AUTOCONCLUSIVO
- Capitolo 1° -
Gli ultimi raggi di sole illuminavano la strada . Yoko aveva appena finito di congedarsi dalla sua migliore amica Len . Stava tornando a casa dopo aver passato tutto il pomeriggio con lei . Camminava veloce . Aveva i capelli a caschetto color castano scuro e due grandi occhi dello stesso colore timidi e mansueti . Era abbastanza alta ma la sua figura esile la faceva sembrare delicata e fragile.
Aveva appena superato un vicoletto buio e maleodorante quando sentì una persona che conosceva urlare :
- STRONZI !
Proveniva dal vicolo. Le imprecazioni si susseguivano. Yoko era sicura . Quella voce era di Hisashi Mitsui .Fino a qualche mese fa era il fidanzato di Len. Stavano insieme dalla prima media . Lei , a causa della sua indole solitaria , non l’aveva mai conosciuto bene . Aveva timore di diventare amica di un ragazzo così famoso . C’è da aggiungere che Yoko ne era anche segretamente innamorata e stargli vicino la faceva soffrire tantissimo. A giugno Mitsui cambiò. Divenne un teppista . Len , spaventata dal suo comportamento violento l’ aveva lasciato. Aveva sofferto tantissimo . Ed anche Yoko era addolorata per la sua amica , per lui e per se stessa .
La ragazza entrò impulsivamente nel vicolo. La scena che le si presentò davanti la fece rabbrividire. Tre ragazzi , tutti imponenti , avevano accerchiato e picchiato a sangue Mitsui che ora si trovava steso per terra .
-Ehi voi! – Gridò la ragazza sperando che il fatto di essere stati scoperti bastasse a farli fuggire .
I tre si girarono con tutta calma.
-Ma guarda un po’ chi abbiamo qui. Sei già al liceo o frequenti ancora le medie?
Mitsui intanto era riuscito a sollevare il capo per vedere chi si fosse intromesso.
-Terashima? ! – la riconobbe e continuò – Vattene! Questi non sono cazzi tuoi , hai capito ?!
La ragazzo non l’ascoltò . Sentì una forza bruciare in lei . Il ragazzo che aveva amato per tre anni , e forse amava ancora , era in difficoltà . Lo voleva aiutare . Avrebbe desiderato essergli vicino già da quando stava cominciando ad entrare in crisi ma , non essendo abbastanza legati , si vergognava .
-Perché lo state pestando?
-Voleva fregarci la roba , faccia d’ angelo. Non intrometterti o saremo costretti a fare del male anche a te .
-Lasciatelo stare , per favore.
-Ho detto di farti i cazzi tuoi ! – la ammonì Mitsui- Non sono ridotto così male da dover essere aiutato da una come te !
Si alzò e andò addosso ai tre che si voltarono e ripresero a pestarlo. Mitsui non resistette a lungo e poco dopo era nuovamente a terra . Yoko non era riuscita a reagire in alcun modo . Ma vederlo così agonizzante la fece smuovere . Valutò che anche gli altri erano stanchi e provati dalla lotta e che forse avrebbe potuto vincere senza riportare troppi danni . Decise quindi di agire.
-Ho detto di lasciarlo!
Si lanciò su uno dei tre. Cominciò a prenderlo a calci . non aveva mai partecipato ad una rissa e sapeva che i suoi pugni non sarebbero stati efficaci. Gli altri due inizialmente rimasero immobili per lo stupore . Ma solo per poco.
-Brutta stronza!- Gridò uno cercando di afferrarla . Yoko si girò e aspettò che fosse abbastanza vicino ; poi gli mollò una potente ginocchiata nelle palle . Subito quello si accasciò a terra . Era decisamente fuori gioco ormai .L’altro intanto le stava arrivando alle spalle . Yoko fu salvata dal tempestivo intervento di Mitsui che gli diede una bastonata alla schiena .L’unico teppista ancora in piedi decise di darsi saggiamente alla fuga , trascinandosi dietro anche i due soci .
Mitsui si appoggiò alla parete ansimante .Aveva il volto coperto di taglietti e lividi . Yoko si avvicinò con un fazzoletto per ripulirlo un po’. Ma non fece in tempo a sfiorarlo che lui cominciò a urlarle:
-Vaffanculo! Non ho bisogno di te ! Non bisogno di nessuno ! Vattene!
Yoko si alzò lentamente . Era triste ma non gliel’ avrebbe fatto capire . Uscì dal vicolo e ritornò a casa . Non era riuscita a fare altro per lui . Nonostante l’amasse tantissimo , questo era stato il suo unico aiuto . Si rinchiuse subito in bagno per medicarsi le poche ferite che si era procurata . Non le facevano particolarmente male eppure non riusciva quasi più a respirare dal pianto . Si bagnò la faccia. Alzò il viso e vide la sua immagine riflessa .Le lacrime continuavano a solcarle il viso.
-Mi permetterai almeno di piangere per te , Mitsui?
Fine
Credo di aver il peggio di me in questa fic ! Fa proprio schifo .” Ma allora perché la pubblichi?” vi starete chiedendo voi . La risposta è semplice : non ho niente di meglio da fare. Vi invito a insultarmi al fermo –posta .Se c’è qualcuno a cui è anche minimamente piaciuta me lo faccia sapere: penserò io a chiamare una buona casa di cura , giuro
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