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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: SAIYUKI: SAMSARA E KARMA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: lirin-chan87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2003 17:14:23 (ultimo inserimento: 24/05/04)

una creatura eretica nata dalla roccia, dagli splendenti
 
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MEETING
- Capitolo 1° -

Mia prima Fan Fiction su Saiyuki. I primi capitoli sono un po' noiosi
ma dal terzo prometto più movimento. Perfavore un piccolo commentuccio
e la vostra Lirin promette di commentare le vostre FanFiction...
Grazie!! Ora vi lascio alla storia!!

Nota Legale: Sanzo, Goku, Gojyo, Hakkai e gli altri personaggi del manga e della serie animata non appartengono a me ma a Kazuya Minekura. Non appartengono a me, bensì ai rispettivi autori, gli eventuali personaggi che potrebbero diventare co-protagonisti durante la fan-fiction.

P.S. –Ciao! (parlato)
“Ciao” (pensato)
-CIAO! (urlato)

Samsara & Karma

In principio, non appena cominciarono ad esserci troppi decessi e le anime non avevano la possibilità di continuare ad esistere, fu creato Samsara. Dopo 28 notti però si capì che non era giusto far reincarnare gli spiriti a caso, così fu creato il Karma. Samsara e Karma, le due entità maggiori dalle quali nemmeno gli dei possono sfuggire. Dopo 31.000 anni presero forma umana, dormirono in seno alla Terra per altri 500, finchè non decisero di cominciare a vivere…

°°° Meeting – Colei che ritornò per scoprire il suo futuro °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

- Accidenti com’è tardi! Oggi ho lezione, se non arrivo in tempo mi becco un colpo di harisen in testa!
- Aya-Chan! Aspettami!
- Chi è? Yuki-Chan, scusami, ma farò tardi!
- Un attimo! Posso fare un po’ di strada con te? Tanto devo vedermi con Isashi alla stazione ed è vicino la tua palestra!
- Va bene! Così parliamo un po’! Aspetta.. ti ha chiesto di metterti con lui?
- Uffa! Doveva essere una sorpresa! Perché mai hai letto la mia mente?
- Scusa! Ultimamente neanche me ne accorgo!- disse facendo la linguaccia alla compagna dai corti capelli.
Aya era una ragazza di diciannove anni che viveva a Kyoto insieme ai nonni materni. I suoi genitori erano divorziati e la madre lavorava come infermiera a Tokyo. Frequentava l’ultimo anno del liceo “Nishi”. Aveva voti altissimi, un vero genio, ed era campionessa di Jiu-Jitsu. Aveva cominciato a praticare Arti Marziali dall’età di cinque anni nel dojo del sensei Kawa, uomo molto saggio e preparato, uno delle ultime persone che conoscono tutti i misteri di quest’arte gentile e disposte a svelarli solo all’allievo più fidato, in questo caso, proprio la nostra eroina. Oltretutto Aya era una ragazza dalla bellezza invidiabile: fisico stupendo e prosperoso, alta e slanciata. Ma ciò che colpiva di più era la bellezza dei suoi occhi: comunemente sarebbero definiti di color nocciola chiaro, ma in realtà erano dorati, profondi ed espressivi, velati da un sottile strato di malinconia e tristezza, con lunghe ciglia per dare il tocco finale all’opera. Lunghissimi capelli castano scuro contornavano il viso, dove, oltre i meravigliosi occhi, c’era un dolce nasino e delle rosse labbra ben disegnate. Era la persona più buona e gentile che si potesse conoscere. La sua passione oltre le arti marziali, erano i manga. Aveva un’invidiabile collezione: Ranma ½ , Yu Yu Hakusho, Evangelion, InuYasha ed infine l’ultimo ed il suo preferito, Saiyuki. Quest’ultimo lo adorava, sentiva con esso uno strano contatto, anche se subito dopo averlo pensato si dava della stupida. Inoltre possedeva anche alcuni “poteri”: riusciva a leggere la mente ed a volte, se si concentrava molto, poteva spostare alcuni oggetti con la forza del pensiero. L’unica a sapere di queste sue potenzialità era la fidata amica Yuki.
Era giunta la sera. Dopo aver percorso la strada con l’amica, era andata ad allenarsi dal vecchio Kawa che, per punirla del suo ritardo, le diede, oltre l’ordinaria sventagliata, l’ordine di combattere con tutti i membri della palestra, ovvero 110 combattenti, tutti campioni internazionali. Anche se aveva combattuto con un quinto delle sue forze, era ugualmente stanca, ma orgogliosa delle sue nuove 110 vittorie…
L’unica persona ad averla sempre battuta era proprio Kawa. Quel vecchio sempre in forma sembrava la copia spiccicata del venerabile Sanzo. Eccola lì pensava di nuovo a Saiyuki. Stava tornando a casa con una fame degna di Son Goku dato che aveva saltato il pranzo per combattere contro alcuni pretendenti.
“Bene bene! Ora mi faccio una doccia, mi cucino una bella okonomiyaki dato che la nonna e il nonno non ci sono e poi mi collego in internet e mi cerco delle immagini sul mio amato Gojyo! Quanto è bello, quanto l’adoro! Io ho capito com’è la sua vera natura in realtà!” Ma all’improvviso, girando l’angolo, urtò contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno. Cadde per terra e , quando alzò lo sguardo dorato, notò un uomo vestito con un’armatura da samurai e un tatuaggio sulla fronte.
- Finalmente ti ho trovato, divina Samsara!
- Cos…non può essere, ma tu sei Jirous……!
Una densa luce li avvolse e nel vicolo non rimase che qualche topo, spaventato per quello che aveva visto…

“Caspita che botta, ma dove sono? Sembra un bosco…Ma io ero in quel vicolo, quando mi sono scontrata con un idiota d’ un samurai, una luce accecante..ed ora?”
Si alzò in piedi. Notò la sua sailor-fuku rossa tutta sporca di fango e si guardò in giro stranita.
- Dove sono? Che faccio ora?- disse facendo alcuni passi ed andando a sedersi su un grande masso. Non aveva paura di quel posto, ma aveva paura di non riuscire a tornare a casa dai nonni, da sua madre. Così pensando, dai suoi occhi dorati cominciarono a sgorgare copiose ma sommesse lacrime, mentre tantissimi pensieri affioravano nella sua mente.

- Saannzooooo! Ho fame!
- Stupida scimmia è possibile che pensi sempre e solo al cibo?
- Sempre meglio di te che giri sempre attorno ad una gonna!
- Ah, è questa chi te l ’ha insegnata, per caso il venerabile Sanzo?
- Io ti disintegro, brutto kappa pervertito!
- Ed io ti ridisintegro, scimmia idiota!
- ADESSO BASTA! STATE ZITTI O VI UCCIDO! – disse il nostro bonzo corrotto mentre prendeva a colpi di Harisen le zucche vuote dei due compagni di viaggio. Hakkai continuare a guidare la jeep-Hakuryu con un grande sorriso dipinto sul volto.
- Rilassati, occhi suadenti o ti vengono le rughe!
BANG!!
- Ok, mi sto buono e zitto!- disse il rossino con l’aria “leggermente” spaventata, dopo aver visto il proiettile partito dalla Shoreiju passargli a qualche millimetro di distanza dal viso…
- Hakkai, gira a sinistra, sento una forza molto potente, un odore familiare…- disse Son Goku mentre si massaggiava la testa e guardava la strada indicata con uno sguardo assorto.
Sanzo gli diede la conferma e Hakkai svoltò. In fondo tutti riuscivano a carpire quella potenza immensa…

“Sento dei rumori, mi conviene nascondermi”
Aya si nascose dietro un cespuglio finchè non vide quattro uomini seduti su una jeep.
Non poteva crederci. Si diede un pizzicotto sul braccio e dal dolore capì che non era un sogno. Era finita dentro un fumetto. Si doveva disperare o rallegrarsi? Poi i suoi occhi si posarono su una persona in particolare. I lunghi capelli rossi ondeggiavano al vento e quei suoi occhi rossi velati da una strana tristezza le stringevano il cuore. Subito si svegliò dal paradiso in cui era caduta e vide i 4 ragazzi scendere dalla jeep e Goku avvicinarsi lentamente verso di lei. Cosa doveva fare ora? Guardò gli occhi del ragazzo e vi lesse bontà, generosità, aiuto. Aveva deciso. Avrebbe aspettato l’evolversi della situazione. Lo Scimmiotto si avvicinava piano piano. Aya era lì, immobile, in attesa del suo futuro.
- Non avere paura, non ti faremo niente, esci da lì.- sussurro Goku, con un affetto quasi fraterno.
Ed ora cosa avrebbe fatto? Decise. Adagio adagio si alzò in piedi, spostando i lunghi capelli bruni e mostrando il suo volto irriso di lacrime. Fu uno shock. Tutto si sarebbero immaginati tranne che una ragazza, forse solo Goku lo sapeva, anche perché notarono il modo strano in cui si era comportato. Sanzo e Hakkai si scambiarono uno sguardo di intesa, lo avevano capito. Quei occhi stavano ad indicare solo una cosa: la natura eretica di quella ragazza. Guardandola meglio notarono una certa somiglianza con qualcuno. Eh sì, capelli castano scuro, grandi occhi dorati. Sembrava la sorella gemella di Goku più alta di qualche centimetro.
Lo scimmiotto in questione invece guardava la nuova arrivata con un grande sorriso. Non sapeva neanche lui il perché, ma si sentiva stranamente felice. L’unico paralizzato era invece Gojyo. Era rimasto incantato. Si sentiva unito con quella ragazza in un legame antico e indissolubile, pieno d’amore, che mai aveva provato con le altre donne. “Perché mi sento così strano? Eppure nemmeno la conosco. Riprenditi Gojyo, stai facendo la figura dell’imbecille. Muoviti e chiedi come si chiama”. Ma fu preceduto da Goku!
- Ciao, chi sei? Qual è il tuo nome?
- Io… io sono.. – balbettava piano piano.
- Goku, non essere maleducato. Tocca a noi presentarci per primi. Io sono Cho Hakkai, signorina!- disse il ragazzo dai tristi occhi verdi.
- No, non si preoccupi, io vi conosco. Questo non è il mio mondo… Ormai l’ ho capito… Da me voi siete un manga. Io mi chiamo Aya, Aya Yume.
- Cosa siamo nel tuo mondo? Un manga? Una storia inventata? Bah, raccontagliela a qualcun altro, ragazzina!- disse il bonzo dalla capigliatura dorata.
- Una volta tanto potresti credere a qualcuno, oltre che a te stesso, Konzen!
Una luce abbagliante investì la foresta circostante, dalla quale uscì una dea molto conosciuta!
Aya: - Kamisama, tu sei Kanzeon Bosatsu! Sei stata tu a portarmi qui perché mi ricordo di qualcuno assomigliante al tuo servo!
- Effettivamente è così, Samsara!
- Ma tu il vizio di chiamare la gente con altri nomi non te lo sei levato!
Kanzeon:- Finalmente dici qualcosa! Da quando è arrivata la ragazzina non hai aperto bocca!
Gojyo:- Brutta vecchia, come osi parlarmi in questo modo?- disse leggermente rosso e mostrando un pugno… Effettivamente si rese conto che era vero, era rimasto paralizzato dalla sua bellezza e da tutte le sensazioni che provava.
Aya:- Smettetela di chiamarmi ragazzina!Ho 19 anni e non mi pare tenga ancora il ciucciotto! Inoltre ho un benedettissimo nome. Utilizzatelo! E’ Aya, lo avete capito o vi devo fare lo spelling?- esclamò arrabbiatissima e guardando di traverso sia Sanzo che Kanzeon Bosatsu.
Goku:- Lo spelling, che cos’è lo spelling? Una cosa che si mangia?- disse con occhi pieni di curiosità!
Sanzo:- SMETTILA DI DIRE STUPIDAGGINI!
STHUMP! (suono di un colpo di Harisen!ndLirin ^__^”)
Goku:- Ahi, mi hai fatto male!!
Aya:- Oh, poverino! Vieni qui! Spelling significa dire una parola lettera per lettera! Serve per far capire meglio le parole! - disse dolcemente mentre massaggiava amorevolmente la testa alla povera scimmietta!
Kanzeon:- Dato che vi siete capiti, ora vi spiego la situazione! Samsara, o meglio
Aya, viene da un’altra realtà, un mondo parallelo al nostro. Dovete sapere che esistono molte realtà tenute sotto il controllo di noi dei, ma questa è la prima, l’originale. In quello di Aya voi non esistete realmente e la vostra avventura è un fumetto. Comunque non voglio dirvi molto…-disse contraendo la bocca in un perfido sorriso.
Aya:- Certo, così non potresti divertirti,giusto?- disse con gli occhi a mezz’asta…
Kanzeon:- Non leggermi la mente sennò potresti sentirti male…sei ancora una dilettante!
Aya:- Ti conosco, non ti ho letto il pensiero, comunque non lo farei quasi mai senza il permesso della persona.
Kanzeon:- Comunque, Samsara, tu sei la sorella di Son Goku.
Tutti:- Che??
Aya:- Io la sorella di Goku?
Goku:- Io il fratello di Aya?
Gojyo:- Questa bellezza divina è la sorella della stupida scimmia? Ma dove andremo a finire!
Kanzeon:- Tu e tuo fratello siete le creature più potenti al mondo. Tu devi imparare a riutilizzare i tuoi poteri. Finalmente Samsara e Karma sono riuniti. Ne vedremo delle belle…
Aya:- Quali poteri? Ne ho altri? Perché non porto anch’io un dispositivo di controllo del potere maligno? Perché non ne sapevo niente? Perché mi chiami Samsara? Ma il manga non continua così! Ho visto anche l’ànime!! Ho cercato in internet le anticipazioni di Saiyuki Reload per non parlare del Gaiden! Ed al cinema ho visto Saiyuki Requiem!
Kanzeon:- Il tuo potere maligno è sopito e poi tu sei sempre riuscita a controllarlo, mantenendo un aspetto umano. Hai vari poteri, li scoprirai presto. La storia che conosci tu è quella che io e le tre dee del tempo abbiamo voluto ispirare alla mangaka. Quello che dici di sapere è ciò che sarebbe potuto accadere se tu non fossi ritornata qua. Il resto lo scoprirai un po’ alla volta. Dimenticavo! Ora che sei ritornata avrai con tuo fratello molti più problemi: più demoni, più sicari... E tu, Kenren, alla fine ci sei riuscito! E bravo lo stupido Kappa! Adesso è il momento di andare, a presto!
Così detto, sparì.
Gojyo:- Riuscito a cosa? Ma io l’ammazzo se mi chiama di nuovo in quel modo!
Goku:- Come? Kenren o stupido Kappa? E’ più bello il secondo!
Gojyo:- Tutti e due! E lo stesso succederà anche a te!
Nel frattempo la ragazza era caduta sulle ginocchia, guardando fissa nel vuoto, mentre lacrime rigavano nuovamente il viso…
- E adesso che faccio…
Goku:- Semplice, verrai con noi! Sei mia sorella, e anche se ti ho conosciuto solo da poco, ti voglio già tantissimo bene!- disse regalandole un grande sorriso.
Gojyo:- E brava la stupida scimmia, finalmente qualcosa di sensato! E poi non potrei mai lasciare questa meraviglia da sola…
Goku:- Non t’azzardare a provarci con lei sennò ti spello vivo! Tu cosa dici Sanzo, può venire con noi?
- Bah, fate come volete!
Goku:- Visto, anche Sanzo vuole!
Hakkai:- Su signorina, ci penseremo noi a lei!
Gojyo:- Non ti preoccupare, ti difenderò io dai demoni!- le disse facendo l’occhiolino, riuscendo a farla sorridere.
Goku:- E’ più in pericolo con te che con un demone!
- Ritira subito quello che hai detto!
- Giammai!
Aya:- Vi ringrazio…
Dopo queste parole, abbracciò fortemente il fratellino, come se in quella stretta vi trovasse qualcosa che la rendesse al sicuro.

 
Continua nel capitolo:


 
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