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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Transformers
Titolo Fanfic: SEPARATE WAYS
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico, Avventura, Erotico, Dark, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU
Autore: teresastern galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/01/2013 16:35:43 (ultimo inserimento: 04/03/13)

Raccolta di oneshot sui personaggi apparsi in .:Scents:. dove li descrivo meglio tra situazioni deliranti ed altre piuttosto delicate.
 
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FIRST DISASTER
- Capitolo 1° -

Non ho ancora finito di completare Scents ( mi mancano due capitoli ) ma ho comunque deciso di iniziare questa raccolta di oneshot sui personaggi originali che sono apparsi nella storia. Il loro passato e magari descriverli meglio! non penso che cadrò nell'eccessivo questa volta... o almeno credo!
le oneshot sono discontinue tra loro e mostrano momenti di vita passata, quindi nel prossimo capitolo potrebbero esserci tutt'altri personaggi!





Da quando erano state create avevano sempre e solo conosciuto i laboratori di loro padre.
Shockwave impediva alle sue due figlie di uscire fuori dalla sua torre, dicendo che fuori dalle mura blindate l'atmosfera del pianeta Cybertron era un po' troppo “pesante” per due giovani femmine per giunta servicebot (anche se non asservite e perfettamente autonome oltre che dannatamente intelligenti). E così Boaz ed Exella erano costrette a turni di lavoro prolungati senza quasi mai uno svago.
Ci provavano a convincere il loro creatore di “rilassarsi” un po'... ma quando c'erano dei progetti importanti era capace di andare avanti per giorni senza mai riposare o svagarsi.
Uno di questi ultimi progetti riguardava i dinobots, un nome piuttosto bizzarro per cavie autobot ricombinate con i codici binari di creature provenienti da un pianeta primitivo.
Perchè mai gli antichi abitanti di Cybertron avessero puntato li le loro tecnologie ormai antiche, su un sasso alla deriva, non potevano saperlo e a loro manco interessava... tuttavia era a “causa” degli esperimenti di loro padre che alle due non era concesso uscire. Senza neppure di riposarsi.
E quei nuovi individui resi il più possibile bestiali per somigliare alle creature della futura Terra ed assimilare la loro forza ne erano la diretta causa. Quindi perchè non sfogare su di loro tutte le frustrazioni?
– Tzè! Guarda che razza di imbecille abbiamo qui! –
nella sala principale per gli esperimenti sulla resistenza fisica, un grosso autobot era incatenato a due pali metallici costretto a subire svariate scosse elettriche. Ora i macchinari erano spenti.
Era delle stesse dimensioni di Optimus prime, ma i suoi colori erano tendenti al nero e giallo e il volto era rigato da cicatrici. I sensori ottici rossi erano chiusi ma sapevano entrambe che era vigile.
– Boaz... questo è ritenuto l'esemplare migliore di nostro padre. Non pensi che... –
– Oh, via Exella! Piantala di provare qualcosa di buono in ogni situazione! I suoi esperimenti lo hanno reso tanto forte quanto stupido... e noi non possiamo uscire di qua per uno così? Bah! –
la sorella che aveva provato a difendere l'esperimento, e che era condizionata dalla figura di Boaz più “dominante” di lei, abbassò lo sguardo decidendo che comunque aveva ragione con quel commento.
– … e fa pure finta di dormire. Ah, adesso lo sveglio... –
– Boaz, no! Sai che Shockwave non vuole che ci avviciniamo troppo! –
Grimlock, così si chiamava il capo del drappello di autobot che avevano catturato, era ritenuto il più forte nonché il più pericoloso tra i membri della sua squadra. Quindi non c'era da stupirsi se lo scienziato ciclopico aveva ordinato alle sue assistenti di non avvicinarsi troppo.
Ma la più sfrontata delle sue figlie camminò lungo la passerella fino al centro della stanza, seguita dalla sorella seppur con una certa insicurezza.
– Forse non vorrà che ci avviciniamo... ma non avrà nulla da obiettare se lo facciamo per scopi scientifici –
nel dirlo Boaz guardò con malizia la sorella leccandosi le labbra. Poi andò a toccare l'inguine del guerriero vedendolo chiaramente irrigidirsi.
– Ah ma allora sei sveglio! – lo derise ancora, questa volta accompagnata da una risatina di Exella.
– Umpf! A quanto pare... e poi mi pare di ricordare che nostro padre la sotto non ci abbia ancora fatto modifiche –
– e quale occasione migliore per testare la sua resistenza anche al cavo riproduttore...? –
Boaz si lasciò scappare un'altra risatina malvagia assieme alla gemella sua complice, mentre si accingeva a fare quel test che aveva ora catturato l'attenzione dell'autobot. Il guerriero però ancora non sapeva che oltre le piacevoli sensazioni che avrebbe provato ci sarebbe stato anche parecchio dolore causato dagli aghi che quelle streghe avrebbero usato sulla sua componente più delicata. Ma ne Boaz ne Exella sapevano che per Grimlock il mondo si divideva in tre categorie: ossia i nemici, gli alleati... e le femmine.
E da dopo la sua riconversione questa filosofia era diventata il suo semplice pensiero.




– ARGH! Torna qui maledetto imbecille!! TORNA QUI!! –
l'esperimento non era andato molto bene... anzi era andato malissimo!
In un primo momento era stato interessante, non potevano metterlo in dubbio. Grimlock si era rivelato “promettente” per la sua stazza... e l'avevano fatto divertire parecchio fino al momento in cui piantarono un lungo ago sottile nella sua virilità. E contro ogni aspettativa quell'ultima tortura era stata la goccia che fa traboccare il vaso, portandolo a ruggire stentoreo e liberandosi dalle catene distruggendo mezzo laboratorio.
Le due aguzzine si erano messe in salvo giusto in tempo dall'ira di un autobot (che non contava di punire loro quanto di liberarsi una volta per tutte) che prese poi a sfondare una parete blindata dell'edificio uscendo fuori.
Ora Boaz ed Exella erano sull'orlo dell'immenso foro che guardavano l'esterno intriso di polvere e devastazione causata da Grimlock. Sullo sfondo potevano vedere ancora la sua sagoma massiccia scomparire tra le nubi di polvere, in direzione di...
– Sta andando verso gli altri laboratori... credo che voglia liberare i suoi... OH! Piantala di piangere ritardata! Non è così che risolveremo questo casino! –
anche se con un po' di fatica Exella dette un freno alle lacrime decidendo che ancora una volta sua sorella aveva ragione.
– Come facciamo? Nostro padre ci punirà severamente per questo! –
– è vero... ma forse possiamo ancora fermarlo. Gli insecticons di Shockwave faranno al caso nostro! –
– E per quale scopo di grazia? –
la voce dello scienziato monocolo irruppe nella stanza congelando all'istante le sue due assistenti. Le due si guardarono attorno senza vederlo, poi però da un macchinario apparve un suo ologramma.
Erano state delle sciocche a pensare che lo scienziato non monitorasse le proprie cavie da laboratorio senza che qualcosa di storto non saltasse fuori.
E quel qualcosa si presentò subito al suo unico occhio che brillò in modo sinistro fulminando le due figlie indisciplinate.
– Boaz... Exella... Cosa diavolo è successo qui dentro? –
le ragazze deglutirono preparandosi a dare la loro risposta – abbiamo... abbiamo provato a fare un esperimento scientifico! –
– Si! si! Esatto! Era per una giusta cau...– ma lo scienziato le bloccò con un cenno della mano.
Nel mentre, altri allarmi scattarono e riguardarono gli altri laboratori dove erano rinchiusi le altre cavie autobot. Shockwave sbuffò spazientito per quella spiacevole situazione.
– Come avete suggerito voi gli insecticons si stanno già occupando della faccenda... quanto a voi, nel mio laboratorio, adesso... – poi chiuse la comunicazione.
Entrambe le sorelle dalla carrozzeria viola come quella del loro creatore si guardarono con una nota di preoccupazione in volto, perchè quando loro padre faceva così, significava che non c'era da stare tanto allegri.




Fu di parola in effetti, e il suo nervosismo era sempre più palpabile ad ogni evasione che Grimlock riusciva ad effettuare. Tuttavia una nota positiva c'era: stava analizzando la forza dei soggetti sperimentali e raccogliendo dati.
Aveva svolto un ottimo lavoro in effetti, le modifiche apportate erano state assimilate assai bene e li aveva in un certo modo migliorati. Quelle bestie primitive di quel mondo lontano si prestavano bene a essere sfruttate in campo bellico. L'unico difetto era che nelle modifiche ai codici aveva sviluppano nei dinobots un istinto molto più elevato. E, cosa da segnalare, l'evidente stupidità in Grimlock.
L'esemplare da cui aveva tratto i codici genetici era assai molto forte e temibile... ma questo pesava in una intelligenza assai ridotta. E glielo ricordò durante una video chiamata in un laboratorio appena distrutto.
– I miei complimenti stupido bestione... hai dimostrato di essere un valente soggetto di studio, ma la tua stupidità sarà la tua rovina. Per cui... lascia che ti aiuti a renderti un automa perfet...–
la voce di Shockwave venne interrotta da quella roca e cupa di Grimlock, e le gemelle sapevano che era meglio non interrompere il loro creatore.
– Me Grimlock distruggerà te e questo posto. Poi prendere signorine e andare via con tua testa! –
sia Boaz che Exella si irrigidirono di fronte a quelle minacce, che non promettevano nulla di buono in quanto le due a vivere ci tenevano, ma Shockwave non si scompose rimanendo ancor più truce di prima.
– Oh... voglio proprio vedere come farai ad attivare il ponte spaziale senza la giusta alimentazione. E senza le giuste nozioni di base per attivare quello presente nella mia base. Ma credo sarà divertente studiare come farai tu e i tuoi compagni ad andartene di qui –
– me Grimlock no preoccupato... noi tutti avere razziato tuo magazzino di energon e presto noi avere nostra vendetta –
il magazzino di energon. Quello dove le scorte di una vita servivano ad alimentare i pochi abitanti senzienti della torre e far funzionare i macchinari. La notizia sorprese non poco lo scienziato e sconvolse le due giovani donne.
Poi la comunicazione si interruppe poiché il feroce dinobots distrusse lo schermo per la comunicazione e lasciando il silenzio nel laboratorio personale di Shockwave.
Era arrabbiato, questo le sue assistenti potevano vederlo chiaramente ed era solo colpa loro se tutto quel casino era successo. Lo scienziato poteva disporre delle loro vite come meglio voleva, anche renderle cavie per i suoi esperimenti per quel che avevano combinato (era raro che uccidesse qualcuno... piuttosto lo tramutava in cavia!) eppure sorprese con la sua reazione dopo un minuto buono di silenzio.
– Boaz, Exella... quello che avete combinato mi ha molto deluso – le due abbassarono il capo ferite e piene di vergogna – anche se devo ammettere che la vostra bravata mi ha dato materiale su cui lavorare... comunque, la vostra punizione sarà questa: recuperare le scorte di energon e riportare qui i dinobots... Da sole –
le glaciali parole del titano viola le lasciò completamente spiazzate. Forse era meglio una ricombinazioni delle parti piuttosto che una missione così suicida!
– P-padre! Non può dire sul serio...!! –
– quelli ci ammazzeranno! ci... –
ma le polemiche vennero fermate da un suo poderoso pugno su un tavolo per autopsie che lo deformò inesorabilmente. Era veramente arrabbiato, quindi non era il caso di farlo arrabbiare ulteriormente.
Non era il caso di discutere i suoi ordini, non in quel momento dopo aver combinato un casino madornale. Per queste le due seppur con timore chinarono la testa e con un “sissignore” se ne andarono dalla stanza. Lo scienziato le seguì con lo sguardo notando che Exella stava per mettersi nuovamente a piangere ma Boaz prontamente la riportò alla ragione, e una volta che le due se ne furono andate del tutto, con uno schiocco delle dita richiamò l'attenzione di una figura nell'ombra.
– Kickback, puoi uscire adesso –
un insecticons dall'armatura nera e con pittogrammi color ocra, decisamente più snello degli altri suoi fratelli, apparve alle spalle dello scienziato in attesa di ordini.
– Avete chiamato signore? Signore? Signore?! –
la viscida voce dell'insecticons dalla parlata “ripetitiva” (e caratteristica dell'individuo a quanto pare) si fece largo nel silenzio della stanza prima di ricevere ordini.
– Voglio che tu segua le mie figlie e che accorra in loro aiuto solo se strettamente necessario... – calcò in modo decisivo quella parola dato che la creatura aveva espresso parecchio interesse verso le due ragazze, cosa che lo scienziato non gradiva – nel mentre, tu e le tue spie dovrete monitorare i movimenti dei dinobots e fare rapporto, voglio sapere cosa fanno mentre io supervisiono i lavori di ricostruzione della base –
– Oh si, si, si! Si mio signore! Sarò i vostri occhi su quelle ragazze... –
l'insecticons fece per andarsene ma la voce di Shockwave gli congelò l'energon dentro l'armatura.
– A... Kickback? Se dovesse succedere loro qualcosa... tipo un lieve graffio sulla carrozzeria o tu che accidentalmente cadi dentro la loro presa riproduttiva... ti taglio il cavo e te lo faccio mangiare pezzo per pezzo davanti alla tua madre regina. Intesi? –
non ci fu molto da contestare in quegli ordini glaciali. Anzi, era stato fin troppo chiaro! Quindi bofonchiando una ennesimo “sissignore” ripetuto per tre volte di fila il servo se ne andò spaventato a morte da una punizione tanto severa.
Forse Shockwave era stato severo pure con quelle due guastafeste, in particolare perchè non erano dotate di armi in quanto servicebot e mandarle in giro per il pianeta poteva essere rischioso... ma non era quello che volevano? Per di più, era sicuro che l'arma migliore quelle due ce l'avessero in mezzo alle gambe assieme a una grande abilità di persuasione sicuramente molto più convincente verso quelle menti semplici che con lui.
E poi Kickback avrebbe provveduto a proteggerle in caso di guai estremi. Lo scienziato ovviamente non poteva badare a loro.... altrimenti che razza di punizione sarebbe stata?
 
Continua nel capitolo:


 
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