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- Capitolo 1° -
C’era un solo ed unico pensiero che Freezer aveva in testa ultimamente.
Chiuso nel cucinotto accanto ad un vecchio e malridotto garage che fungeva da ritrovo per i gatti di casa e di tutto il vicinato e che dunque non aveva nemmeno un odore esattamente gradevole, senza poteri, legato come un salame ad una sedia polverosa che sembrava si sarebbe rotta da un momento all’altro e con due bernoccoli in testa -uno dei quali risalente a tre minuti prima, quando nell’ennesimo tentativo di liberarsi gli era caduto in testa un vecchissimo televisore in bianco e nero - il tiranno galattico si chiedeva in nome di quale perverso scherzo del destino potesse essere caduto così in basso.
?
La vecchia gatta di casa gli strisciava tra le gambe, il gatto nero - pantera - gli era saltato sul petto ed incurante delle sue imprecazioni si rifiutava categoricamente di scendere, e lui era costretto ad osservare la miriade di ragni che popolava il soffitto. Starnutì.
Una delle cose che aveva capito era di essere pure allergico al pelo di gatto. Maledizione.
La porta del cucinotto si aprì, ed eccola qui, ancora lei…
« maaaaaa…la televisione veeecchia, ma com’è ridooooottaaa…»
Stava a pensare al televisore. Lui era lì in quel modo, e lei stava a pensare al televisore.
« e vabbè…la butterò via, oh…» sospirò la signora, quasi inciampando in una delle tante cianfrusaglie sparse a terra « iiih! E mi dovrò decidere, dovrò rimettere a posto qui prima o poi, quando avrò tempo…»
« ti ordino di liberarmi immediatamente brutta vecchiaccia!!! » sbraitò Freezer. Ma la signora Gabriella - forse perché le pile nell’apparecchio acustico stavano finendo, forse semplicemente perché faceva orecchie da mercante - non gli diede minimamente retta dando invece da mangiare ai gatti.
« hai sentito quel che ti ho detto?!! Sei sorda?!! Liberami subito! »
« che hai detto? Vuoi un altro colpo in testa con la crépiera? »
La crepiéra in questione era in ghisa. Durissima. Pesantissima.
E naturalmente a Freezer non era mai passato per l’anticamera del cervello che tutto sommato, se adesso si trovava lì legato, era colpa sua. Trovandosi improvvisamente nella cucina della casa della signora Gabriella forse non avrebbe dovuto intimarle di farlo tornare da dov’era venuto e minacciare di ucciderla, soprattutto vedendola con quell’arnese in mano ed essendosi reso conto di non avere più il proprio immenso potere.
« no, ti ho ordinato di slegarmi!!! E tu vai via!!! » pure la barboncina nana isterica ci si metteva, con quel suo abbaiare insopportabile e la mania di leccare le facce. E la signora Gabriella mica si degnava di rimetterlo almeno in piedi, macché. Semplicemente accese il vecchio forno a gas che aveva relegato nel cucinotto, riempì di olio una padella ed iniziò ad intingere delle patate tagliate a fette in un composto di acqua, farina e sale.
« NONNAAAAAAA ABBIAMO FAMEEEEEEEE »
« ARRIVOOOOOO » urlò la signora Gabriella « un po’di pazienza, le sto mettendo a friggere adesso! »
Ecco, se c’era qualcuno che Freezer sopportava ancora meno della barboncina, dei gatti e della signora Gabriella quelle erano le nipoti della donna. Non le aveva mai viste in faccia - e loro non sapevano nemmeno che lui fosse lì nel cucinotto - ma le trovava assolutamente insopportabili. Sempre a litigare, sempre a chiamare “nonna”, sempre a ridere così senza motivo! E la più grande ascoltava sempre musica a tutto volume…per fortuna che non sembrava avere un gusto musicale preciso, e ogni tanto metteva un po’di musica classica oltre a Daddy Yankee…
« NONNAAAAAAAAAAAA »
« HO DETTO CHE ARRIVOOOOOOO!!! »
“ma perché, perché…che ho fatto di male?” pensò il tiranno. Comico! Se lo chiedeva pure!
« NONNAAAAAA LA LAURA ROMPE!!! »
« NO È LEI CHE ROMPE!!!»
« MA PIANTATELA TUTT’E DUE!!! »
Era così ogni santo giorno. La signora Gabriella continuava a friggere le patate con la pastella.
« se avanzano ne darò qualcuna anche a te ».
« non voglio gli avanzi! Il grande Freezer non mangia avanzi!!! Io voglio solo che mi sleghi, maledetta vecchia!!!...scendi dalla mia faccia stupido gatto!!! liberami! Liberamiiiii…»
« argh! »
Freezer si svegliò bruscamente nel proprio letto.
Era stato un incubo…uno stupidissimo incubo…rise addirittura. Lui ostaggio di una signora in là con gli anni? Ahahah, comico proprio.
…un momento…erano patate con la pastella quelle nel cesto sul comodino…?
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