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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Transformers
Titolo Fanfic: Dall' Egitto con amore (Black Blooded Love)
Genere: Commedia, Horror, Drammatico, Avventura, Fantascienza, Dark, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU, What if? (E se...)
Autore: msfly galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/02/2013 13:10:23 (ultimo inserimento: 24/05/13)

...ma d'amore ce n'è ben poco. La M.E.C.H. ha un nuovo capo, e a casa Darby c'è una nuova inquilina...
 
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NEFERTARI
- Capitolo 1° -

Arcee



- Arcee, che hai?

La domanda di Bulkhead, il mio compagno di squadra, mi distrae temporaneamente dalle mie riflessioni.

- ah…non ho nulla. Perché?

Bulkhead mi osserva ancora con quell’espressione perplessa. Sinceramente detesto quando lo fa, soprattutto perché ultimamente a guardarmi così è la maggior parte dei miei compagni.

- e dai, non mentirmi…- insiste - pensavi a lei, vero?

Già. Pensavo a lei, lo ammetto. A Nefer…anzi, Nefertari, la nuova arrivata in casa Darby.

È arrivata qui in America dall’Egitto più o meno un mese fa, e nemmeno a dirlo è finita subito in ospedale: da quel che mi ha detto June Darby è stata investita da un pirata della strada appena lasciato l’aeroporto. È stato così che June l’ha conosciuta, il caporeparto aveva assegnato Nefer alle sue cure, ed il tempo ha fatto il resto.

Sempre stando ai racconti dei Darby la ragazza è venuta qui in seguito alla morte di sua madre ad Il Cairo. Purtroppo in Egitto attualmente la situazione è piuttosto complicata, e la madre di Nefer è morta in seguito ad uno dei tanti tumulti; per questo motivo è venuta qui in America in cerca del padre, e tutto per venire a sapere, appena scesa dall’aereo, che è scomparso. Così in pochi giorni Nefertari si è ritrovata senza una famiglia, senza una casa, sola in un Paese straniero e pure ferita.

È stata una fortuna per lei, quindi, il fatto che appena è stato possibile dimetterla dall’ospedale June se la sia portata a casa, proprio lei che è così diffidente nei confronti di tutti! Io stessa dopo tanto tempo sono certa di non avere ancora la sua completa fiducia, anche se le cose migliorano mano a mano…mentre invece Nefer…

È una bella ragazza, non una top model, ma superiore alla media. Qui, poi, il suo è anche un tipo di bellezza molto esotico; è in parte egiziana ed in parte americana, ma ha decisamente preso tutto dalla parte orientale della famiglia, cosa che risulta evidente dal colore ambrato della pelle e dai grandi occhi scuri. Riguardo ai capelli sono un po’perplessa, non so se quei fili dorati che attraversano la folta chioma castano scuro siano o meno naturali.

La definirei…flessuosa. Non è quel che Jack definirebbe “un bocconcino tutto curve”, anzi è fin troppo snella, ma ciò non toglie nulla al suo fascino, che va ben al di là del suo aspetto fisico.

- Arcee? Mi ascolti?

- certo che ti ascolto.

- non preoccuparti per Jack - mi dice Bulkhead sorridendomi - secondo me Nefertiti…tari…Nefer…oh insomma…secondo me è a posto.

Nefer non sa di noi, ma naturalmente abbiamo fatto un controllo. L’abbiamo seguita da lontano per giorni.

- ma si, forse hai ragione.

Il ricordo delle volte che l’abbiamo seguita mi riporta alle mie riflessioni.

Giuro su Primus che non ho mai visto nessuno, umano o transformer che sia, incedere in quel modo. Se un salice prendesse vita ed iniziasse a camminare ecco, camminerebbe come Nefertari. Per non parlare della grazia con cui si siede, che nessuno riuscirebbe ad imitare nemmeno provandoci per un anno di fila.

L’ho sentita parlare con Jack. Conversa in modo brillante, e la sua risata sembra un dolce tintinnio.

Forse è così che ha incantato June Darby. Sarà che il suo sguardo è di una dolcezza infinita, sarà che sulle labbra piene ha sempre quel sorriso sereno e un po’malinconico, sarà che sentendola parlare sembra più di sentir suonare un flauto dolce, questo non lo so…ma sta di fatto che la signora Darby evidentemente non si preoccupa che suo figlio con quella bella ventenne in casa perda l’innocenza.

Santa Nefertari.

Io ad ogni modo non ci credo.

- non ne sei convinta, vero? - anche Ratchet interviene nel discorso, lui è l’unico che non ha mai visto Nefertari. Non può uscire, da quando il suo T-Cog è nel corpo di Bumblebee - eppure anche Optimus non ha riscontrato nulla di strano.

- lo so, infatti non ho detto niente - ribatto seccamente, e adesso anche Raf mi guarda perplesso. Ah che strazio!

- quindi a te Nefer non piace? - mi chiede timidamente. Io cerco le parole adatte per dargli una risposta che non sia “no, non mi piace per niente ma non so perchè”, ma è Miko a parlare per me.

- se è per questo nemmeno a me piace. È tutta così…- gesticola facendo smorfie - …sembra chissà chi. E Jack da quando Nefertiti…tari…Nefer…- sorrido, si vede proprio che Miko è la partner umana di Bulkhead! - …oh insomma quello che è, vive a casa sua poco più che si fa vedere qui alla base!

Nemmeno a Miko Nefertari piace, ma credo che i suoi motivi siano differenti dai miei, che non riesco neanche a focalizzare bene. Ho la vaga idea che quella piccola peste sia un po’invidiosa di Nefer vedendola più grande, più affascinante, più…tutto.

- e June poi! - Miko alza gli occhi al cielo con un’altra smorfia scocciata - ha in bocca sempre e solo lei! “ Nefer qui, Nefer lì”…sembra l’oracolo sceso in Terra.

- è solo una povera ragazza con un bell’aspetto ed una situazione difficile - la rimprovera Optimus Prime, sempre pronto a vedere il buono delle persone anche quando non c’è - non dovresti giudicarla così, Miko…tanto più che non la conosci bene.

Ragionamento molto logico, ma non attacca. Optimus infatti si rivolge a me. - Arcee…capisco che tu possa essere preoccupata per Jack, a cui sei affezionata, ma questo discorso vale anche per te.

- va bene, Optimus - dico. Ubi maior, minor cessat. Ed io evito di tirare nuovamente fuori il discorso, andandomene dalla base fino a casa Darby.



Jack



- oggi niente club della scienza, Jack? - mi domanda Nefertari sedendosi di fianco a me sul divano e sorridendomi. Ha un sorriso spettacolare, denti perfetti di un bianco abbagliante…

- no, no…niente club della scienza - ripeto praticamente quel che ha detto lei, e mi sento anche un grandissimo idiota. Di certo se Nefer sta in mia compagnia non è per le mie capacità verbali!

- eppure tua madre mi aveva detto che eri un assiduo frequentatore…- ride, e la sua risata fa aumentare i battiti del mio cuore tanto che ho paura che finisca per scoppiare - …sarei potuta venire con te. Mi piace la scienza.

Non ne dubito, ma mi chiedo come reagirebbe trovandosi davanti gli autobots tutti insieme! Tanto più che ultimamente sono anche nervosi a causa della M.E.C.H. . Silas è scomparso dopo l’ultima volta, ma da quel che se ne sa l’organizzazione è ancora operativa. Per di più, Fowler ci ha riferito che gira voce che la M.E.C.H. abbia un nuovo capo…brrr.

- già, ma sai…ho un po’da fare…mamma lavora, quindi qualcuno dovrà occuparsi della casa…non fraintendermi, tu pulisci benissimo, ma non posso lasciarti fare tutto da sola.

“tu pulisci benissimo”. Idiota- idiota -idiota! Nello sguardo morbido di Nefertari mi sembra di vedere un guizzo di ilarità.

- sono ospite qui da voi - replica con la grazia che le è solita - è il minimo che possa fare. Non immagini quanto sia grata alla signora Darby per quel che ha fatto e sta facendo per me.

- certo arrivare qui dopo…dopo quel che è successo e…insomma…- Nefer appoggia il dito indice sulle mie labbra con un sorriso malinconico.

- a proposito di pulire, io direi che sarebbe il caso di dare lo straccio al pavimento - si alza all’improvviso, veleggiando verso la cucina - tanto che sei qui magari puoi spolverare mentre io faccio il resto.

- ma no…- la seguo in cucina sentendomi un bradipo che segue una gazzella - tu spolvera, a dare lo straccio ci posso pensare io. Ti sei appena ripresa da quell’incidente, meno ti sforzi meglio è…

- che cavaliere…- flauta lei - sei da sposare, Jay.

Arrossisco inevitabilmente quando mi chiama Jay. È la sola che mi chiama in quel modo, ed anche se Miko mi prende costantemente in giro per questa faccenda, per quanto mi riguarda Nefertari può chiamarmi “Jay” anche mille volte di fila se le garba.

- grazie - borbotto, afferrando spazzolone, secchio e straccio e defilandomi prima che lei si accorga della mia faccia che va a fuoco.

Poco dopo, una volta pulita la cucina, quando esco fuori a buttare via l’acqua sporca vedo Arcee in forma veicolo. Nefer è lontana, non ci sentirà parlare.

- ehi Arcee - saluto sorridendo la mia amica.

- ciao Jack…

La freddezza con cui ricambia il mio saluto mi sorprende. Pensavo avessimo superato da un pezzo questa fase…evidentemente c’è qualcosa che non va.

- è successo qualcosa? - le chiedo dunque. Lei esita un po’prima di rispondermi.

- no, nulla di nuovo. Semplicemente sono passata a vedere se è tutto ok, dato che non ti fai più vedere molto alla base…- butta lì - Nefertari è qui?

- si, stiamo pulendo casa, io do lo straccio e lei spolvera, avrebbe voluto farlo lei ma le ho detto che dopo l’incidente che ha avuto è meglio che non faccia troppi sforzi.

- ah, quindi è per lei che sei diventato un amante delle pulizie - il suo tono è molto tagliente, cosa che mi sorprende quanto la freddezza di prima - ed è sempre per lei che ormai per te non contiamo più granché.

- sai da che situazione proviene - ora inizio ad irritarmi - sua madre è morta, suo padre è sparito, è sola in un Paese straniero! cosa dovrei fare, piantarla qui in casa?!

Arcee non ribatte. Non la capisco proprio, perché si comporta così?

- capisco cosa intendi dire - mormora poi - ma non è giusto che abbandoni i tuoi amici, ecco tutto. Specie adesso.

Io sbuffo, irritato. Lo so che anche Arcee non ha tutti i torti, lo ammetto, non ho frequentato molto gli autobots ultimamente, ma credo che Nefertari abbia più bisogno di me di quanto ne abbiano loro. E poi…la sua compagnia è così piacevole. Certo, faccio spesso la figura dell’imbecille, ma non sembra che a lei importi più di tanto. La faccio ridere. E quando ride sento le campane celesti risuonarmi nelle orecchie.

- mi rendo conto - replico dunque - ma…al momento le cose vanno così, ok? Certo, se avessi potuto informarla e farvi conoscere…

- no - ribatte seccamente Arcee prima ancora che io finisca la frase - non se ne parla.

- ecco che ricominci! Ma perché non…?

Arcee inizia a dire qualcosa, ma vengo distratto.

- Jay, sai per caso dove sia il piumino per la polvere?

Le mie orecchie vengono riempite dalle note della voce di Nefertari, tanto che non capisco nemmeno quel che ha detto Arcee. - eh…come hai detto?

- parliamo un’altra volta, “ Jay ”- Arcee da’gas e se ne va così, all’improvviso.

- no, aspetta…! Arcee!

Niente da fare, ormai è andata. Poco dopo dietro di me arriva Nefer, con in mano il piumino.

- niente, l’ho trovato…- anche in versione donna delle pulizie, con un grembiule di mamma a coprire la canottiera lunga rosa pallido ed i fuseaux bianchi, è meravigliosa - con chi parlavi?

- che? Io…no, non parlavo con nessuno…- farfuglio.

- eppure mi era sembrato di sentirti parlare con qualcuno…o beh, sarà stata un’impressione…torno a pulire - si volta e rientra in casa, ed io la seguo con lo sguardo.

Come potevo dire ad Arcee che, sinceramente, tra Nefertari ed il “club della scienza” io preferisco Nefertari?



Airachnid




Vedo Jack Darby rientrare in casa, seguendo l’umana sconosciuta come un automa. Mi viene da ridere.

Ah, Arcee Arcee…stai perdendo il tuo amichetto. Ma d’altronde si sa, gli umani sono così volubili, e gli uomini in particolare lo sono due volte di più. Basta un sorriso, uno sguardo sexy ed il gioco è fatto.

Quella ragazza poi…ha un certo “nonsoché” che la rende particolarmente appetibile anche da un punto di vista di predatore. Credo che con quelle gambe possa correre molto velocemente e molto a lungo.

Potrei divertirmi a darle la caccia, ma non è per questo che sono qui. In verità Jack e la nuova inquilina sono stati una distrazione, perché a me interessa unicamente Arcee.

Ed è per questo motivo che mi trasformo in elicottero e la seguo in volo. È partita a tutto gas all’improvviso…scommetto che era arrabbiata. Ha stabilito un legame molto forte con Jack, e vederselo portare via sotto gli occhi…ahahah…deve farle male.

Naturalmente mi sente volare sopra di lei, e prevedibilmente dato che siamo in una strada attualmente deserta si trasforma e mi spara addosso. Mi trasformo anche io, piombando a terra senza riportare danni dato che i suoi colpi non mi hanno sfiorata.

- ti vedo deconcentrata Arcee - la prendo in giro, mentre lei tira fuori le lame - cos’è che ti tormenta? Il tuo amico umano non ti vuole più intorno? - ci saltiamo addosso nello stesso momento, iniziando una battaglia furiosa - come dargli torto…l’ho vista, sai? - lo scontro delle sue lame con le estremità delle mie zampe crea delle belle scintille - non credo che tu possa competere.

- non è affar tuo e sta’lontana da Jack!!! - mi intima, aumentando la potenza dei suoi colpi. Ah…a quanto pare ho toccato un nervo scoperto.

- perché mai dovrei? Sarebbe divertente dare la caccia a lui e alla sua amica - la afferro e la lancio lontana. È proprio deconcentrata, così non è neanche divertente! - magari se mi prendessi la testa della ragazza a te non dispiacerebbe neppure.

- ti ho detto che devi stargli lontana - ribadisce, alzandosi alla svelta. Noto che ha evitato di rispondere alla mia ultima considerazione, e torna di nuovo a darmi addosso - combatti!!!

Uffa.

Come ho detto prima così non c’è gusto. Voglio strapparle la Scintilla dal petto, non dico di no, ma un minimo di impegno da parte sua per ostacolarmi ci deve essere!

- mamma mia, devi essere molto sconvolta - salto e volo via - sei così noiosa che mi hai addirittura fatto perdere la voglia di combattere con te. Dovresti iniziare a preoccuparti più per te stessa e gli altri, che per Jack Darby.

Mi spara, ma non mi colpisce neanche una volta. Neppure di striscio. Sto seriamente pensando di cambiare preda! Potrei VERAMENTE cacciare la ragazza…mi basta che esca una volta da sola, o con Jack, di sera ed il gioco è fatto. E così magari Arcee tornerà la solita Arcee. Spero di poterlo fare oggi stesso, il sole sta già tramontando…



June



Il sorriso con cui mi accoglie Nefertari ha il potere di farmi rilassare anche dopo una giornata di lavoro pesante come questa, ed anche il fatto di trovare la casa splendente e la cena pronta è di grande aiuto.

- bentornata signora Darby - mi saluta cordialmente Nefer, accennando un inchino - la cena è già in tavola…

- grazie mille, ma te l’ho già detto tante volte di chiamarmi June…- il mio è un rimprovero bonario, che lei accoglie con un altro sorriso luminoso - ormai sei di casa, Nefertari.

- il rispetto per qualcuno a cui devo così tanto non è mai troppo - risponde lei, aiutandomi a togliere il cappotto per poi andare in cucina - Jack, si cena!

- sto finendo di mettere i tovaglioli…

Non ho mai visto mio figlio così solerte nelle faccende domestiche. Benedetta Nefer! È un’influenza totalmente positiva per lui. Peccato che Jack sia troppo piccolo, altrimenti fosse stato per me avrei caldeggiato il fidanzamento.

Per un attimo questo pensiero mi atterrisce. È dura per me pensare che Jack lasci il nido, è sempre stato così, e adesso invece mi trovo a desiderare che sia abbastanza grande per impegnarsi con Nefertari…

Quella ragazza ci sta cambiando la vita, ed in positivo. Mi è piaciuta fin da subito, da quando me ne sono presa cura in ospedale. Ricordo ancora il leggero profumo di ambra che aleggiava nella stanza dell’ospedale quando ci sono entrata la prima volta, e di quando ha aperto gli occhi. Sembrava un magnifico cucciolo di cerbiatto indifeso.

“dove mi trovo?” ha detto. Più che aver parlato mi era sembrato che avesse cantato…

Mi dirigo in cucina. La tavola è apparecchiata alla perfezione (di certo Jack si è limitato ai tovaglioli, perché è tutto troppo ordinato; non può averlo fatto lui. E la tovaglia non è sgualcita, ulteriore prova) e la cena ha un ottimo profumo.

- è un piatto tipico del mio Paese - cinguetta Nefer - mi auguro che vi piaccia.

- i piatti che ci hai preparato finora ci sono piaciuti - diciamo io e mio figlio in stereo. Lei ridacchia.

- ne sono lieta…- noi ci sediamo, mentre lei serve il cibo - buon appetito allora!

Mi innamoro di quel piatto dopo il primo boccone, ed occhieggio Nefertari che tiene le posate come una principessa. O come la regina d’Egitto di cui porta il nome.

Vorrei tanto farle conoscere gli autobots! Sono sicura che rimarrebbero incantati da lei quanto lo sono io. Sto cercando di convincere l’agente Fowler a questo proposito e sono certa che alla fine l’avrò vinta, tanto più che ha già conosciuto Nefertari e credo che gli sia piaciuta. L’unica volta che mi è sembrato un po’perplesso è stato quando Nefer gli ha detto il suo nome completo: Nefertari Bishop Rhamir Sely. Non capisco cosa ci sia che non va, glielo avevo detto che Nefer è metà americana e metà egiziana…ma dopo aver conversato con lei per un po’sembrava favorevolmente impressionato.

- com’è andata la giornata mamma? - mi chiede Jack. Io a quel punto racconto un po’del caporeparto rompiscatole, ma non ho altro da dire.

- e voi due? avete passato la giornata a pulire?

- Jay è stato molto gentile…è lui che ha pulito il pavimento - mi informa Nefer - è un ragazzo da sposare.

Vedo Jack arrossire tantissimo e mi scappa un sorriso. - la tua presenza gli fa bene. Prima per fargli pulire la casa dovevo minacciarlo col battipanni…

- mamma, per piacere!!! - arrossisce ancora di più - ma ti pare il caso?

Sia io che Nefertari ridiamo, e vedendola ridere anche Jack si calma. Sono sempre più convinta di aver fatto bene a portarla qui…


 
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