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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LA RAGAZZA MISTERIOSA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: cetriolina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/08/2003 01:35:15

una bandana nera segnerà il destino a due ragazzi, zoro e kie...
 
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- Capitolo 1° -

LA RAGAZZA MISTERIOSA
Volume 1



Prefazione:

Cari lettori/lettrici

Per prima cosa vorrei ringraziarvi visto che starete per leggere questo mio racconto e volevo informarvi, che è la seconda fan fiction che scrivo, quindi siate clementi con i giudizi.

All’inizio volevo scrivere una storia simile al manga Shadow Lady, ma visto che la serie che avevo deciso era One Piece, lasciai perdere, ma come noterete è rimasta sempre la parte dell’eroina, ma in circostanze molto diverse.

Buona lettura!

SHU CITY cap. 1
La Goin Merry era appena approdata al porto di Shu City, una grande città, ed erano all’incirca le 9:00 di mattina, ma tutti, nella nave, erano già in piedi…o meglio quasi tutti.

Zoro Rolonoa, lo spadaccino, era ancora nella sua stanzetta che, come al solito, dormiva.

Aveva passato tutta la notte a pensare a kuina, la ragazza, a cui undici anni fa promise che sarebbe diventato lo spadaccino più abile del mondo ed era giunto ad una conclusione, che Kuina gli mancasse molto.

Continuò a dormire fino a che Usop non lo svegliò, il ragazzo ancora intontito dal sonno apri gli occhi e borbotto < hey, che cosa c’è!> fu allora che Usop gli disse < Zoro siamo appena arrivati a Shu City e Nami ha suggerito di visitare la città e in tanto di andare a comprare provviste, visto che stanno per finire> poi aggiunse < se vuoi venire con noi….> lo spadaccino rispose <sì, vengo, tanto volevo comprare una nova bandana, la mia si è rovinata> e si affrettarono a raggiungere Rufy e gli altri ragazzi che li stavano aspettando.

<Nami mi puoi prestare dei soldi? poi naturalmente te li restituisco> gli chiese Zoro

<va bene, ma con gli interessi, ok?> rispose la cartografa con un sorrisino malizioso. <ok, ok, certo che tu non cambi mai eh?> disse irritato per il comportamento della ragazza e poi si giro verso gli altri e disse < ci vediamo a 12:30 qui ok?> e tutti gli altri rispose in coro <sìì!>.



Era una giornata bellissima, per le strade c’erano molte persone, che si dedicavano agli acquisti, Zoro si era separato dagli altri ragazzi ognuno di loro era andato a comprare delle cose, per esempio: Nami voleva un nuovo cannocchiale l’ultimo che aveva comprato glielo aveva buttato, per sbaglio (si fa per dire), in mare Rufy e per Nami era indispensabile.

Sanji, accompagnato da Usop e Rufy, era andato a comprare delle nuove pentole e attrezzi da cucina e anche delle provviste.

Zoro voleva una bandana nuova, la sua, quella nera, era tutta rovinata così si era deciso a cambiarla.

Stava camminando per il marciapiede, quando una folla di persone attirò la sua attenzione così s’intrufolo per dare una sbirciatina e vide che degli uomini della marina stavano per giustiziare delle persone <chissà che cosa avranno fatto?, forse saranno dei criminali?> ma i suoi dubbi ebbero una risposta immediata < è un’ingiustizia! Solo perché non hanno i soldi per pagare le tasse> disse un vecchietta ad un’altra signora e questa non tardò nel rispondergli <già, infondo sono troppe alte, molta gente non guadagna così tanto da tener testa ai capricci dell’ammiraglio Barikko, che rabbia!!!> e poi aggiunse <speriamo che “lei” intervenga>.

<chi è “lei”?> pensò Zoro, intanto gli uomini della marina si misero in fila pronti per l’esecuzione, cioè, fucilazione, quando una vampata di fumo grigio si divampo su tutti, mentre le guardie tossivano per averlo respirato, una ragazza slego i poveri uomini che la ringraziarono e scapparono senza farsi vedere. La ragazza era coperta in testa da una bandana nera e indossava un paio di occhiali neri che impedivano a gli altri di vedere i suoi occhi, come un eroe di fumetti indossava un grosso mantello anch’esso di color nero, che si ondeggiava per via dell’intensità del vento, poi si girò verso il vice-colonnello, intanto il fumo si era già ritirato ed esclamò <certo che l’ammiraglio Barikko, non ha niente di meglio da fare, che uccidere della povera gente?, com’è caduto in basso, che vergogna!!> e mostrò ai numerosi uomini della marina un sorrisino malizioso, che scatenò l’ira del vice-colonnello e non tardò nel ordinare un <arrestate quella ragazzina!>.

tutti gli uomini mirarono con i fucili l’agilità della ragazza evitò tutti i proiettili lasciando a bocca aperta il vice-colonnello Pix, che continuava ad incitare i suoi, confusi, uomini.

La folla di persone incoraggiavano la ragazzina una signora in particolare diceva < forza!! sei tutti noi> mentre Zoro guardava stupito la scena si domandava <chi era quella strana ragazza? come faceva ad essere così agile?> ma nonostante i dubbi continuava a fissarla con stupore…

La ragazza elimino venticinque uomini, con calci e pugni, ma sembrava che per lei fosse quasi un gioco, continuava a sorridere maliziosamente, quando un soldato della marina provava ad attaccarla, era talmente forte e veloce, che sembrava un fulmine.

Rimasero in pochi e il malconcio Pix dovette con amarezza ritirarsi, mentre faceva cenno ai suoi pochi soldati rimasti, continuava ad urlare <me la pagherai! maledetta ragazzina> con questa frase se ne andò, la gioia della folla esplose con complimenti per la misteriosa eroina che in cima ad un tetto, rosso, di una casa guardò soddisfatta la gente e fece segno di vittoria e con un rapido salto scomparve.

Zoro, aspettò che la gente abbandonasse la piazza per tornare alla ricerca di una bandana, non che né gli portasse qualcosa, infatti la bandana era una scusa per sgranchirsi le ossa e per non pensare alla sua amica, ormai morta, Kuina.

Era rimasto un po’ intontito, che decise di visitare il resto della città, anche se le ore passarono e si accorse che mancavano pochi minuti all’appuntamento con i suoi amici, e smise il suo giro panoramico e si avvio di fretta alla Goin Merry.



Non era in ritardo, ma notò con stupore che tutti i ragazzi si erano presentati in orario, questo era strano, perché di solito ritardavano, soprattutto Rufy, che si perdeva oppure si cacciava in qualche guaio.

Vide Nami che, agitata e nervoso, più del solito, borbottava fra se e se, Rufy, che invece se ne stava seduto in un angolo lamentarsi con la partecipazione del suo stomaco che brontolava per la fame e Sanji e Usop che cercavano di calmare gli atti isterici della povera ragazza.

Lo spadaccino con l’aria perplessa, chiese il come mai di tutta sta’ confusione e Nami, che con un tono di voce abbastanza alta, gli rispose < Ah! eccoti finalmente!> lo guardo, come se avesse fatto qualcosa di male <siamo nei guai, guai, guai!! Ahhhhh! Rufy è tutta colpa tua!!> Zoro che continuava a non capirci un bel niente, guardò la cartografa in cerca di spiegazioni e lei subito rispose al sua sguardo dicendo <quel cretino del nostro capitano con un pugno, ha rotto il timone, quindi non possiamo più partire!! dobbiamo farcela aggiustare, di solito nei negozi ti fanno aspettare un bel po’di tempo e noi, non ne abbiamo da buttare via!!> Nami sembrava l’unica ad aver capito la gravità della situazione.

Zoro a questo punto intervenne <l’unica soluzione e trovare un negozio e farcela aggiustare, guardiamo in questa città è così grande che di sicuro ci sarà qualcuno che sarà in grado di aiutarci> Nami fece un lungo sospiro e annui e tutti insieme si avviarono in alla ricerca di una persona in grado di toglierli da questo pasticcio.



Passarono tutto il pomeriggio alla ricerca di una persona che sapesse aggiustare la loro nave, ma non trovarono nessuno, la situazione peggiorò quando Rufy esclamò ad alta voce di essere un pirata, tutta la gente, che gli stava attorno, lo guardarono male poco dopo un gruppo di uomini, soldati della marina, li fermarono sicuramente qualcuno aveva riferito le parole del capitano alle guardie, che pattugliavano le strade della città

Zoro e sanji erano già pronti ad essere attaccati, però tutto si risolve, quando a Rufy gli chiesero chi fosse e lui stava per rispondere che era un pirata quando Nami con i riflessi pronti gli tappò la bocca rispondendo al suo posto, che erano dei turisti le parole furono seguite da una risatina forzata, ma che non influì sui sospetti del soldato, che disse < eppure tu, ragazzo con il cappello di paglia, hai un aspetto familiare…va beh! cercate di non combinare guai, intesi?> e se ne andarono.

Ci fu un sospiro di sollievo generale, Nami rimproverò il capitano tonto, che sbuffo contrariato, dicendo che erano pirati e non turisti, Nami sospirò ancora ormai aveva capito che Rufy, nonostante i suoi 17 anni, era veramente tonto e che avvolte rischiava di finire dai guai per niente.



Il tempo passo e su Shu city stava calando la notte, i ragazzi, che si erano allontanati troppo dal porto e ovviamente dalla nave, decisero di andare a dormire in un Locanda, sperando che ci fossero ancora delle stanze libere.

Andarono nella prima che trovarono, era una locanda gestita da un vecchietto, da una signora grassa, probabilmente era sua moglie, e da una ragazzina.

Quest’ultima doveva avere più o meno 18 anni anche se ne dimostrava molti di meno, indossava una bandana nera che lasciava cadere sulla fronte due ciuffetti biondi, aveva gli occhi di color azzurro. Alle orecchie indossava due splendidi orecchini, molto simili a quelli di Zoro, solo che erano di colore azzurro pastello.

Indossava un paio di calzoncini che arrivavano fino a metà coscia ed erano di colore nero, mentre la maglietta, a maniche corte, era blu.

Sicuramente faceva la cameriera, perché scorazzava da una parte all’altra della locanda con in mano un vassoio.

Quando vide i ragazzi fermi davanti alla porta, si diresse verso di loro e poi disse

<posso fare qualcosa per voi?>

<si sposarmi> urlo Sanji che stava per abbracciarla, ma che per fortuna venne interrotto da Zoro, che lo fermò tirandogli un pugno in testa.

Mentre il povero cuoco si lamentava per la brutalità dello spadaccino con Rufy, Zoro disse:

<avremo bisogno di tre camere, due da due posti ed una da un solo posto… per favore> tutti si sorpresero per la gentilezza dello spadaccino, che di solito era di poche parole e avvolte anche sgarbato, la ragazza gli rispose

< sì, dovrebbero esserci delle stanze ancora libere, chiedo un attimo al mio capo…scusate> e si diresse verso quell’anziano signore, dopo pochi secondi, ritorno dai ragazzi e disse:

<siete stati fortunati, sono le ultime rimaste….forza seguitemi> posò su un tavolo il vassoio e poi sali le piccole scale, la locanda era molto grande, forse a tre piani era ordinata e ben pulita le persone che la frequentavano dovevano trovarsi li abitualmente, poiché conoscevano bene il vecchietto e la ragazzina.

Al termine delle scalette la ragazza fece vedere le stanze ai ragazzi, prima quella di Nami, che appena entrò nella camera si stravacco sul letto, morbido; poi verso quella che sarebbe stata di Sanji e Usop, tutti e due ammiravano la grandezza della stanza e ringraziarono la ragazza ed infine quella di Zoro e Rufy quest’ultimo appena vide il letto, come Nami, ci si tuffo dentro, la ragazza sorpresa per la stanchezza dei ragazzi disse a Zoro

<siete molto stanchi, vedo, siete appena arrivati?>

<ehm…diciamo di sì> rispose, molto attento a non far capire che erano dei pirati

<io mi chiamo Kie, se avete bisogno di me sono qui sotto, adesso vado vi auguro buonanotte> e si chiuse la porta dietro di sé.

<quella ragazza…> pensò avvicinandosi al letto e ci si sdraiò <quella ragazza assomiglia a qualcuno……> pensando questo si addormento sul colpo.



La mattina seguente, dopo aver fatto colazione, uscirono dalla locanda dicendo al proprietario che sarebbero ritornati per pranzo.

Ovviamente tutti i componenti della ciurma, passarono l’intera mattinata alla ricerca di qualcuno in grado di aiutarli per la riparazione della loro nave, ma non ci furono progressi dalla precedente ricerca, il che portò i ragazzi alla locanda (erano già le 12:30 e lo stomaco di Rufy si stava facendo sentire) che ordinarono delle gran porzioni di pollo e birra.

Nami, preoccupata esclamò:

<come faremo? Così facendo non troveremo mai qualcuno disposto ad aiutarci>

<già, cosa possiamo fare?> intervenne Usop

rimasero tutti in silenzio a spremersi le meningi, ma sbuffarono tutti perché nessuno aveva trovato un idea e Nami disse a voce alta, così alta che tutte le persone che si trovavano nella locanda la sentirono

<perché non troviamo neanche una persona in grado di aggiustarci il timone della nostra nave???? Ahhhhhhh non è giusto!> detto questo la ragazza si sedette al proprio posto fregandosene dei sguardi della gente.



IL PASSATO DI KIE cap. 2


Lasciarono la locanda, ma prima ancora che uscissero il vecchietto li fermò dicendogli:

<scusatemi ragazzi, mi sembra di aver capito dalla..conversazione di prima…ehm…che state cercando qualcuno che sappia aggiustarvi il timone, o sbaglio?> chiese il signore che doveva essere un ottantenne per via della sua folta barba grigia e per le sopraciglie che facevano spuntare solo un poco gli occhi.

Nami con un sorriso smagliante rispose:

<sì, sì, sì!! Proprio così, le potrebbe aggiustarcela?, naturalmente i soldi non sono un problema…>

<io non sono capace di aggiustarvi il timone, ma conosco qualcuno che lo potrebbe saper fare> e sorrise….<seguitemi> Nami con il resto della ciurma lo segui, naturalmente tutti si stavano chiedendo chi era la persona che avrebbe dovuto aiutarli, visto che avevano girato quasi tutta Shu city, ma non avevano trovato nessuno che voleva e sapeva dargli una mano.

Così il bugiardo, Usop, per togliersi questo curiosità non si fece scrupoli e chiese:

<scusi, ma ne è proprio sicuro che ci sia qualcuno che sappia aggiustare…quel coso?> il vecchietto lo guardò <il timone…il timone> ripete Nami che farfugliava fra se e se, dicendo che come pirati non erano proprio un gran che. <ehm..si il timone?> prese di nuovo la parola Usop, aspettando di ricevere una risposta sensata e soddisfacente.

<certo, che c’è> rispose e continuò, <e kie! la ragazza che fa la cameriera nella mia locanda…> rispose tranquillo.

Zoro, che fino a un momento prima sembrava quasi d’interessato alla conversazione, fece un salto e insieme a gli altri esclamò <cosa?>.

Il signore, che non riusciva a capire il perché dello stupire dei ragazzi, iniziò a raccontargli la storia di Kie, assumendo un viso triste e sconsolato.

<Kie è una esperta di navi, sa ripararle e navigarle, ma la sua specialità è nell’inventare oggetti, insomma è un inventrice, noterete che la sua casa è piena di cianfrusaglie> il vecchietto si lascio scappare una risatina, ma poi dopo pochi secondi di silenzio ritorno con un’espressione seria <eh! Già…comunque ritornando a noi…Kie lavora come cameriera da me da pochi mesi, cinque o sei, ma la conosco da quando era molto piccola, perché conoscevo i suoi genitori erano delle persone così brave….> sospirò e ritorno al racconto <entrambi lavoravano riparando le navi dei pirati, o comunemente quelle dei pescatori, ma un giorno, gli uomini della marina li uccisero, il “crimine” che avevano commesso fu quello di riparare la nave ad un gruppo di pirati che erano ricercati dalla marina uhm…mi sembra che il loro capitano era Shanks e veniva chiamato da tutti “il rosso”, la marina lo ricercava perché aveva ucciso un colonnello che maltrattava la gente di un’isola qui vicino…anche se era o è ancora un pirata è sempre stata una brava persona> Rufy ascoltava incredulo ed era felice che qualcuno parlasse del suo amico in quel modo <in ogni modo, la marina risparmiò la vita della piccola Kie, ma tutt’ora ci tormentano con tasse elevate e con ogni loro capriccio, maledetti!!> esclamò con rabbia < ma ogni volta che cercano di fare del male alla gente come pochi giorni fa, interviene sempre “lei”> disse con aria fiera

<lei????> anche questa volta i ragazzi esclamarono in coro.

<Forse si sta riferendo alla ragazza che ho visto gli eri mattina….quella vestita di nero..> stava pensando Zoro, che ascoltava in silenzio.

<siccome nessuno della gente sa la sua identità, l’abbiamo soprannominata “la ragazza misteriosa” ma c’è gente che continua a chiamarla semplicemente “lei”> riprese a spiegare il vecchietto <sappiamo solo che ogni volta che la marina cerca di fare qualcosa contro i pirati (buoni) oppure contro alla gente di questo villaggio lei spunta fuori e li sistema tutti> Sanji, che era particolarmente devoto al gentil sesso, esclamò

<questa città è popolata, da splendide creature…dolci, combattive ed infine…anche dell’eroine…che città meravigliosa> gli altri, fecero finta di niente.

Nami aveva notato che Rufy, aveva assunto un espressione strana, così gli chiese se stava bene e dopo un attimo di silenzio il capitano gli rispose

<quella ragazza…quella Kie…la voglio nella mia ciurma!!> tutti lo guardarono stupito e poi Nami gli ricordò che non poteva decidere per altre persone e poi allungo il passo, le parole della cartografa fece ritornare in mente a Zoro la prima volta che incontrò Rufy e per questo gli venne da ridere.

Il vecchietto si girò verso i ragazzi, che camminava un po’ più indietro rispetto a lui e li avverti che stavano per arrivare alla casa di Kie.

Zoro chiese a Rufy se quello che aveva detto prima era vero e se l’aveva fatto con serietà, Rufy rispose che la voleva nella squadra e non aggiunse altro, lasciando l’amico un po’ sorpreso.



Il sole era splendente come non mai, infondo era estate, dalla locanda alla casa di Kie vi erano 700 m, non era molto distante, ma la strada era in salita e con il caldo che vi era, fu quasi insopportabile percorrerla.

In cima alla ripida salita spuntava una casetta e già dall’esterno si notavano le invenzioni “strambe” e le “cianfrusaglie” come le aveva chiamate il vecchietto della Locanda.

L’ometto, un po’ zoppicando, di diresse verso la casetta per chiamare la ragazzina e i pirati lo seguirono, Zoro continuava pensare a come quella che la gente della città, chiamava “lei” provava una specie di ansia e voleva rivederla…ma i suoi pensieri vennero interrotti dalla voce del locandiere che chiamava la ragazza, dopo pochi secondi Kie apri la porta ed esclamò:

<Oh! signor Fish, salve!> poi vide i cinque ragazzi dietro di lui e con un tono ancora più sorpreso disse: <ciao ci siete anche voi? entrate accomodatevi pure> e li fece entrare nella casa che anche se dal di fuori sembrava piccola e stretta dall’interno era molto più grande e spaziosa vantava di ben due piani, probabilmente al piano di sopra vi era la camera da letto.

Il piano di sotto, era invece diviso in tre stanze la prima era un salotto un po’ piccino in mezzo alla stanza vi era un grande tavolo di legno massiccio, circondata da una serie di sedie e poltrone, nell’altra era la cucina, ordinata e pulita, da li veniva anche un buon profumino, Kie stava cucinando, del pesce fresco, fu Sanji, che se ne accorse subito.

L’ultima stanze era da lavoro infatti vi erano molti attrezzi e pezzi di barche, quest’ultima portava ad un giardino sul retro della casa.

Kie fece accomodare gli ospiti nella salotto, Fish, si schiarì la voce e prese a parlare, gli racconto del problema dei ragazzi e dopo aver ascoltato ogni minima parola, Kie, si alzo in piedi e disse:

<certo che vi aiuterò! è un giochetto da ragazzi, pensavo di peggio> Nami fece un sorriso quasi largo sino alle orecchie ed esclamò <grazie!> la ragazza contraccambio e poi disse <prego…ma fatemi vedere la nave…> e così tutti uscirono dalla casetta.

Appena giunti al porto, Kie e il vecchietto rimasero a bocca aperta, nel vedere una così bella nave e disse meravigliata:

<che bella, e veramente la vostra?>

<certo, c’è l’ha regalata una nostra amica> rispose Usop con aria fiera, quasi come se la nave fosse di sua proprietà cosa assolutamente falsa.

<era da parecchio tempo che non vedevo una nave così bella! complimenti, ma scusate…cosa ve ne fate?> la curiosità era un difetto di tante persone, ma per Kie era quasi un pregio, le dava un aria così ingenua e fragile.

Usop non sapeva come rispondergli balbetto dicendo <ehm…noi..navighiamo…> ma il vecchio Fish con un tono, che più naturale di così non esisteva, disse <sono dei pirati> i ragazzi si guardarono in faccia perplessi, erano partiti con l’idea di non rivelare a nessuno che erano pirati per non avere guai, ma il vecchio, non si sa come aveva capito che stavano mentendo.

La ragazza non si sorprese più di tanto e disse:

<l’avevo sospettato, avete l’aria da pirati! ma perché lo tenete nascosto?> rivolse l’attenzione verso Zoro, che la stava fissando.

Lui rispose balbettando:

<beh! Non vorremo g-guai, abbiamo saputo che la marina…ehm…ecco…non sopporta i pirati e soprattutto se sono ricercati!> Kie lo guardò e disse:

<ricercati?!? Cosa avete fatto?> stupita

<niente è stato un errore! È una storia troppo lunga> cercando di tagliare il corto il discorso e ci riuscì.

<capisco! ehi! ragazzo, tu!> indicando Rufy

<mi chiamo Rufy! cosa c’è?> disse

<scusami Rufy dove hai preso quel cappello? mi ricorda tantissimo quello di un mio amico, un pirata…Shanks>

<è suo! ed è anche un mio amico> lasciando sbalordita la ragazza.

Nami disse a Kie se poteva aggiustare il timone, la ragazza rispose <certo, arrivo! Sono qui per questo!> e poi rivolse lo sguardo a Rufy <ti va di raccontarmi un po’ di Shanks più tardi?, te ne sarei grata!> e raggiunse Nami, che era sulla Goin Merry ad aspettarla.



Dopo ben due ore e mezza, Kie aveva finito di riparare il timone, distrutto dal pugno micidiale del capitano Rufy.

Scese dalla Goin Merry e disse che era a posto, i ragazzi la ringraziarono e Nami gli disse quanto avrebbe dovuto pagarla, ma la ragazza le rispose che non voleva niente e dopo un attimo di silenzio aggiunse che se volevano venire alla locanda a mangiare ne sarebbe stata felice, i pirati accettarono.

Durante la cena alla locanda Kie ebbe modo di farsi raccontare come Rufy conoscesse Shanks e il perché della taglia, Zoro fissava la ragazza per riuscire a capire come mai le interessasse così tanto, a venne interrotto dagli uomini della marina che entrarono con forza nella locanda, al comando vi era Pix, quell’antipatico vice-colonnello, con la puzza sotto il naso ed esclamò con un sorrisino maligno e pieno di cattiveria:

<siamo venuti qui, per arrestare Kie per aver riparato la nave dei pirati che la marina sta cercando di catturare da molti mesi, naturalmente anche voi> guardo, malignamente i ragazzi e continuo <siete in arresto ih, ih,ih!!> un dei soldati prese Kie e minaccio di spararle se i pirati non fossero venuti con loro, Zoro che scoppiava dalla rabbia, si dovette rassegnare e insieme ai suoi compagni seguirono il vice-colonnello Pix, usciti fuori dalla locanda Kie diede un morso alla mano del soldato che la teneva in “ostaggio” e poi gli pestò il piede cercando di raggiungere i suoi amici, ma non fece a tempo che Pix le sparò alla spalla facendola cadere per terra.

Zoro, che non ragionava più, le andò incontro tranquillizzandosi nel vedere, che per fortuna la ferita non era mortale, anche se era grave.

Rufy si fece avanti e senza spostare gli occhi dal volto del colonnello sussurrò a Zoro, che intanto stava tenendo la povera ragazza tra le braccia:

<prendi Kie e il signor Fish e portali in salvo, sbrigati..> con un tono serio e deciso.

<ma..Rufy…pensi di farcela?> Zoro, che nonostante sapesse benissimo che aveva ragione il suo compagno non esitò a chiederglielo.

<fai così per favore> ripete l’amico.

Zoro prese la ragazza, la carico sulle spalle e disse:

<Rufy, lasciami un po’ di divertimento anche a me!> e gli sorrise, poi scappo via , seguito dal signor Fish.



Pix non tardo nell’ordinare ai suoi uomini di inseguirli, ma vennero fermati da un pugno he li scaraventò tutti uno sopra l’altro in un angolo della strada, poi Rufy alzò la testa e disse:

<loro li lasci stare, hai capito? babbeo!> con questa frase scatenò l’ira del vice-colonnello Pix

che l’ho attaccò.

Mentre Rufy e gli altri (Sanji, Nami, Usop [quest’ultimo come al solito si mise in riparo]) stavano combattendo, il signor Fish era ritornato alla locanda, passando dal retro e perciò dopo aver fatto il giro più lungo.

Zoro, invece, si era allontano di un bel po’ dalla piazza e si fermo dopo aver percorso un paio di isolati, posò il corpo di Kie per terra e gli fasciò la ferita con la sua bandana nera.

Dopo ciò le disse di non muovesi stava per avviarsi da Rufy, quando la ragazza gli disse, con una voce, molto bassa e sofferente.

<Grazie e s-stai a-attento!> dopo aver sussurrato ciò chiuse gli occhi, era svenuta per il forte dolore alla spalla.

Zoro, fisso il minuto corpo della ragazza, per pochi secondi e poi < glielo faremo pagare, te lo giuro Kie> con questa frase, prese a correre verso Rufy.



IL SEGRETO VIENE SVELATO? Cap. 3


Zoro era parecchio infuriato, lui stesso si stupì di tanta ira, forse gli piaceva kie, non si sapeva dare una risposta a quei tormento.

Scrollò la testa, non c’era tempo per pensare a queste cose, adesso l’unica cosa importante era sconfiggere Pix e i suoi scagnozzi.

Ripercorro la strada che aveva fatto e notò che gli abitanti se ne stavano chiusi in casa per la paura e ogni tanto sbucavano dalla finestra delle loro case per vedere cosa stava succedendo <che vigliacchi!> commentò, Zoro, il comportamento della gente.



Rufy, intanto, aveva eliminato tutti gli uomini della Marina, a Pix gli tremavano le mani per la rabbia e per di più sulla fronte comparì una vena talmente grossa che sembrava che stesse per scoppiare.

<grrr, maledetti!> continuava a dire a Rufy e quest’ultimo:

<tutta qui la tua grinta?> a queste parole al vice colonnello Pix iniziarono a fumargli le orecchie.

Divento tutto rosso, sembrava un bufalo impazzito e come tale prese una rincorsa e a tutta velocità si scaraventò su Rufy, che senza neanche muoversi di 1 cm alzo il braccio e <GOM, GOM!!> Pix si trovo sulla montagna di soldati ai bordi della strada, ed esclamò <vi sta bene> si girò verso Nami, portando le braccia intorno al collo e dicendo:

<era proprio un cretino, quel Pix> lo sguardo di Nami, dall’allegro che era, divenne preoccupato e riuscì solo a balbettare <dietro di te!> prima che un pugno potesse prenderlo impiego.

Un uomo massiccio, con il braccio destro robotificato e una pipa in bocca gli stava davanti e con aria strafottente, disse:

<sulla tua testa scorrono trenta milioni? Non mi sembri un gran chè> Rufy lo guardò e gli disse:

<è tu, chi sei?> una risata stridula uscì dalla bocca dall’omone che rispose:

<l’ammiraglio Barikko!, qui per porre fine alla tua…misera vita, contento?> e rise ancora



Mancava poco e Zoro avrebbe raggiunto la piazza, dove Rufy stava combattendo contro gli uomini della Marina, ignaro del fatto che, il capitano aveva già messo fuori gioco il vice-colonnello Pix e che stava combattendo contro Barikko.

Mentre correva verso la sua destinazione, Zoro, pensava alla ragazza e si stava chiedendo se aveva fatto bene a lasciarla, da sola, in quel posto, ma poi penso:

<sicuramente è al sicuro, più di quanto possono esserlo i miei compagni, devo sbrigarmi> e aumentò la velocità della corsa.







Kie, intanto, si era ripresa dallo svenimento.

Sentiva un forte dolore alla spalla sinistra, la paura ebbe il sopravento su la voglia di tornare, anch’essa, ad affrontare la Marina, pensava di non riuscire a salvare le persone della sua città e inizio a piangere, in silenzio, per tutta la rabbia e la paura accumulata in questi anni, dalla morte dei suoi genitori ad oggi.

Le lacrime scivolavano sul viso e fermandosi sul terreno, quando una figura si fece più visibile alle sue spalle <puoi scappare!> una voce rassicurante e seria estremamente seria, Kie si girò e il suo viso assumo uno sguardo perplesso e sorpreso nello stesso tempo riuscì a balbettare <sg. Fish! Ma c-cosa?> il vecchietto la raggiunse e disse <certo! puoi andartene! ti darò personalmente una nave…e con le tue doti saprai sicuramente manovrarla…vero?> e mostrò un sorriso dolce, quasi comprensibile. <non sei costretta a combattere per noi, hai fatto fin troppo in questi anni!> Kie spalanco gli occhi, la bocca era leggermente aperta e le lacrime si fermarono <sapevi tutto…come è possibile?> e lo fisso negli occhi <questo non ha importanza> sospirò e riprese a dire <basta! in questi anni hai sofferto fin troppo, ti sei dedicata a salvare e a proteggerci senza mai andartene via da qui, per tutti questi anni…> la ragazza continuava ad essere stupita e non disse neanche una parola, si alzò quasi a stento, sorrise e disse <certo! è vero…sg. Fish lei ha ragione, ho sempre desiderato andarmene da questa città, per poter realizzare il sogno, poter viaggiare il mondo, scoprire nuove terre e diventare un inventrice, la migliore in tutto il mondo!> gli occhi di Kie continuavano a brillare, parlare dei suoi sogni le dava una forza che sembrava invadere tutta la paura che aveva.

Il vecchietto che continuava ad osservarla serio e triste <certo! lo puoi fare e io ti aiuterò, ti darò la mia nave e te ne andrai da questa prigione…> si fissarono entrambi, ma Kie iniziò a piangere e disse <non posso! non posso!> e scoppiò, Fish esclamò <lo sapevo! ed è per questo che ti ho portato…> dalla sua borsa a tracolle estrasse il mantello nero, gli occhiali da sole, e i pantaloni lunghi neri, era la sua divisa quella che aveva indossato per questi cinque anni, ogni sua vittoria contro la Marina era scritta su quel vecchio mantello.

Il vecchietto glieli pose e disse <hai 18 anni, ma sei la ragazza più coraggiosa di questo mondo i tuoi genitori sarebbero così fieri di te, se solo fossero qui!> e se ne andò.

La ragazza si vesti e si asciugo le lacrime con un tono deciso e forte esclamò <andiamo! non c’è tempo da perdere…uhm…però rischio di non fare in tempo meglio attivare..ehm…spero che funzioni> e dalla parte laterale della scarpa schiaccio un piccolo bottone, così facendo attivò il Jump-Gom-Gom, la suola della scarpa divenne di gomma morbida, Kie incomincio a saltellare sui i tetti delle case di Shu City e con un grido si fece strada <lasciate qualcosa anche a me!!>.





Barikko, a differenza del suo vice Pix era estremamente forte; sia Nami che Sanji non osarono avvicinarsi perché sapevano benissimo che avrebbero dato fastidio a il loro capitano, che a differenza di loro, stava tenendo testa ai colpi dell’ammiraglio.

Zoro era arrivato in piazza, vide i corpi svenuti degli uomini della marina e poi volto lo sguardo a Rufy che stava combattendo contro quell’uomo massiccio, stava giusto pensando che se la cavava bene nonostante la forza del suo avversario, quando il braccio robotica dell’ammiraglio gli prese la testa.

Stava per stritolargliela, quando Zoro impugno le tre spade tra cui la famosa Wado Ichimonji, la più preziosa delle tre, quella che il padre di kuina gli regalò, si scaglio vero Barikko cercando di salvare l’amico, ma venne, con un calcio nelle costole, allontanato.

Zoro stava pensando a come fermare il braccio meccanico dell’ammiraglio, ma non gli venne in mente nessuna idea, avvicinarsi per liberare Rufy era quasi impossibile, non si sa come ma riusciva a prevedere i movimenti di chi lo attaccava.

Rufy stava quasi per svenire, quando una ragazzina, sfuggita dalle braccia della madre che stava guardando la scena, si avvicinò all’ammiraglio.

La madre, che trattenuta da altre persone, continuava a gridare disperata: <Emily dove vai? vieni qui> intanto Zoro pensò <la ucciderà…maledizione>.

Senza paura la piccola Emily disse <lascia stare questo ragazzo!!> l’ammiraglio divertito della situazione con un ghigno disse <ma certo…> lasciando cadere per terra il ragazzo che nonostante le numerose ferite riprese conoscenza.

<ti sei offerta di salvare questo moccioso, brava!…ma adesso ti ucciderò sei contenta?> la ragazzina, che aveva la testa leggermente piegata verso il basso, l’alzò e con tutta la forza che aveva nel minuto corpo disse < ti sbagli! “lei” mi salverà> ci fu un orribile silenzio seguita da una risata gelida con un commento da parte di Barikko <certo mocciosa! quella vigliacca non verrà a salvarti vi ha abbandonati, ah, ah, ah!!!> la risata malefica si fece più assordante quando la piccola alzando la voce disse <smettila! “lei” non è una vigliacca! e ti sconfiggerà> continuò <si batte per salvare le persone ed è molto più coraggiosa di mille uomini…anzi no…di trentamila uomini, non ha paura di nessuno…e rischia la vita per proteggerci, una persona come lei e solo d’ammirare e t-tu t-tu non vali un bel niente> il coraggio della ragazza si fece sempre più forte continuando a dire liberamente ciò che pesava della marina <non sarai mai amato da nessuno, tutti ti odieranno e morirai da solo!> l’ammiraglio che non fu toccato da nessuna di quelle parole guardò la ragazzina <visto che mi stai simpatica, conterò fino a dieci prima di ucciderti così vedremo se la tua eroina verrà a salvarti oppure morirai sapendo che la persona che ammiri non è altro che un vigliacca!> la ragazzina annui, avendo la piena fiducia nella sua amica chiuse gli occhi.

Barikko puntò la sua pistola sulla fronte della bambina e inizio a contare <1…2…3…4…5….6….7…8…9…..> ma prima che potesse dire 10, Kie con un rapido salto afferrò la bambina e con un altro salto acrobatico finii sopra ad un tetto di una casa, la folla di gente iniziò ad applaudire e a gridare, la bambina felice la guardò e Kie contraccambio lo sguardo e con un tono allegro disse <scusa il ritardo, sai com’è! una diva come me si deve sistemare bene prima di farsi vedere dai suoi ammiratori> e fece l’occhiolino a Fish che dalla finestrella della Locanda la guardava. Guardò come erano ridotti Rufy e gli altri il suo sguardo si posò, soprattutto su lo spadaccino, Zoro, poi ritorno a dare un occhiata piena di rabbia all’ammiraglio che contraccambio con l’aggiunta di una risata, che non piacque molto a Kie.

Quest’ultima fece un salto atterrando in mezzo alla piazza e di fronte al suo nemico, poi posò la bambina per terra e gli fece il cenno di andarsene, la piccola Emily correndo fini fra le braccia della mamma.

<pensavo che dalla paura non saresti venuta…non sai quanto mi sarebbe dispiaciuto non poter spappolare le tue ossa!!> Barikko incrociò le mani e sogghigno.

<in momenti come questi > rispose sottovoce le ragazza <scappano solo i vigliacchi> lasciando di stucco tutte le persone che la ascoltavano, dopo pochissimi secondi di silenzio riprese a parlare <sono qui per porre fine alla tua sgradevole esistenza, preparati perché non avrò pietà!> i due iniziarono a combattere entrambi erano abbastanza veloci, grazie alle sue invenzioni, Jump-Gom-Gom e gli Artigli infuocati, Kie ebbe la meglio, infatti il suo nemico si ritrovò pieno di ferite e stremato s’inginocchio per terra.

La ragazza, che nonostante avesse affermato che l’avrebbe ucciso, disse:

<vattene..andatevene e avrete la vita salva> s’interruppe per guardare Rufy e fu sollevata nel vedere che era ancora vivo poi riprese <altrimenti vi ucciderò con le mie stesse mani!> lo guardò con rabbia, e tra se pensava di essere una vigliacca, l’uomo che aveva ucciso i suoi genitori avrebbe potuto andarsene e la cosa che la sorprendeva di più, era lei stessa, che glielo avrebbe permesso.

L’ammiraglio, con un ghigno, si alzo in piedi e rispose <cosa? dovrei andarmene?….sarai tu, ragazzina smidollata ad andartene, accompagnata da questa città, sì ve ne andrete, ma alla morteeeeeeee!!> dal suo braccio robotificato, fuoriuscirono delle piccole lame di metallo affilate e puntavano dritte verso la gente, ma Kie fece da scudo con il suo corpo e le lame la presero in pieno, tutti, compresi Pix, (che aveva ripreso conoscenza) e l’ammiraglio Barikko, rimasero scioccati, Zoro, Nami, Sanji, Usop ed infine Rufy rimasero ad osservare la scena impotenti con una gran rabbia e con stupore per quel gesto.

l'ammiraglio, senza abbandonare il suo ghigno dalla bocca, gli disse:

<ammirevole da parte tua! degna di una eroina!...lasciali stare e combatti in piena liberta, cosa te ne importa di loro?> la ragazza piena di ferite su tutto il corpo, a stento si riusciva a trattenere in piedi, alzò la testa e con le sopracciglia agrottate e un sorriso appena, rispose:

<loro...sono il mio tesoro...e devo proteggerlo come un pirata protteggerebbe il proprio tesoro, no?> questa frase commosse la numerosa gente che stava guardndo l'incontro, la grassa locandiera, ma non l'ammiraglio che con uno sguardo di disprezzo esclamò:

<che scena commovente, ma non attacca; morirai qui con tutti gli altri tuoi amici> il braccio robotificato si stava preparando per dare un'altra scarica di lame affilate, alla povera gente, quando kie prese una rincorsa e con un calcio fece cadere l'omone nella grande fontana, il braccio al contatto imediato con l'acqua, andò in tilt, procurando un esplosione che mise a k.o l'ammiraglio.

Kie, era molto felice, finalmente la marina era stata sconfitta e ciò lo doveva all'intervento dei pirati, ora poteva partire, andarsene da quella città per realizzare un il suo sogno: divventare l'inventrice più famosa del mondo.

le forze l'abbandonarono, le ferite, anche se non gravi, le procuravano dei forti dolori, riusci a fare tre-quattro passi per poi svenire e cadere sul terreno.

Immediatamente la gente la portarono dal dottore che la curò, Kie continuò a dormire per due giorni, quando si riprese ebbe una sorpresa...



LA BANDANA NERA cap. 4



Kie, aprì lentamente gli occhi e dopo l'accecante luce, vide i volti di Zoro, Nami, Rufy, Sanji, Usop, della piccola Emily con sua madre e naturalmente il signor Fish con sua moglie.

tutti la guardavano un po' preoccupati, ma furono sollevati nel vedere che stava bene, anche se era ancora rintontita disse:

<uhm...che cosa mi è succeso?> mentre si massagiava le meningi

<hai dormito per ben due giorni, ci stavamo peoccupando> rispose la madre di Emily

< due giorni? uhm...ecco perchè mi sento incredibilmente piena di energie!> disse sorridendo

<e così eri tu la "ragazza misteriosa"?> disse Zoro con il viso incrucciato e rivolto dall'altra parte

<ehm si!> e rise imbarazzata, poi continuò <mi spiace di non avervelo detto, ma doveva essere un segreto...solo che non so come gli altri sapevano del mio travestimento....> e incrociò le braccia <l'unica a chi avevo rivelato la mia identita era....EMILY!!!> e guardò la bambina che si nascose dietro alla gonna della mamma, quest'ultima prese la parola <non ti arrabiare, me l'ha detto perchè era preoccupata per te!> ed Emily balzò su confermando <già ero preoccupata perchè ultimamente rientravi dagli scontri con la Marina con delle ferite molto gravi!> vedendo che era dispiaciuta, Kie le disse <in questo caso...ti ringrazzio, ti stavi preoccupando per me e solo le vere amiche lo fanno!> porgendogli un sorriso dolcissimo.

la madre la prese per la mano e poi <adesso noi andimo, dobbiamo fare riposare Kie, ci vediamo domani> salutarono entrambie uscirono dalla porta.

anche gli altri la salutarono, ma Rufy, prima di andarsene le disse:

<ti andrebbe di fara parte della mia ciurma?> la ragazza, lo guardò e con un sorriso gli disse <ci penserò, quando partite?> Rufy rispose <domani mattina alle 11 in punto!> e uscì dalla stanza.

La ragazza, ancora stanca per l'avventura di due giorni prima, chiuse gli occhi e si addormentò.



Erano le 9:00, il cielo era azzurrissimo, senza neanche una nuvola e il sole con i suoi raggi illuminava e riscaldava tutte le persone, che rano occupate agli acquisti, Kie era sveglia da molto tempo stava pensando alla proposta del pirata, dopo essersi girata e rigirata nel letto per almeno dieci volte decise di alzarsi, si vesti e poi usci dalla stanza che l'aveva ospitata, salutò il dottore.

La città senza quei due deliquenti, Pix e Barikko che erano stati obbligati ai lavori forzati, era più bella, la persone erano più felici, Kie lo notò subito dal comportamento spensierato della gente, che non aveva mai visto.

guardò il cielo e disse:

<mamma, pappà adesso finalmente...posso dedicare un po' tempo a me stessa, ma prima> s'interuppe gli occhi si posarono sulla bandana, macchiata di sangue, che le aveva dato Zoro e poi continuò <devo comprare una bandana!> e si mise a correre.



Mancavano dieci minuti alle 11:00 e Kie non si era ancora fatta viva, i pirati erano già tutti sulla nave, <evidentemente non vuole venire> disse Nami <come non vuole venire? io la volevo nella mia ciurma!> sbuffo Rufy <ancora con questa storia? quante volte te lo devo ripetere che non puoi decidere per gli altri!!> esclamò, arrabiata, Nami <su calmatevi, non è il caso di litigare!> s'intromise Usop <tu stai zittò non sono affari tuoi!> gli rispose la cartografa.

<se veniva anche lei, avevamo due dee sulla nostra nave!> esclamò Sanji <ehhh?> risposero in coro Nami, Rufy, Usop.

<che pecato....> disse sottovoce Zoro, ma che non sfuggi a Nami che disse <ti dispiace che Kie non venga con noi?> sorpresa dallo strano comportamento del ragazzo <no...è che non trovo più la mia bandana nera...uffa!> la ragazza cadde per terra e borbotto <speriamo che venga mi sembra una persona sana di testa, così non sarò l'unica a dover spiegare trecentomila volte le cose a questa banda di babbei> e sopirò <babbei? modera il linguaggio, Rufy e sanji lo possono essere, ma io e Zoro non lo siamo per niente!> balzò dal dietro delle spalle della ragazza Usop arrabiato, <invece io sono l'unica, su questa nave ad essere intelligente!> contrabieccò la ragazza <invece ti dico di no!> rispose Usop.

Mentre i due continuavano a litigare, qualcuno vestito di nero fece un salto che lo fece arrivare sulla nave e per stupore e gioia di tutti era proprio Kie, la ragazza disse: <scusate il ritardo, ma ho dovuto comprare delle cose e poi...dovevo salutare tutta la gente di Shu city> Rufy, allora si alzò, da terra, perchè prima si era seduto e diede l'ordine di salpare, così la nave inizio a muoversi e a prendere il largo.

Al porto giunserò tutte la gente di shu city, che salutarono la Goin Merry e Kie.

quando erano molto distanti, sufficiente per non vedere più le persone Sanji disse: <oggi cena speciale, visto che alla nostra ciurma si è aggiunta Kie> e detto questo, il cuoco, si avvio in cucina seguito da tuti i compagni, Kie fermò Zoro e <grazie per avermi fasciato la ferita con la tua bandana, purtroppo la macchia di sangue non è più andata via...beh!... ecco...mi sono permessa di comprartene una nuova, spero che ti piaccia!!> balbetto, Zoro stupito la prese e rispose <grazie!> e gli sorrise, Kie contracambio e andò in cucina per dare una mano ai suoi compagni.

Zoro, alzò la testa verso il cielo e disse <alla fine sono riuscito a cambiare la bandana...ma ho trovato anche qualcos'altro..> e sorrise per poi andare anche lui in cucina.



Rufy e Nami litigavano, Usop che cercava di calmare la cartograva e Sanji che s'impegnava al massimo in cucina per farsi vedere da Kie e gli altri, Zoro invece, seduto su una sedia e con la testa appoggiata sul tavolo, se la dormiva; forse non sono proprio, quelli che, gli storici chiamerebberò pirati, forse potrete apprezzare il loro coraggio quando giungeranno "nell'Isola della Morte" ops...ma questa è tutt'altra storia....




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Fine
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Autore: grazie per aver letto questa fan fiction, grazie di cuore.

se volete potete scrivermi all'indirizzo: Hachixx86@hotmail.com

ciao by hachi








 
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COMMENTI:
Trovato 1 commento
lelithcla 04/02/09 22:43
bellissima:)
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