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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: I MALANDRINI DI HOGWARTS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: lineta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/07/2003 23:16:44

ecco la vita del malandrino sirius black a hogwarts, e dell`unica donna che ebbe mai amato
 
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IL MALANDRINO
- Capitolo 1° -

1°CAPITOLO Il Malandrino

Sirius Black camminava silenzioso per i corridoi di Hogwarts, mimetizzandosi dietro ogni colonna o protuberanza delle pareti, passando inosservato agli occhi degli altri studenti… ce l’aveva quasi fatta… ancora pochi passi e…
“Signor Black!”
Il ragazzo fece un balzo di tre metri per la paura e la sorpresa nell’aver udito quella voce conosciuta alle sue spalle:
“Caaaraaa professoressaaa- cominciò con aria angelica- aveva bisogno di qualcosa?” un sorriso affabile stampato sulla faccia abbronzata
“Signor Black, la smetta di fare il finto tonto! Sono le nove e mezza, orario di lezione e lei ancora una volta scappava chissà dove con Potter e compagnia bella!” disse furibonda la McGranit.
“Io! Professoressa! Cosa le fa credere che vorrei saltare due entusiasmanti ore di Storia della Magia con la mummia, per andare a bighellonare con i miei compagni! E poi non so se ha notato che sono sol…” ma il ragazzo non potè finire la frase perché da dietro la professoressa comparve James con un’aria delusa stampata in faccia. La prof aveva sgamato anche lui per poi aspettare l’arrivo del ‘complice’, il ragazzo che amava tormentare più di ogni altra cosa al mondo: Sirius Black!
“Bene vedo che ci siete tutti e due… ora che ne direste di saltare quell’interessante lezione di Storia della Magia per fare una visitina nell’ufficio del preside?” disse la donna in tono pacato, ridendo sotto i baffi.
“Oh! Lei è estremamente gentile- cominciò Sirius prendendo la mano della professoressa come per farle il baciamano. Quello era un chiaro segnale per James che si preparò alla fuga- ma non vogliamo farle perdere altro tempo prezioso… quindi… arrivederciiiiii…!!!” e cogliendo alla sprovvista la professoressa partirono come due razzi, tornando sui loro passi, negl’intricanti corridoi di Hogwarts, ma la McGranit riavutasi dallo sgomento si lanciò all’inseguimento urlandogli dietro con voce acuta e squillante:
“Maledetti ragazzacci! Potter, Black! Non la passerete sempre liscia… se non siete stati espulsi è grazie a Silente… ma prima o poi io… Grrrrrr!” la vicepreside smise di correre col fiatone, decidendo di riversare tutto il suo istinto omicida su un vaso, tramutandolo in polvere con un sol colpo di bacchetta, i ragazzi sembravano essersi smaterializzati nel nulla.
“Ce l’abbiamo fatta?” domandò James affiancandosi all’altro
“Certo che sì!” il solito sorriso comparve sulle labbra del compagno, in quel momento sentirono il suono della campanella.
“Cavolo!” disse Sirius bloccandosi di colpo, il sorriso era scomparso “Ho divinazione adesso!”
“Stai scherzando? Io non ho altre lezioni per oggi!”
“Hai detto bene: tu! La Mc mi ha obbligato a iniziare un nuovo corso per punizione… sembra che quella donna da quando è in menopausa abbia deciso di passar le giornate a riprendermi per ogni sgarro alle regole!”
“Sentite condoglianze amico mio… conoscerti è stata una bella esperienza, ma non credo di rivederti… non sopravviverai a un’ora con la Cooman, nessuno ci è mai riuscito!” disse James con aria veramente di compatimento e preoccupazione
“Ma piantala!” e Sirius cominciò a dirigersi sbuffando verso la torre di Divinazione per sentire solo James che gli urlava dietro:
“Sai Black credo di aver capito perché te e la Mc andate così d’accordo!-
L’amico lo guardò da sopra la spalla
- siete come CANE e GATTO!”
A quelle parole Sirius quasi inciampò, possibile che l’amico fosse così stupido da urlare hai quattro venti il loro segreto?! E se qualcuno avesse compreso l’allusione?! Qualcuno tipo…
“Black!”
il ragazzo perso nei suoi pensieri si ri-spaventò a morte- Non può essere!- pensò cominciando a girarsi lentamente- non lui!-
Ma quello che gli si era materializzato alle spalle era proprio un ragazzino gracilino, la pelle del viso bianchissima simile a quella di un cadavere, più basso di lui, i capelli neri e liscissimi, gli occhietti illuminati di perfidia
“Caro il mio nanerottolo! Cosa ti porta al mio cospetto?” esclamò Sirius con un ghigno stampato in faccia
“NON CHIAMARMI NANEROTTOLO! Comunque ho notato con piacere che la Mc ha seguito il mio piccolo consiglio e… Umh… vi ha beccati! >= D”
La furia montò nell’irascibile ragazzo del grifondoro:
“PITON! Minuscolo viscido verme strisciante! Possibile che la tua occupazione sia quella di rompere le palle a noi facendo la spia ai prof?!”
“Ma che dici… a me piace romperle solo a te!” rispose sorridendo, ma poi s’incupì leggermente, un altro serpeverde gli stava passando di fianco osservando guardingo Black e poi Severus, mandando a quest’ultimo un occhiata molto strana, fredda nei grandi occhi grigi. Un brivido percorse Sirius… era vero che la sua occupazione preferita era il litigare e qualche volta picchiarsi con Piton… ma quello che provava per Lucius Malfoy era indescrivibile… ogni volta che i loro sguardi s’incontravano, o che sentiva il suono della voce un brivido gli percorreva la schiena! Lo capiva: aveva paura di Lucius, il suo istinto lo metteva in allerta contro il pericolo di quegli occhi gelidi… gli occhi di una persona cattiva…
Da quello che aveva capito Sirius, anche a Piton non doveva stare molto simpatico Malfoy, si vedeva dalla schermaglia senza parole che c’era stata negli sguardi dei due, sembravano volersi incenerire a vicenda… Lucius fu il primo a distogliere lo sguardo, come se avesse visto una cosa sgradevole ed emettendo un altezzoso “Tsk!” aveva proseguito raggiungendo altri serpeverde.
Severus non aveva detto altro, era rimasto qualche secondo a pensare, poi come risvegliato aveva sfoderato di nuovo il solito ghigno strafottente e con una leggera riverenza di scherno si era congedato da Black, dirigendosi verso i sotterranei di Hogwarts.
Sirius imprecò contro di lui, gliel’avrebbe fatta pagare per essere andato a far la spia dalla vicepreside e con quei pensieri raggiunse la torre di divinazione, ad attenderlo vicino alla scala c’era Peter. Il ragazzo era leggermente scocciato, anche lui avrebbe cominciato quel corso per punizione, ma appena vide l’amico sorrise:
“Sirius! Appena in tempo… ma… scusa non hai portato niente con te?” lo guardò stupito, doveva immaginarselo… era da Sirius non ricordare mai le cose importanti!
“Cavolo! I miei libri sono rimasti in biblioteca!” e come una furia il ragazzo ripartì al galoppo urlando dietro all’altro di non aspettarlo e di andare a lezione, lui sarebbe arrivato subito.
In qualche secondo aveva già raggiunto l’enorme sala, piena di scaffali altissimi… si diresse verso quelli più distanti, a est, nella zona meno frequentata, era lì che Remus doveva averli nascosti… sicuro di non esser visto cominciò a frugare nelle profonde mensole più in basso… poi sentì una voce, un urlo, alzò lo sguardo in tempo per vedersi cadere addosso qualcosa, e tirare su le braccia in modo da afferrare e attutire il colpo della caduta all’essere che urlava e tentava di trovare un appiglio.
Si riprese dopo qualche secondo, schiacciato dal peso di qualcosa o qualcuno, era leggermente incavolato:
“Ohi ohi!- si massaggiò la testa dolorante – dico amico, sei scemo a tuffarti in questo modo sulle persone!” Poi guardò il volto del suo assalitore rimanendo inebetito: riversa su di lui con il viso una spanna dal suo stava una ragazza dai lunghi capelli rossi, il naso era spruzzato di simpatiche lentiggini, che valorizzavano quel viso chiaro e dalla forma ovale perfetta, a guardarlo spalancati due grandissimi occhi verdi dalle lunga ciglia nere, Sirius notò subito che la pupilla destra era leggermente diversa dall’altra… infatti aveva il contorno con l’iride dorato: una macchia d’oro a brillare su due smeraldi preziosi!
“Mi…mi dispiace io…” farfugliò la ragazza già pronta a ricevere una scarica d’insulti dal grifondoro, lo conosceva, l’aveva visto nella sala comune in compagnia di Potter Lupin e Minus, era famoso per essere un attaccabrighe libertino e dalla battuta pronta… - Almeno con chi non gli piomba addosso da tre metri di altezza!- pensò Moriel mortificata, attese in silenzio la sua punizione ma non avvenne nulla.
Anzi, Black l’aveva gentilmente scostata per alzarsi e aiutarla a tirarsi su.
“Tutto ok?” le chiese semplicemente posandole una mano sulla spalla, ma la ragazza diventata rossissima per l’imbarazzo aveva annuito timidamente con la testa. Rimase sorpresa perché subito dopo il grifondoro sorrise e accovacciatosi in terra cominciò a cercare qualcosa nel ripiano più basso dello scaffale, sbuffò diverse volte poi cominciò a parlare:
“Penso che per farti perdonare di avermi spiaccicato, potresti darmi una mano a trovare quello che cerco!”
Moriel allora subito gli andò a fianco:
“Cosa devo trovare?”
“Un libro di quinta di ‘La divinazione: una scienza esatta-vol2-’ e altre cose, che dovrebbero essere tutte raggruppate in uno zaino nascosto da qualche parte!”
Moriel allora si mise a frugare in un po’ più in là nell’altro scaffale, poi decise di domandare:
“Ti ho fatto male?”
“Mh? Ah… no figurati, sei piuttosto leggera, ma se posso chiederlo… come diavolo hai fatto a cadere giù in quel modo… scusa ma non è normale! ^^”
“Beh! Il fatto è che cercavo di prendere quel libro la in cima all’ultimo scaffale, ma la scala risultava troppo corta, e saltarci sopra non mi pareva una grande idea, così o cercato di arrampicarmi poggiando i piedi sulle mensole… ma i libroni infastiditi mi anno spinta di sotto!” finita la sua spiegazione la ragazza guardò in modo truce verso il ripiano “Se vi prendo vi do fuoco!” urlò con fare minaccioso ai volumi colorati che ridacchiando si erano ritirati sul fondo della mensola, continuando però a prenderla in giro e ad ascoltare la sua conversazione con il ragazzo.
“Sei una grifondoro?” domandò Sirius notando il simbolo scarlatto sull’uniforme dell’altra
“Sì, sono al quinto anno!”
“Strano, non ti ho mai vista apparte in sala grande o in giro di sfuggita per il castello!”
“Credo perché frequentiamo corsi diversi, apparte pozioni e pochissime altre lezioni…”
“Però è strano che non avessi notato una ragazza carina come te! Non c’è che dire… V__V° il vecchio Sirius comincia a perder colpi!”
Moriel arrossì di piacere al complimento dell’altro, il ghiaccio si era un po’ sciolto e cominciò a parlare più liberamente:
“Il problema è che durante pozioni tu sembri pensare solo a un certo Severus!”
“Eh! Sì lo ammetto! E’ lui il mio grande amore!”
“Oddio lo sapevo! Voi uomini siete o rospi e disponibili o interessanti e finocch…”
“Ehi! Io scherzavo!”
“Anch’io!”
“Ma hai detto che sono un tipo interessante!”
“Veramente avevo pensato di collocarti nella prima categoria!”
“ç o ç Cattiva!”
“Piuttosto io sono Moriel Weasley!”
“… per caso tu! Sei la sorella di Arthur Weasley?!”
“Sì, sorpreso?”
“No, insomma… ogni tanto mi ha parlato di te, ma ora non si vede più molto in giro il buon vecchio Arthur… sempre a imboscarsi con Molly! Beh! Io sono Sirius Black!”
“Lo so!”
Sirius passandosi una mano tra i capelli in modo da super divo:
“Non sapevo di esser così famoso tra le ragazze… ma è naturale con la mia classe e…”
“Infatti sei famoso insieme a Potter, Lupin e l’altro bassetto per tutti gli scherzetti idioti, più o meno gravi, fatti hai professori negli ultimi cinque anni… senza contare che siete il tipico esempio di libertini, date il cattivo esempio a quelli di prima, infrangete tutte le regole, compiete incantesimi vietati… e altri misfatti vari… sì. Non c’è che dire siete proprio una FORZA! -^_^- ”
Sirius sorrise alla ragazza poi finalmente trovò quello che cercava, lo zaino con dentro i suoi ‘attrezzi del mestiere’. Estrasse il libro per l’ora di divinazione e l’amuleto che andava portato per fare pratica con l’ipnosi e la comunicazione dei morti.
“Che ore sono?” chiese la rossa mentre lo guardava tirarsi su e imitandolo a sua volta
“Le dieci e un quarto… LE DIECI E UN QUARTO?! OKKAVOLO LA LEZIONE E’ QUASI FINITA!” anche l’altra parve in agitazione:
“Oddio! Oggi avevo divinazione! La Cooman mi lancerà il malocchio!”
Sirius si riprese subito dallo SCHOCK DA STUDENTE RESPONSABILE CHE SI INTERESSA ALLE MATERIE SCOLASTICHE e guardò Moriel con aria furba:
“Ho un piano: prima prendiamo il libro di cui avevi bisogno, poi andiamo in infermeria e spieghiamo a Madama Chips l’incidente della caduta, lei ci controllerà un po’ le ossa, poi ci darà della cioccolata e con la scusa di esser stati in infermeria la pazza di Divinazione non avrà niente da ridire! Che ne dici?”
“Potrebbe funzionare… ma se stiamo bene non dovremmo far finta e andare da Madama Chips!”
“Moriel… vuoi il malocchio o cosa dalla Cooman? Poi è sempre meglio esser sicuri di non aver nulla di rotto! Domani ci sono le selezioni per la nuova squadra di Quidditch e io ho intenzione di superarle tutto intero!”
“Mh ok… infondo è l’unica soluzione…”
Sirius si diresse verso la scala usata dalla ragazza e agilmente cominciò a salire i gradini tre a tre:
“Che libro volevi?”
“Quello lì in cima, sulla destra, rosso: ‘Creature provenienti da universi paralleli’ di J.K.Rowling!”
Nel giro di un secondo il ragazzo era già balzato a terra con il volume sotto braccio, Moriel lo osservò attentamente, era molto alto e per guardarlo in volto doveva piegare la testa all’indietro, lui non aveva avuto difficoltà a prendere il libro scarlatto
“E’ stato facilissimo!” le disse sorridendo
“Bene, vorrà dire che ogni volta che avrò bisogno di un libro e non ci arriverò da sola chiamerò proprio te!”
“Sono al vostro servizio madmoiselle! ^_^”
E i due si diressero chiacchierando verso l’infermeria, dove come previsto Madama Chips li controllò da cima a fondo regalandogli un bel pezzo di cioccolato a testa e promettendo di parlare lei con la carissima professoressa Cooman.

Un’ora dopo a pranzo

Sirius si diresse tranquillamente alla tavolata del grifondoro accanto ai suoi amici di sempre: James, Remus e Peter. Quest’ultimo lo guardò stupito poi gli domando:
“Ma non avevi avuto un incidente in biblioteca tu? Perché non sei venuto a divinazione?! La Cooman era furiosa, era la prima lezione del corso e voleva che fossero tutti presenti per fare uno dei suoi strani numeri speciali!”
“Beh! Avevo altro da fare…”
I tre lo guardarono incuriositi
“… stavo cercando il libro di divinazione in biblioteca, quando… una graziosa Fly-girl mi è caduta addosso dal cielo!”
“Eh?”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Fly-girl… caduta… cielo?!” i tre erano più confusi di prima
“Lo sapevo che lasciarti da solo ad agire indisturbato era pericoloso! Ma non credevo che potessi diventare più pazzo di prima! Volevi dire che ti è crollato addosso uno scaffale?” gli chiese James simulando un’aria seria, Sirius alzò gli occhi al cielo:
“Zebra fratello! Sei completamente fuori strada! La Fly-girl è una ragazza molto carina… il nome l’ho inventato io, mi sembrava adatto visto che la prima volta che l’ho vista stava volando giù da uno scaffale e disgraziatamente o per fortuna, dipende dai punti di vista, io ero proprio sotto di lei a prenderla!”
Lupin alzò un sopracciglio… più conosceva Sirius, più capiva che era inutile cercare di rendere meno intricati e contorti i suoi racconti e ragionamenti… ma una cosa l’aveva capita, l’incidente era accaduto in biblioteca con una ragazza.
Anche Peter alzò un sopracciglio, e James annuì decidendo di non chiedere mai più spiegazioni a Sirius poiché finiva sempre con l’uscirvi con un’emicrania bestiale!
“Ora avete capito?! Ragazzi… ragazzi ehi! Ma mi ascoltavate o cosa?!”
“Sì, si Sirius… e dimmi sta famosa Fai-gir, Giro-file… o insomma quella roba lì… chi sarebbe?”
“>___< Grrr! FLY-GIRL Peter, Fly-girl! Uffa! Lo sapevo! Sono un genio incompreso, invento nuove parole e sti ignoranti non le sanno manco ripetere! Sigh!”
“Se solo tu comunicassi come un qualunque essere umano forse” cominciò a dire Remus prendendolo in giro
“Zebra fratello! Questo è impossibile sai bene che sul mio pianeta *1@/|]+§, nella galassia del ç°-:°# di cui fra l’altro io sono il sovrano, le comunicazioni avvengono tutte con il linguaggio nasale che per voi terrestri è sconosciuto! Per esempio se starnutite o vi soffiate il naso che cola, state attenti perché potreste dire qualche offesa nella mia lingua natale che giunta alle orecchie dei miei generali sul pianeta *1@/|]+§, potrebbero offendersi e decidere di guidare un attacco verso la terra per conquistarla, e…”
Remus: -__-
James: -__-
Peter: -__-
Sirius:
“… V__V° Ok la smetto… MA POI NON DITE CHE NON VI AVEVO AVVERTITO!”
“Finiscila!!!”
Ma in quel momento Black aveva già rivolto a qualcos’altro la sua attenzione, sulla faccia un sorriso inebetito prima di iniziare a sbracciarsi per attirare l’attenzione di qualcuno infondo alla sala:
“Eccola raga! Fly… ehm… Moriel! MORIEL! SIAMO QUI’! SBRIGATI! EHI! MOR…”
“SIRIUS!” urlarono in coro i tre amici intimandogli di piantarla di urlare come un ossesso, intanto una graziosa ragazza dai capelli rossi lunghi e mossi si era avvicinata al gruppetto:
“>///< Ma sei fuori a urlare in quel modo?! Non sono mica sorda!” disse furente la ragazza.
Intanto gli sguardi di tutti i commensali si erano posati su di loro
“Ok ok! Scusami! Volevo solo dirti se ti andava di conoscere i miei amici e di pranzare con noi!” ^_^
cominciò Sirius, poi passò alle presentazioni:
“Lui è James- Moriel porse la mano al ragazzo che le stava davanti, magrolino, piuttosto alto dai capelli neri e scarruffati e gli occhi verdissimi dietro le lenti degli occhiali
Questo e Remus- il ragazzo le sorrise gentilmente, aveva un bel sorriso… anche se i canini erano insolitamente lunghi, ricordavano vagamente quelli di una bestia feroce, ma a quei pensieri Moriel si scosse, se c’era una persona inoffensiva era proprio Lupin, un ragazzino tranquillo, magrolino, la pelle lattea e i capelli insoliti, dai riflessi argentati…
- e lui è Peter!” concluse Sirius indicandogli un ragazzo bassino e rotondetto ma dall’aria gentile.
“Io sono Moriel Weasley!” disse lei regalando ai nuovi amici uno dei suoi sorrisi migliori.
I cinque si misero a parlare del più e del meno, intanto il pranzo venne servito e Moriel rimase lì conoscendoli meglio, poi si diressero a parlare in giardino, seduti sul prato ben curato, finchè il discorso non si portò inevitabilmente al Quidditch.
“Perché come di certo saprai Mory il nostro carissimo Potter è uno dei migliori Cercatori del Grifondoro da ormai cinque anni! E’ stato il più giovane della storia di Hogwarts avendo iniziato a giocare dal primo anno! E ora è l’unico ancora presente nella squadra, poiché tutti gli altri essendo già al settimo anno ora non sono più qui… per questo domani ci saranno le selezioni: per creare una nuova imbattibile squadra…” Sirius aveva una luce strana negli occhi, la stessa che compariva in quelli di James quando parlavano di Quidditch, Moriel ne rimase affascinata
“E il nostro qui presente Black- cominciò James- nella sua enorme modestia è convinto di essere un mago (nel vero senso della parola) con la scopa e di diventare uno dei futuri Battitori del Grifondoro!”
“Eh! James, James… hai dimenticato di dire che diventerò IL migliore Battitore mai esistito nel Grifondoro!” Aggiunse Sirius assumendo un aria impettita di superiorità, ma fu Remus a prendere la parola… voleva sgonfiare un po’ quel gasato, che ne era certo, pareva un galletto che si vuol pavoneggiare, tanto fumo… per quei due bellissimi occhioni verdi che lo guardavano divertiti
“Sai Moriel… il fatto è che Sirius potrebbe davvero diventare battitore… è proprio un ruolo adatto per lui…- Sirius commosso gli si era già attaccato addosso facendo l’effusa e attendendo nuovi complimenti, ma sul viso di Lupin si stampò un ghigno – Un enorme, stupido scimmione con una grande mazza, stile uomo primitivo… sì è proprio Sirius!” il diretto interessato si spiaccicò a terra, mentre gli altri ridevano, e a Moriel erano quasi venute le lacrime agli occhi dal ridere nell’immaginare Sirius vestito con pelli di animali e un enorme mazzona, stile Fred Flinstones, lo immaginò alle prese con una scopa dell’età della pietra, che veniva smantellata in un attacco d’ira dal suo padrone a cui non riusciva proprio di salirci sopra intralciato dallo scomodo gonnellino!
In quel momento Sirius si alzò rossissimo in volto, lo sguardo omicida:
“REEEMUSSSSS! MALEDETTO IO TI PESTO!!!” poi afferrò l’altro serrandogli il collo con un braccio e cominciando a fargli il solletico con la mano libera, l’altro si dibatteva in preda alle risate convulse, cercando di chiedere aiuto, di respirare normalmente
“REMUS TI ARRENDI? O devo continuare la mia tortura? >= )”
“No…ahahaha…t-ti prego…ba aahahahhSta! Mi ahahaRendo! Hai vinto!”
“Ho vinto e…?”
“Scusa! Scusa ma ba aahahahhSta!!!!”
Il ragazzo più grosso lasciò la sua vittima che in risposta gli tirò una gomitata nello stomaco e i due iniziarono una lotta senza pietà ne esclusione di colpi, mentre James e Peter facevano la loro puntata in Cioccorane e Caramelle tutti i gusti+1 su chi avrebbe vinto tra i due… Moriel era felice, stava bene con i suoi nuovi amici, ed era tranquilla e serena… ma non le piaceva giocare un ruolo secondario, le risa di Sirius e Remus erano troppo invitanti così si buttò anche lei nella mischia!
“Ehi! Ma così non vale due contro uno!” esclamò Sirius nel vedersi attaccato anche dalla rossa
“Come il GRANDE SIRIUS messo in difficoltà da un gracile ragazzino e un bimba dagli occhi verdi?” lo rimbeccò Lupin
“Cos’è non avrai paura di noi?!” aggiunse Moriel con tono di sfida
Sirius colse l’invito lanciandosi sui due e riuscendo in un primo momento a bloccarli a terra, ma doveva stare attento a non fare male a Moriel e senza volerlo quindi si ritrovò ad abbassare la guardia, specialmente quando due occhi verdissimi lo guardavano battaglieri, bellissimi. Si rotolarono tutti e tre nell’erba, spingendosi, schiacciandosi, facendosi il solletico e…
“Ahio! Mordi anche?!” fece Sirius ridendo verso l’amica che assunta un’aria vittoriosa fece segno di sì per poi rilanciarglisi addosso, intanto Remus era riuscito a bloccare Sirius sedengoglisi sullo stomaco. E quando anche Moriel fu comodamente seduta addosso al nemico, che non poteva divincolarsi rischiando di far prendere dei colpi alla ragazza, venne decretata la loro vittoria. Remus e Moriel si diedero il cinque, avevano tutti e tre il fiatone, e Sirius cogliendo il loro attimo di disattenzione, con una mossa aveva fatto volare a gambe all’aria Lupin e poi si era caricato in spalla una scalciante Moriel, urlava per la sorpresa, pregandolo di metterla giù, ma in risposta l’altro faceva finta di farsela scivolare per poi prenderla al volo, facendola urlare di più e ridere. Poi Sirius cominciò a girare su se stesso e Moriel rideva ancora affondando le mani alla ricerca di un appiglio nella sua camicia, poi si fermarono e finalmente la mise a terra
“Era una mossa sleale!” gli disse Moriel assumendo un’aria da finta arrabbiata
“Anche i tuoi… emh… morsi! Se avevi ancora fame a pranzo bastava dirlo piccola, non cercare di amputarmi un braccio!”
“Sirius dovresti vergognarti! Prendertela con una donzella indifesa!” lo rimbeccò Peter assumendo un finta aria da contrariato
“… e se per disgrazia ne venisse a conoscenza la McGranit?” gli disse ghignando James
A quel punto Sirius s’impettì, portandosi una mano al petto e l’altra a sistemarsi un immaginario paio d’occhiali sul naso, imitando una voce acuta da donna:
“Signor Black! Mi ha veramente stupita… lei è uno dei peggiori studenti mai visti a Hogwarts o sull’intera faccia della terra! Ma vedrà, quando diventerò preside sarà tutta un'altra musica… oh sì sì sì! Può giurarci Signor Black!” e così concluse una perfetta imitazione della vicepreside, ma c’era qualcosa di strano: i suoi amici, che gli stavano di fronte avevano riso fino a metà discorso, poi si erano pietrificati guardandolo a occhi aperti. Sirius avvertì delle onde negative alle sue spalle, i suoi sensi di ragno lo misero all’erta e appena in tempo riuscì a schivare qualcosa di molto veloce che gli piombava addosso con un balzo! Riavutosi dallo spavento fece appena in tempo a notare un gatto… o meglio una gatta dai grandi occhi gialli che lo squadrava con aria omicida – Oh Cavolo!- potè pensare dentro di se il grifondoro prima di assistere alla metamorfosi della McGranit che tornava alle sue sembianze umane
“Professoressaaaaa Caraaaa! Che splendida trasfigurazione! Perfetta! Ma d'altronde una strega del vostro livello, solo la perfezione si può ottenere!” fece con voce affabile Sirius, mentre enormi goccioloni comparivano sulle teste degli altri ragazzi
“Signor Black!… E’ inutile che faccia tanto lo spiritoso! Stamattina si è salvato dall’ufficio del preside, e anche oggi pomeriggio non le succederà nulla… ma sappia che la sto tenendo d’occhio Signor Black!” e com’era venuta la professoressa si diresse verso il castello sparendo alla vista degli studenti che tirarono un sospiro di sollievo, poi Remus cominciò a parlare:
“Certo che la Mc ti ha proprio preso di mira, eh Sy!”
La tensione era allentata e Sirius aveva ripreso un po’ di colore, riassumendo la sua aria da galletto:
“Vedrete quando diventerò membro della squadra, la Mc mi terrà in considerazione, infondo vincere la coppa di Quidditch per lei è quasi un obbligo… vedrete: la terrò in pugno!…”
“Sempre SE diventerai battitore Siriuccio!” gli disse James con tono affabile, ricevendo in risposta una linguaccia da parte dell’altro
“Anch’io parteciperò alle selezioni” disse tranquillamente Moriel facendo girare verso di se tutti gli altri ragazzi stupiti
“Cosa?! Una donna che gioca a Quidditch?!” disse Remus
“Lo statuto del 1975 ha stabilito che: “…lo sport nazionale del Quidditch può venir praticato da squadre miste, pertanto è un diritto della donna giocare e praticarlo anche, in maniera agonistica!…” disse con aria solenne Moriel
“Sì…ma… una ragazza! Il Quidditch è uno sport da duri! E’ facilissimo rompersi qualcosa o cadere dai manici di scopa, e le donne sono troppo delicate per queste cose…!” disse Sirius, ma si guadagnò un occhiataccia dagli occhi verdi di Moriel, che in quel momento l’avrebbe fulminato.
“Siete proprio dei maschilisti! Per voi una strega dovrebbe cucinare e lavorare all’uncinetto! Ma non è così! Anche a noi piace provare l’emozione forte del volare a tutta velocità nel cielo, o l’adrenalina dello scontro con la squadra rivale… e domani parteciperò alle selezioni e diventerò Cacciatore del Grifondoro, che voi lo vogliate o no!” concluse con aria solenne
James le sorrise:
“Brava! E’ così che si parla quando si lotta per raggiungere un sogno!”
Anche Sirius le sorrise, aveva capito, il suo era stato un discorso da superficiale… e vedere la sua Moriel accendersi in quel modo, l’aveva riempito di rispetto e orgoglio…-…ehi! Un momento!- pensò sobbalzando dentro di se- … la mia Moriel?! Da quando in qua la considero di mia proprietà?!- Il ragazzo arrossì, le piaceva, e anche tanto, realizzò… come se non bastasse avvertiva un po’ di gelosia ogni volta che lei regalava uno dei suoi meravigliosi sorrisi a uno qualunque dei suoi amici, scuotè la testa –sto proprio diventando scemo!-


 
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