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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: JUST TWO YEARS AGO
Genere: Sentimentale, Drammatico, Autobiografico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: jamie91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/07/2013 13:17:42

Con oggi fanno due anni ma a me, amore mio, ne sembrano passati molti di più.
 
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JUST TWO YEARS AGO
- Capitolo 1° -


...A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere.
-Jovanotti, A te

Ciao Amore!
Ti scrivo oggi, che secondo me sarebbe stato il giorno del nostro secondo anniversario. Ho pensato e ripensato a cosa scrivere, a come esprimere tutto quello che sento e ogni volta finivo per scrivere versioni diverse. Sono convinta che alla fine non saprò nemmeno come riempire questo enorme spazio bianco ma prometto che farò del mio meglio per non piangere.
Quel giorno, l'11 Luglio 2011, era un lunedì: il giorno successivo dovevo fare un esame difficile ed era qualche tempo che non potevo contattarti perchè sapevo che eri peggiorato ma mi ero ripromessa che sarei corsa da te mercoledì mattina. Ti avrei detto dell'esame, come sempre avremmo riso e ti avrei baciato perchè non sarei riuscita a resisterti. La sera Marty mi chiamò al telefono, la voce era triste e mi chiedeva cose strane, da quanto tempo non ti sentivo, che notizie avevo. Non riuscivo davvero a capire dove volesse arrivare e poi ricordo solo la sensazione di gelo e aghi nelle vene mentre mi diceva che sulla tua pagina Fb erano apparsi messaggi strani. Non ci ho creduto, non potevo davvero crederci. Mi sentivo svuotata ma ero animata dalla convinzione che fosse una stronzata. Tu eri ancora tu, eravamo finalmente diventati NOI e te ne eri già andato via? No, non poteva davvero essere. Era tutta una bugia, un sogno, un incubo.
Lentamente, mentre Marty mi parlava, intuivo che una parte di me, lontanissima dalla ragione, annuiva a quella notizia e mi sentii morire dentro, poco alla volta. Andai dai miei e senza un tono di voce particolare, come se stessi parlando del tempo, gli dissi che tu semplicemente non eri più qui.
Non mi ricordo cosa ho fatto quella sera e il giorno dopo l'esame lo sostenni e presi 26 ma il mio corpo, le mie parole, il mio cervello facevano tutto in modo inconscio, come se a muoversi e a pensare e a provare emozioni non fossi davvero io ma un'altra persona che vedevo da fuori. Dissi alle persone che ti conoscevano che non c'eri più e qualcuno, davanti al mio sguardo perso, mormorò un mi dispiace, prima di abbracciarmi come a voler raccogliere i cocci di quel che rimaneva di me. Mercoledì venni in chiesa ma mi ero ripromessa di non entrare perchè ce l'avevo con Dio o forse con te, non lo so. L'unico pensiero fisso, davanti a tutti quei fiori e a quelle persone, fu che non potevi esserci tu in quella cassa. Tu, il mio gigante di 1.92 non ci saresti sicuramente entrato in quella scatoletta sottovuoto! Ma allora, se non eri lì, dov'eri? Da lì in poi non so cosa ho fatto. Ricordo che per giorni e giorni, ad ogni ora e minuto del giorno e della notte, avevo un solo pensiero: Ti prego, ti scongiuro, non lasciarmi. E se non puoi rimanere, se davvero non è possibile, ti prego, portami con te. Sono pronta, ti seguo. Lascio tutto qui e vengo via con te.
Ho pregato perchè anche per me finisse tutto, ho chiesto a Dio di farmi vedere la strada che avevi fatto e l'ho implorato di lasciarmi seguire la tua via.
Ma per me c'è qualcosa altro in serbo.
Non ho mai, mai, smesso di piangere: a due anni di distanza mi sento ancora la morte in petto e ogni fottuto giorno penso a te.
Sei in ogni pensiero, in ogni frase, in ogni gesto e sguardo. Sei nelle lacrime che vorrei cancellare ma che mi ricordano solo quanto mi manchi.
Passo sempre davanti al posto in cui parcheggiavi quando mi riportavi a casa. Lo guardo e vorrei vedere la tua macchina, anche se probabilmente non la riconoscerei vista la mia ignoranza in materia. Mi aspetto di vederti lì, altissimo e atletico, con le braccia incrociate mentre mi guardi divertito aspettando che ti veda. Eh già perchè come sempre sono svagata e rincoglionita, nemmeno il tuo 1.92 riusciva a farsi notare subito da me.
Vorrei scriverti ancora un cartellone di bentornato a casa, festeggiare le vittorie, consolarti nelle sconfitte.
Vorrei ancora ascoltare la musica e cantare seduti sul mio letto, camminare mano nella mano, sparlare di statistica, fare finta di studiare. Vorrei poterti aiutare a preparare gli esami, parlarti delle mie cotte immaginarie solo per farti ingelosire perchè, è chiaro e lampante come la luce del sole, IO NON AMO CHE TE.Non ho mai smesso di amare te e non ho mai tolto un pensiero a te.
Vorrei stare ancora stesi sul tuo letto, abbracciati con la tua mano che mi accarezza i capelli e la schiena e sentirmi capace di fare qualsiasi cosa, anche spostare le montagne a mani nude.
Vorrei di nuovo poter fare due chiacchiere con i tuoi e vederli ridere o raccontargli qualche episodio simpatico, qualche figuraccia con te che ridi e mi tormenti perchè chiuda la bocca e la smetta di imbarazzarti.
Vorrei parlare le ore al telefono con te per dirci tutto e niente e pensarti mentre vado a letto, come facevamo solo noi.
Vorrei lavarmi i capelli e metterci anni a trovare il vestito giusto perchè il giorno dopo ci rivedremo.
E vorrei che tu mi avvisassi quando torni a casa da una trasferta e che mi chiamassi col mio stupido soprannome.
E vorrei vedere quel film con te che ora è uscito.
E vorrei essere la tua prima volta per tante cose e tu la mia.
Vorrei sentirti dire di nuovo che sono bellissima anche senza trucco.
Che mi dicessi ancora di non tagliarmi i capelli perchè ti piacciono lunghi.
Che potessi uscire con i miei amici e vederli ridere mentre li sovrasti anche di 20 centimetri.
Vorrei mi dedicassi ancora le tue canzoni preferite.
Vorrei mi dicessi ancora "A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia".
Vorrei te. Ma non posso.
Ecco, noi eravamo tutto questo e tanto di più. Nemmeno tanto tempo fa, solo due anni.
Ma senza te io sono cambiata.
Senza di te sono diventata più forte, come se nulla al mondo potesse più farmi male. Ecco sì, mi sento invincibile: so che pochissime altre cose saranno altrettanto dolorose.
Ho imparato che la vita non ci mette mai davanti ad ostacoli che non possiamo superare. E che sia vero o meno, io so che tu ci sei. Che sei nel mio cuore.
Ho imparato che l'amicizia viene prima di tutto.
Che l'amore, e non il tempo, guarisce le ferite.
Che non si deve mai rimandare a domani qualcosa per paura di farla.
Che amare vuol dire saltare nel buio e che, nonostante faccia paura, si deve saltare perchè la vita corre più in fretta se la guardi passare.
Ho imparato ad amare me stessa e ad essere indulgente, senza la smania costante di piacere al mondo come se fosse l'unica cosa davvero importante.
Ho capito che gli altri cambiano esattamente come cambio io, per cui devo capirli ed essere paziente e perdonargli gli errori, come loro fanno con me.
Ho capito che un giorno amerò ancora, che arriverà quella persona che mi amerà così come sono. Manipolatrice, a volte troppo razionale e lunatica, sarcastica, tenace, determinata, spaventata, fragile. So che quando quella persona arriverà la riconoscerò, così come ho riconosciuto te. E stavolta prometto che non me la lascerò sfuggire.
E so che allora il mio amore sarà grande e diverso dal nostro ma continuerò ad amarti e ti porterò sempre nel mio cuore e nulla sarà mai come il nostro legame: il nuovo amore sarà semplicemente diverso.
E so che tu mi amerai ancora e per sempre e che nessun addio, per quanto lungo e doloroso sia, è davvero eterno. Lo so, devo solo accettarlo.
Ancora, ogni tanto, prego di poterti raggiungere presto o di poter comunque sentire la tua mano fra i miei capelli: in quei momenti so che, anche se non ti sento, ci sei comunque. Sei lì, mi stringi a te e mi impedisci di desiderare davvero qualcosa di cui mi pentirei subito. Perchè un giorno, quando verrà il momento, ti riprenderò per mano e sarà come sempre ma per ora devo lasciarti andare, sei libero di volare via come un palloncino.
Un giorno devi andare e quel giorno è arrivato.
Perciò, per ora, fai buon viaggio amore mio. E buon anniversario perchè sono sicura che, se il destino non si fosse messo di traverso, noi oggi avremmo fatto due anni insieme. Lo sai, ti amerò sempre.
Ciao amore mio.
F

...io lascio andare te ma non il ricordo.
Mi tengo gli anni, quelli dell'incanto. Verranno gli altri, poi te li racconto.
Perchè con te ho imparato che felici lo si è senza un miracolo.
Con te guardare dalla stessa parte era già quello uno spettacolo!
E poi ho capito che dorme di meno chi ama un pò di più.
Mi tengo certi brividi alla schiena perchè fermarli non ne vale la pena...

- Laura Pausini, Mi tengo
 
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