra di se ogni genere di pietanza.
Passo in rassegna ogni piatto e alle fine scelgo una grossa tazza di cioccolata calda con sopra la panna montata.
Sorrido.
Ad ogni mio movimento sento lo sguardo di Fred su di me.
Mi giro.
Lo trovo ancora disteso a letto con i fianchi coperti dal lenzuolo.
Un sorriso tra il divertito e il malizioso stampato sulla faccia.
Il suo sguardo corre ai miei capelli neri che ricadono sciolti lungo la mia schiena nuda.
Sulla coperta che avvolge il mio corpo esaltandone le forme.
Infine alla mia pelle bianca su cui il bagliore del fuoco crea intricati giochi di luci ed ombre.

- Perchè non lasci cadere a terra quella coperta Winny? A me piaci molto di più senza niente addosso. - tuffo un cucchiaino dentro la tazza di cioccolata e immediatamente lo porto alle labbra gustandone il contenuto. La voce di Fred giunge con un roco e dolce sussurro alle mie orecchie. Ogni volta è sempre la stessa storia. Fred prova a convincermi che nessuno può entrare nella Stanza delle Necessità ed io fatico a tranquillizzarmi.

- Lo so. Ma preferisco essere prudente. Metti caso che qualcuno entri da quella porta e ci scopra? Meglio avere una coperta addosso piuttosto che mostrarmi nuda come un vermicolo. - con in mano la tazza di cioccolata calda vado verso il letto e mi siedo sul bordo accanto a Fred. Lui nel frattempo si tira di nuovo a sedere, la schiena poggiata contro la testiera del letto.

- Senti, per quanto riguarda le medicazioni al sedere mio e di George...stavo pensando che potrei chiedere ad Angelina di sostituirti. Lei ne sarebbe molto felice sai? - al solo sentire pronunciare quel nome, rivolgo a Fred un'occhiata non di fuoco ma di pura lava incandescente. In realtà non ho nulla contro Angelina anzi è una mia amica, però non posso dimenticare che l'anno scorso in un certo senso mi ha portato via il ragazzo. Metaforicamente parlando.

- Fai una cosa del genere e George può scordarsi di avere ancora un fratello gemello VIVO! - calco per bene su l'ultima parola, in quanto Fred sa fin troppo bene cosa rischia se prova a coinvolgere la persona che ha invitato al Ballo del Ceppo al posto mio per ripicca. Il ricordo brucia ancora.

- Ce l'hai ancora con me per la faccenda del Ballo del Ceppo? - dal modo in cui Fred mi sta guardando, capisco che sta fingendo al solo scopo di provocarmi. Nonostante mi fidi ciecamente del mio ragazzo, la mia gelosia non conosce limiti e posso diventare molto cattiva con le mie ipotetiche rivali. Angelina Johnson compresa.

- Si e non ti perdonerò mai Fred Weasley! - tuffo il cucchiaino nella tazza di cioccolata e poi lo avvicino alle labbra di Fred. Quella del Ballo del Ceppo è stata la serata più brutta di tutta la mia vita. Ancora adesso a distanza di un anno fatico a perdonare del tutto Fred per il modo in cui si è comportato. Non tanto per l'invito al ballo, quanto per il modo in cui mi aveva "rimpiazzato". E' stato orribile.

- Quindi è per questo motivo che vieni a vedere tutti gli allenamenti della squadra? Tu sei gelosa Winny. Ammettilo! - so perfettamente dove Fred vuole andare a parare. Vuole farmi ammettere una volta per tutte che sono gelosa marcia di Angelina Johnson. E' vero. Da quando ho saputo che era lei il nuovo capitano della squadra di Quidditch, non ho perso un solo allenamento della squadra. Anche a costo di beccarmi un malanno.

- Non so di cosa tu stia parlando. La mia è solo prudenza. - bofonchio la mia risposta approfittando del fatto che Fred mi ha appena infilato in bocca il cucchiaino ricolmo di cioccolata calda. Ebbene si sono gelosa, ma piuttosto che ammetterlo apertamente preferisco infilare la testa dentro la bocca di un ungaro spinato.

- E io allora cosa dovrei dire? Prima Oliver alla finale della Coppa del mondo e poi Zacharias Smith alla Testa di Porco. - Fred mi scocca un'occhiata torva mentre con tono stranamente sepolcrale mi riporta alla memoria l'ultimo incontro che ho avuto con Oliver alla finale della Coppa del mondo di Quiddich. Non ha ancora dimenticato la cotta stratosferica che avevo per il suo ex-capitano.

- Zacharias Smith? Quello del sesto anno di Tassorosso? - alla rivelazione di Fred non posso fare a meno di sgranare gli occhi per lo stupore. Tante volte Fred ha frainteso gli atteggiamenti che i ragazzi di Grifondoro e non hanno nei miei confronti. Quindi dubito fortemente che uno studente, tra l'altro molto più giovane di me provi un qualche interesse nei miei riguardi.

- Che differenza fa? Non mi piace il modo in cui ti guarda. - ogni parola che Fred pronuncia è intrisa di sarcasmo e molta, molta gelosia. A dire la verità non so se quel ragazzino mi stesse guardando oppure no. Ero molto più interessata al discorso di Harry e Hermione. La gelosia bruciante di Fred mi fa sorridere ed allo stesso tempo mi lusinga. Appoggio la tazza sul comodino dalla mia parte del letto, poi salgo su quest'ultimo e mi sistemo a cavalcioni sopra Fred. La coperta ancora avvolta intorno al mio corpo.

- Capisco. Quindi è per questo che tu e George lo avete minacciato di pulirgli le orecchie e non solo con quello spaventoso punteruolo? Poveretto, avrà pensato che voi gemelli siete due depravati. - con le braccia salgo a cingere il collo di Fred, mentre avvicino le mie labbra al suo collo baciandolo dolcemente e poi scendere lungo la spalla. Ad ogni contatto, sento il corpo di Fred tendersi e poi venire scosso da un brivido di puro piacere.

- Se l'è meritato. Inoltre tu sei la MIA ragazza Winny e io non ti divido con nessuno. Tanto meno con quei piccoli
idioti. - con un movimento rapido ma allo stesso tempo deciso, Fred fa passare un suo braccio intorno ai miei fianchi
e mi attira maggiormente contro di se ed il suo corpo. Mordicchia per un istante le mie labbra e nel frattempo mi
priva della coperta che come una carezza scivola sulla mia pelle facendomi rabbrividire.

- Nemmeno io sono disposta a dividerti con nessuno Fred Weasley! E sono più che mai decisa a dimostrartelo. - a
malapena riesco a terminare la frase che mi ritrovo distesa sul materasso e Fred sopra di me, che mi sovrasta con il
suo corpo. I miei occhi incontrano i suoi. Sembrano bruciare, quasi come i suoi capelli rossi.

- Non vedo l'ora. La notte è ancora lunga Winona Cooper, ed io non ho alcuna fretta. - senza esitare un solo istante, Fred si avventa letteralmente su di me ed il mio collo. Io rido assestandogli una pacca sul sedere, che lo fa uggiolare di dolore visto che un paio di foruncoli sono ancora in fase di guarigione.

Sorrido.

Con un agile colpo di reni inverto le nostre posizioni.
Fred mi guarda.
Nei suoi occhi vedo baluginare un lampo di malizia allo stato pure.
Senza perdere altro tempo mi avvento sulle sue labbra baciandolo con una passione quasi selvaggia.
Copro entrambi con il lenzuolo.
I nostri corpi si sfiorano, cercano e accarezzano.
Le nostre labbra non smettono un solo istante di cercarsi, baciarsi e schiudersi alla ricerca di un contatto sempre maggiore.

Qualcuno potrebbe entrare da un momento all'altro da quella porta e scoprici.
A dire la verità non mi importa.
Amo Fred e lui ama me.
Cosa può esserci di più bello?
Niente.
Assolutamente niente.
 
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