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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
Titolo Fanfic: I CAN NOT TRUST
Genere: Drammatico, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: mikiturtle galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/09/2012 15:33:18

I pensieri delle Tartarughe Ninja sulla falsa amicizia
 
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- Capitolo 1° -

Michelangelo è stato appena tradito da un’amica che credeva tale e tornandosene con il cuore cupo, si rintana nella sua stanza senza dire una sola parola.


-La mia vita… Un autentico sbaglio… Sono stato uno sciocco a provare a fidarmi di lei… Un mutante e una ragazza… La storia si ripete sempre purtroppo…- pensa affondando la faccia nel cuscino.
Leonardo, che si trovava dalle parti della stanza di Mikey, pensa bene di fargli una visitina. Bussa ma non ottenendo alcuna risposta, spinge la porta, semplicemente socchiusa.
Il minore è disteso prono sul letto, nel buio della sua stanza, senza emettere fiato. Il giovane leader, accende una candela e l’appoggia sul comodino a fianco al letto, sedendosi accanto al fratello.
Guarda con tristezza quel corpo fraterno avvolto dalla rabbia e accarezzandogli affettuosamente la testa, prova a parlargli.
-So cosa ti fa star male, Mikey…- sussurra con voce addolorata: -Fatti coraggio, però-.
Il minore volta gli occhi blu che incrociano quelli rame del maggiore, che sospira appena.
-Farmi coraggio?- chiede avvampando di rabbia, alzandosi con foga dal letto: -Ma che vai blaterando?-.
Leonardo quasi si spaventa dalla reazione del minore, che piange lacrime di rabbia, più che di dolore.
-Ma, fratellino…- biascica Leo: -Vuoi dirmi che è accaduto?-.
Il leader guarda con tristezza quel volto fraterno: Michelangelo è irriconoscibile. Quel carattere allegro e spensierato ha lasciato posto alla serietà e il rancore; i suoi occhi addolorati parlano chiaro: la vita di un mutante è dura.
- E così, alla fine, sono stato nuovamente fregato. Credevo che l’amicizia potesse esistere e invece è sempre la cosa che fa più male. Il maestro Splinter dice sempre che bisogna provare a vedere nel cuore delle persone, capirle, ascoltare.
E io mi chiedo: perché mai, nonostante mi dimostri tanto gentile e buono, vengo ricambiato nel peggiore dei modi? Può esistere una “vera amicizia”?- tuona sbattendo un pugno contro il muro della sua stanza, per sfogarsi.
-Tu che sei sempre il “perfetto” di casa- ringhia l’arancione dandogli le spalle: -Come ti sentiresti se la ragazza a cui hai dato il tuo cuore ti tradisce?-.

Leo era senza parole: non credeva che Mikey se l’avesse presa tanto, anche se era comprensibile… Angel, la piccola amica di Casey andava d’accordo con loro, con Michelangelo specialmente. Cosa avesse scatenato il rancore del minore, restava un mistero.


-Vai da lei per portarle un regalo per il suo compleanno…- comincia il più piccolo, premendo il pugno contro la dura parete: -La guardi dalla finestra e scopri che parla male di te…-.
Leo si alza dal letto con fare impressionato: -Cosa? Perché?- chiede.
Michelangelo ride amaramente: -Chiedilo a Donatello o a Raphael- risponde: -Ti daranno le risposte che cerchi-.
Proprio in quel momento, giungono il viola e il rosso, avendo sentito praticamente ogni cosa: con volti afflitti entrano silenziosi, consapevoli degli sguardi delusi di Leonardo.
-Non è come sembra…- mormora Donatello cercando di avvicinarsi al fratellino, ancora di spalle.
-Ah, no?- chiede sarcastico: -E allora, dimmi… Cosa dovrei pensare?-.
Donatello deglutisce un groppo di tristezza: -Mikey, Angel ci ha solamente detto…-
-Detto che in realtà quando sono con lei e siamo tutti insieme, la faccio vergognare con i miei modi bizzarri-
Donatello sospira, poi cerca di poggiare una mano sulla spalla del minore, che si scrolla, ruggendo: -TOGLIMI LE MANI DA DOSSO!-.
A questo punto, Raph entra in gioco, mostra la faccia cattiva e ringhia: -Piantala di fare l’offeso! Se vuoi saperlo, Angelo ha detto semplicemente che talvolta sei un vero idiota e che lei preferisce quando tu non ci sei con noi. Sei assillante e…-.
Raph si blocca: quelle parole, quelle vere pronunciate da Angel, hanno ferito profondamente Michelangelo, il quale annuisce chinando il capo: -Lasciatemi solo adesso- mormora piano.
Leonardo, Raphael e Donatello fanno come detto e chiudono la porta della sua stanza.

Il giovane ninja, versa lacrime silenziose: il suo cuore è stato trafitto dal dolore…
Decide ugualmente di andare a casa di Angel per parlarle; quindi, attesa la notte, prende la tarta-moto di Raphael, addormentato nell’amaca della sua stanza e guida contro vento, incurante della pioggia che tamburella sulla sua pelle.
Un palazzo di sette piani grigio, primo piano, una finestra aperta con la luce accesa. Michelangelo guarda dal casco arancione che indossa sul capo, quelle ante che sbattono contro il muro, per via del vento.
Ancora in sella alla moto che romba nel silenzio, il mutante abbassa lo sguardo, quando di ritrova una mano sulla spalla; si volta e la vede.
-Michelangelo…- mormora piano Angel, con i capelli magenta legati in due codini alle tempie, una maglietta verde acqua che lascia scoperto l’ombelico, un pantalone bordò e scarpe nere.
La tartaruga la guarda a lungo: -Ti sei divertita con Raph e Don?- chiede freddo.
-Mi dispiace tanto… - ammette versando una lacrima.
-Anche a me…- taglia corto il mutante prima di sparire nel buio della notte, lasciando il dolore nel cuore della ragazza, afflitta e colpevole di aver rovinato l’amicizia.
-Non te la prendere… E’ anche colpa nostra…- geme una voce dall’ombra.
Angel si volta: -Raphael?- chiede timorosa.
Il mutante dalla mascherina rossa, in compagnia di Donatello, escono dal buio di un vicoletto, accanto all’appartamento della loro amica. Sono fradici, la loro pelle bagnata brilla sotto la luce di un fioco lampione.
-Gli ci vorrà tempo- spiega Don, sospirando: -E anche con noi-.
-Quanto tempo?- chiede Angel, piangendo.
-Forse infinito. Per quanto ne so, lo abbiamo tradito…- ammette Raphael, guardando cupo il cielo di New York, mentre infuria la tempesta, tamburellando su ogni palazzo, tendone o auto. Tutt’intorno è calmo: le strade umide sembrano una grande faccia bagnata da lacrime che scendono dal cielo, copiose.
Ancora silenzio, prima che Angel si volti, ritrovandosi sola… completamente sola…

 
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VOTO: (2 voti, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
isaryhamato - Voto: 14/09/12 11:09
Splendida storia! Povero Michelangelo! Sempre così allegro, pieno di vita...vederlo così triste mi fa rattristare a me. Ammetto che non me lo aspettavo da Angel, ma sopratutto da Don e Raf!
Complimenti ancora! :)
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mikiturtle 08/09/12 16:34
No, è solamente un ripercussione sul mio attuale stato d'animo.
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f9v5 - Voto: 08/09/12 15:54
Storia interessante, per caso è il prologo di un'altra storia, perchè l'impressione che mi ha dato è questa?
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mikiturtle 08/09/12 15:34
Anche i mutanti hanno un cuore.
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