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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: LA VOCE DELL'AMORE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: pandistelle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/01/2013 13:36:15

Riuscirà Seth, sacerdote, cugino del faraone e custode della Barra del Millennio ad abbandonarsi nuovamente all'amore?!
 
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UNO SGUARDO D'AMORE
- Capitolo 1° -

Il sole appare alto nel cielo dal vivace colore turchino, di rado qualche nuvolo bianca ne attraversa la volta per poi sparire chissà dove tra le braccia del dio Ra. Di tanto in tanto, stormi di Ibis ed altri volatili dalle più svariate forme e colorazioni solcano la volta diretti in luoghi misteriosi e lontani. Una flebile brezza soffia dal fiume Nilo nelle cui acque portatrici di vita secondo gli antici scritti, galleggiano piante di papiro dal lungo fusto e giunchi nel pieno delle loro fioritura. Tutto pare immerso in una pace a dir poco meravigliosa, gli unici rumori sono quelli dei contadini intenti al loro consueto lavoro nei campi e di carri che trainati da grossi buoi trasportano merci di ogni tipo e valore.

In lontananza si odono delle grida miste a risate, che sembrano provenire direttamente dal palazzo ove il Faraone e la sua corte vivono. Nel giardino reale, in cui piante e fiori di ogni tipo e colorazione paiono regnare sovrane e indisturbate…due giovani lottavano tra loro, aiutandosi con due grossi bastoni nodosi. Una di essi, porta un’ armatura leggera confezionata con del cuoio bollito ed adornata con delle placche in bronzo. Le braccia dalla pelle ambrata, ricoperte da piccole guaine di pelle ed ai piedi indossa dei calzari che paiono cuciti con fili d’oro puro.

Una cascata di lunghi e corvini capelli ne adornano il capo, segno che quella che aveva tutta l’aria d’essere un soldato ( che tale era) in realtà era una donna. Con precisione, il capo dell’ armata incaricata di proteggere anche a costo della vita il Faraone. Quest’ ultimo fronteggiava il suo capitano per niente intimorito lo sguardo scarlatto di lui fisso in quello scuro di lei e il nodoso bastone tenuto ben stretto in entrambe le mani. Fin dall’ infanzia entrambi s’erano conosciuti, l’uno destinato a divenire Faraone e prendere così il posto del padre ora defunto. L’altra figlia primo genita del comandante della guardia reale, era stata istruita ed educata come fosse un’ uomo ed alla morte del padre aveva preso il suo posto a capo della guardia reale nonostante fosse ancora una giovinetta.

Un grande legame d’amicizia pareva legare i due giovani, che combattevano senza distogliere un solo momento lo sguardo…le fronti corrugate, segno che la concentrazione più totale dominava ambedue. Ra ormai aveva raggiunto il punto più alto nel cielo turchino, ma nessuno dei due giovani sembra in grado di avvertire l’ opprimente calura troppo impegnati a combattere in quel piccolo angolo di giardino lontano da obblighi militari o di corte. Il giovane faraone dalla chioma violetta e dorata, si scaglia improvvisamente contro la ragazza che…per niente intimorita affronta il suo avversario, immaginando di trovarsi in battaglia in cui la vita del Faraone era in gioco.

Nel giro di un fugace attimo, il Faraone si ritrova a terra con il bastone della sua compagna di latte, puntato alla gola. Quest’ ultima pare trovare il tutto molto divertente in quanto scoppia in una fragorosa risata…una risata cristallina e spensierata, come solo quella di giovane fiore quale era lei poteva essere.


- Per la testa di Horus e Anubi! Stare seduto su quel trono,ti ha reso flaccido come il limo che si deposita sulle rive del Nilo, mio Faraone?!


- Non giudicarmi con troppa fretta Sakmete, battermi non sarà così facile…e non sarà certo una donna a farlo.


- Tu credi?! Bene allora se non è così facile batterti mio Faraone, fatti avanti e dimostrami di essere un’ uomo e non una palla flaccida di limo e fango!


Con un rapido balzo il faraone, è di nuovo in piedi e si scaglia nuovamente contro la giovine che para tutti i fendenti e i dritti sgualmbrati che le vengono rivolti senza alcuna difficoltà. Un imprevisto però accade, le spalle della ragazza toccano il ruvido tronco di una palma a cui un sacco pieno di sabbia utilizzato di solito per il tiro al bersaglio penzola pigramente. La ragazza pare in trappola, mentre la leggera armatura che lei e il Faraone indossano riluce sotto i caldi raggi del sole…tutto pare volgere al favore del figlio dei Nilo. Rapide però sono le movenze della ragazza guerriera, che s’abbassa giusto in tempo per evitare che la punta del bastone avversario raggiunga la sua gola ambrata. Un momento dopo il Faraone, si ritrova nuovamente disteso a terra sulla verde erba il Puzzle del Millennio penzola da una parte e la corda a cui era appeso si spezza.


- C’è solo un’ uomo in tutto l’ Egitto che può battere il faraone Athem…e quel uomo sono io!


- La tua è stata solo fortuna Sakmete, mi hai colto di sorpresa e non succederà più te lo posso assicurare.


- Hai detto la stessa cosa quattro lune fa, e come allora…io ho avuto la meglio su di te, ammettilo mio Faraone!


- Assolutamente no, e poi ridammi il puzzle del millennio Sakmete!


- Se riuscirai a battermi in duello, lo riavrai Athem…altrimenti i coccodrilli lo troveranno un ottimo pasto per i loro poveri stomaci affamati.


- RIDAGLIELO IMMEDIATAMENTE!


Un sibilo si ode in tutto il giardino, mentre un freccia dalla nobile fattura sfreccia a poca distanza dal volto della giovane donna conficcandosi nell’albero alle sue spalle. I due giovani alzano lo sguardo in direzione della scalinata centrale…sulla cui cima, si trova un’ altro ragazzo dalle vesti colore del cielo. Era Seth, il giovane sacerdote cugino di Athem il faraone e custode della Barra del Millennio…questa volta però nelle sue mani non vi era l’ oggetto del Millennio ma un’ arco in legno morbido con la quale la freccia aveva scoccato. I suoi occhi di un incantevole blu, dardeggiano sul Faraone che nel frattempo si era alzato alla giovane Sakmete che pareva aver perso tutta la sicurezza e caparbietà che fino a qualche istante prima l’aveva caratterizzata.


Da tempo immemorabile la giovinetta ormai, sentiva di provare un profondo quanto segreto affetto per il sacerdote- guerriero. Quest’ ultimo però era ancora legato anima, cuore e mente al ricordo di una donna che da tempo ormai era morta…alla giovane guerriera quindi, non rimaneva altro che tacere ed osservare l’uomo che amava di nascosto con gli occhi della mente. Sotto lo sguardo colore della notte, la giovane raccolse la corda a cui il Puzzle del Millennio era attaccato e riconsegna il tutto al suo amico che…segue l’evolversi dei fatti con un sornione sorriso.


- Devo conferire con te Sakmete, ti aspetto dentro il tempio.


- Va bene…arrivo subito…arrivo!


- Sbrigati!


Abbassa lo sguardo la giovane, a cui non rimane altro che osservare il sacerdote dalle pregiate vesti blu come i suoi occhi allontanarsi diretto al tempio. Il suo cuore ancora incatenato al ricordo di quella donna ormai defunta, che anni prima aveva sacrificato la sua vita per salvarlo. Un ricordo doloroso come non mai, che ancora faceva soffrire il sacerdote rendendolo ceco di fronte ad un possibile quanto nuovo sentimento. La giovinetta raccolse i bastoni, e li affidò ad uno schiavo affinché li riportasse alla caserma…un profondo sospiro emula poi accingendosi a raggiungere Seth nel tempio. Una mano dalla presa delicata e rassicurante allo stesso tempo si posa sulla spalla della ragazza, che sobbalza non aspettandosi un gesto simile…si volta verso Athem e un sorriso timido gli rivolge.


- Perché non provi ad aprire il tuo cuore a Seth?


- Non capisco cosa tu voglia dire mio Faraone…


- Invece lo capisci benissimo Sakemete, pensi che non mi sia accorto mai del modo in cui guardi mio cugino?


- E come lo guarderei?


- Come una donna innamorata…


- Sai meglio di me che il suo cuore è ancora legato a quella donna, quindi non avrebbe senso aprigli il mio.


- Lo credi davvero?


- Si è quello che credo, io posso sbaragliare interi eserciti con i miei uomini ma…non posso combattere un ricordo del passato. Devo andare Seth mi sta aspettando, i miei omaggi Faraone.


Esegue un lieve inchino la giovine, mentre con passo sicuro ed allo stesso tempo leggero s’appresta a salire la scalinata che conduce al tempio. Un luogo suggestivo e di sublime bellezza alle cui pareti scolpite nella dura roccia gli dei e non solo…anche creature dalla mostruosità ed imponenza senza eguali. Lo sguardo della guerriera, si sofferma sul fondo del tempio ove si trova un’ altare sui cui imponente troneggia la statua del dio Horus. Raggiunge così il giovane sacerdote, che con sguardo freddo ed allo stesso tempo calcolatore la osserva…tra le mani ora regge la Barra del Millennio. Nessun sorriso alberga sul bel volto dalla pelle ambrata, solamente una volta ella lo aveva visto sorridere…in presenza del Faraone suo cugino.


- Eccomi Seth, di cosa dobbiamo conferire?


- Del tuo comportamento nei riguardi del Faraone mio cugino, il tuo compito è difenderlo e non insegnargli a difendersi.


- Da generazioni la mia famiglia si occupa di istruire i faraoni ed i suoi figli all’ arte della guerra affinché siano pronti a difendere se stessi ed anche il popolo se necessario.


- Ma tu sei una donna Sakmete, e la cosa come certo avrai inteso è completamente diversa.


- Non capisco dove tu voglia arrivare Seth, conosco Athem dal giorno in cui è nato e se tu credi…


- Da oggi in avanti, tu sarai solo ed esclusivamente il capitano della guardia reale…e ogni rapporto di tipo amichevole con il Faraone ti è proibito.


- Perché questo?!


- Sei una donna, per di più di una classe sociale inferiore…quindi è meglio sedare eventuali sentimenti sul nascere.


- Io capisco solo una cosa Seth, sei ancora legato ad un ricordo che ti impedisce di vedere con gli occhi del cuore.


- Come osi...


- Me ne vado, ho già sentito abbastanza per quest’ oggi!


Senza attendere oltre la giovane, s’allontana in direzione dell’ uscita…il cuore gonfio di ira, rabbia ed anche tristezza. Il ricordo di quella donna ormai morta, intrappolava ancora il cuore di Seth come una catena faceva con il prigioniero. Mai si sarebbe accorto della giovane guerriera, che da tempo immemorabile ormai provava sentimenti di amore nei riguardi d’egli…e forse mai niente di tutto questo sarebbe avvenuto.

Questo la giovane pensava, mentre dal tempio con passo sicuro s’ allontanava ignara del fatto che alle sue spalle Seth il sacerdote la mirava con l’angoscia nel cuore per non essere riuscito a farle comprendere il sentimento che nel suo cuore già da molto tempo ormai dimorava e…che le barriere del passato e dei ricordi, era riuscito ad abbattere. Un sentimento d’amore.

 
Continua nel capitolo:


 
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