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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
Titolo Fanfic: BABY TURTLE
Genere: Sentimentale, Azione, Drammatico, Avventura, Fantasy, Autobiografico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC
Autore: mikiturtle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/10/2012 13:51:23 (ultimo inserimento: 25/10/12)

Leo ci racconta una pagina del suo diario
 
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UN DESIDERIO PAZZESCO
- Capitolo 1° -

Il mio nome è Leonardo Hamato e ho venti anni. Vivo nelle fogne di New York assieme al mio maestro e padre, Hamato Splinter e tre fratelli: Raphael, Donatello e Michelangelo.

La storia che sto per raccontarvi riguarda un mio piccolo segreto, che è finito per coinvolgere Michelangelo e la mia stessa famiglia.

Ma lasciate che ve lo racconti...


Tutto iniziò in una serata, mentre passeggiando nelle fogne, il mio piede urtò qualcosa.

Mi chinai a prenderlo: era un depliant di articoli per mamme.

Curioso com'ero e come sono, lo sfogliai e guardando quelle culle, carrozzine, ciucci e pannolini, arrossii a tal punto che mi sorse in testa un pensiero frivolo.

"Mi piacerebbe... Chissà com'è accudire un bambino..." pensai.

Non mi sarebbe dispiaciuto, dopotutto: del resto, come aveva fatto il maestro Splinter ad allevare noi quattro così bene?

Seppur rimanevo con lui a stretto contatto, non riuscivo a cogliere l'ottica giusta.

Non avevo una fidanzata, non ero sposato: sotto sotto, però, mi sarebbe piaciuto sul serio.

Quasi con nonchalance, afferrai quel depliant colorato (e meno male che non era zuppo!) e lo richiusi, notando che al suo interno c'era qualcosa di strano.

In fretta, lo riaprii e vidi un piccolissimo cristallo trasparente a forma di rombo.

Mi incantai dalla semplicità e mi esaltò la sua bellezza: ecco che ci fu un puntino luminoso a cui seguitò un fascio di luce, bianco e accecante.

Ho sentito ciò che desidera il tuo cuore, Leonardo Hamato: voglio esaudire il tuo desiderio. Sono la ninfa di questo cristallo e provengo dal Tempio Sacro... Torna a casa, adesso...

Tutto quello che ricordo, in seguito e che se prima mi ero ritrovato su una grossa piattaforma circolare spessa e verde, in mezzo al nulla, dal cielo verde e dalle cascate che non si sapeva da dove nascevano, mi ritrovai di nuovo nelle fogne.

Mi guardai stranito attorno, avevo in mano ancora il depliant, ma al collo avevo un ciondolo: era piccolo, aveva una catenina d'argento dal quale pendeva il cristallo che avevo trovato.

Feci per togliermelo, ma una sorte di luce viaggiò in fretta nella mia mente, dissuadendomi.

Guardai l'orologio nero che avevo sul polso destro, nascosto sotto il polsino marrone: erano le ventidue.

Era tardi: il maestro e i miei fratelli si sarebbero preoccupati per nulla; così, mi affrettai a rincasare...


Tutto era silenzioso per i miei gusti e mi guardai intorno: Donatello sonnecchiava sul suo banco da lavoro; Raph era sicuramente a ronfare sulla sua amaca, nella sua stanza e Michelangelo, beh, lui stava accucciato sul divano, mentre il multischermo proiettava fasci di luce variopinti e muti.

-Tutto bene, figlio mio?- mi chiese il maestro, seduto in poltrona, accanto a Mikey.

Non me ne ero accorto e sobbalzai appena.

-Ehm... sì, sensei...- risposi titubante.

La ninfa del cristallo mi aveva un po' scosso.

-Hai al collo un bel ciondolo- proseguì, alzandosi piano, facendosi leva col bastone.

Mi venne vicino e lo prese tra le mani: lo guardava estasiato.

-L... L'ho trovato nel mio cassetto, maestro... Chissà come... L'ho indossato- mentii e mi sentii un vigliacco per averlo fatto.

Ero il leader e il braccio destro del mio maestro: segreti e bugie non dovevano esistere!

-Capisco. Buona notte, Leonardo- mi disse calmo.

Io ricambiai con un piccolo inchino e spensi la tv: poi guardai ancora i miei due fratelli e scossi il capo; credevo fosse stato solo frutto della mia immaginazione. Così, feci un salto ninja, raggiunsi le camere del piano superiore e me ne andai a dormire.


Allora, sei pronto?
Pronto per cosa? Chi sei?
Hai la memoria corta, Leonardo: sono la ninfa del cristallo e mi chiamo Dalia.
Allora non ho sognato!
Certo che no! Io sono il tuo spirito guida e vivo in te.
Il... il mio spirito guida? Ma... com'è possibile? Tu... hai detto il Tempio Sacro...
Certo, sciocchino! Il Tempio Sacro è il tuo spirito. Comprendi?
Più o meno... Ma... per cosa dovrei essere pronto?
Scegli un nome dei tuoi fratelli.
Scegliere... Ehm... non saprei...
Uno a cui tieni in particolare...
Non so... forse Michelangelo?
Va bene: prometti che ti prenderai cura di lui?
Come ho sempre fatto, ma non capisco...
Buona notte: da domani comincerà una nuova vita per te... Ricorda, io veglio sulle tue scelte.
Aspetta! Cosa vuole dire!... Dalia!

La notte trascorse tranquilla... Forse anche troppo, perché mi sembrò di dormire un'eternità.

Dormii sogni tranquilli, con la rivista che avevo trovato nascosta sotto il cuscino. Avevo sempre il ciondolo al collo e così, il mattino giunse.

La sveglia che avevo sul mio comodino di legno, accanto al letto, suonò come ogni mattina e mi alzai: mi guardai, temendo qualcosa di strano; ero sempre io, per fortuna!

I miei occhi color rame, la bocca, tre dita per mano e due per piede, il guscio, i piastroni gialli sul mio sterno, la mia pelle verde... Sì, non avevo nulla di strano.

Mi vestii come ogni mattina, mi legai la fascia azzurra sugli occhi e mi allacciai le katana sul guscio: un guerriero che si rispetti, non esce mai senza le proprie armi.

Il maestro Splinter dice sempre che le armi sono un prolungamento di noi stessi.

Mi diressi nel dojo: era tutto silenzioso, erano appena le sei e trenta e i miei fratelli si sarebbero svegliati solo fra una trentina di minuti.

Donatello stava ancora dormendo sul suo banco da lavoro e Michelangelo non c'era.

Cosa fai, dormi? Coraggio, vai da lui!

Andare da chi?

Non sapendo come, mi diressi verso la stanza di Raphael: lui dormiva beato, dando le spalle alla porta. La coperta sul suo corpo e il cuscino sotto la testa... No, lui era sempre lo stesso.

E allora? D'un tratto, sentii un rumore proveniente fuori la porta che non allarmò solo me, ma svegliò tutta la mia famiglia.

Afferrammo le armi e io mi diressi cautamente alla porta grande ed esagonale, che fungeva da passaggio nelle condutture.

Donatello schiacciò un telecomando e la porta si aprì, con uno sbuffo, a flip.

Uscimmo fuori, nel buio: la luce irradiava solo metà dei nostri corpi.

Non vedemmo un corno: pensai che, magari, potesse essere stato un sorcetto.

Ma i sorci mica bussano?

In terra, però, alla mia destra, c'era una cesta di paglia, molto dura.

-Guardate ragazzi: cos'è?- chiese Raphael, avvicinandosi cautamente, senza riporre i Sai.

Ci avvicinammo tutti: io presi la cesta e la guardai; non c'era nulla di strano, salvo un panno arancio chiaro.

Feci le spallucce e la portai dentro, appoggiandola sul tavolo del soggiorno.

Attento: ti consiglierei di preparare il latte!

Sobbalzai a tal punto, di scivolare in terra, mentre stavo eseguendo una verticale.

Non mi feci nulla, ma arrossii per gli sguardi basiti del sensei e dei miei fratelli.

Mi allarmai perché Michelangelo non c'era.

Erano le sette: quei trenta minuti erano volati e senza che io avessi fatto nulla.

Perché avrei dovuto preparare il latte? Per i miei fratelli, forse? Beh, non sono mai stato bravo in cucina: rischierei di bruciare qualcosa... Meglio che se ne occupi il maestro, Raph o Don.
Ero parecchio perplesso, ma non lo diedi a vedere.

Improvvisamente, ci fu un vagito che echeggiò in tutta la tana...

Le parole di Dalia rimbombarono nella mia testa: "preparare il latte"... Ma per chi?

Andammo a controllare e dopo un'accurata perlustrazione, Donatello ci informò che il pianto proveniva dalla cesta...

-Le ceste non piangono!- ruggì Raphael, riafferrando i suoi Sai.

-Forse questa fa eccezione!- ammise Donatello.

Splinter notò che quel panno arancio, si stava muovendo: lo tolse con un colpo secco e rimase in silenzio.

Non riuscimmo a capire inizialmente: eravamo dietro il sensei e non potemmo assistere.
-Eh, sì...- mormorò lui, voltandosi.

Per poco a noi non venne un colpo! Il maestro aveva tra le braccia un... NEONATO!

Saluta il tuo piccolino! O il vostro!

Non potevo affatto crederci! Dalia aveva esaudito ciò che avevo pensato... Accudire un bimbo!

-Questo non è un bimbo come gli altri!- notò Donatello avvicinandosi al pupetto.

-Già! E' verde! E i figli degli umani non sono verdi!- aggiunse Raphael, riponendo i suoi Sai.

Il marmocchietto era verde acqua, aveva un guscio piccolo sulla schiena verde salvia, tre dita per mano e due per piede; aveva quattro piastroni gialli sulla pancina, una minuscola codina e un paio di occhioni azzurri.

-Però è carino...- mormorai, sperando di non essere stato udito.

-Non mi risulta che ci siano altri mutanti, oltre noi!- pensò Donatello a voce alta.

-E non siamo sposati: quindi non può essere nostro figlio- commentò serio Raph.

Io non sapevo che dire... era tutto... così improbabile.

-E' una tartarughina, tanto per cominciare- ammisi sospirando.

-E tanto per finire, la rimettiamo fuori!- ringhiò Raphael.

Non ho mai capito il suo comportamento odioso verso i bambini.

-Raph, non possiamo lasciarlo fuori! E' così fragile... Rischierebbe di finire male!- rimproverai.

Notai come il maestro mi guardava fiero: era d'accordo con me, ovviamente.

-Bravo! Già che ci sei perché non gli cambi il pannolino? Mammina!- sbraitò nuovamente.

Quando Raphael fa così è perché è geloso e vuole averla vinta.

Presi in braccio il piccolo che mi sorrise: non aveva nemmeno i dentini... Era appena nato...

Benissimo: adesso prenditene cura!

-Scusate, ma... dov'è Michelangelo?- chiesi io, titubante, oltre a quelle frasi di Dalia nella mia testa.

-Come, non ricordi?- mi riformulò Donatello.

-E' andato con Leadtheread da Ancent One: sai... il raffreddore che ha, non è guaribile- continuò Raphael, con lo sguardo furente.

Era una testa calda.

-Ah... sì...- risposi.

Ma non era affatto vero: qualunque cosa avesse fatto Dalia, io ero l'unico a sapere.

Ho dovuto far credere che tuo fratello era con il vostro amico coccodrillo: tranquillo, non vi darà fastidio...
Dov'è esattamente Michelangelo?
Leonardo... Leonardo... Ce l'hai in braccio...
COSA?!
Non eri tu che ieri mi hai detto che era Michelangelo a dover ritornare un neonato?
Mi hai ingannato!
No: solamente preso alla lettera il tuo desiderio.
Voglio che torni tutto com'era!
Impossibile: prenditene cura e trattalo bene. Mi raccomando: il suo nome ora è Shell.
Perché "Shell"?
Perché è il diminutivo di Shellectro. Ma... temo tu non lo sappia...
Non si chi sia questo Shellectro.
Appunto: è Michelangelo in una realtà alternativa. Ora vai: e comportati da bravo "genitore".
No, aspetta! Come farà Mikey a tornare normale?
Questo lo deciderò io!

E fu così che dovetti cominciare a essere poco più che una mamma e un papà...

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (13 voti, 13 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 13 commenti
Rif.Capitolo: 5
vimi - Voto:
16/03/13 21:57
che dolce il piccolo Shell *-* bellissima questa ff! *_*
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Rif.Capitolo: 7
isaryhamato - Voto:
25/10/12 21:12
Ok, tutto mi ha preso abbastanza alla sprovvista...
Shell che rischia di essere vivisezionato da Chaplin? Povero!!!!
E karai... Grrrr!!!!!!!!!!!!!!! Bisogna prenderla assolutamente a calci!!!!
Dalia... Oddio, come erano teneri quei due!!!! Leo era abbastanza sconvolto!!!!
Quando poi si è lanciato per proteggere Shell e insieme hanno iniziato a precipitare... ho temuto il peggio!!!
Poi Leo si è risvegliato ed... era tutto un sogno!!!!
Il capitolo è splendido come sempre, come tutta la storia e devo dire che mi hai decisamente colta di sorpresa sul finale!!!! :)
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Rif.Capitolo: 6
megarockgirl - Voto:
25/10/12 13:41
E pensare che come personaggio (Prima dell'ep "il grande viaggio") Karai mi era pure piaciuta ... E' inaudito!!!:P

Povere turtles!! ç_ç
E povero Shell-Mikey!!!!

Leo se non la gonfi di botte, giuro che vengo lì e lo faccio io stessa!!!!
Sei la mamma di Shell dopo tuto FATTI RISPETTARE!!!

Bel capitolo!! E anche quello precedente mi è piaciuto, vai così!!!!!
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Rif.Capitolo: 6
isaryhamato - Voto:
24/10/12 20:31
Ok.... anche se in questo capitolo non è fisicamente presente... Karai!!!!!!!! Vieni avanti se hai il coraggio che ti prendo a calci nel diddietro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Povero Shell!!! Non si può trattare un piccolino come lui in questo modo!!!!
Ora sono stati fatti tutti prigionieri... chissà cosa accadrà!!! E cosa vuole veramente da loro quella... ehm, Karai...
Leo comunque non ha fatto una bella mossa dicendo al piccolino che non è la sua mamma e che Raf non è il suo papà...
Complimenti, splendido capitolo come sempre e ora sono decisamente in ansia di sapere cosa succederà nel prossimo!!!
Complimenti ancora!!!!
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Rif.Capitolo: 5
isaryhamato - Voto:
23/10/12 20:23
Oddio, che colpo al cuore!!! Vuoi farmi morire?!?!?!?!?!?! Meno male che Leo è riuscito ad afferrare il piccino appena in tempo!!!!!
E' riuscito a chiamare Leo mamma e raf Papà!!!! Che tenero!!! E anche zio Donnie e nonnino!!! PIccolino!!!!
Complimenti, questo capitolo è splendido, veramente!!!!
Ora non vedo l'ora di leggere il prossimo!!!! Complimenti ancora!!!
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Rif.Capitolo: 4
megarockgirl - Voto:
23/10/12 19:11
Beh ... dopo questo capitolo ... potrei anche perdonare quella zucca vuota di Raphie!! Ma si, dai perdoniamolo!! ^o^

Che caruccio Donny!! E' proprio un bravo zietto!!

Grande capitolo!!
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Rif.Capitolo: 4
isaryhamato - Voto:
22/10/12 20:40
Ok, Raf mi ha fatto tenerezza in questo capitolo!!!! La rabbia è decisamente un problema da risolvere... ma Shell/Mik lo ha gia perdonato!!!!
Anche Don, anche se a fatica, è riuscito ad andare oltre al risentimento... E' stato un brutto gesto quello del rosso, ma lo ha capito e giustamente è stato perdonato!!!!
Dalia mi sta un pò sulle scatole se devo essere sincera!!!
Ora mi chiedo, salterà mai fuori che Shell in realtà è Michelangelo? Che tutto è accaduto solo per un desiderio di Leo?
Oddio, sono sempre più curiosa, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!!!
Complimentoni per questo!!! :)
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Rif.Capitolo: 3
megarockgirl - Voto:
21/10/12 23:38
Ma che cavolo gli è preso a quello scemo di Raph!!!????
Testa calda!! (Prendo un bastone e glielo spacco in testa)
Ma che dolce Leo!!!
Mi piace molto il fatto che hai deciso di scrivere il racconto in prima persona!! Bella idea!!

Complimentoni!!!
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Rif.Capitolo: 3
isaryhamato - Voto:
21/10/12 21:26
Mik/Shell che mangia la pizza è tenerissimo!!! Con tutto il musino sporco!!! :) Però piccolino è stato male!!! Piccino!!!
Delle prove da superare eh? Ma cosa capirà alla fine Leonardo? Sono alquanto curiosa!!!
Il comportamento di Raf mi ha sconvolta!!! NOn avrei mai immaginato che potesse prendersela con una creaturina come Mik/Shell!!!
Chissa cosa succederà nel prossimo capitolo!!! SOno molto curiosa!!!
Complimenti per questo!!! :)
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Rif.Capitolo: 2
isaryhamato - Voto:
20/10/12 20:54
Ma come è carino Mik!!!! Un bimbo così tenero!!!!!
Leo come padre è fantastico e Mik lo adora decisamente... soprattutto la sua maschera!!!
Invece Raf gli fa paura per i suoi modi di fare, piccolino!!!!!
Chissà cosa ne penseranno April e Casey!!!!
Non vedo l'ora di scoprire come va avanti questa splendida storia e soprattutto di scoprire cosa c'entra questa volta Karai!!!
Complimenti, veramente!!! Alla prossima!!! :)
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