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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Generation Basket
Titolo Fanfic: MAYBE TOMORROW...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kurama87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2003 16:09:12

questa è la mia prima ff su generation basket! è shounen ai ^^ ehm...mi scrivete qualche commento al fp? ci conto! bye bye!
 
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- Capitolo 1° -

Questo ragazzo, quando si tratta di perdersi, è davvero il migliore…e anche quando si tratta di far perdere gli altri! Per la prima volta, ho sperato che si trattasse di una partita di basket, quando mi ha telefonato…del resto avevo capito solo la parola “…perso” nient’altro poiché il suo cellulare prendeva malissimo…
Così lo richiamai e mi spiegò la situazione, dato il suo “ottimo” senso dell’orientamento…ci misi un bel po’ a ritrovarlo: prima in macchina e poi a piedi. Non è come quella volta che si è perso sul monte Fuji…questa volta è diverso…l’ho trovato, ma lui è svenuto e non so più tornare indietro!
Ma guarda…una caverna…e se ci fosse dentro un orso?…no! Non sono mica Duffy Duck, io! Dai, provo ad entrare…anche perché trasportarlo sulle spalle per non so quanti chilometri non è un’impresa da nulla! Non è di certo un peso piuma, lui! Del resto è giusto, ha 15 anni…
Bene, sono entrato e la caverna è più vuota della testa di Harumoto…finalmente lo appoggio a terra, mi tolgo la giacca e con quella gli copro il corpo, in modo che non prenda fredda…non vorrei che gli venisse un accidente! Ora è il momento di andare alla ricerca delle legna…ne prenderò poche, giusto quelle che bastano per riscaldarci…perché, diamine! Fa pure freddo! Sta anche iniziando a nevicare…ma tutte a me, devono capitare??
-arrivo subito, non muoverti da lì…ma cosa diavolo dico?- mi chiedo, uscendo dalla grotta…
Fuori è già buio pesto…guardo l’ora…le undici! Per forza che è buio…raccolgo alcune legna e torno immediatamente nella caverna…se quello là si sveglia e non mi vede…va e non va che muoia d’infarto! E io ora ho bisogno di tutto, tranne che di morti!
Lui è ancora che dorme…appoggio le legna a terra, a circa un metro dal suo corpo, così gli arriverà il calore…per fortuna che sono un ragazzo responsabile e mi son portato dietro i fiammiferi! Altrimenti chi lo avrebbe acceso il fuoco? Ho fame…e anche lui quando si sveglia ne avrà! Ma cosa posso far da mangiare? Di certo qui, non ci sono negozi…ora che ci penso, lui aveva uno zaino sulle spalle...probabilmente è stato a fare la spesa nel nuovo supermercato e si è perso…infatti, aprendo lo zainetto, scopro diverse cose “commestibili”…biscotti…lattine di coca cola…patatine…pane…puah! Con questa roba si può andare avanti per un anno intero…non è di certo il mio ideale…ora vorrei mangiare qualche sakuramochi, ad esempio! Comunque bisogna sapersi accontentare…
Per prima cosa, apro i biscotti…fantastico! Sono quelli ripieni al cioccolato!! Buoni…apro anche una lattina di coca cola…questi biscotti sono ottimi, ma fanno venire molta sete!! Ahhh…li adoro…
-hey tu! Che diavolo fai con i MIEI biscotti??- ma che diavolo…eh!? Ah, si è svegliato…
-finalmente ti sei svegliato, razza di cretino!- gli urlò io, guardandolo mentre si alza…
-Hiragi??- mi chiede lui…
-no, sono Sophia Loren! Certo che sono Hiragi! Chi altri conosci che avrebbe fatto tutto questo solo per salvarti??-
-mmm…non lo so…non molti, comunque! Dai, grazie Hitonari!- si avvicina a me, mirando al sacchetto di biscotti, abbassa la testa e prende qualche frollino…
-ah…questi biscotti sono il paradiso…- sospira, chiudendo gli occhi e stendendosi a terra…
-già, hai ragione…piacciono molto anche a me…- dico, continuando a rosicchiare…
-senti…Hiragi…- iniziò lui, io lo guardo… -hai mai dato un bacio?-
-cof cof!- un biscotto mi va di traverso… -scusa??- chiedo io. Forse, non ho sentito bene…vedo che guarda a terra, continuando a mordicchiare il biscotto
-sì, cioè…hai mai baciato qualcuno?- ah, ma allora avevo sentito bene!! Ehm…ripercorro velocemente le tappe principali della mia vita, inutilmente. Tanto so già la risposta…
-no…- dico, arrossendo leggermente… -e tu?-
-neanche…un paio di volte la palla e basta…- ammette lui…sorrido, in ammirazione alla sincerità…
-credevo l’avessi già fatto con Yoshikawa…- pronuncio, giusto per punzecchiarlo un pochino…so benissimo che a lui, lei non interessa minimamente…
-ma che vai dicendo?? Quella ragazza è una rompiballe e basta…ti giuro, Hiragi, non la sopporto proprio più!-
-ma non eravate amici?-
-ERAVAMO! Ma adesso lei mi sta sempre appiccicata…è peggio della Minefuji!-
-non esagerare, lei non ti palpa il sedere ogni volta che può…la Minefuji lo fa, invece!- preciso immediatamente io, ripensando a tutte le volte che la mia verginità è stata messa in serio pericolo…
-ahaha! È vero!- lui si avvicina di nuovo a me per fregarmi la lattina e bere un po’ di coca cola, ma nel farlo, dalla sua giacca scivola una foto…
-hey! Non è più usanza chiedere? Ma che è questa…?- la prendo in mano e la guardo…è Tachibana da piccolo…aveva la solita faccia imbronciata e teneva in mano un lecca-lecca gigante… -ma guarda! Com’eri carino da piccolo!-
-cosa? Ridammi subito quella foto! Ridammela, Hiragi!- urla lui, buttandosi sopra di me…io mi distendo a terra e allungo le braccia d’istinto, per impedire che lui riprenda la foto…
-non ci penso neppure!- dico io, ridendo…poi lo guardo…è sopra di me…mi sta osservando attentamente…ha gli occhi seri e le labbra socchiuse… -Akane, che cosa c’è…?- gli domando…lui arrossisce e torna a sedersi, con la foto ben stretta tra le mani e lo sguardo cupo…
-niente…- sussurra…lo odio quando fa così! Non lo capisco! E io odio non capire! T’oh! E adesso sta zitto! Che nervoso…
Poi si addormenta, senza dire ne come ne perché…io sto tutta la notte sveglio…provo a chiamarlo di tanto in tanto, ma lui niente. Silenzio! Il mattino seguente, chiamo la Minefuji con il mio telefonino…quando arriva, immediatamente mi palpa il sedere…
-okay, sei l’Hiragi che conosco!- dice
-ma tu per capire che sono io, devi per forza toccarmi?- chiedo io…
-ovvio. Avanti, poppanti sciagurati, salite in macchina che vi riporto casa!- afferma lei, tutta allegra mentre ci fa salire nella sua auto…la prima mezz’ora, Tachibana non dice una parola…guarda fuori dalla finestra la neve che cade lieve, con gli occhi tristi e sconsolati…io scendo dove ho la macchina, lasciando Akane e la Minefuji da soli…lui è già tanto se risponde al mio saluto…mi chiedo come osa fare così con me, che l’ho salvato, rischiando anche il congelamento! Quanto lo odio!
Arrivo a casa e la rabbia mi completa, vedendo disteso sul mio futon, mio fratello…
-Takuya, che diavolo vuoi ancora?-
-ciao anche a te, fratellino! Dove sei stato tutta la notte? A pomiciare con quel moccioso…come si chiama…ah sì, Tachibana?-
-maledetto bastardo!- rispondo io, lanciandomi addosso a lui e sferrandogli un destro in pieno viso…noto con piacere che lui fatica a stare in piedi già con quel pugno…quindi, lo colpisco una seconda volta e poi lo sbatto fuori casa. Ma guarda te se quello deve venire casa mia a dettar legge!
Bene, ora mi butto sul letto…sonno…mmm…
Driiiin!!!!
-Che cazzo è??!! Ah…il campanello…- ho fatto un salto di mezzo metro nel futon…ora però, vado ad aprire la porta…chissà chi è…
-mh? Ah, Tachibana…- è Akane…è vestito con una tuta in pile, azzurrognola piena di simpatici orsacchiotti disegnati…ha un’aria così tenera!!!
-ciao Hiragi…senti, posso entrare?- mi sembra piuttosto abbattuto…
-certo, vieni…- gli dico io, spostandomi per lasciarlo entrare in casa…-siediti là, io intanto vado a preparare il the…-
-grazie…- dice lui, andando verso il kotatsu che gli ho indicato. Io vado in cucina e preparo un po’ di the. Pochi minuti più tardi, ritorno con un vassoio contenente il the, un bricco di latte, alcuni biscotti e qualche pezzetto di cioccolato al latte…so che a lui piacciono molto queste cose.
-eccomi qua. Dimmi tutto!- dico io, adagiando tutte le varie cose sul kotatsu…
-ohhh! Quante cose!!!- sorrido. È buffo vedere “il duro Akane Tachibana” con quella tuta tutta orsetti, mentre si butta sui dolci… -ehm…dunque Hitonari, io ti volevo parlare di una cosa…- dice, versando il latte nel the, com’è d’usanza fare in Inghilterra…
-cioè?- chiedo, bagnandomi le labbra con la calda e gustosa bevanda…(non ci sono doppisensi ^^;; NdA)
-eh! Non è facile…o meglio, è piuttosto difficile da dire…-
-non mi pare tu indietreggi di fronte alle difficoltà.-
-no, infatti non l’ho mai fatto e non lo farò neanche ora.- inspira a fondo, per dare più suspence al suo discorso –Yoshikawa mi ha chiesto di diventare il suo ragazzo.- dice poi, tutto d’un fiato…perché l’ha detto proprio a me? Ancora una volta, non capisco…glielo chiedo
-ah. E perché l’hai detto proprio a me?-
-non lo so…la prima cosa a cui ho pensato, è stata quella che ti dovevo dire tutto quanto…-
-ho capito- non è vero, in realtà c’ho capito meno di prima. –e tu cosa le hai risposto?- chiedo, mordendo un pezzetto di cioccolata…
-che domande! Non ho accettato, naturalmente! Te l’ho detto, non la posso più sopportare! E poi adesso l’ultima cosa di cui ho bisogno, è una donna…- che strana affermazione…
-perché?- chiedo, ingenuamente
-perché le donne portano problemi! E poi a me non interessa l’amore…o almeno, non come lo intendono tutti…- conclude, bevendo ancora un po’ di the e mangiando un altro biscotto
-non ti seguo, Akane, cosa vuoi dire?- domando, quando parla a mezzi-enigmi è come se stesse zitto…
-mh! Certo che sei proprio stupido, Hitonari! Bisogna dirti tutto, eh?!- reclama lui, guardandomi con uno strano sguardo, un misto fra l’arrabbiato e il divertito…
-è sempre bello, sentirselo dire…- replico io, con sarcasmo…lui sorride e si avvicina a me, poi mi sussurra all’orecchio qualcosa, ma siccome non capisco, gli chiedo di ripetere…lui si allontana e inizia a fissarmi…
-beh, che c’è?- gli domando io, vedendo che mi scruta intensamente, ma senza dire neanche una parola…
-sei troppo piccolo e scemo per capire, amico mio! Grazie del the e dei biscotti, ma ora ti debbo salutare!- dice lui, alzandosi e avvicinandosi alla porta…io non mi muovo, lui esce e io sto fermo, immobile, come in attesa. Neanche tre minuti dopo, sento bussare alla porta, a quel punto vado ad aprire e vedo Akane correre come una freccia in casa mia…
-è stato bello passare questo istante nella neve?- gli chiedo io, guardandolo mentre cerca di togliersi la neve che gli si era posata addosso…
-merda! Non pensavo nevicasse così!- osserva lui infine…
-e poi lo scemo sono io…no?- chiedo, guardandolo…
-baka…- sussurra lui… -ora che hai scoperto di avere l’intelligenza superiore a qualsiasi essere umano, signor Einstein, puoi darmi un asciugamano?- chiede…
-suona meglio Hitonari Einstein o Albert Hiragi? Vabbè, comunque, come hai fatto a bagnarti così?-
-sono caduto, ecco come ho fatto! Sono scivolato e sono finito sopra un grumo di neve fresca…- spiega lui, guardando alla sua destra e arrossendo per la figuraccia…
-demente…e così ti sei bagnato…è un vero peccato! È così bella quella tuta orseggiante!- ironizza Hitonari…
-piantala, idiota. Mi dai un asciugamano o devi asciugarmi su di te?- domanda Akane -sai che le tue battute sono belle come un calcio nelle palle alle quattro del mattino…-
-aspettami qua, signor Sono-permaloso-come-una-leonessa-in-calore…- annuncio io, sparendo dietro una porta e ricomparendo subito dopo con l’asciugamano…
-grazie Einstein…- sussurra Tachibana, asciugandosi il viso… -e comunque, cos’hai contro le leonesse?-
-niente ragazzino stupido, lascia stare, ok?-
-tu mi sottovaluti…- dice lui, guardandomi
-è da due giorni che io e te “viviamo” assieme…ieri perché ti eri perso…oggi perché sei venuto qua per qualche motivo a me ignoto…mi sto stufando, sai?- sorrido, guardando il moro
-sempre dolce e gentile, vero Hitonari?- risponde, mettendomi l’asciugamano attorno al collo e tirandomi verso di lui…
-certo, come una tigre che salta addosso a una gazzella…- sogghigno io
-esatto…- si avvicina ancora un po’ a me…ora è vicinissimo…non capisco, come sempre, cosa vuol fare…quindi sto fermo… -anche elegante, come una tigre…- sussurra piano…io cerco di indietreggiare, ma invano…mi tiene stretto a lui… -e bello, come una tigre…- conclude, stupendomi e spaventandomi…con uno spintone, poi, mi butta a terra e si getta sopra di me…
-Akane…che cosa stai cercando di f…mhhhh!!!!- non mi lascia finire la frase, mi chiude la bocca con la sua! Cosa cavolo gli prende?? Ce la faccio a togliermelo di dosso e, con uno scatto, mi alzo…
-perché l’hai fatto?? Cosa ti è preso?? Sei forse impazzito??- gli urlo io, allontanandomi il più possibile…
-Hiragi…io…-
-tu cosa? Avanti, Tachibana! Dimmi perché diavolo mi hai rubato il primo bacio!!!- lo vedo sorridere lievemente…
-ah, giusto, era anche il tuo primo bacio…comunque io…ti ho baciato…perché mi piaci, Hitonari…era questa che intendevo quando ho detto che non m’interessa l’amore che intendono tutti…a me interessa l’amore che provo verso di te…non potrei mai amare una donna!- mi confessa lui, continuando a fissarmi… -specialmente quella ochetta strillante di Sumire…-
-Akane, tu non sai cosa dici! Hai la febbre!- infatti, la febbre deve averla davvero…
-si…è vero Hitonari…sono malato…sono malato di te! Allora curami!- mi esorta lui…io credo che lui stia delirando! Dopo un po’ vedo che i suoi occhi si chiudono e cade sopra di me! Dopo essermi ripreso dallo shock del bacio, decido che è meglio fare qualcosa…così lo sollevo di peso e lo distendo sul mio futon, quindi gli metto il termometro sotto l’ascella e aspetto…
-dannazione…ha 39 di febbre! E ci credo che delirava!- sussulto io, guardando Akane dormire…come è logico fare, prendo nel mio armadio una tuta asciutta e gli tolgo quella che ha addosso, giacché è bagnata…
-non pensavo fossi così focoso…Hitonari…- lo sento mormorare nel sonno, mentre gli tolgo i pantaloni…
-stupido maniaco…- gli rispondo, arrossendo un po’…poi lo rivesto, notando che ha la mia stessa taglia. Non pensavo fosse così difficile vestire un ragazzo che dorme! Scuotendo la testa, vado in cucina e prendo un sacchetto, dove metto del ghiaccio, poi lo avvolgo in un panno e torno da lui, appoggiandogli ciò sulla fronte, per cercare di abbassargli la temperatura…
Akane Tachibana…non pensavo potesse davvero innamorarsi di uno come me…eppure è sempre stato lui, a starmi vicino…è da quando ci conosciamo che lui cerca di aiutarmi, usando tutti i suoi mezzi…
-forse, un giorno molto lontano, mi innamorerò di te, Akane…e quella volta, giuro che non ti lascerò più solo…” sussurro, accarezzandogli i capelli. Poi mi alzo e vado in cucina, spegnendo la luce della camera…
-grazie Hitonari…- mormora lui, quasi senza che io lo senta…

FINE

^^ Salve! Il titolo di questa ff (che è la prima che scrivo su Generation Basket), non l’ho preso dalla canzone degli Stereophonics (che, anche se non so come si scrive il nome del loro gruppo…Stereophonics..o Stereophonic…o Aereophonic…boh, sono bravissimi! *_*). I personaggi non sono miei (cioè, Akane sì, ma Hitonari è della kohai Ele) (cavolate a parte, sono tutti del sensei Asada…) e io non ricavo nulla di nulla a torturarli e a farli sbaciucchiare come due marmotte. Spero vi sia piaciuta! Bye Bye! ^^

 
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