DARK UNO
- Capitolo 1° -
questa storia breve mi venuta mentre scrivevo il finale della storia la sucube Hinata allora ho chiuso li la storia è ne usata per farne un altra storia dai toni dark!
!_!
Villaggio delle terme.
Zona per i turisti.
In una stanza di un hotel per giovane coppia in cerca di avventura.
Una ragazza si guardava allo specchio.
È parlava nella mente.
Amo i miei pettorali e bicipiti.
I miei muscoli sentono come essi stanno crescendo durante la notte.
I miei pettorali sono così potenti che praticamente hanno una mente propria.
La mia mente non può resistere a fissare i miei muscoli in questo stretto pigiama rosso.
Voglio dire, io sono enorme.
Mi guardo come faccio ha fatica ha stare in questa stupida camicia da notte, il mio bicipite anche se non lo gonfio non può essere inserito anche in maniche e devo strappare il foro del collo solo per ottenere il mio dentro trappole e bene per quanto riguarda il mio petto la camicia si restringe mostrando l’ addome.
Il mio bicipite ridicolmente enorme e forte.
I pettorali mostrano sulla pelle vene sporgenti.
Sono sporgendosi fuori che significa che sto diventando sempre più duro e vascolare.
Il mio petto forte e pettorali sono uniti in un ceppo fino a quando le mie vene petto saltar fuori come serpenti e si uniscono con i grandi forti avambracci.
Il controllo di muscolo è della loro forza impressionante.
I miei pettorali sono ormai rimbalzarli fuori dal mio controllo, non posso nemmeno parlare su di loro come parte dei un corpo umano, sembrano 2 cuccioli in una casa di rimbalzo sotto la mia camicetta.
La ragazza si ammira poi si dirige verso il letto con passo fermo è deciso.
La sua preda è sul letto!
Le labbra color nero fanno vedere una lingua rossa.
Si lecca le zanne, mentre le grandi ali da pipistrello si aprono è la coda appuntita che gli esce dal corpo si muove come il sonaglio di serpente.
Ad ogni passo il pigiama si strappa.
Il desiderio è ormai ciò che la guida.
Ormai arrivata sopra di lui rimane solo un paio di mutande.
Il seno enorme ma sodo si posa sui pettorali dell’ uomo frutto dei desideri della ragazza.
Lei si riceve un caldo abbraccio.
“sei sicura?”
Queste sole parole spiegano tutto quanto esso sia puro.
La risposta è un dolce quanto tenero baci.
Be differente dall’ aspetto selvaggio è demonico che ha la ragazza.
Che però dopo questo solo atto gentile lo aggredì come una giumenta in calore in cerca del suo stallone.
Le ali si chiusero in un bozzolo mentre la ragazza consumava il sospirato premio.
LE TENEBRE FESTEGIANO LA LORO FIGLIA!
La mattina dello stesso giorno.
Villaggio della foglia.
Una stanza da letto in una villa dalle forti tradizioni.
Una ragazza si guardo in giro era ancora presto per tutti non per lei!
Si cambio è andò di corsa verso il luogo dove andava ogni mattina per tre ore, se gli permetteva il lavoro.
La ragazza stava all'interno dei campi di allenamento abbandonati, la luna si vedeva ancora mentre le stelle che prima macchiavano il cielo stavano sparendo.
Lavorava con le attrezzature li presenti per migliorarsi.
Cosa che non succedeva come voleva.
Non avrebbe mai rinunciare.
Non sarebbe mai tornata indietro sulle sue parole.
Era ed il suo modo di essere un ninja.
Era cosi fin dai tempi degli esami chunin dove quasi venne uccisa.
Si era addestrato da sola ho grazie ai suoi compagni per arrivare al livello di dove era ora.
Perché allora non migliorava ancora?
Poi si sedette è trovo una cosa che la rese felice.
Proprio li!
Si era trasferito in periferia in quel campo di allenamento per trovare un albero per sedersi sotto.
Chi lei desiderava.
Il sole sorgeva su di lui, e si vedeva che voleva rilassarsi per un po’ sotto quella ombra.
Alla base dell'albero, trovò un altro oggetto che piaceva, un fiore bianco, un dente di leone soffice.
Si sedette e prese il dente di leone.
Lo vide che parlava ad alta voce.
Era attenta è tese l’ orecchio.
Capi che era assorto nei suoi pensieri.
Tutto sembrava che gli fosse successo insieme.
La guerra era finita grazie ha lui.
Era scelto come successore di Tsunade – sama.
Vide che aveva pure lui un soffice dente di leone.
Naruto fece esplodere i semi bianche dal gambo tarassaco e guardato come i paracadute bianche allontanata dal vento pigro caldo.
Qui vide che delle lacrime rigavano il suo volto sempre sorridente.
Non era venuto per cercare riposo ma per cercare un posto per ricordare chi era morto.
La Hyuga senti un stretta al cuore.
Naruto era di nuovo solo!
Solo con il suo potere!
La guerra gli aveva portato via tutto: Tsunade che per lui era una specie di madre, la sua innocenza causa lo scontro con Madara, le sue convinzioni causa le azioni di Sasuke!
Era un Hokage ma era un uomo solo!
Il suo team era sparito come neve al sole: Kakashi era morto contro Obito, Sakura è Sasuke erano come morti visto che entrambi avrebbero trascorsi insieme tutta la vita in galera.
Persone che pensava di potersi fidare gli avevano girate le spalle: Shikamaru, Choji, Neji perfino Rock Lee che lo considerava la causa indiretta della morte del maestro.
Poi senti una frase.
"Vorrei che Hinata avuto un po’ di me in lei: in questo modo vorrei sempre sapere come si sentiva, e saremmo insieme."
Senti un brivido lungo la schiena.
Poi lo vide asciugarsi le lacrime ed andarsene.
Per quante volte fosse andata ha prendere le missione nel suo ufficio non aveva mai parlato di mettersi insieme.
È sapeva che lui non era il tipo di uomo che la considerava la seconda scelta.
L’ amore verso Sakura lo aveva accantonato per rispetto per quella mocciosa incapace di prendere le proprie responsabilità.
Incredula soffio anche lei il suo dente di leone.
Cosa stava succedendo alla sue spalle?
Piena di dubbi ritorno ha casa di nascosta.
Si sentiva come una bambina che pigiava la scuola.
Proprio lei cosi seria.
Faceva una simile bambinata.
Poi senti delle voci provenire dall’ ufficio del padre.
Il loro rapporto era di quelli difficili.
Tutta via ormai ci aveva fatto il callo.
Oltre la voce boriosa del padre senti altre due voci.
Che lei conosceva bene!
Era il consiglio della foglia meglio noti come i due saggi: Homura Mitokado è Koharu Utatane.
“Naruto è un animale difficile da gestire!” fece l’ anziana donna con foce di disprezzo.
“tutta via è pur sempre un uomo semplice: il suo desiderio di farsi una famiglia sarà la leva che useremo per plasmarlo è liberarlo dagli stupidi insegnamenti di Jiraiya!” fece con tono di superbia l’ uomo.
“vi ricordo il nostro accordo: avere come genero un Hokage è un lustro che non voglio perdere!” fece in maniera arrogante mio padre.
“non ti preoccupare tua figlia sposerà Naruto ma solo dopo che noi lo avremo addomesticato!” fece con tono insolente l’ anziano.
“quella buona nulla, pensavamo che ha parte il seno non avesse nulla, ma adesso ha un sua funziona!” fece in toco sarcastico la donna.
“per fortuna Naruto deve rispettare il protocollo!” è qui capi.
“è vero Hiashi ma la nostra fortuna è doppia perché quella inetta di tua figlia è troppo stupida per dichiararsi!” fece il vecchio bastardo.
“comunque dobbiamo stare attenti Naruto è imprevedibile se la sposasse con un documento legale ci fregherebbe!” fece quella zitella inacidita.
Non resi ancora i discorsi è me andai.
Avevo scoperto che da merce difettosa ero divenuta un arma di ricatto!
CONTINUA......
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