WHY THIS KISS?
- Capitolo 1° -
- PERCHE' LO HAI UCCISO? QUELLO ERA COMPITO MIO, QUELLA PERSONA AVEVA AFFIDATO A ME QUELLA MISSIONE DANNAZIONE!
- La situazione ti stava sfuggendo di mano, ti sei lasciata abbidolare da quel umano e dalle sue ridicole farneticazioni riguardo l'anima ed i sentimenti.
- La cosa non è affare tuo Envy, inoltre quella persona ti aveva esplicitamente ordinato di andare al Nord e tu sei ritornato. Perchè?
- Sapevo che non saresti stata capace di andare fino in fondo, tu vuoi la pietra filosofale per diventare un'umana e non appena senti parlare di stupidaggini come i sentimenti perdi il controllo e dimentici chi sei e soprattutto cosa sei.
- L'avrei ucciso comunque! Tu però non puoi capire...quando mi ha stretto tra le sue braccia, io per un momento mi sono sentita viva.
Silenzio.
A poca distanza da noi giace il corpo del ragazzo che hai ucciso immerso in un lago di sudicio e maleodorante sangue ma a te pare non interessare. Senza alcuna esitazione mi afferi per entrambi i polsi e mi "sbatti" violentamente contro una delle quattro pareti che compongono quella casa; ti guardo negli occhi, di quel bellissimo e allo stesso tempo raro colore che ora mi osservano con odio, rabbia, ma soprattutto invidia.
Il peccato che tu rappresenti, il peccato da cui sei scaturito.
Odi tutto e tutti, perfino me da cui però nonostante tutto non riesci mai del tutto a prendere le distanze.
Fin dal giorno in cui siamo stati creati, abbiamo sempre agito insieme...siamo scaturiti da due peccati, tra loro incompatibili ma che per via di quella stessa alchimia che noi homunculus non possiamo utlizzare siamo l'uno parte dell'altra.
Un bacio.
Percepisco qualcosa di simie ad un brivido freddo attraversarmi la schiena, quando quelle stesse labbra su cui prima aleggiava un freddo ghigno malvagio, si impossessano delle mie con un misto di forza, ferocia e brutalità da farmi tremare di paura ma allo stesso tempo rabbrividire dal piacere.
Con forza mordi le mie labbra con quei tuoi denti affilati come rasoi, ed io faccio altrettanto mentre il sangue che scorga da esse sparisce all'istante insieme alle ferite che vengono rigenerate quasi subito.
Non c'è nulla di "romantico" in quello che stiamo facendo, in questo bacio che ci stiamo scambiando c'è tutto tranne quello che gli esseri umani nella loro stupidità definiscono "amore".
Rabbia.
Odio.
Rancore.
Ossessione.
Passione.
Noi homunculus non abbiamo un'anima, l'unico sentimento che ci è consentito di provare è il peccato dalla quale siamo nati. Io rappresento la vanità e in quanto tale, trovo bello tutto ciò che può essere definito tale...compreso questo bacio, nonostante l'aggressività e freddezza di cui è pregno.
Le tue mani che fino a quel momento mi tenevano bloccati i polsi contro la parete, in modo tale da non poter usare i miei poteri...lentamente abbandonano la presa, scendendo lungo i fianchi nascosti dal corpetto viola del mio abito.
Con prepotenza mi attri verso di te e il tuo corpo ed io entrambe le braccia ti butto al collo, attorcigliandole come le spire di un letale serpente che soffoca la prede cancellando in essa fino all'ultimo spasimo di vita.
Una seconda volta violi la mia bocca con prepotenza e decisione, ed io ti concedo tale privilegio in quanto ti conosco e so che questa mia "accondiscendenza" ti farà infuriare ancora di più.
Tu sei l'invidia ed in quanto tale, non potrai mai essere me la Vanità che rappresento la bellezza in tutte le sue forme.
Le mie mani coperte dalla morbida seta dei guanti che sempre porto, risalgono lungo il tuo viso così danantamente bello e giovane; prima lo afferro accarezzandolo delicatamente per poi artigliarlo con le unghie nascoste dalla stoffa.
Sembra piacerti.
Percepisco qualcosa di simile ad un ghigno formarsi sulle tue labbra, che continuano ad aggredire le mie come a ribadire chissà quale morboso e perverso possesso su di me.
Perchè?!
Improvvisamente tutto quanto finisce, mi allontani con fare brusco da te leccandoti le labbra nel punto in cui un momento prima che quel bacio avesse termine, le ho morse.
Io apro gli occhi e rapida alzo la mano destra, pronta a colpirti per avere interrotto un momento così bello...tu però blocchi il mio polso afferrandolo con una mano, stringendolo a tal punto da farmi male, io però non urlo.
- Non ci provare Vanity, altrimenti sarò costretto ad ucciderti un'altra volta e sai quanto io detesti combattere.
- Perchè? Perchè questo...bacio, Envy?
Non mi rispondi.
Come tutte le volte del resto, quando fai qualcosa che sappiamo entrambi va contro la nostra natura di "esserti artificiali".
Io lo so il motivo.
Il legame perverso e morboso che ci unisce, non potrà mai essere scisso neanche se diventassimo umani in questo preciso istante; disprezzi la razza umana ed allo stesso tempo gli invidi perchè, possono avere me ed apprezzare me...la Vanità, cosa che tu naturalmente non puoi fare.
Prima con un piede e poi con l'altro, facendo attenzione a non sporcare il mio sontuoso abiti viola scavalco il corpo del ragazzo che ha ucciso al mio posto; prima o poi mi sarei vendicata di lui, ha osato intromettersi in una faccenda che non lo riguardava e questa non posso lasciargliela passare liscia.
Chi siamo noi?!
Invidia e Vanità.
Cosa significa quel bacio?
Semplice.
L'uno appartiene all'altra da ben 400 anni.
E lo sarà per sempre.
Per l'eternità, in mezzo a questa spirale di odio, sangue e cattiveria che abbiamo creato intorno a noi.
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