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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: FIREWORK
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: pandistelle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/04/2014 14:00:27

Il nostro amore è come un fuoco d'artificio. Luminoso, colorato e scoppiettante.
 
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FIREWORK
- Capitolo 1° -

Chiudo gli occhi.
Faccio un bel respiro profondo nella vana speranza di sbollire la rabbia.
Tutto inutile.

Sono arrabbia.
Anzi no, furiosa.
Con mia madre.
Mio fratello.
Il mondo intero.

Non ci riesco.
In un impeto di rabbia, scaglio la mia palla da tennis contro il sudicio muro davanti a me.
Me l'ha regalata Kristin la mia migliore amica.
Lei è una babbana.
Ha letto su un libro di psico-qualcosa, che lanciare oggetti aiuta a placare la rabbia.
Per questo mi ha regalato una palla da tennis.

Sospiro.
Appoggio la testa contro il muro alle mie spalle.
La pallina nel frattempo cade a terra e rotola fino a tornare da me.
Se potessi smaterializzarmi lo farei in questo preciso istante.
Peccato che il mio compleanno è tra due giorni.
Che cosa orribile nascere in estate.

Io e la mia famiglia, viviamo a Grimmauld Place numero 12 da quando è cominciata l' estate.
Sirius ha offerto a Silente la casa dei suoi genitori, come quartier generale.
Odio questo posto.
Tutto qui, trasuda odio, malvagità e cattiveria.
Anche Kreacher il vecchio elfo domestico della famiglia Black.

Mia madre e Molly sono convinte che questo posto ritornerà ad essere come minimo abitabile.
Una manciata di incantesimi di pulizia e il gioco è fatto.
Io ne dubito fortemente.
Per questo motivo hanno coinvolto le rispettive famiglie più i vari ospiti nelle pulizie.
Quasi ogni sera nella cucina si tengono delle riunioni segrete.
Noi ragazzi non possiamo partecipare.
Compresi Fred e George, nonostante siano diventati maggiorenni.

Silenzio.

Mi trovo nella soffitta di casa Black.
Qui le bacchette di Molly e di mia madre per fortuna non sono ancora arrivate.
Ovunque ci sono mobili coperti da sudici teli bianchi.
Una grossa finestra circolare è l' unica fonte di luce presente nella stanza.
In un angolo ben nascosti, vi sono sistemati diversi scatoloni.
Dentro ci sono gli scherzi che Fred e George stanno sperimentando.

Mi piace questo posto.
Nonostante la polvere e l' odore di muffa che trasuda dalla carta da parati.
Vengo qui quando ho bisogno di stare sola.
Come adesso.
Oppure quando voglio suonare, senza che mia madre comincia a lamentarsi per il troppo rumore.

Prendo la pallina con la mano sinistra.
Sollevo il braccio verso l' alto.
Poi con tutta a forza che ho, la scaglio nuovamente contro il muro.

- CRACK!

Lancio un grido.
Istintivamente porto entrambe le mani alla bocca.
Fred si è appena materializzato nella soffitta.
Sfortunatamente sulla stessa traiettoria della mia palla da tennis.
Per fortuna il mio ragazzo si scosta appena in tempo verso destra.
La pallina cozza contro il muro, per poi cadere sul pavimento e tornare da me.

- Insomma Fred stai più attento a dove di materializzi! Mi hai fatto prendere un colpo.

Fred e George hanno superato l' esame di materalizzazione da poco.
Ora non fanno altro che apparire e scomparire in ogni angolo della casa.
Con grande gioia della povera Molly.
Io purtroppo dovrò aspettare l' anno prossimo per poterlo fare.
Sono in punizione.
Fino a quando non ritornerò a Hogwarts.

Sorrido.

Fred si avvicina a me.
Allunga la mano destra, invitandomi ad afferrarla per alzarmi.
Io lo faccio ed in meno di un secondo mi ritrovo tra le sue braccia.
Lentamente alzo lo sguardo.
I miei occhi azzurri si specchiano nei suoi marroni.
Fred mi stringe a se, facendo passare un suo braccio intorno ai miei fianchi.
Io ancora mi sorreggo alle sue spalle con le braccia.

Restiamo così.
In silenzio.
Occhi negli occhi per un lungo istante.
Poi Fred, lentamente si china su di me.
Le sue labbra sfiorano dolcemente le mie.
Io chiudo gli occhi.

- Hey Winny, si può sapere come fai?

A quella domanda, sgrano gli occhi esterrefatta.
Fred mi guarda.
Nei suoi occhi vedo baluginare una scintilla di puro divertimento.
Lentamente si allontana da me.
Poi si va a sedere nel punto esatto in cui io mi trovavo poco fa.
Le gambe piegate.

Raggiungo Fred.
Mi siedo tra le sue gambe.
Appoggio la schiena contro il suo petto.
Nel mentre le braccia del mio ragazzo mi circondano le spalle.
Inizia a baciarmi sul collo .
Con dolcezza, senza alcuna provocazione o secondo fine.

Amo Fred.
Quando sono con lui dimentico ogni cosa.
Mia madre.
La punizione.
Quello spione di Chris, il mio "adorato" fratellino.
Tutto.

- A fare cosa?

Non resisto più.
Come può Fred pretendere che io riesca a resistere, se continua a baciarmi sul collo a quella maniera.
Mi volto di scatto verso di lui.
Afferro il bavero della camicia che indossa.
Poi lo attiro verso di me e lo bacio.
Con passione e trasporto senza dargli il tempo di dire o fare nulla.
Anche respirare non gli è concesso.

Mi abbandono completamente tra le sue braccia.
Affondo le dita tra i suoi capelli color fiamma, ora tagliati più corti.
Fred mi accarezza.
Le sue mani scorrono lungo il mio corpo, celato dal tessuto della maglietta e dei jeans.
Ad ogni tocco la mia pelle sembra bruciare.

Fred mi bacia.
La sua bocca cerca la mia con impeto sempre maggiore.
Piano piano le mie mani risalgono lungo il suo torace.
Inizio a sbottonare i primi bottoni della sua camicia.
Non mi importa se ci troviamo nella soffitta.
Tutti e due bruciamo dello stesso amore e desiderio.
Quindi perché non approfittarne?

- A distinguermi sempre da George. Chi ti dice che in realtà, io non sia lui?

Apro gli occhi.
Lentamente.
Guardo Fred.
La sua voce è un mormorio sommesso contro le mie labbra.

Sorrido.
Non sono idignata o offesa per questa improvvisa interruzione.
Al contrario, Fred mi ha fatto una domanda interessante.
Molte ragazze mi hanno chiesto la stessa identica cosa nel corso dei miei sei anni a Hogwarts.

" Winona ma come fai a distinguere i gemelli Weasley? "

Non parlo.
Sollevo la mano destra.
Con la punta delle dita accarezzo la fronte di Fred.
Il naso.
Gli zigomi.
La mascella.
Infine le labbra.

Fred mi guarda.
Segue con lo sguardo ogni mio movimento.
Il suo viso ed i suoi occhi sono un'alternarsi continuo di emozioni.
Dolcezza.
Ironia.
Divertimento.
Amore.
Passione.

- Forse dimentichi che noi tre siamo cresciuti insieme. Inoltre, una ragazza innamorata certe cose le sa.

Sorrido.

Lentamente mi volto, mettendomi in ginocchio.
Fred mi abbraccia attirandomi a se.
La mia testa appoggiata sul suo petto.
Ascolto il battito regolare del suo cuore.
Il suo respiro infrangersi tra i miei capelli.

Non ho mai avuto difficoltà a riconoscere i gemelli.
Probabilmente perché siamo cresciuti insieme.
Fin da bambini, ne abbiamo combinate di tutti i colori.
Con grande gioia delle nostre rispettive madri.

Fred è speciale.
Unico.
Meraviglioso.
Non potrei mai confonderlo con il suo gemello.

- Non essere triste Winny, vedrai che domani tua madre avrà già dimenticato tutto. La conosci, sai come è fatta.

Chiudo gli occhi.
Per un'istante le parole di mia madre tornano a farsi strada nella mia testa.
A detta sua, io sono e rimarrò sempre un'irresponsabile.
Tutto perché ho voluto partecipare di nascosto ad un'audizione musicale babbana.
Cercavano una nuova cantante da lanciare nel mondo della musica.
Quindi mi sono detta, perché no?

L' audizione era andata bene.
Il produttore discografico, mi ha fatto i complimenti per la mia voce e la canzone che ho scritto.
Addirittura mi aveva regalato una cosa che i babbani chiamano CD.
Dentro c' era registrata la mia voce.

Quando sono tornata al quartier generale, ho trovato mia madre ad aspettarmi.
Lei sapeva tutto.
Mio fratello minore Cristopher le aveva spifferato tutto.
Quel piccolo, lurido spione.

E' scoppiata una lite.
Mia madre mi ha accusato di essere un'irresponsabile.
Io a lei, di essere un'egoista insensibile.
Poi al culmine dell'esasperazione mi ha strappato il CD dalle mani e lo ha gettato nel camino.
Quella è stata l' ultima goccia.

- A te e George sono avanzate alcune di quelle mou mollelingua? Voglio farla pagare a quel maledetto spione!

Mia madre non ha mai visto di buon'occhio la mia passione per la musica.
Secondo lei, io dovrei aspirare a qualcosa di meglio.
Come un buon posto di lavoro al ministero della magia ad esempio.
Oppure una brillante carriera come insegnante a Hogwarts.

Assolutamente no.
Nessuno può dirmi chi devo essere.
Tanto meno mia madre.

Così sono stata messa in punizione fino al mio ritorno a Hogwarts.
Niente musica.
Niente gufi a Kristin la mia migliore amica.
Niente magia.
Niente bacchetta.
Niente lezioni per imparare a smaterializzarmi e materializzarmi.

Apro gli occhi.
Intorno a me sento qualcosa, una specie di sibilo unito a uno sfrigolio.
Sorrido.
Fred ha acceso uno dei fuochi d' artificio che lui e George hanno inventato.
Sa che li adoro.
Tra tutte le loro invenzioni, i fuochi d' artificio sono in assoluto i miei preferiti.
Brillanti.
Pieni di colore.

Una piccola sfera colorata, inizia a vorticare a gran velocità per la stanza.
Ne seguo con lo sguardo il percorso.
Destra, sinistra, diagonale.
Rosso.
Giallo.
Verde.
Infine blu.

Osservo rapita quel fantastico gioco di luci.
Poi tutto finisce.
Il fuoco di artificio si spegne con un'ultimo lungo sibilo.
Fred mi indica il pavimento, vicino alla mie ginocchia.

Abbasso lo sguardo.
Sorrido non riuscendo a trattenere un "oh" di pura meraviglia.
Il fuoco d' artificio si è spento.
Al suo posto è apparso un fiore dai petali blu striati di nero.
Bellissimo.
Semplicemente meraviglioso.

Fred raccoglie il fiore dal pavimento polveroso e ammuffito della soffitta.
Con delicatezza me lo sistema in prossimità dell'orecchio destro.
Poi con la stessa mano, mi accarezza una guancia dolcemente.
I miei occhi si specchiano nei suoi per un lungo momento.

Non so che cosa dire.
Sono felice ed allo stesso tempo emozionata.
La lite con mia madre?
Ormai è solo un lontano ricordo.

- Quando sei con me, non devi mai essere triste Winny.

Apro la bocca.
Sto per replicare alle parole di Fred, lui però non me lo permette.
Nel modo più semplice e meraviglioso che possa esistere.
Chiudendomi la bocca con un bacio.
Un dolce, unico e meraviglioso bacio.
A cui io mi abbandono, quasi come una foglia in balia della tempesta.

Amo Fred e lui ama me.
Il nostro amore è come un fuoco d'artificio.
Luminoso, colorato e scoppiettante.
Cosa potrebbe esserci di più bello?
Niente.
Assolutamente niente.

 
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