CAPITOLO N 1
- Capitolo 1° -
“IL NOSTRO PASSATO,IL NOSTRO FUTURO”
CAPITOLO 1
Il sole primaverile batteva pigro e insinuante sulla città,non c’era la minima traccia di una nuvola che potesse deturpare l’infinita e maestosa distesa celeste,sorrise dolcemente,fin da quando era bambina aveva sempre avuto il terrore che quei cirri potesse cadere,una fobia assurda per la “lei” adulta,ma pensieri sapevano incutere terrore in quel batuffolo di dolcezza che era stata tanti anni prima,allora la sua tata per farla addormentare le narrava di angioletti dispettosi che volavano fra nuvole candide e le incollavano sul cielo impedendo loro di cadere,così non era raro che lei di notte sognasse di poter giocare davvero con quei spiritelli biondi e di far aderire quelle nubi sul cielo,immaginando magari di proteggere tanti altri bambini e bambine come lei.
Camminò per la stanza e osservò pigramente l’orologio,il sorriso sul suo bel volto tramutò improvvisamente facendo spazio ad un’espressione spazientita e nervosa,in tutti gli anni passati lontani suo fratello non era affatto cambiato,era rimasto un ritardatario cronico,eppure sapeva benissimo che oggi sarebbe tornata dal suo scambio culturale o meglio dal suo esilio forzato,una marea di ricordo invasero la sua mente mentre odio allo stato puro cominciava a tornare a galla dopo un anno di sofferenze,si torturò con i denti perfetti il labbro superiore cercando di far sparire il rancore dal suo cuore spezzato,ormai continuare quella crociata non avrebbe portato a nulla eppure aveva paura,sapeva bene che Ryota non aveva preso bene la notizia del suo ritorno eppure adesso era lì e non se ne sarebbe andata tanto facilmente, aveva troppi conti in sospeso,troppe persone avevano sofferto per la sua debolezza che lei in quel periodo di lontananza aveva eliminato con sacrificio.
Osservò meccanicamente la stanza,un salotto ampio arredato con buon gusto,un sorriso cinico apparve sul suo volto,ma certo…dopotutto sua madre aveva più tempo di arredare le sue numerose ville che trascorrere un po’ di tempo con i suoi figli o meglio con il suo prediletto,Ryota,il fratello maggiore ma non solo in ordine di tempo lui era sempre stato il vanto della sua famiglia benestante,solo lui contava,solo lui aveva tutti i diritti e nessun dovere,tutto era dovuto a suo fratello,persino le cameriere la maltrattavano,inutili erano i pianti e le urla lei non contava nulla per nessuno,era sola,a 7 anni era sola,nessuno a proteggerla e a coccolarla,solo la sua Tata tentava di darle tutto l’amore possibile,neanche lontanamente paragonabile a quello di una madre…
-Yoko…-una voce adulta e maschile era arrivata alle sue orecchie,il cuore aveva preso a battere all’impazzata quasi volesse uscire dal suo petto si girò con estrema lentezza e si specchiò nei suoi occhi stupiti,gli aveva regalato un sorriso e lui gli era corso incontro racchiudendola in un abbraccio protettivo-ma quando sei arrivata?non avevo la minima idea che tornassi oggi…se lo avessi saputo sarei tornato prima…-
-non preoccuparti fratellino l’importante è che sei qui,con me…-mormorò lei mentre le lacrime scorrevano lungo le sue guance rosee.
Ryota si scostò da lei e cominciarono a parlare di tutti gli avvenimenti di quell’anno,era cambiata la sua sorellina,era partita bambina ed era tornata una donna,non era altissima ma quella era una caratteristica di famiglia,era snella e ben proporzionata,il viso dai tratti regolari era dolce e perfetto,era ornato da splendidi smeraldi e da lunghi capelli castani leggermente mossi,la sua carnagione era nivea e le dava l’aria di uno spirito soprannaturale,era incredibile quanto poco si somigliassero ma questo non aveva impedito loro di volersi bene…mai…o forse quasi mai…lei parlava affascinata e con una strana luce negli occhi della Russia e di tutto quello che aveva visto o sentito,sperava davvero che non ce l’avesse con lui per quello che aveva fatto l’anno prima e adesso non aveva il coraggio di dirle che l’uomo da lei amato era cambiato,che lui si era sbagliato e che era stato geloso e aveva avuto paura di perderla….
-ma non è che hai trovato anche un ragazzo nella tua bellissima Russia?-la punzecchiò il fratello assumendo la sua aria malandrina.
-non penso proprio tesoro e attento a quello che dici,sai nelle mie lunghe telefonate con Ayako ho saputo cose molto interessantissime!!!-ghignò lei.
-vuoi dire che tu e Ayako vi siete sentite per telefono?-esclamò Ryota.
-guarda che io voglio bene alla mia migliore amica…ci sentiamo ogni sera….-
-e cosa ti ha detto…???-
-cose molto interessanti guardia del corpo….è incredibile come sai essere protettivo verso le donne della tua vita…-
-già incredibile vero che tu ancora non mi abbia perdonato!?-esclamò lui oltraggiato,si alzò dal divano e avanzò verso la finestra dando le spalle alla ragazza e cercando di ignorare le sensazioni che lo stavano facendo vacillare come mai nella sua vita.
-ti sbagli…io ti ho perdonato tanto tempo fa perché sapevo che tu eri nel torto si,ma non te ne rendevi conto perché tu non hai mai voluto conoscere Hisashi…e lui ti ha dimostrato che persona è…-
-come Yoko?venendo in palestra e minacciandomi?-
-no!!pentendosi dell’errore che aveva fatto e tornando ad essere quello di un tempo,ti sbagli Ryota io ti ho perdonato molto tempo fa,ho pianto e urlato per il dolore ma ti ho perdonato…forse dovresti fare lo stesso…-
-Dio Yoko,pensavo di averti perso per sempre…-esclamò lui tornando indietro e abbracciando la sorella-ho sbagliato tutto con te,avevo paura di perderti e così dissi alla mamma che frequentavi Mitsui,pensavo ti avesse vietato di uscire ed invece ti ha mandato in un vero e proprio esilio,è tutta colpa mia piccola….non sai quante notte insonni ho passato senza te…-
-dimentichiamo tutto Ryo-chan vuoi?-
-ma certo che si…-
Continua...
mi raccomando aspetto tanti commenti!!!!!!!
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