L'INIZIO DI UNA NUOVA GUERRA SANTA
- Capitolo 1° -
CAP. 1
L'INIZIO DI UNA NUOVA GUERRA SANTA
_Ti prego, cerca di resistere!!!_
_Ngh..._
_Non mollare, siamo quasi arrivati! Qui potranno curarti... tieni duro!_
Shun correva come mai aveva fatto in vita sua. Una pioggerella leggera gli sferzava il viso ad ogni passo, lavando via il sangue della battaglia.
Fra le sue braccia, svenuta, giaceva una ragazza ferita. Le sue gambe dolevano, ormai solo la sua immensa forza di volontà lo guidava verso la sua meta, il santuario di Atene.
_La casa dell'Ariete! Sono arrivato!_ esclamò sollevato scorgendola in lontananza.
Il Cavaliere d'oro dell'Ariete, Mur, sedeva al tavolo insieme al suo allievo, Kiki.
_La colazione è pronta!_ esclamò vivacemente il ragazzino, versando del tè nelle tazze di porcellana che precedentemente aveva sistemato con cura. Mur sorrise deliziato.
_Grazie, Kiki. E' stato un gesto molto gentile il tuo, oggi, di prepararci la colazione_
_Sei affamato?_ chiese lui.
_Moltissimo_
_Bene!_ Kiki posò sul tavolo con aria soddisfatta due brioche ancora fumanti _Ta daan!_
_Oh!_ Mur parve sorpreso _Hai pensato veramente a tutto._
_Certo, cosa credevi? E adesso..._ Kiki battè le mani insieme _Mangiamo!_
_Buon appetito_ mormorò Mur divertito mentre si portava la tazza del tè alle labbra.
Mur, originario del Jamir, era l'unico in grado di riparare le armature al grande tempio e stava tramandando la sua esperienza al piccolo Kiki, suo discepolo. Il ragazzino era un abile allievo, ma spesso un po' cocciuto e testardo. Per questo Mur era tanto divertito, quella mattina, nel vederlo impegnarsi così tanto nel fare qualcosa per lui.
_Allora? Com'è?_ chiese Kiki sgranando gli occhi e fissandolo intensamente, mentre Mur addentava la brioche. Il Cavaliere d'oro sorrise.
_E' ottima, grazie Kiki_
Il volto del ragazzino si illuminò.
_Grande Mur!!! Grande Mur!!!!_
Una voce riecheggiò per tutte le pareti della casa dell'Ariete. Mur e Kiki sussultarono, sorpresi.
_Ma questa..._
_E' la voce del Cavaliere di Andromeda. Che cosa mai farà qui al Santuario?_
Mur si alzò dal tavolo, diretto verso l'entrata. Il piccolo Kiki sbuffò, rassegnato, e lo seguì.
In lontananza, i due scorsero lo scintillio dell'armatura di bronzo di Shun avvicinarsi a gran velocità. In braccio, stringeva un corpo minuto che a prima vista sembrava appartenere ad una ragazza svenuta.
Mur gli corse incontro.
_Shun! Cos'è successo? Shun parla! Chi è questa ragazza? Che le è successo?_
Il Cavaliere di Andromeda non aveva più fiato e non riuscì a spiccicare parola. Si vedeva che era distrutto, le gambe gli tremavano come foglie secche al vento e gli occhi si erano fatti vitrei dallo sforzo. Mur si affrettò a prendersi carico della ragazza e ordinò a Kiki di portare dell'acqua per Shun.
_Ti prego, amico mio, siediti e rilassati. La Casa dell'Ariete è sempre aperta per te_
Kiki sopraggiunse con l'acqua, che Shun bevve a grandi sorsi. Respirando affannosamente, il Cavaliere di Bronzo alzò lo sguardo verso Mur e sussurrò con voce fievole: _E' viva?_
Mur capì che si riferiva alla ragazza, che adesso giaceva fra le sue braccia.
_Sì_ rispose cupamente_ Ma è ferita in modo molto grave. Mi prenderò cura io di lei, ma non so se... se riuscirò a salvarla_
_Dan...dannazione!_ esclamò Shun singhiozzando _Atena non può fare niente per lei?_
Mur chiuse gli occhi con aria pensierosa. Si avvicinò ad un giaciglio dove pose il corpo esanime della ragazza, poi chiese a Kiki di portare dell'acqua anche per lei e di cercare di farla bere.
_Atena è la paladina della razza umana. Sicuramente cercherà di salvare questa fanciulla ma... perché Shun? Perchè portarla proprio qua e non da un comune dottore? E perchè proprio tu... dove
l'hai trovata? Chi l'ha ridotta così?_
_Grande Mur_ mormorò Shun tristemente _Ti racconterò ogni cosa. Ma prima, ti prego, informa Atena di ciò che è successo... non possiamo lasciare morire così un innocente!_
Mur annuì.
_Atena è già stata informata. Stà tranquillo, sta scendendo le dodici case per dirigersi qua._
_Allora aspetterò anche lei per raccontarvi l'accaduto_
Mur parve sorpreso, ma annuì nuovamente e si sedette sul giaciglio della ragazza, in attesa.
Non tardò molto che il cosmo della Dea Atena cominciasse a riempire la Casa dell'Ariete con tutta la sua grandezza.
"Atena sta arrivando" pensò Mur indossando l'elmo dell'Ariete.
Non appena Saori varcò la soglia, Mur e Shun s'inchinarono solenni.
_Alzatevi, per favore_ la donna si girò verso la ragazza svenuta _E' lei?_ chiese poi.
Shun annuì _La prego Saori, deve fare qualcosa_
_Shun caro, non preoccuparti, la salverò_ Atena sorrise dolcemente, poi poggiò il suo bastone sul petto della ragazza. Ci fu una luce abbagliante, calda e dolce, che ricoprì l'intero corpo della
sconosciuta. Dopo pochi secondi, la luce cessò, e ogni ferita si era completamente rimarginata.
Shun scattò in piedi, trattenendo il fiato.
La ragazza giaceva ancora immobile, senza dare cenni di vita.
_Atena... lei è..._
_E' viva, tranquillizzati Shun_ mormorò Saori sedendosi su una poltrona di pietra _Sta solo riposando_
Shun cacciò un sospiro di sollievo, rilassandosi. Finalmente, dopo così tante ore, i suoi muscoli potevano sciogliere la tensione e riposarsi. Bevve un altro sorso dell'acqua che Kiki gli aveva
precedentemente portato e socchiuse gli occhi, stanco.
_Cavaliere di Andromeda, so che sei stanco e meriti riposo, ma vorrei che tu mi raccontassi chi è questa donna e per quale motivo per te è stato così vitale salvarla_ gli disse Mur accomodandosi
a sua volta.
_Questa donna... credo abbia qualcosa di anomalo_ rispose Shun. Mur e Saori sussultarono.
_In che senso?_ domandarono in coro.
_Lasciate che vi racconti..._
Il Cavaliere di Andromeda si trovava ad Atene per incontrare Seiya, il Cavaliere di Pegaso, dopo mesi di lontananza per seguire uno speciale allenamento. Shun si ravviò la lunga chioma, quando una
goccia cadde precisamente sulla sua fronte.
_Oh, no. Sta per mettersi a piovere... _ notò con disappunto. Sospirando, proseguì il suo cammino
verso il centro della città, dove aveva appuntamento con Seiya.
Ma non fece più di dieci passi che si bloccò, rabbrividendo.
_Cos'è questo cosmo? E'... potentissimo! Non riesco quasi a muovermi per il terrore!_
In lontananza, gli parve di udire delle urla femminili che si facevano sempre più vicine...
"Una ragazza? Sembra essere in pericolo, devo aiutarla!"
Il cosmo potentissimo si affievolì, fino a spegnersi del tutto. Pochi secondi dopo ne apparve improvvisamente un altro, di potenza inferiore ma comunque spaventoso.
_Ahhhh!!!!_
Ci mancò poco che Shun le andasse a sbattere addosso. La ragazza che aveva urlato perse l'equilibrio e cadde ai piedi del Cavaliere di Andromeda, dolorante. Era ricoperta di sangue da capo a piedi.
_Chi... chi sei tu? Sei uno di loro? Ti prego lasciami andare, ti scongiuro!_ gridò terrorizzata.
_Un altro di loro? Di loro...chi?_ balbettò Shun sorpreso.
Il cosmo che Andromeda aveva avvertito si faceva sempre più vicino, ed era uno dei più ostili che gli fosse mai capitato di affrontare.
_Uno di quei Cavalieri neri!_ gridò lei _Uno Specter!_
_Che cosa??? C'è uno Specter qui?! Perché?_
_Vuole... vuole uccidermi!_
Gli occhi della ragazza erano sempre più spalancati dal terrore. _Dobbiamo fuggire, o ci ucciderà entrambi!_
_E' troppo tardi, mocciosa!_
Alle loro spalle si materializzò un'ombra nera. In un baleno, un fascio di luce oscura colpì Shun alla schiena sbalzandolo via, fra le rocce della strada non asfaltata che stava percorrendo
precedentemente.
_No!!!_ urlò lei correndogli incontro per aiutarlo.
_Sei un mostro! Come osi prendertela con lui? Non c'entra niente!_
Lo Specter si fece avanti, uscendo dall'ombra.
_Io sono Flegias del Lycaone, Stella del Cielo Peccaminoso!_ esclamò ghignando _E ho l'ordine di uccidere la puttana... chiunque si metta fra me e il mio obiettivo, non merita alcuna pietà!_
"Ucciderla? L'ordine? Gli Specter dovrebbero prendere ordine solo da Pandora, almeno finché Ade non si sarà risvegliato! E allora... cosa mai spingerà Pandora a volere questa ragazza morta?"
Shun era confuso, ma non c'era tempo per porsi certe domande: doveva combattere!
_Ragazza, mettiti al riparo! A lui ci penso io!_
_Cosa?! Ma sei impazzito? Ti ucciderà!_
_Non penso proprio! Armatura di Andromeda!!!_
_C... cosa?!_
Richiamata dal cosmo del suo padrone, l'armatura di Andromeda giunse per vestire Shun.
_A... anche lui è un Cavaliere!_ balbettò la ragazza esterefatta _Ma è diverso da Flegias... che esistano vari tipi di Cavalieri,
allora?_
Flegias del Lycaone, dopo un'attimo di sorpresa, scoppiò in una fragorosa risata.
_Chi l'avrebbe mai detto? Due piccioni con una fava. Non solo farò fuori la puttanella, ma pure uno dei cavalieri di bronzo di Atena... tutto ciò è esaltante! Preparati a morire, Cavaliere di Andromeda! Howling Inferno!_
_Rolling Defense!_
La catena di Andromeda si mise improvvisamente a girare intorno al corpo del Cavaliere, proteggendolo dal colpo del Lycaone.
Flegias grugnì.
_Maledetto pivello! Tu non sai con chi hai a che fare!_
_Flegias del Lycaone!_ gridò Shun sciogliendo la posizione di difesa _Ti darò un'opportunità! Lascia stare questa ragazza e io non ti ucciderò... ma prova a sfiorarla anche solo con un dito, e
non avrò pietà per la tua anima corrotta!_
"Wow... questo Cavaliere è veramente forte!" pensò la ragazza, che giaceva terrorizzata a terra, incapace di muoversi per la paura "Non capisco... sento in lui qualcosa... qualcosa di dolce...come se dentro di lui ci fosse una forza incredibile..."
Flegias ebbe un attimo di panico, ma recuperò subito la sua arroganza e scoppiò in una risata malvagia.
_Sciocco Cavaliere di Atena_ esclamò rabbioso _ Tu credi davvero di potermi sconfiggere? Io sono Flegias del Lycaone, colui che scorta i morti dal quinto al sesto cerchio dell'Inferno! La mia forza è nettamente superiore alla tua, misero Cavaliere di Bronzo! Il colpo di prima non era nemmeno a un terzo della mia potenza... questo non lo parerai! Howling Inferno!_
_Nebula Chain!_
L'Howling Inferno di Flegias e la Nebula Chain di Shun si scontrarono, ma il primo attacco ebbe il sopravvento, scaraventando il Cavaliere di Andromeda parecchi metri addietro.
_Oh, no!_ la ragazza riuscì ad alzarsi e, tremando, si avvicinò al corpo ferito di Shun.
_Cavaliere, stai bene?_ domandò tristemente.
Shun si scrollò di dosso le macerie e si asciugò il sangue che gli colava dal labbro.
_Maledizione, questo Specter è davvero forte...l'ho sottovalut..._ ma non finì la frase perchè un'ombra di terrore si dipinse sul suo volto _SPOSTATI!_
Il suo avvertimento non giunse in tempo. Flegias era già dietro di loro, e afferrò la ragazza per il collo.
_Toglierò prima di mezzo questo scarafaggio, così la mia missione sarà compiuta e potrò divertirmi con te in pace, Cavaliere di Bronzo_
Le sue forti dita si stringevano sempre di più attorno all'esile collo.
_L... lasciala..._
_Tu non interferire, verme! Howling Inferno!_
Il colpo stavolta fu così veloce che Shun non ebbe neppure il tempo di disporre la sua catena a difesa. Lo colpì in pieno, lacerandogli le vesti e scalfendogli l'armatura.
"E' finita" pensò tristemente "Non sono riuscito a difenderla... questi Specter sono troppo forti per noi Cavalieri di Bronzo..."
Ma mentre si stava arrendendo al suo destino, un cosmo spaventoso gli fece aprire gli occhi di botto.
E, con sua enorme sorpresa, si rese conto che la fonte di tutta quella forza non era Flegias del Lycaone, ma la ragazza.
"Ma allora... il cosmo che ho sentito prima non era quello di Flegias, bensì il suo!"
Shun era sbalordito, e Flegias non era da meno.
Mollò instantaneamente la presa sul collo della ragazza, urlando: _Maledizione, mi ha bruciato la mano!!!_
Il corpo della donna cadde a terra esanime; Shun riuscì a rialzarsi dolorante e, approfittando dell'esitazione di Flegias, corse verso di lei e la sollevò fra le braccia.
Ma non tardò molto perché il Lycaone si riprendesse.
_Non so come diavolo una ragazzina inutile come lei possa aver generato un cosmo simile_ ringhiò fra i denti _Ma non importa, adesso sono veramente arrabbiato e vi farò fuori con un solo colpo!_
Shun abbracciò la ragazza, facendole scudo con il suo corpo e si preparò a ricevere il colpo di grazia.
"Maledizione, ho finito il cosmo e non riesco più a disporre la mia catena a difesa. E' davvero la fine..."
Chiuse gli occhi, attendendo. Ma il colpo non arrivò.
_W... Wyvern Rhadamanthys! Che diavolo ci fai tu qui?!_
La voce di Flegias assunse un tono di terrore.
"Un altro Specter???" Shun era sempre più sorpreso.
Il nuovo Specter che era giunto, aveva bloccato il colpo di Flegias del Lycaone! Non sapeva davvero spiegarsi cosa diavolo stesse succedendo.
_Flegias, ritirati per favore. Per oggi qui abbiamo terminato_ disse Rhadamanthys con voce perentoria.
_Ma... ero quasi riuscito a farla fuori..._
_Ti ho detto di ritirarti_ ringhiò lo Specter.
_Ma gli ordini di Lady Pandora..._
_Non mi interessano assolutamente gli ordini di Lady Pandora! Io prendo ordini solo da Ade in persona, e finchè Ade non si sarà risvegliato, nessuno può comandarmi... e adesso, allontanati da
questo posto prima che ti faccia fuori io. E' chiaro?_
Wyvern Rhadamanthys posò gli occhi su Shun. I loro sguardi si incrociarono per un istante, e il Cavaliere di Bronzo sentì come una scossa elettrica lungo la schiena. Poi Wyvern sorrise, e si voltò senza dire una parola, allontanandosi così come era arrivato.
Flegias grugnì ma, spaventato da un Cavaliere che apparentemente aveva un cosmo superiore al suo, decise di ritirarsi seguendo i suoi ordini.
Non appena anche Flegias si fu allontanato, Shun si rialzò in piedi, stringendo fra le braccia il corpo della ragazza.
"Non ho assolutamente capito nulla di quanto sia successo... ma ora l'importante, è salvare la sua vita! Devo raggiungere il grande tempio prima che sia troppo tardi!"
Saori e Mur ascoltarono la storia con interesse. Al termine, Shun cercò di riprendere fiato, stanco.
_Tutto ciò è..._ Mur non riusciva a trovare le parole giuste.
_Strano?_ provò ad aiutarlo Shun.
_Interessante_ lo corresse Atena _E così il cosmo spaventoso apparteneva alla ragazza e non allo Specter?_
Shun annuì con convinzione _Sì, ne sono certo_
Saori si alzò in piedi, avvinandosi al giaciglio dove ella riposava, ormai fuori pericolo.
_La guerra santa sta ormai per cominciare. Se questa ragazza è davvero così potente come dici, potrà essere una grande alleata per noi... non trovate?_ finalmente Saori si sciolse in un sorriso, che illuminò i cuori dei due Cavalieri. Sia Shun che Mur non poterono non sorridere a loro volta, contagiati.
_Non so come sia possibile che una ragazza normale abbia sviluppato un cosmo simile da sola, però..._ le fece notare l'Ariete pensieroso.
_Forse ho la risposta a tutto questo_ li sorprese Atena _Ma dovrete pazientare un po', ho bisogno di avere delle risposte prima_
Saori si voltò, e con passo lento e leggero si diresse verso l'uscita della Casa dell'Ariete.
_Atena, torna al suo Tempio?_
Lei annuì, e senza aggiungere una parola se ne andò leggiadra.
Mur sospirò.
_Bene, Shun... ti consiglio di riposarti... veglierò io sulla ragazza_
_In caso si riprendesse... puoi svegliarmi?_ chiese il ragazzo.
_Certamente_
_Shun! Ehi, Shun?_
Il ragazzo aprì lentamente gli occhi. Davanti a lui c'erano Mur e Shaka, il Cavaliere d'oro della Vergine.
_Mur! Shaka!_ esclamò Shun sorpreso _Voi..._
Ma non terminò la frase, perchè il suo sguardo si posò sul giaciglio della ragazza, e vide che era seduta. Aveva ripreso i sensi!
Scattò immediatamente in piedi e corse verso di lei, eccitato.
_Stai bene???_ le chiese con entusiasmo. Lei, ancora scossa, si voltò lentamente a guardarlo. Lo fissò per qualche secondo, poi, con evidente sorpresa, lo riconobbe.
_Tu sei il Cavaliere che mi ha salvata oggi!_
Andromeda si intristì _Beh... salvata non è la parola giusta ma... sì, sono io. Come stai?_
_Mi sento... bene_ rispose lei con aria così sorpresa che sembrava che nemmeno lei riuscisse a credere di essere ancora viva.
_Mi chiamo Shun_ disse dolcemente il ragazzo _E tu?_
_Io sono... Chryssa_
La ragazza fissò perplessa i due Cavalieri d'oro presenti nella stanza.
_Voi... chi siete?_ balbettò.
Uno dei due Cavalieri aveva un bel viso, lineamenti dolci e perfetti, e lunghi capelli biondi. Ahimè, non riuscì a vedere il colore dei suoi occhi, perchè li teneva perennemente chiusi.
"Forse è cieco" pensò.
L'altro invece aveva un'aria orientale e uno sguardo incredibilmente gentile. Entrambi vestivano lussuose armature d'oro, e avevano tutta l'aria di essere potenti Cavalieri.
_Il mio nome è Shaka, sono il Cavaliere d'oro della Vergine_ disse il biondo.
_E io sono Mur, Cavaliere d'oro dell'Ariete_
Improvvisamente, Chryssa si rese conto che le sue ferite si erano completamente rimarginate.
_Che cosa è successo? Siete stati voi a guarirmi???_
Mur scosse la testa _No, è stata la Dea Atena a farlo._
Chryssa lo guardò come se avesse appena visto un pazzo.
_La Dea... Atena?_
Shaka ridacchiò. _E' il momento che qualcuno racconti a questa ragazza come stanno le cose_
_Sì_ disse Shun sorridendo _E' giusto che lei sappia..._
Mur annuì _Sì, ma prima... perchè quegli Specter volevano ucciderti? Ne hai idea?_ le domandò.
Chryssa scosse la testa, tristemente. _No... So solo che mi hanno catturata e portata via dal paese in cui vivevo... e trasportata giù, negli Inferi_
_Negli Inferi!!!_ gridarono in coro i tre Cavalieri, colti di sorpresa. Lei annuì con aria mesta.
_Mi hanno tenuta prigioniera legata per tre giorni, senza darmi ne' da bere ne' da mangiare... finchè un giorno mi sono svegliata, e qualcuno aveva sciolto le mie catene_
_Tutto ciò non ha alcun senso_ notò Shun.
_E non è finita qui. Avevano anche aperto un varco per la superficie che, una volta attraversato, mi ha trasportata qui, ad Atene. Ma non ho fatto molta strada che lo Specter del Lycaone si è messo sulle mie tracce... Nessuno mi ha spiegato niente, ne' perché mi avessero rapita, ne perché mi avessero lasciata andare... niente_
_La storia si fa complicata..._ mormorò Shun.
_No, non lo è_
Chryssa, Shun, Mur e Shaka si voltarono di scatto. La Dea Atena si ergeva in piedi davanti a loro, in tutta la sua fierezza. I tre Cavalieri si inchinarono, lasciando Chryssa perplessa e indecisa sul da farsi.
_Lei è Atena_ spiegò Shaka, notando la sua confusione.
_Atena!_ esclamò Chryssa _Oh... io... chiedo perdono, non mi sono inchinata..._
Saori scosse la testa _Non preoccuparti, Chryssa. Non è necessario_
Si rivolse verso i tre Cavalieri.
_Ho chiamato qui tutti i Dieci Cavalieri D'oro del Grande Tempio. Una volta che si saranno riuniti, metterò fine al mistero che avvolge questa ragazza_ annunciò.
Chryssa impallidì.
_I...il mistero? Q...quale mistero?_ mormorò impaurita.
Atena sorrise.
In lontananza, i Cosmi degli otto Cavalieri d'Oro che si stavano avvicinando alla Casa dell'Ariete riecheggiavano all'unisono.
SAINT SEIYA - CLASH OF THE GODS
CAP.1 - FINE
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