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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: NELL`OSCURITÀ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: artemisia89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/08/2003 19:41:18

.........sasuke sakura...........^--^...leggete e commentate.........................
 
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STELLE
- Capitolo 1° -


E’ notte.
Qualche gatto si muove furtivamente, squadrando sospettosamente ogni ombra con i suoi occhi verdi.
Il cielo blu scuro sovrasta i tetti del villaggio della foglia, è tardi ormai e molta gente dorme sonni tranquilli, altri no, altri invece camminano per una strada diretti alle loro case dopo una pesante giornata di allenamento.
Come sempre.
- Buonanotte Sakura!
- Ah, buonanotte Naruto! Però, aspetta, volevo chiederti una cosa…..-
Naruto Uzumaki, il ragazzo che con il proprio corpo sigilla il demone volpe dalle nove code si avvicina a Sakura Aruno, la ragazza ninja battezzata come la più isterica del villaggio, che adesso era stranamente imbarazzata. Naruto sorrise di fronte al viso rosso della ragazza.
- che c’è?
- Tu sai perché Sasuke oggi non è venuto agli allenamenti?
- No, non l’ho chiesto al maestro, e poi per la verità non mi importa più di tanto……
- Ma è possibile che tu e lui non riusciate ad andare mai d’accordo?
- Certo che è possibile, lui è la persona più presuntuosa, misteriosa, idiota, imbecille e antipatica che conosca…sfido io a non prenderlo a male!
- Ritira tutto quello che hai detto!
- Ma è la verità!
- Tu non capisci nulla…
- Si, esatto, non posso capire i sentimenti di una ragazza dato che non lo sono…
- …
Sakura aveva il viso rivolto verso il cielo vellutato, la pelle illuminata da stelle, Naruto non poté fare a meno di sorridere.
- Tu sei davvero innamorata di lui eh?
Sakura non si voltò, ma rispose annuendo con la testa.
- Ma secondo te lui di te non ne vuole sapere…
- Sicuramente.
- E tu sei certa di questo…
- Si.
- Sei una stupida, lasciatelo dire.
Sakura si voltò di scatto, gli occhi le brillavano, forse era una stella che aveva deciso di perdersi nella calma dei suoi occhi azzurri?
- Non puoi essere certa di questo perché…
- E tu lo sei?
- Sasuke prova qualcosa per te, ci posso mettere la mano sul fuoco.
Sakura con lo sguardo basso e i capelli che le nascondevano gli occhi si torceva nervosamente le mani.
- Che cosa dovrei fare?
- Ah, non ne ho la più pallida idea, comunque Sasuke abita in quella casa laggiù, e guarda caso ieri ha lasciato questi kunai sotto l’albero dove ci stavamo allenando, ma io ora sono troppo stanco per portarglieli e non ho la minima voglia di vedere quel presuntuoso, mentre tu mi sembra che sei in ottima forma, che ne diresti di farmi un piacere e portarglieli?
Sakura guardò Naruto e lo abbracciò, prese i kunai e corse verso la strada che l’avrebbe portata da Sasuke, ma si fermò e voltandosi verso Naruto disse:
- Grazie mille, sei davvero un amico!
Detto questo corse con i suoi passi leggeri. Naruto la guardò allontanarsi, le piaceva, inutile negarlo, e non solo a lui, sicuramente, era certo che anche Sasuke voleva più che bene alla ragazza dai capelli rosa.
Naruto sorrideva ancora quando si allontanò dalla strada principale.
Un uomo bendato seguì con occhi soddisfatti la scena, dopo qualche attimo sparì nel nulla.
Sakura avanzava con passi leggeri ed esitanti, non era mai stata in quella zona del paese e non sapeva come muoversi, tutto colpa di quello stupido di Naruto, se solamente le avesse spiegato meglio dove era ubicata la casa di Sasuke…
E poi, essendo notte non poteva mica chiedere a dei passanti o bussare casa per casa……
- Solamente ora mi rendo conto di quanto poco sappia di lui, non so neanche se abbia dei genitori…e poi, chi dice che lui voglia vedermi, solitamente lui mi paragona a Naruto. Forse è meglio che me ne ritorni a casa e che glieli dia domani all’allenamento.
Sakura si volse e fece per andarsene, ma quando si girò non riconobbe più il paesaggio, non ricordava quei palazzi, e non ricordava neanche la strada che aveva preso, cioè, era impossibile che si fosse smarrita nel suo stesso paese, e poi la strada non era più la stessa! Quindi l’unica cosa che potesse fare se non poteva tornare indietro era andare avanti.


Era una bella notte di settembre, una molto più bella delle altre che di solito si hanno nel villaggio della foglia, le stelle prillavano intensamente sfidando in bellezza la luna che irradiava una bella luce chiara.
Appoggiato sul davanzale di una finestra, un ragazzo dai capelli scuri come il cielo notturno osservava silenziosamente lo svolazzare di una falena.
- Sono stato uno stupido a non avvertire il maestro che non sarei andato agli allenamenti, chissà cosa ha potuto pensare.
Si diresse verso il letto e vi si buttò di sopra, si toccò la fronte, ormai la febbre gli era passata del tutto e domani sarebbe potuto tornare agli allenamenti in piena forma, avrebbe rivisto così quell’imbecille di Naruto e…Sakura.
Pensando a quel nome gli comparì uno strano rosso sulle guance pallide.
Era abituato ai corteggiamenti di tutte le ragazze dell’accademia che rivaleggiavano stupidamente una contro l’altra per avere l’ambito titolo di “ragazza di Sasuke” e se ne fregava altamente di ognuna di loro, ma…Sakura no.
Sakura poteva all’apparenza sembrare una di loro, ma non lo era.
Sakura dagli occhi azzurri era una ragazza che nonostante tutto il suo carattere da dura e nonostante le sue capacità poteva cadere con un minimo colpo.
Quindi spettava a lui il compito di proteggere l’unica ragazza che le aveva provocato qualche emozione vera, umana, non rabbia o dolore, no semplicemente…
- Amore….
Si affacciò nuovamente alla finestra, la camicia bianca a mezze maniche svolazzò a causa del brusco movimento.
Sasuke osservò ancora le stelle, quello era l’unico momento della giornata dove poteva permettersi di sognare, di guardare in alto, ma d’altro canto, chi si mette a guardare il cielo tutto il giorno finisce per sbattere il naso contro qualcuno…ma tanto lui aveva gli occhi di Sakura che lo facevano sognare, proprio come il cielo.


Sakura camminava ormai da poco più di mezz’ora, stanca dalla dura giornata di allenamento aveva ancora in spalla la borsetta contenente i kunai di Sasuke, quando sbadatamente non si accorse di una lastra di pietra messa male e cadde, sbucciandosi un ginocchio e graffiandosi un sopracciglio.
- Cavolo, ahi, ma sono davvero una frana totale!
Si trascinò col sedere vicino ad un muretto dove si appoggiò, il ginocchio le faceva male, le usciva parecchio sangue e si stava per gonfiare, si toccò la fronte quando sentì che anche da lì le fuoriusciva del sangue. Si guardò in torno quando scorse una piccola fontanella a pochi metri di distanza, prese la borsetta e trovò alcune bende, fece per alzarsi quando con un piccolo urlo ricadde con un tonfo a terra, si era storta anche una caviglia.
- Ma dai, è il massimo, e ora come diavolo faccio? Mi sono persa e non posso neanche muovermi e sono anche da sola!
- Hai bisogno d’aiuto?
- Però ora stiamo davvero toccando il fondo, sto delirando, ora sento anche la voce di…
Sasuke…!

Stava per spegnere la luce e per mettersi a letto quando sentì dei passi, erano appena udibili, ma si sentivano.
Uscì da casa e diede un’occhiata in giro quando vide…

- Sakura…!Cosa ci fai qui? Ma stai bene?
Sakura con gli occhi sgranati guardava il bel volto preoccupato del ragazzo che cercava, non le sembrava vero, poi riabbassò le palpebre imbarazzata d’averlo fissato così tanto negli occhi, ma d’altro canto, quegli occhi neri la rapivano e lei non poteva fare a meno di lasciarsi sopraffare dalla loro bellezza.
- io sono semplicemente caduta, cioè, sono venuta qui per darti i kunai che avevi dimenticato ma poi mi sono persa e…
- riesci a muoverti?
- Ho provato ma non…
Sakura dovette zittirsi dato che Sasuke l’aveva appena presa in braccio, aveva il volto in fiamme, ma anche il bel moro non scherzava.
- Io pero, forse è meglio che…
- Sei leggerissima e non mi dai nessun disturbo…
Sasuke portò per qualche minuto Sakura in silenzio finché la ragazza parlò.
- Dove stiamo andando?
- E’ meglio che ti medichi quelle ferite, e devi mettere del ghiaccio sulla caviglia altrimenti non potrai partecipare all’esame di domani.
- Già, l’esame…
- Sei preoccupata?
Un gatto miagolò rumorosamente correndo e sbattendo per alcuni bidoni della spazzatura facendo urlare Sakura, la domanda rimase senza risposta.
Sasuke aveva lasciato la porta aperta quindi entrarono in casa sua, entrò nella sua stanza e lentamente poggiò la ragazza sul suo letto ancora sfatto, poi corse in bagno prendendo l’occorrente per medicarla.
Sakura intanto pensava.
- Non posso crederci, Sasuke che come nelle favole mi aiuta proprio nel momento del bisogno.

E contemporaneamente Sasuke.
- Non posso crederci, io che penso a lei e lei che mi compare davanti, roba dell’altro mondo.

Tornò in camera, Sakura aspettava pazientemente, aveva un taglio sulla fronte, ma il ginocchio era quello messo peggio e anche la caviglia si stava gonfiando.
Sasuke si sedette vicino a lei e cominciò a pulirle con dei panni bagnati il ginocchio. Sakura strinse gli occhi.
- Sai pulire bene le ferite.
- Si, ci sono abituato, ora stai ferma, te lo devo fasciare.

Lentamente ma abilmente, Sasuke fasciò il ginocchio della ragazza, mise del ghiaccio sulla caviglia gonfia e guardò il volto di Sakura, poi arrossì e abbassando lo sguardo disse:
- Ora dovresti sdraiarti, devo medicarti il taglio che hai sulla fronte…
- S-sdraiarmi….??
- Si, ma non preoccuparti, sarà un attimo, fidati!
- Ci credo!
Sakura si sdraiò, e invece di rilassarsi era tesa al massimo, quasi tramava! Sasuke era seduto vicino a lei, aveva il viso a pochi centimetri dal suo, un viso imbarazzato al massimo.
Un viso bellissimo.
Sakura cominciò a rilassarsi grazie alla mano di Sasuke che delicatamente le scostava i ciuffi di capelli che le andavano sulla fronte.
Sakura desiderò che quell’attimo non trovasse mai più la parola fine.
Sasuke le mise un cerotto.
Sasuke aveva finito, ma nonostante questo ancora non si spostava, la guardava con i suoi begli occhi corvini e con il suo volto imbarazzato, fuori il cielo era buio, ma in camera sua ora ce ne era uno azzurro e limpido come non mai.
E Sakura d’altro canto stava in paradiso, tremava di felicità.
Ma a riportare entrambi alla realtà ci fu il sacchetto del ghiaccio che era scivolato dalla caviglia e con un tonfo era piombato a terra.
Sasuke dovette distogliere lo sguardo dalla ragazza e prendere l’oggetto. Poi si volse verso Sakura.
- Mi dispiace, ma non puoi alzarti, devi tenere la caviglia a riposo almeno per questa notte, come si fa?
- Dovrei rimanere qui a dormire?
- Se a te va bene….per me non c’è nessun problema. Solo una cosa, c’è un solo letto, dovrai condividerlo con me.
- Va bene…
Sasuke notò qualcosa negli occhi di Sakura, preoccupazione.
- Sei preoccupata per domani?
- Si.
- Tu hai una conoscenza teorica vastissima e vanti le migliori capacità di analisi di tutta l’accademia, di cosa ti preoccupi?
- Io non sono per niente forte Sasuke e questo tue e Naruto non potete capirlo.
Sasuke si volse verso di lei, non poteva resistere oltre, o adesso o mai più.
- Sakura, io posso chiederti una cosa?
Il cuore di Sakura cominciò a battere furiosamente.
Sasuke era ormai imbarazzatissimo, delle goccioline di sudore gli imperlavano la fronte.
- Vorresti…ecco, come dire…insomma…vorresti essere la m-mia…ragaz---ahem, insomma, hai capito no?
Sakura sorrise imbarazzata.
- Si, ho capito e sai che ti dico? Che mi sembra di sognare…
Sasuke avvicinò lentamente il suo volto a quello della ragazza, le palpebre di entrambi erano abbassate.
Con la voce flebile Sasuke parlò.
- …ma questo, non è un sogno….
E i loro due volti si unirono, come se loro sapessero che tutto ciò doveva accadere, e quando le loro due labbra si staccarono loro rimasero stretti, abbracciati con lo sguardo, per non lasciarsi mai.
- Ti proteggerò io domani, e se ti va bene anche per sempre.
- Invece io vorrei rimanerti sempre accanto, se non ti disturba.
- Tu sei l’unica cosa che amo Sakura, mi disturberebbe il non averti accanto invece.
La luce della candela si spense e la stanza rimase illuminata semplicemente dalle stelle che brillavano a più non posso riflettendosi sul corpo dei due ragazzi abbracciati.


Intanto un uomo bendato riposava su una pietra insieme ad un bambino.
- Ottimo lavoro Naruto.
- Anche lei maestro Kakashi, quella tecnica è davvero spettacolare!
- La tecnica dello smarrimento si può usare solamente di notte ed è molto semplice!
Naruto sorrise.
- Sono felice che quei due alla fine si siano messi insieme, vedere sakura felice rende felice anche me, io sapevo che quello era il suo più grande desiderio.
- Bravo Naruto, finalmente credo che il rapporto di squadra si sia finalmente stabilizzato!
- Bhe, allora buonanotte maestro.
- Buonanotte anche a te Naruto.
I due scomparvero nell’ombra senza lasciare alcuna traccia, con solamente le stelle come testimoni.





Fine.



Bhe, allora vi è piaciuta??????????? L’ho scritta in un giorno solo, forse sono stata un po’ precipitosa, ma avevo un’incredibile voglia addosso di scrivere qualcosa su Naruto, questo fantastico manga! Quanto mi sono pentita di non averlo comprato, è fantastico, fortunatamente me lo prestano!
Mandatemi qualche commentuccio nel mio fermoposta e fra poco mi rifarò sentire con uno dei manga più belli che siano stati proposti quest’anno (oltre X) Shaman King!


Ciao ciao!
Artemisia




 
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