LA BELVA
- Capitolo 1° -
-"finalmente! aria aperta!"- esultò Donnie ispirando una boccata d'aria fresca.
-"già, ci volevaa propio"- si stiracchiò April facendo arrossire il viola.
April, Donnie, Raph, Leo e Mick si erano avventurati sui beli colli Francesi. Sarebero rimasti in montagna per circa un mese, ad accompagnarli era il maestro splinter che era momentaneamente rimasto nella casa che gentilmente li ospitava.
Jeck, vecchio pastore e cacciatore, li aveva offerto ospitalità e un giro turistico sui monti.
-"forza, di qua!"- li chiamò scendendo dal dirupo e avviandsi vicino agl'alberi d'un bosco.
-"qui iniza la foresta, restatemi vicini"- li raccomandò venendo obbedito da tutti e cinque.
Improvvisamente si sentirono strani rumori; campanelle, sonagli, corni da caccia, trombette da stadio e abbai furiosi.
partirono persino due spari.
-"che succede?"-chiese Leonardo mentre Jeck saliva su delle rocce al suo fianco per una visuale migliore.
-"cacciano la belva"- disse.
i ragazzi non ebbero tempo di dire nulla perchè un lupetto bianco, ma sporco totalmente di grigio e pieno di graffi sanguinanti, li corse davanti a qualche decina di metri inseguito da cinque uomini che ogni tanto si fermavano per prendere la mira e tirare qualche colpo che andava a vuoto. In tutto ciò continuavano a fare rumore con sonagli e trombette per non nominare il continuo abbaiare di cani.
siccome il paesaggio era abbastanza pianeggiante, poterono osservare a lungo la scena.
Jeck prese il fucile che portava sulla shiena per poi prendere la mira.
Tra lo stupore dei ragazzi, partì lo sparo che finì in una delle zampe posteriori dell'animale che guaendo iniziò a zoppicare senza smettere di correre.
-"diamine! c'ero quasi a prendere quella dannata bestiaccia!"- ringhiò ricaricando il fucile osservato dai nostri eroi sbalorditi.
-"aspetta! che fai?"- chiese Mick
-"spero di prenderla"-rispose riprendendo la mira.
-"ma perchè?"- chiese Donnie.
non dando risposte, Jeck sparò un'altra volta prendendo la lupa di striscio sul torce.
Tentò un'altro colpo, ma l'animale sparì dalla visuale.
Un fruscio ficino fece allarmare i ragazzi che si nascosero per evitare di essere visti mentre April si girò nela direzione in cui era sparita la bestia.
-"cavoli Jeck! l'avevi quasi presa!"-
I cinque uomini che inseguivano l'animale si erano avvicinati al Jeck e ad April.
-"lo so..."- disse appoggiando il fucile in terra.
-" è comunque ferita, non andrà lontano"- constatò uno.
-"le stiamo adosso"- disse un secondo aiutando un compagno ferito a una gamba.
-"cristo! Franco, che hai fatto?"- chiese Jeck soccorrendo l'amico per poi iniziare a pulire e disinfettare la ferita.
intando Leo, Raph, Mik e Don origliavano.
-"secondo te perchè vanno a caccia di lupi? non mi sembrano bracconieri"- bisbigliò Mick.
-"non lo so'"-
il loro bisbigliare venne sentito da Jeck.
-"potete venire Fuori, non dovete temere, Sonoo solo amici"- disse distrattamente.
Cautamente, e u po' stupiti, i ragazzi uscirono dal loro nascondiglio.
-"tranquilli, non ci date fastidio..."- li tranquilizzò uno del gruppo.
-"ormai ne abbiamo viste anche troppe"- continuò un'altro.
dopo un breve istante di silenzio Don i fece una domanda che li frullava in testa.
-"ma perchè cacciate quel povero animale?"-
-"vuoi dire la bestia..."- lo corresse Franco.
-"guarda, questo me lo ha fatto lei! dannata"-ringhiò ancora Franco.
-"secondo me lo ha fatto per difesa! e poi non potete condannarla solo per un morso! é selvatica"- la difese Mick
-"probabilmente si sarà sentita minacciata dai fucile e.."- tentò anche Don ma venendo zittito da un gesto della mano di Jeck.
rimessa a Posto la ferita, ognuno riprese il suo cammino.
-"che ha fatto per meritarsi la morte?"- chiese Raph a Jeck mentre questo rimetteva a posto il fucile.
-" amazza le pecore, le galline, ruba.."- rispose distratto.
-"l'avete mai colta sul fatto?"- intervenne Leo.
-"no, ma deve essre colpa sua"- rispose incamminandosi seguito da gl'altri.
-" quella belva era di una persona di una persona cattiva; la picchiava spesso, non le dava da mangiare e la teneva legata a una catena cortissima... Per questo si è inselvatichita. Non ha più speranze"- spiegò amereggiato Jeck.
tornaro sillenziosamente nella dimora dove il maestro splinter li accolse festosamente.
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