UNA PARTENZA TANTO ATTESA
- Capitolo 1° -
Correva, correva, e ancora correva nel corridoio buio e stretto.
Sentiva solo il rumore dei suoi passi e il suo respiro irregolare.
Ma qulacosa le diceva che era inseguita da qualcosa.
O qualcuno.
Trovò una luce nel tunnel oscuro, la raggiunse e si ritrovò davanti a un magnifico giardino pieno di fiori e piante rampicanti.
Con una capriola si voltò ed estrasse le sue fedeli pistole.
Il coraggio non le era mai mancato ma quella volta era diverso.
Temeva di fallire la missione.
Temeva la morte.
Il silenzio fu rotto da degli spari, provenienti da chissà dove.
Evitò per un pelo la fitta pioggia di proiettili e nascondendosi dietro un albero scrutò attentamente il luogo.
Strano, non c'era nessuno.
Forse il cecchino era fuggito.
Stava per abbandonare la sua postazione quando notò qualcosa di strano.
L'ombra di un uomo riflessa sull'erba gironzolava liberamente davanti a lei.
Vedendo questo le si accese una lampadina, e insieme a questa anche un ghigno diabolico, degno di Lara Croft.
"Ma certo, è un uomo invisibile!!" pensò sollevata.
Estrasse dalla spalla un M16 tutta impolverata (ma d'altronde nessuna arma era rimasta pulita dopo quel giorno), ci inserì il silenziatore, puntò e fece fuoco.
Sentì un gemito acuto e qualcosa accasciarsi a terra.
Vide che il cecchino aveva ripreso il suo aspetto normale, ormai stecchito.
Lara allora si avvicinò al morto e lo perquisì ben bene.
Insieme alle munizioni trovò anche l'oggetto che cercava da almeno una settimana: la chiave che avrebbe attivato la macchina dello spazio-tempo.
-Bye bye, amico!Qua non ho nient'altro da fare!- esclamò l'archeologa sorridendo e allontanandosi da lui e dal giardino.
[TRE GIORNI DOPO, NEL LABORATORIO DEL DOTTOR TOWN]
- Senta signorina Croft, NON PUO' SPOSTARSI NELLO SPAZIO-TEMPO! QUESTA MACCHINA NON E' SICURA AL 100% E POTREBBE NON TORNARE MAI PIU'!- sbraitò il dottor Town in preda a una crisi di panico.
- Ehi, si calmi perfavore- lo interruppe la ragazza sorseggiando piano del thè caldo - ho già corso dei rischi del genere e penso me la caverò anche questa volta, non crede?
-SI MA PER RECUPERARE UN INUTILE TESORO PIRATESCO? INSOMMA UN PO' DI CONTEGNO!!!
A questo punto la ragazza perse la pazienza.
Sbattè violentemente sul tavolo la tazza vuota e si alzò dalla poltrona con aria omicida:
-Non è solo per il tesoro, DANNAZIONE!! Insieme al bottino c'è nascosto una specie di orologio speciale che se cade nelle mani sbagliate rischia di rompere le barriere dello spazio e del tempo, e sarà la fine! Ne abbiamo già parlato, lo vuol capire o no?
Lo scienzato, ormai sull'orlo della crisi di pianto, balbettò:
- Si ma qui non si tratta di spostarsi in un'altra era, ma anche in un altro universo, in un altro spazio, in UN ALTRO MONDO!! Tornare indietro sarà più difficile del previsto, glielo dico io! In fondo ho più anni di lei e sono più esperto su queste cose!
-Tanto non ho niente da perdere...- sbottò l'altra tutto d'un tratto.
-LEI E LE SUE MANIE DI EROISMO! SE LA DOVREBBE SMETTERE!MA NON CAPISCE? NON PENSA ALLE PERSONE CHE LE VOGLIONO BENE? E ALLA SUA GIOVANE ETA? HA SOLTANTO 19 ANNI, PERDINCI!
-Invece quello che non capisce è lei!! Non vede che ho le mani legate? Certo, ho pensato ai miei amici, ma ormai ho accettato questo compito e voglio portarlo al termine!Troverò lo One Piece e porterò indietro il TIME CLOCK!
A questo punto il signor Town si arrese.
Certe volte quella ragazza era proprio testarda come un mulo, pensò sospirando.
- Ok, la lascio partire, ma si riguardi e faccia attenzione, quando avrà trovato quello che cerca si aprirà una porta che la riporterà a casa, ma fino dal momento che arriverà laggiù non potrà più tornare indietro!Intesi?
- Si, capisco... beh, sono pronta a partire.
- Posso dirle una cosa?
- Si, certamente...
- Mi mancherà.
- Anche lei.
Si abbracciarono calorosamente, poi il vecchio afferrò la chiave della macchina, la infilò nella toppa, la girò.
Poi si aprì uno sportello.
L'ingresso della macchina spazio-tempo.
Lara entrò dentro con passo sicuro, digitò qualcosa nello schermo all'interno, premette INVIO e sussurrò:
- Arrivederci vecchio Town.
- Buon viaggio Lara...
Dopodichè venne risucchiata da una luce azzurra e accecante.
Lo scienziato, dopo la sparizione della sua cara archeologa, non fece a meno di pensare:
"Non sarà facile arrivare a Raftel, Lara, te l'assicuro".
|
|
