DAL MIO DIARIO
- Capitolo 1° -
Il mio nome è Donatello Hamato e ho 17 anni. Sono una tartaruga mutante ninja e ho tre fratelli: Leonardo il primo, Raphael il secondo e Michelangelo l'ultimo. Io sono il terzo.
Siamo fratelli e in base alla mutazione, nostro padre, Splinter, ha saputo capire l'ordine esatto di noi quattro.
Mi è sempre piaciuto capire tutti i segreti della nostra diversità, che ci ha costretti a vivere nelle fogne e solo in seguito, grazie agli Utrom e alla TCRI, siamo stati in grado di acquisire più informazioni... però, se devo essere sincero, mi piacerebbe capire il processo della nostra nascita.
So che siamo tartarughe da acquario, appartenenti alla specie Dorso di Diamante.
Non avrei mai immaginato che un giorno, tutta la nostra intera vita sarebbe cambiata... e con essa, un'avventura ci sarebbe apparsa in un batter d'occhio. Lascia che ti spieghi...
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-Ehi, Donnie!- chiamò allegramente il mio fratellino.
Mikey, infatti, aveva appena varcato l'uscio del mio laboratorio e i miei occhi già lo stavano squadrando, per evitare che combinasse guai. Era troppo maldestro!
-Che vuoi, Mikey?- sbottai: -Lo sai che non devi entrare qua dentro!-.
Mio fratello adocchiò un'ampolla di vetro, contenente un liquido violaceo semi-trasparente.
-Nulla!- ridacchiò: -Volevo soltanto vederti!-.
Rimasi esterrefatto dalla sincerità di Mikey, tanto che mi detti una martellata sull'indice; guaii di dolore e mi maledissi.
-Mikey, per favore! Non toccare nulla, non guardare nulla ed esci!- quasi gridai.
-Uffa!- lagnò con occhi da cucciolo irresistibili: -Lo sai che sei il mio fratellone preferito!-.
Roteai gli occhi drasticamente perché sapevo che niente al mondo avrebbe convinto mio fratello a uscire dal mio regno.
-Mikey- avvertii freddamente, vedendo le sue dita scivolare sulle mie ampolle.
Non so perché, ma temevo che poteva causare la Terza Guerra Mondiale se solo avrebbe accidentalmente fatto cascare uno dei miei "giochini".
Fu questione di un attimo: mi voltai per l'arrivo di una e-mail di April e un crash echeggiò nel laboratorio. Mi girai fumante di rabbia e ridussi gli occhi a due fessure... sul pavimento c'erano circa quattro ampolle frantumate, contenenti importanti elaborazioni di cellule mutate e DNA.
-Ooops- fece tremante Michelangelo.
-Fuori di qui, per piacere- ruggii a bassa voce: -FUORI!- urlai a pieni polmoni.
Non appena mio fratello lasciò la stanza, sbattei la porta e chiusi a chiave, imprecando ancora. Che rabbia! Che rabbia!
In quel momento non capii nulla: ero troppo nervoso e pensai di calmarmi leggendo la e-mail di April, che mi raccontava delle vacanze in Canada con Casey. Più leggevo, più riflettevo... Mikey era un inguaribile burlone e non sarebbe mai cambiato.
Ripensai drammaticamente all'Incubo di Draiko: quel mondo governato da Shredder, dove la mia famiglia era mutilata da anni di intense lotte, dove il maestro Splinter era morto, dove io ero scomparso, dove... Mikey era così freddo e serio, senza il suo braccio...
E poi... nella battaglia, tutti erano morti... solo io ero rimasto vivo...
-Devo chiedergli immediatamente scusa- mi dissi convinto.
Non aveva senso tutta quella rabbia per poche ampolle cadute; pulii il tutto con una scopa e uno strofinaccio e sbloccai la serratura. Mi diressi tranquillamente nel salotto, dove intravidi la testa del mio fratellino sul divano.
Stava guardando un concerto sinfonico (strano ma vero), mogio mogio. Leonardo e Raphael stavano litigando su chi fosse adatto per il posto da leader, nel dojo, monitorati dal maestro Splinter.
Mi avvicinai e mi piazzai dinanzi al multi schermo.
-Donnie- mormorò con un piccolo luccicone sulla guancia.
Stava piangendo? Mio fratello stava davvero piangendo perché lo avevo sgridato?
-Mikey, mi dispiace- tagliai corto io, sedendomi accanto a lui: -E' solo che...-.
-No, aspetta- m'interruppe: -Non fa nulla. Hai ragione, come sempre-.
Alzai un sopracciglio: -Ragione? Su cosa, fratellino?-.
-Che sono maldestro e un parassita- e il suo sorriso mascherò la tristezza del suo cuore.
-Chi ha detto che sei un parassita? Non voglio sentire queste parole da te, chiaro?!- sbottai.
Mi faceva male vedere Michelangelo così triste e per nulla al mondo l'avrei fatta passare liscia a chiunque gli avesse messo simili idee in testa.
-Me lo ha detto...- pronunciò, sospirando: -Non importa- e si gettò al mio collo.
Mi abbracciò così teneramente che non ebbi proprio il coraggio di allontanarlo; gli strofinai la testa e gli sorrisi... ricordando la terribile esperienza dell'incubo, deglutii.
-Mikey, ti perdono...- gli sussurrai.
I suoi guizzarono, brillando di felicità: -D... davvero?- squittì felicissimo.
Si tuffò sul mio petto e urlò di gioia, sollevandomi perfino! Non immaginavo avesse tanta forza! In un certo senso ebbi leggermente un po' di paura: il mio fratellino di soli 75 kili di peso aveva sollevato me, 94 kili! Accidenti!
Ridacchiai e le nostre risate catturarono perfino Leonardo e Raphael, i quali si scambiarono un'occhiata complice e ghignarono, stringendosi la mano, appianate le divergenze.
Si avvicinarono a noi e risero perché stavo facendo il solletico a Mikey, nel punto più importante: il collo! Le risa di Mikey erano troppo contagiose per restarne neutrali, così, a me si aggiunsero anche Raphael, il quale solleticò gli solleticò i piedi e Leo, ai fianchi.
-Basta! Basta! Vi pregoooo!- urlò giocosamente, fra le risate.
-Davvero? E sarai in grado di fermarci?- scherzai.
-Ragazzi, che ne dite di una serata d'allenamento?- propose Leonardo, con sguardo malizioso.
-Intendi dire...- ansimò Mikey, cancellandosi le lacrime di gioia: -Sui tetti?-.
Raphael gli batté dolcemente le nocche sulla testa: -Conosci altri modi, oltre il nostro?-.
L'altro scosse la testa freneticamente in un no e si alzò al settimo cielo.
-Pizza?- domandò sprizzando felicità da tutti i pori.
Ridemmo di nuovo: -Pizza!-.
Leonardo, poi, si rivolse al maestro Splinter: -Sensei, noi usciamo- informò.
Nostro padre annuì e affidò la nostra incolumità a Leo, dato che era il leader. Mi chiedevo spesso che cosa avremmo fatto senza di lui... ripensando a quando alloggiammo a casa di April con Leonardo finito in coma, tutto fu vuoto.
Però, poi, siamo ritornati in quattro, più in forma che mai e Shredder ha visto i sorci verdi con noi! Eh, già!
Con il cuore gonfio di felicità, lasciammo la tana, anche se, non seppi perché, uno strano brivido sinistro corse lungo la mia corazza.
Eravamo spensieratamente sui tetti, incurante di tutto e di tutti. L'aria era dolce; era primavera, precisamente il venticinque marzo. La luna piena sembrava assistere alle nostre risate, mentre polvere di stelle tempestavano il blu notte. Era tutto così bello e irreale...
Quante volte avevamo avuto l'occasione di giocare sui tetti, senza essere vittime di agguati, da parte dei Foot Ninja o i Purple Dragons? Beh, con un calcolo approssimativo, non ne erano che due o tre.
Sta di fatto, che malgrado Michelangelo ci stesse facendo divertire con le sue particolari imitazioni di Shredder o Karai, non potevo fare a meno di sentirmi a disagio; quasi senza rendermene conto, strinsi così intensamente il Bo e ringhiai che Leonardo se ne accorse.
Mi si avvicinò e mi picchiettò il costato con il gomito: il suo viso fu a poca distanza dal mio.
-Che ti succede, Don? Sei così teso- mi sussurrò.
Abbassai lo sguardo: -Nulla, tranquillo-.
Mi sforzai di pensare solo al mio fratellino che aveva preso di mira Raphael: gli stava imitando l'atteggiamento e l'espressione facciale; non potei non ridere quando la testa calda ringhiò e Mikey esibì una boccaccia con tanto di lingua di fuori.
Era troppo buffo!
-Guardatemi! Sono un Rapanzé! Una tartaruga con la faccia da scimpanzé!- gridò felice.
Questo non piacque per niente all'altro mio fratello, il quale gli si avvicinò minaccioso... se non fosse che Mikey si accorgeva di questi ruggiti tremendi, si sarebbe ritrovato più volte con la testa rotta... eh! Eh!
Come dicevo, Mikey gli fece "marameo" e iniziò a scappar via, seguito da Raph, ovvio, no?
-Li seguiamo?- domandai con sorriso furbetto.
-Non abbiamo scelta!- sorrise mio fratello e sgattaiolammo sul prossimo tetto.
Adoravamo moltissimo rincorrerci, incuranti del caos nelle strade o dei gatti che litigavano per una lisca di pesce... eravamo ninja, tartarughe ninja!
-Sono veloce come il vento!- urlò Michelangelo, eccitato al massimo.
Scrutò Raphael che faticava a tenergli il passo e pensò di accelerare, fino a quando, qualcosa non catturò la sua attenzione... la sua espressione mutò e ben presto, si ritrovò in piedi sulla punta conica di un serbatoio d'acqua.
Faticavo a credere con quanta agilità avesse scavalcato le traverse spesse di ferro del sostegno... il mio fratellino era migliore di noi tre messi insieme!
Fissò accigliato i grattacieli distanti da noi e rimase fermo, mentre il vento gli sollevò le fasce della maschera e della cintura. Intanto, anche noi tre lo avevamo raggiunto.
-Che succede, Mikey?- chiesi io, curioso di saperlo.
Il mio fratellino indicò un nuovo grattacielo fra la moltitudine che già vi era; era alto, nero e con delle strane vetrate fra il verde menta e l'azzurro cielo. Era situato a nord, niente a che vedere con il Foot Building, a sud.
-C'è un nuovo edificio- espresse.
Anche noi salimmo sul serbatoio e fissammo la nostra città splendente nella notte: sì, quella strana macchia scura era nuova di zecca e non presentava alcuna insegna o emblema.
A chi poteva appartenere? Questo era un bel mistero.
Raphael, ovviamente, non perse occasione di vendicarsi del nomignolo affibbiatogli da Mikey; senza farsi notare, gli dette uno spintone e il mio fratellino cascò pesantemente con il guscio in terra.
Notai per primo che si fosse bloccato, nella posizione seduta qual era. Non si era rialzato e sembrava paralizzato.
-MIKEY!- gridai preoccupato.
Saltai giù dal serbatoio e m'inginocchiai accanto a lui: i suoi occhi erano sgranati e fissi nel vuoto... non ci misi molto a capire che non riusciva a respirare, a causa dell'urto intenso. La forza d'inezia era stata tale da scaricare tutto il peso corporeo su un unico punto: la spina dorsale.
Lo distesi supino e gli premetti rapidamente sul petto, come un massaggio cardiaco e i miei occhi si ammorbidirono quando il mio fratellino tossi e inspirò nuovamente; il suo respiro era ancora tremante e irregolare, ma si riprese in fretta e riassunse il suo colore verde acqua, dopo il pallore intenso, legato alla paura di soffocamento.
-Mikey!- esclamò anche Leonardo, abbracciandolo selvaggiamente: -Come stai?-.
-Meglio, grazie a Donnie...- sussurrò, ancora spaventato, ma sorrise.
Raph fu l'ultimo ad avvicinarsi; notai il senso di colpa sul suo volto, ma non dissi nulla. Si strofinò imbarazzato il collo e porse la mano a Michelangelo, per farlo rialzare.
-Ehm... scusami, Mikey... volevo soltanto ripagarti dell'offesa...-.
Mikey sorrise e si rimise in piedi, strofinandosi il fondo-guscio, ancora dolorante.
-Dovresti imparare ad andarci leggero, Raph- tagliò corto Leonardo, contrariato.
-Non fa nulla, ragazzi! Sto bene!- sbuffò Michelangelo, avvertendo la tensione.
Le divergenze fra Leo e Raph non presero il sopravvento e continuammo a correre...
Angolo dell'Autore
Ecco una storia alla quale tengo molto. Si sviluppa in più rami e solo leggendo capirete perché. Per il momento, non sarà sempre Mikey ad essere "pestato".
Enjoy!
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anime5 - Voto:
dragonturtles - Voto:
dragonturtles - Voto:
megarockgirl - Voto:
Però peccato per il bambino, mi dispiace molto!! Ecco chi era il tipo misterioso della pizzeria!!?? O_O Caspita che finale!! Ma mi è piaciuto davvero tanto!!! Complimenti!!!
megarockgirl - Voto:
Povera anche Alida mi dispiace molto per lei.
Possibile che Shredder non crepi mai quando serve??!! Ora che succederà!?
megarockgirl - Voto:
megarockgirl - Voto:
Adesso bisogna solo raggiungere Alida, e sono curiosa di vedere come se la caverà Donnie con la sua nuova arma!! ;)
megarockgirl - Voto:
Povero Donnie in questi ultimi capitoli è stato così tanto ferito!! Povero puccio!! Ma ora che sono tutti insieme e in compagnia di Key e Cleo ce di nuovo speranza no? Coraggio ragazzi!!
megarockgirl - Voto:
Leo, Raph muovetevi ad arrivare!! E tu caro Donnie sta attento!! Prevedo guai a non finire!!
megarockgirl - Voto:
Ora dovranno tornare sulla terra, e Key verrà con loro, speriamo che Shredder non romba i c******i come al solito (Anche se ne dubito, conoscendo muso di latta) e speriamo anche che sta cosa della mezza luna nera non sia troppo grave!!
Alla prossima fratellino!! Non vedo l'ora!!
...continua nelle pagine numero:
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