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Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Supernatural
Titolo Fanfic: YOU'RE SO VAIN
Genere: Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot, Slash
Autore: nel-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/04/2013 18:09:16

"Loki, Trickster o Gabriele? Come dovrei chiamarti?" Breve yaoi su Lucifero e Gabriele
 
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- Capitolo 1° -


Titolo: You're so vain
Categoria: Supernatural
Autrice: Nel-chan
Desclaimers: Tutti i personaggi riportati non sono di mia proprietà. La storia non è a fini di lucro. Situazioni puramente causuali.
Personaggi: Lucifero, Gabriele
Genere: erotico
Raiting: rosso
Avvertimenti: yaoi, lemon



"Loki, Trickster o Gabriele? Come dovrei chiamarti?"
L'aria era fredda e la notte troppo buia per fare una semplice passeggiata.
Gabriele lo sapeva bene, ma quella sera doveva trovarsi li, esattamente in mezzo a quell'incrocio, testimone di un malsano appuntamento.
Non passava nemmeno un cane. Tutt'intorno campi e silenzio.
" Lucifero...da quanto tempo...vedo che il calore dell'Inferno non ha bruciato la tua pelle delicata!"
Forse non era saggio comportarsi in quel modo.
No, non lo era per niente.
Lucifero si avvicinò al fratello. Ormai la distanza fra loro era ridotta al minimo.
"Cosa vuoi da me Gabriele? Non ostacolarmi...non sono qui per uccidere te..."
Già. Non era tornato per lui.
" Lo so, lo so...sei qui per uccidere i Winchester che ti hanno rubato le caramelle e scatenare la fine del mondo...però sei in anticipo, Nostradamus l'aveva calcolata per il 21 Dic..."
Un pugno lo colpì dritto allo stomaco, senza preavviso, scaraventandolo a qualche metro di distanza.
" La tua comicità mi irrita..."
L'arcangelo si rialzò senza troppi problemi. Lucifero non aveva usato tutta la forza, non ne sarebbe stato capace, non contro di lui.
" Ascolta Lucy, parliamone ok?"
"Non ti azzardare a chiamarmi cosi!"
Rimase zitto Gabriele, attendendo che l'altro gli si riavvicinasse.
"Dovevi cadere con me! Mi avevi promesso che saremo stati sempre insieme! Bastardo!"
Quelle parole fecero raggelare il sangue del contenitore di Gabriele.
"Lo sai...che non ho potuto..."
Lucifero lo prese per la camicia, alzandolo da terra.
Lo guardava con occhi feroci, pieni d'odio verso quel fratello che lo aveva tradito.
"Ora tu...vieni con me!"
Gabriele non riuscì a controbattere, ritrovandosi improvvisamente in una stanza d'albergo.
"Cosa ci facciamo qui?"
Lucifero rise.
"Ti ho riportato dalle tue deboli divinità..."
Il maggiore spinse l'altro con cattiveria sul letto.
" Sarà meglio riprendere ciò che mi appartiene, non trovi Gabri?"
Un sopraciglio inarcato e un sorriso beffardo si prendevano gioco di un inerme Gabriele, sdraiato sul materasso.
"Lucifero...cos'hai intenzione di fare?!"
Ma l'altro non rispose, impegnato a togliersi la camicia e la maglietta.
"Non lo immagini, fratellino?"
Il diavolo si abbassò per impossessarsi delle labbra dell'angelo.
Fu un bacio rude, veloce, senza preavvisi.
Gabriele tentò di ribellarsi, cercando di spingere via il corpo del più grande, ma tutto fu vano.
Lucifero lo spogliò rapidamente, tenendogli i polsi fermi con una mano.
Gabriele era completamente nudo in balia dell'altro.
"Ti sei scelto proprio un contenitore carino eh Gabri?"
Disse leccandogli la pancia.
"Almeno questo è il mio..."
Socchiuse gli occhi l'arcangelo, scoccando la freccia. Freccia che non tardò a colpire l'orgoglio di Lucifero.
" Tu...piccolo...bastardello!"
Il diavolo lo voltò improvvisamente, abbassandosi i pantaloni, ma l'altro ne approfittò cercando di sgattaiolare giù dal letto.
Infondo la speranza è l'ultima a morire, no?
Chiuse gli occhi Gabriele, quando si sentì braccato nuovamente.
Le mani appoggiate al pavimento e la testa al di la del materasso. Cavolo, ci mancava cosi poco.
Lucifero, dietro di lui, lo teneva per i polpacci.
"Dove credevi di andare bella biondina, eh?"
"Ti prego, fratello..."
Dolore.
Un dolore smisurato gli procurò scosse che raggiunsero l'apice delle sue ali. Spalancò la bocca per urlare, ma le labbra vennero coperte da una calda mano ruvida.
Lucifero, sopra di lui, s'insinuò nel suo corpo con violenza iniziando a spingere prepotentemente.
Faceva davvero male, ma all'altro non importava. Quella era la sua punizione per un peccato commesso millenni prima.
Con la mano libera gli graffiò la schiena, lasciando solchi ben definiti.
Poi si dedicò ad un'ala.
"Guardiamo se funziona ancora Gabri? Te lo ricordi vero...il nostro giochetto?"
L'altro avvampò spalancando gli occhi lucidi. Tentavadi dire qualcosa, ma il diavolo gli imponeva il silenzio.
S'impossessò quindi dell'ala sinistra, toccandola delicatamente. Gabriele iniziò a tremare di piacere.
"Oh bene...ci riesco ancora allora!"
Gli baciò le piume, dall'estremità fino al raggiungimento della scapola.
Si soffermò ad osservare quella pelle senza imperfezioni ed iniziò a leccare il confine tra uomo e angelo.
" Ahhh...se solo tu mi amassi ancora Gabriele...forse sarebbe tutto diverso..."
Ricominciò a spingere, finchè il corpo umano non si riversò in quello dell'altro.
Strizzò gli occhi l'arcangelo, lasciando cadere le lacrime sul freddo pavimento.
Poi, la mano che lo costringeva a tacere, gli ridette la libertà e Lucifero si staccò da lui.
Gabriele scese velocemente da quel letto voltandosi.
" Non aspettarti che ti faccia venire!"
Gli urlò contro Lucifero, rivestendosi.
Gabriele guardò quel letto, ma quando rialzò gli occhi l'altro era già sparito.
Si morsicò un labbro e le lacrime ricominciarono a scendere.
"Volevo...solo dirti...scusa..."
 
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